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Melius Club

Il disco in vinile che state ascoltando ora!


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Inviato
2 ore fa, one4seven ha scritto:

“Non posso dire che sia rhythm’n’blues, non posso dire che sia rock, non posso dire che sia pop, perché nemmeno io so cosa sia” (Sly Stone)

.

 

 

Ma lui non aveva bisogno di sapere ciò che fosse (essere); è a noi che manca la co(no)scenza di ciò che siamo poichè solo abbiamo (avere) 🤔

  • Haha 1
Inviato
2 ore fa, ferdydurke ha scritto:

davvero un bel disco di Booker Ervin

 

 

Vedo che ti piace Ervin, premesso che sia possibile ascoltarlo con dischi eccezionali dei quali sia titolare o comprimario, resto affezionato a questo "The Freedom Book" a cui sono particolarmente affezionato, grazie anche ad un brano ipnotico, meditativo, di profonda poesia...
Mi hai stimolato il ricordo e visto che non è ancora notte fonda lo sto riascoltando... ho già spento la fotocamera... 



Day to Mourn


 

 

  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, ferdydurke ha scritto:

Finalmente sono riuscito ad averlo…davvero un bel disco di Booker Ervin, ottimamente registrato, confezione spartana ma comunque…grande Jazz…

 

 

Grande jazz.., ma, ci stavo ripensando,  potresti condividere quella che secondo te sarebbe una partciolarità musicale (i dischi, salvo rare pidocchiate, suonano tutti bene, le confezioni idem, siamo nell'epoca delle apparenze, è normale che sia tutto minimo minimo appariscente) che contribuisce alla grandezza estetica, contenutistica musicale ? Bastano poche cose, un dettagiio significativo, una sensazione che non sia l'è bel l'è brut, minimamente interiorizzata che chi ama la musica  e la segue e la conosce, e l'ascolta in quanto musica e non già qule suono non può non recpire, cogliere, capire, aver voglia di condividere, comunicare.

 

Parlo in generale, ferdy, prenso come spunto il tuo intervento. Qui si ascoltano dischi molto impegnativi a gogò e se ne postano uno dietro l'altro a getto continuo.., ma cosa se ne può ricavare da queste abbuffate?
Sarà che io per arrivare a conoscere in  modo un minimo più affrofondita la musica, la classica, il jazz, ecc, la storia, le varie epoche, i vari musicisti, ecc, ho impiegato anni, lunghi anni, decenni di ascolti discografici e di concerti di musica dal vivo, di letture, di scambi delle  idee delle sensazioni, semplici, immediate, prelogiche, più riflessive, con altri appassionati.., con o senza qualche "compromissione" intellettuale; ho fatto musica per diletto, per migliorare le mie conoscenze e la sensibilità.., ma evidentemente con i tempi che corrono delle abbuffate, degli ascolti fatti in serie di musicisti di immensa bellezza ma di grande complessità linguistica, spirituale, poetica, tecnica., per i quali ci vuole impegno emozionale e mentale,  evidentemente finirò io per apparire un marziano... 👽

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
35 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Qui si ascoltano dischi molto impegnativi a gogò e se ne postano uno dietro l'altro a getto continuo.., ma cosa se ne può ricavare da queste abbuffate?
Sarà che io per arrivare a conoscere in  modo un minimo più affrofondita la musica, la classica, il jazz,

Non c'è dubbio che guardare molti film non conferisce in sé a chi guarda virtú di critico cinematografico, come bere vini non di sommelier, nè l'andar per ristoranti di gastronomo o per musei di critico d'arte. 

E d'altra parte anche il popolo può partecipare del bello e del buono, come nel mito della caverna chi sta in fondo percepisce una velata. Immagine del vero e cominciare ad apprezzarlo. 

Come coniugare la complessitá alla fruibilità? 

L'obiettivo del musicista, del pittore, o del teatrante è di catturare il cuore, o di essere capito? 

Le arti possono essere popolari? 

È tra queste, quale lo speciale.ruolo di quella musicale? 

Inviato
23 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ma l'obiettivo del musicista, del pittore, o del teatrante è di catturare il cuore, o di essere capito? 

Le arti possono essere popolari? 

È tra queste, quale lo speciale.ruolo di quella musicale? 

 

 

Catturare un cuore significa capire quel cuore, e per capire e amare bisogna conoscere. Tutte le arti sono arti, la popolarità o non popolarità sono in funzione di chi considera l'arte popolare o non popolare, l'arte non nasce nè popolare nè impopolare.

La funzione, il fine dell'arte è quello di essere arte. Ciascuna persona, ciascuna comunità umana deciderà se l'arte sia qualcosa da consumarecome prodotto  usa e getta oppure da coltivare, alimentare, approfondire, da conoscere per poter amare e non già usare, o vivecersa. E' la differenza che c'è tra l'avere e l'essere.

Io ti ho risposto volentieri ma la tua replica non c'entra nulla con la questione che ponevo io, non risponde a quella.

La questione resta aperta, non serve, volendo, seguitare a dire ciò che è stato chiaramente espresso, si tratta ognuno di farsene una proria idea,non ci sono posizioni univoche ed è bene che sia così, ma bisognerebbe sempre caprsi almeno sulle "fondamentali" oggettive e da quelle imbastire la propria pertinente tramatura senza scomodare le "caverne".., qui si parla terra terra ma come il buon contadino che ha le scarpe grosse e il cervello fino....  

 

Inviato
25 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non c'è dubbio che guardare molti film non conferisce in sé a chi guarda virtú di critico cinematografico, come bere vini non di sommelier, nè l'andar per ristoranti di gastronomo o per musei di critico d'arte. 

 

 

Questo ad esempio è risposta paradossale, evasiva, non c'entra nulla con la questione da me posta, auspicavo un approccio conoscitivo  un minimo partecipato, a qualunque livello emozionale o mentale; non parlavo di approccio critico da addetti ali lavori. Restiamo sul pezzo, èer favore. 

Rispondi tu gentilmente, se credi, a quanto da me osservato in maniera chiara e non fraintendibile! Si possono ascoltare 4, 5, 6 dischi di filata, dischi di musicisti e musiche capitali molto impegnativi - l'arte richiede impegno, dedizione, non è un hobby, è espreienza, psiche, conoscenza, pathos -, non canzonette balneari, per ricavarne cosa?

Gaetanoalberto
Inviato

@analogico_09 beh, mi pareva che il cenno critico sulle abbuffate musicali fosse il tuo, e che celasse una sorta di risentimento a fronte della necessità di gustare solo dopo adeguato sforzo di conoscenza. 

Ma sicuramente non ho capito. 

 

Gaetanoalberto
Inviato
8 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Si possono ascoltare 4, 5, 6 dischi di filata

Scusa ma a questo punto mi pare di aver capito perfettamente, e quindi di non essere d'accordo. 

Personalmente ascolto musica mentre lavoro, perché, anche se potrebbe non sembrare, passo molto tempo con voi perché lavoro molto tempo al PC, ed ho bisogno di distrazione per trovar concentrazione. 

Gli esseri umani sono strani. 

In questo la musica mi è molto d'aiuto, perché scrivo fino a notte atti che, ti assicuro, non mi divertono. 

E allora una nota può fungere da ispirazione o da sollievo. 

Mentre accade non sento alcun bisogno di approfondire o commentare, e penso di fruire di uno degli aspetti più importanti della musica, che è fatta anche per questo. 

Vedo i miei insegnanti: quelli che riescono meglio passano dal fare e dall'ascoltare. 

Da quella curiosità nasce il seme per l'interesse, che è buono in sé, anche se i miei alunni faranno gli operai e non approfondiranno mai. 

Inviato
14 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

beh, mi pareva che il cenno critico sulle abbuffate musicali fosse il tuo, e che celasse una sorta di risentimento a fronte del gustare dopo adeguato sforzo di conoscenza. 

Ma sicuramente non ho capito. 

 Risentimento? Io mi risento, anzi mi risentivo.., quando il tipo mi rubava la tipa.., figuriamoci se mi risento per queste cose. Semmai mi appassiono da appassionato di musica. La mia era una osservazione critica circa il fatto che si fanno delle bulimiche abboffate di scolti discografici, si parla per lo più o quasi sempre di "tecniche" e sempre meno di musica, dove - lo ripeto ancora ma cerchiamo di capirci - non auspicavo affatto un approccio critico da... critici musicali nel commentare un minimo, o come ci pare e piace, quelle che sono le nostre esperienze d'ascolto,  condividendo qualche particolarità del disco ascoltato. Un forum è comunicazione, non un album di figurine da riempire.

Se provi a rileggere il primo post è tutto scritto a chiarissime lettere che esprimono un chiaro concetto. Perlomeno mi sembra... 🤷‍♂️

 

Gaetanoalberto
Inviato
1 minuto fa, analogico_09 ha scritto:

Perlomeno mi sembra... 🤷‍♂️

Oh, vabbè, i post sono così... Uno pensava ad una cosa e l'altro ne capisce una diversa... Pazienza. Success nient'. Azzarola. Siccome che io sento 4,5,6 dischi di seguito avrò avuto il carbone bagnato.. :classic_blink:

  • Haha 1
Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

io sento 4,5,6 dischi

 

 

in vinile.., senza contare gli altri... :classic_biggrin:

Gaetanoalberto
Inviato
Adesso, analogico_09 ha scritto:

senza contare gli altri...

In effetti cd e liquida non li conto. 

Comunque certo, sarebbe meglio potersi dedicare all'ascolto con più metodo ed intelligenza, intesa come comprensione più profonda, però anche la scelta qualcosa indica e bisogna accontentarsi. 

Nisciuno è perfetto. 

Inviato
15 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

però anche la scelta qualcosa indica e bisogna accontentarsi. 

 

 

Una cosa che mette tutti d'accordo: chi si accontenta gode... ma anche chi non... 😉

Inviato
10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Gli esseri umani sono strani. 

 

 

Sta bene che tu non sia d'accordo benchè io non riesca a capire su cosa non lo sia...

Poco male, io invece sono d'accordo con te, quindi comprendo e rispetto la tua "stranezza", se posso permettermi di chiamarla così come tu stesso mi inviti a fare, mentre comprendo pure la mia. Ma non è questo di cui parlavo. Non di "stranezze" legittime e personali.
La mia osservazione era e resta di carattere generale, impersonale, non entro nel merito del tuo metodo di ascolto, ciascuno ha il suo;  si parlava di più dischi ascoltati e postati di seguito (4,5,6.., era un esempio generico), a distanza temporale ravvicinata, quasi sempre in in orari diurni, mattina, pomeriggio, serali ma non notturni: così come tutti si suole fare.
Non sono interessato alla contabilità, parlavo d'altro, non serve ripetere, di cose che che riguardano il forum non le nostre abitudini e attività private di cui non sappiamo e sulle quali noi tutti non dovremmo dire se non invitati a farlo.


 

10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

anche se i miei alunni faranno gli operai e non approfondiranno mai. 

 

Daresti quindi per scontato che un operario sia destinato a non poter approfondire mai?

 

10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Personalmente ascolto musica mentre lavoro, perché, anche se potrebbe non sembrare, passo molto tempo con voi perché lavoro molto tempo al PC, ed ho bisogno di distrazione per trovar concentrazione. 

 

 

La prova che siamo tutti diversamente "strani"... Io ad esempio quando sono concentrato in una attività intellettuale che richeiede attenzione non riesco ad ascoltare la musica, mentre posso ascoltarla quando svolgo attività manuali "meccaniche", oppure mentre mi faccio la doccia o  sto in panciolle ad osservare la "musaragna".
Quindi, poichè la musica mi distrae dalle attività intellettuali, o se vogliamo mentali, e le attività mentali a loro volta mi distraggono dalla musica, piuttosto che ascoltare male la musica che mi fa fare male il lavoro, finendo per far male entrambe le cose, preferisco fare prima una cosa, poi l'altra, separatamente. Ovviamente è il mio limite, mentre rispetto e capisco, forse invidio la tua capacità di armonizzate le due cose. 

Inviato

A mio avviso mettere un paio di righe almeno per aiutare chi quel disco non lo conosce è sempre meglio. A volte non capisco nemmeno di che opera si tratta, specialmente con copertine monocromatiche o particolarmente arzigogolate. Grazie a questo thread ho anche conosciuto tanta musica di cui ignoravo l'esistenza... lo spirito dovrebbe essere questo, ovviamente senza obblighi o pistole puntate alle tempie. 

Gaetanoalberto
Inviato

Va bene. Facciamo così: la mia partecipazione al TD e, credo, al club, si conclude in questo istante. 

Non mi piace che un momento per me divertente debba trasformarsi in qualcosa che non lo è più. 

È stato bello conoscervi, e condividere qualche attimo del nostro comune interesse. 

Un abbraccio ed un saluto a tutti quelli con cui sono riuscito ad interloquire con lievitá d'animo. 

  • Sad 2

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