Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 13 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Aprile 2023 Un rock decisamente meno "soft". È il 1983, e Clapton è appena "uscito" da tunnel dell'alcolismo... 4
damiano Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 Il 12/4/2023 at 19:45, Gaetanoalberto ha scritto: Tracce che sposano il jazz ad una domanda che era cambiata, in tempi in cui il genere accusava l'enorme concorrenza del rock anni 70. Hai ragione: jazz che sposa il rock. Ma la matrice Hancock, in questo lavoro, si sente fino midollo. Parlerei di un nuovo linguaggio musicale che nell'anima (la radice culturale, il dialetto dal quale si sviluppa) che si tocca (sente), ad esempio, dal modo di "appoggiare" l'armonia, i cambi armonici, appartiene al 100% al jazz. Ciao D. 1
Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 59 minuti fa, damiano ha scritto: appartiene al 100% al jazz. Si, certo, in una chiave molto personale e innovativa. Ad ogni modo, quale che sia, un disco che ha vette eccellenti. Significativo penso, dal punto di vista dell'evoluzione musicale.
Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 Su quest'album, che mescola jazz, funk e world music, ho letto di tutto. Dallo "sconclusionato" al "Masterpiece". Non saprei che dire, sintetizzatore e ritmi ci sarebbero anche, ma non mi sembra da consegnare alla storia. Il primo ascolto non mi ha entusiasmato, ma riproverò.
one4seven Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @Gaetanoalberto è il seguito naturale di "Future shock"... Dovresti prima passare per il precedente. Ma qui siamo ad un livello molto inferiore secondo me. Non tutte le ciambelle escono col buco.
Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 Adesso, one4seven ha scritto: Non tutte le ciambelle escono col buco. Appunto.
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 14 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2023 Una donna e una cantante dall'anima. Quasiasi cosa si ascolti di lei è un vortice di musicalità che ti entra dentro, nel profondo. "Nina Simone in Concert" brani registrati nel 1964 in due concerti alla Carnegie Hall di NY Ci sono due chicche in particolare, quelle che a me sembrano tali - l'interpretazione del meraviglioso I Loves You, Porgy, dalla celebre opera di George Gershwin, la quale, pur evocando quasi inevitabilmente la ineffabile, "definitiva" interpretazione di Billie Holiday, un vertice insuperato del canto jazz, esterna una vena di "romanticismo" delicata e struggente. - la rivisitazione marcata e rimarchevole, molto personale del Pirate Jenny (Jenny dei pirtati) dall'"Opera da tre soldi" di Kurt Weil & Bertolt Brecht che la Simone riattualizza per trasformarla in allegoria del profondo disagio esistenziale, morale, razziale vissuto anche dalle grandi donne, da lei stessa, della negritudine. Ma l'intero, disco, ogni brano, ogni cosa è una "benedizione", ("I loves you Nina"... ) 8
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2023 Horace lascia Art Blakey e i Jazz Messengers e porta con sé per il primo album da leader Hank Mobley al sax, Doug Watkins al contrabbasso, Louis Hayes alla batteria. Giovanissimi tutti, partoriscono questi sei gioiellini dell'Hard Bop. In altro thread, tra il serio ed il faceto, ho accennato all'ascolto "verticale" od "orizzontale". Io non riesco ad evitare una certa orizzontalitá, che mi porta a preferire qualcosa, ma ad ascoltare anche quello che si discosta apparentemente dalle mie preferenze. Non so se si tratti di superficialità o curiosità. Ad ogni modo, quando torno agli anni '50 del jazz, mi sento sempre a casa. 4
analogico_09 Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 38 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: In altro thread, tra il serio ed il faceto, ho accennato all'ascolto "verticale" od "orizzontale". Non capisco, da queste battute fatte tra il serio e il faceto, è per caso riferito agli ascolti dei dischi stando in piedi oppure sdraiati?
analogico_09 Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 3 ore fa, damiano ha scritto: ... jazz che sposa il rock. Ma la matrice Hancock, in questo lavoro, si sente fino midollo. Parlerei di un nuovo linguaggio musicale che nell'anima (la radice culturale, il dialetto dal quale si sviluppa) che si tocca (sente), ad esempio, dal modo di "appoggiare" l'armonia, i cambi armonici, appartiene al 100% al jazz. Ciao D. Esattamente, anche il beat è essenzialmente jazzistico dove, semplificando,è il rock che ha sempre preso dal jazz il quale poi si riprende il suo dal rock... Quello che fa Miles Davis, specialmente con B.B. sorta di trasfigurazione delle origini tribali ancestrali trasferite nella "jungle" metrtopolitana , a cui si ispirano i musicisti della "diaspora" davisiana, tra cui Hanckock. 1
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 14 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2023 @Tigra @one4seven @Forespro Allora, vi ringrazio per avermi motivato ad ascoltare, tramite Tidal, Fedeli alla linea, Affinità e divergenze. Mi è piacito più il secondo ma buono anche il primo. Confermo la mia ignoranza, non credo di averli mai sentiti prima; ho cercato di porCI rimedio mettendo entrambi i dischi ne' "la mia musica". Al primo ascolto sono rimasto favorevolmente colpito dalle invenzioni musicali che tra il sarcasmo e il grotteso, i toni del punk graffiante mescolato alle musiche delle nostre italiche contrade lambrusco e piadine ed inni del "partito", ne escono fruori dei quadri squinternati che hanno una loro gagliarda e visionaria originalità che varrebbe la pena di riscoprire sul piano di una ritrovata popolarità per riempire i vuoti pneumatici delle musiche di mo'... 3
Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @analogico_09 No no, mi riferisco a questa discussione, nata da uno spunto trovato altrove, sulla maggiore o minore audiofilia dell'ascoltare specializzandosi ed approfondendo, o navigando tra i generi musicali. Questione, almeno per me, che si presta ad essere affrontata come tante, senza prenderla troppo sul serio.
Bazza Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @analogico_09 mi permetto di suggerirti di continuare ad approfondire anche con Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa. Il testo di Svegliami è di un'attualità sconcertante. 1 1
analogico_09 Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @Bazza Grazie Stefano, cerchewrò i tuoi suggerineti, intanto i due dischi li ho messsi tra i preferiti, meritano altri ascolti. ;) 1
analogico_09 Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 30 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: No no, mi riferisco a questa discussione Ah si, ora ricodo.., ero anche entrato un attimo a giocare...
Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Inviato 14 Aprile 2023 @analogico_09 Si, anche io ricordo l'intervento. Invece questo signore ne ha parlato in modo più approfondito, ed in realtà la questione è interessante, ma OT, per cui mi fermo https://www.livore.it/apologia-dellascolto-verticale/
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 14 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2023 Uno dei migliori album del progressive, nessuna lirica, nessun pezzo cantato, solo il dipanarsi di una storia, dell'oca ferita e dello storpio che se ne prende cura fino a morire per salvare i suoi concittadini dalle spiagge di Dunquerque. Uno stile, quello dei Camel, nel quale i riferimenti alle grandi band dell'epoca, a mio avviso appaiono sfumati, in una versione più intima, delicata, in cui non è la singola hit ad emergere, ma il legame dell'opera intera con la storia che rappresenta. 5
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