one4seven Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 @analogico_09 adesso che leggo... Non mi dire che non conosci Ferretti e i CCCP? @Tigra approposito, che fine ha fatto Ferretti?
analogico_09 Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 Un "antico" disco della Concert Hall. Le Sacre diretto da Boulez... un vertice interpretativo di ieri e di oggi. Disco vissuto ma ancora molto ben suonante. 2
analogico_09 Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 11 minuti fa, one4seven ha scritto: adesso che leggo... Non mi dire che non conosci Ferretti e i CCCP? Non infierire... poi può darsi pure che lo abbia ascoltato, ma chi se ricorda... prometto però di ascoltare i dischi postati da @Tigra ... 2
one4seven Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 Cmq vedere metter sul piatto un disco del genere, (mi riferisco a Fedeli alla linea, affinità e divergenze) su un forum hi fi.... È davvero una figata. 1 1
Questo è un messaggio popolare. Tigra Inviato 12 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Aprile 2023 3 minuti fa, one4seven ha scritto: Cmq vedere metter sul piatto un disco del genere, (mi riferisco a Fedeli alla linea) su un forum hi fi.... È davvero una figata. In linea di massima non sono dischi di alta fedeltà, sonicamente piuttosto rozzi e per il resto spesso urticanti, ma sono fedelissimi alla visione del mondo dei propri autori, quindi direi che latu senso non siamo poi così fuori strada. Diverso il discorso, a mio avviso, per Epica Etica Etnica Pathos e, a seguire, i lavori dei CSI, dove la ricerca di una struttura musicale ben più rigorosa (per quanto assai atipica per la scena italiana), porta ad una forma canzone spesso complessa ed articolata, che ben si accompagna ad una rinnovata critica della società con altri toni rispetto ai primi dischi ma non per questo meno profonda... basti pensare a Linea Gotica, per me espressione massima di questo periodo, nonostante (o forse proprio per) le atmosfere cupe (vampe) che pervadono l'album. In questi lavori trovo spesso suoni bellissimi, In quiete (postato prima dei miei precedenti interventi) trovo suoni in maniera spettacolare, con il plus della meravigliosa vocalità di Ginevra Di Marco. Che fine ha fatto Lindo? se n'è tornato sui monti delle proprie radici, affrontando un percorso che non mi permetto di giudicare (bisognerebbe aver vissuto quello che ha vissuto lui in quel determinato modo, e camminato con le sue scarpe); ogni tanto scende a valle lasciando temporaneamente i propri cavalli per pochi incontri, come quello dell'anno scorso in ottobre a Milano (Santa Maria delle Grazie) per la presentazione del suo (finora) ultimo libro, ma la sua profonda vena cristiana la si poteva già ben vedere almeno fin da Canzoni Preghiere Danze ("Madre di dio e dei suoi figli madre dei padri e delle madri madre,...oh madre o madre mia l'anima mia si volge a te"). Scusate il lungo ot, ma la persona Ferretti è veramente particolare, e per molti aspetti controversa, la sua storia lunga e variegata è per me davvero degna di approfondimento (non necessariamente di condivisione delle sue idee). 4
Tigra Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 48 minuti fa, analogico_09 ha scritto: poi può darsi pure che lo abbia ascoltato, ma chi se ricorda. Sono quasi certo che, magari di sguincio, almeno "produci consuma crepa" l'hai già sentito
Questo è un messaggio popolare. pino Inviato 12 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Aprile 2023 5
one4seven Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 @Tigra Grazie per il tuo preziosissimo contributo. 1
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 12 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Aprile 2023 Non saprei bene dire perché, o forse si, ma queste sonorità continuano ad attrarmi. Non vedo l'ora di arrivare a 100 anni, per potere ascoltare i dischi vintage del decennio 2020. 3
one4seven Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 @Gaetanoalberto quando metti su la stampa jap del capolavoro di Hancock, me lo faresti un favore? Un bel confronto con l'edizione hi-res in streaming (visto che hai anche la mia stessa sorgente digitale). Se puoi e ti va ovviamente
Gaetanoalberto Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 1 minuto fa, one4seven ha scritto: Se puoi e ti va Seguro compadre! 1
Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 12 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Aprile 2023 20 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Gli australiani hanno partorito un album che è rimasto abbastanza isolato e forse non particolarmente noto, che qualcuno definisce post punk, ma che in realtà è un compendio di rock, new wave, folk, striature blues. Mi appello al re del “post”@minollo63 per una piú corretta inquadratura del genere. Grazie per tanto onore (e per questo “onere”), ma hai perfettamente colto nel segno, inquadrando il lavoro di esordio di questo gruppo australiano datato 1986. C’è poco da aggiungere davanti a tali disperate vocalità post-punk da parte del loro cantante Ronald S. Peno, all’attitudine new wave di certi passaggi musicali e certe sonorità, alle robuste venature folk sparse qua e là a ricordare a tutti la loro matrice, all’impianto chitarristico memore del blues britannico e ad un uso dell'organo “liquido” che sembra voler rendere omaggio alle tastiere di quel genio di Ray Manzarek con i suoi Doors. I Died Pretty suonano rock senza tanti fronzoli, prendono il meglio dalle varie correnti musicali, lo masticano e lo sputano sotto forma di ballate dai crescendo maestosi, venate di psichedelia ed atmosfere desertiche come ben si addice a una band australiana di metà anni ottanta. Ciao ☮️ Stefano R. 1 2
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 12 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Aprile 2023 A chiamata dell'amico @one4seven rispondo. Intanto cominciamo da SOPL 238, l'edizione Jap di questo disco strepitoso, che non sembra affatto portare addosso i 50 anni trascorsi dal 1973. Il commento lo faccio a caldo, mentre riascolto Chamaleon dopo averlo sentito su vinile, adesso in riproduzione da Qobuz 98khz. Intanto lodi infinite alla capacità di innovazione introdotta con l'ampio uso del sintetizzatore programmato sulle basse, con l'intreccio afroamericano, di un disco che doveva nascere funk, ma cresce elettrico, fusion, ed anche rock. Bestiale, avrei detto ai miei compagnetti di merende! Tracce che sposano il jazz ad una domanda che era cambiata, in tempi in cui il genere accusava l'enorme concorrenza del rock anni 70. Insomma, accattativillo! Quanto al confronto vinile/digitale (pur sempre streaming), per quanto sempre soggettivo, legato al mio umile impianto (come da odiosa definizione che spesso trovasi in giro), preso atto delle mie RF7III, oserei dire che la stampa giapponese è veramente ben fatta, e restituisce un senso di pienezza e vicinanza al suonato che forse manca un po' alla versione steaming, che d'altra parte in qualche passaggio inoltra un tintinnio od una percussione più precisa. A caldo, preferisco il vinile. Ascoltato con Shure V15 III Jichizzata ellittica. Qui un'eccellente recensione 3
one4seven Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 @Gaetanoalberto E grazie infinite per questo confronto. Era esattamente ciò che volevo sapere (e che in fondo mi aspettavo).
analogico_09 Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 2 ore fa, Tigra ha scritto: Sono quasi certo che, magari di sguincio, almeno "produci consuma crepa" l'hai già sentito La curiosità monta, immagino siano prsenti in Tidal, aspetto di trovare un'oretta per dedicarmi all'ascolto espressamente.
analogico_09 Inviato 12 Aprile 2023 Inviato 12 Aprile 2023 Fine serata con Bela Bartok, nella rosa dei miei primi autori preferiti. Microcosmos, composizioni didattiche pianistiche per bambini ma tutt'altro che infantili... Si parte dagli "esercizi" più semplici per "indagare" a mano a mano le più articolate combinazioni ritmico-tonali, spesso oltre la tonalità. Brani d'ascolto di grande fascino "esotico", quasi "mantrica", ricchi di colori e toni, di "cadenze" di danza popolari di cui Bartok fu grande conoscitore, estimatore e ricercatore - effettuava registrazioni su campo delle musiche contadine ungheresi, rumene.. - , cosicchè tutta la sua opera ne resta magistralmente "contaminata", perfetta unione di musica colta e popolare. In ultimo, un disco Telefunken incisi benissimo, altre brevi opere per piano affidate a un pianista "sconosciuto", molto musicale, nelle quali riecheggiano ancora i modi popolari. Tra i brani, la celebre "suite" Danze popolari rumene, originariamente per piccola orchestra ma da sempre interpretate anche al piano. C'è nel tubo una magnifica interpretazione al piano dello stesso Bartok... Da non perdere. In queste danze risuonao i "modi" flamenchi di Andalusia.., e magari si potrebbe arrivare a Mingus, a Miles Davis.., Coltrane.., al modale in jazz... ma si è fatto tardi, la cena è pronta... magari se ne riparla.., ne ho già parlato diverse volta.., una in più una in meno... :D 2
Forespro Inviato 13 Aprile 2023 Inviato 13 Aprile 2023 @Tigra lindo Ferretti… reputo imprescindibile conoscerlo per comprendere il panorama musicale italiano del periodo, anche per opposizione a ciò che era e che ha rappresentato. una volta formati i CSI, “tabula rasa elettrificata” è un disco… non trovo il termine giusto… inevitabilmente da conoscere … @analogico_09 su tale disco hanno dedicato una puntata di “33 giri”, docuserie su alcuni lp del passato disponibile su Sky… non è il massimo come informazione a 360 gradi, ma è un inizio che se ascoltato con atteggiamento critico può iniziare a farti conoscere quel “mondo” di Ferretti che ormai andava verso la fine dal punto di vista produttivo. saluti!
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 13 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Aprile 2023 Un po' di "soft rock" male non ci sta... Anno 1977, James Taylor - JT 4
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