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Gaetanoalberto
Inviato

E cominciamo l'infilata di tre 10" di Vivaldi. 

Con l'"Estro armonico", un pezzo del viaggio che supera il barocco e co duce verso il romanticismo.

 

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  • Melius 1
Inviato

LP acquistato nel 1974, I Pooh - Parsifal, qualità audio 9/10, personalmente lo considero uno tra i migliori album nel vasto panorama della musica leggera Italiana di tutti i tempi, giudizio personale 9/10

IMG_20230222_103829.jpg

  • Melius 2
Inviato
22 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

l'"Estro armonico", un pezzo del viaggio che supera il barocco e co duce verso il romanticismo.

 

 

:classic_unsure:

 

Direi che anche con l'estro armonico vivaldi (ri)afferma l'essenza autentica del barocco che non è mai stata "suiperata", né prima, né dopo.
Che poi la remota ma paziente semenza embrionale del romanticismo sia stata "custodita" durante il corso dei secoli musicale, fin dai remoti tempi che precedono i menestreli, trovieri e trovatori del medioevo del canto "accorato"  pronta a risgorgare dai lieder di Schubert (ad esempio...)  è un'altra faccenda.
 

 

Studio der Fruher Musik di Tomas Binkley

 

DSCF1065.JPG


De moi doleros vos chant (1250-1280)

 

 

 

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato

@analogico_09

Vedi che è meglio non fare l'accademico se non lo sei? 

Dico a me ovviamente, che leggo quel che posso, ma mi manca il resto. 

Veditela con sto Remo Giazotto, io mi ritiro..20230222_152421.thumb.jpg.505d02619a23a3c8ba6fea4be267da7a.jpg:classic_biggrin:

 

Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

Vedi che è meglio non fare l'accademico se non lo sei? 

 

 

Se ero accademico mo' stavo qua... :classic_laugh:

Lo scritto del Gianzotto è troppo piccolo e sfocato non si legge ma poco importa, mi fido di me stesso su una questione semplice semplice e molto basilare per la quale non occorre ricorrere ai sacri testi...

Gaetanoalberto
Inviato

@analogico_09  Cito: << È l'esemplare più puro di quel periodo che chiude col barocco propriamente detto ed apre al pre romanticismo. >>. 

Poi discetta sul superamento del concerto grosso barocco. 

Fate vobis, io dedicommi ad altro. 

Baci. :classic_love:

Inviato
Il 22/2/2023 at 15:50, Gaetanoalberto ha scritto:

Fate vobis, io dedicommi ad altro. 

 

 

Veramente la questione l'avevi posta tu.., io ho solo detto la mia. La frase che riporti, non tua, è un'approssimazione che andrebbe ricondotta nel contesto generale credo più articolato e approfondito, non potrebbe essere altrimenti. Questione molto importante da affrontare eventualmente in modo specifico altrove.

 

Velocemente.., in quanto al preromanticismo (e non romanticismo come scritto nel primo post), è un'etichetta inventata molto fantasiosa... l' E.A. di Vivaldi è del 1711, nel pieno e verace barocco e che subito dopo ci saranno le grandi opere i Bach, di Handel, di Telemann, di Pergolesi, e di una notevole quantità di musicisti ancora legati alle estetiche barocche dalle quali prenderanno corpo gli stili di fine settecento: rococò, sorta di "post-barocco", classicismo, post-romanticismo ed eccoci arrivati al trampolino per il romanticismo pieno e "ufficiale"... ma dopo circa un secolo dall'E.A. del "prete rosso"...

Riassumaendo in estrema sintesi.

 

 

Inviato
Il 19/2/2023 at 19:54, damiano ha scritto:

Lee Konitz che suona con il quartetto di Giovanni Tommaso con Enrico Rava, Franco D'Andrea e Gegè Munari, inciso a Roma nel 1968.

 

 

Notevole questo disco con i nostri migliori jazzisti di quegli anni d'oro. Complimenti e grazie per averne parlato!,

Ho ascoltato tre volte dal vivo Lee Konitz: con un suo quartetto negli anni '90; col trio di Bill Evans, in aggiunta nella seconda parte del concerto a Umbria Jazz '76;  in altro jazz club romano nel '88 , forse al Saint-Louis, con Enrico Pieranunzi e, forse... Enzo Pietropaoli al basso.., ancora un "forse"... ne ho troppi e troppe da ricordare.
Dal vivo si riconfermava musicista di grande personalità,  una voce davvero unica del sax alto , del jazz, della musica, semplicemente...

 

Forse fu il concerto dell'88 fu in occasione di una venuta a Roma di Konitz la registrazione di un disco Philology in occasione della quale fu realizzato questo raro video...

https://www.slmc.it/archivio_jazz/filmato-un-giorno-con-lee/

Inviato

@analogico_09 anche io l'ho ascoltato tante volte dal vivo, quasi sempre con accompagnatori italiani. Credo fosse molto legato all'Italia ed in particolare a Roma. Nel 75 o 76 fece una tournée di tre settimane in italia con un 'nonet" che poi diventò un disco "the lee Konitz nonet" documentato poi in una incisione a NY per la Roulette Records. Con Bill Evans incise un disco con un Warne Marsh, altro sassofonista sottovalutato e che, a mio giudizio, andrebbe ascoltato con più dedizione.

Ciao 

D.

 

  • Thanks 1
Inviato

Questo bellissimo cd di Jordy Savall con la sua storica Viola da Gamba, una musica magica e con una incisione davvero super, fra l altro molto in incline a testare i diffusori nei loro spettri più nascosti.

 

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