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Melius Club

Il disco in vinile che state ascoltando ora!


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Inviato
10 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Mi soffermai su Norman Connors nel topic "Jazz" nel presentare "Streams" di Sam Rivers, strepitoso live at the Montreux del 1973

Capperi è vero! È un disco formidabile, che non basta mai, uno di quei dischi che quando finisce ti viene un po' di magone! Ci sono dei frammenti di blues destrutturato che lasciano senza fiato.

Però ci vuole l'avviso ai naviganti  😉

Ciao

D.

Gaetanoalberto
Inviato

Rory Gallagher. Disco di esordio, 1971. Finalmente il piacere di postare un gran bel disco, in cui il chitarrista irlandese manifesta subito il suo grande talento, con riff blueseggianti ma con quel graffio che presagisce l’hard rock. Non mancano le venature folk e le ballate, a rendere vario e gradevole tutto il percorso del vinile. Bello.

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  • Melius 2
analogico_09
Inviato
18 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ravel [...] con il suo Bolero, che porta le musicalmente aduse influenze balcaniche nella diversa Spagna, mi sta regalando un altro bel sentire. 

 

Mi permetto di chiedere se con questa affermazione a mio avviso "inessata", per così dire, si intenda sostenere che il bosniaco Bregovic, o il serbo naturalizzato bosniaco Kusturiza abbiano "adusamente" portato influenze "balcaniche" nella terra di don chisciotte contaminando l'andaluso Paco de Lucia oppure, in precedenza, Manuel de Falla, ecc?

L'evidente paradosso è giusto per rendere l'idea.., benchè da un attento ascolto si potrebbero realmente evidenziare  delle assonanze "indirette" tra alcune forme di musica popolare della ex Yugoslavia e dell'Andalusia in virtù di certe "radici" comuni che alimentano i "modi" musicali giunti in Europa con le migrazioni delle popolazioni nomadi provenienti dall'India e che raggiunsero anche la penisola balcanica e la penisola berica. I segni lasciati dai rom vennero tuttavia inglobati nelle musiche di entrambi i contesti geo-culturali affatto distinti e indipendenti, dove non esiste nessuna influenza balcanica diretta sull'iberica e viceversa. Detto in estrema sintesi, questione piuttosto articolata che meriterebbe di essere approfondita.

 

 

 

 

Gaetanoalberto
Inviato

@analogico_09 Più semplicemente, interpretando il commento che ho letto prima di scrivere, credo che ci si riferisse al fatto che molti autori, anche al tempo, hanno lasciato che note etniche emergessero dalla composizione. Più frequenti forse, anche per il numero di autori, quelle balcaniche (ripeto, cerco di dare un significato a quanto scritto da Franco Soprano, che cito letteralmente: << Più di Debussy, Ravel rimane catturato dalla revanche dei valori folclorici proclamata dagli slavi, e che egli trapianterà in territorio iberico>>
Magari sostituendo “slavi” a “balcanici” il concetto sarebbe stato espresso meglio.

Come molte volte detto, quel che dico riassume a volte i libretti a corredo di ciò che ascolto, oppure recensioni, lette per venire incontro alla richiesta di fare un commento, per il quale personalmente non sono all’altezza di argomentare a fondo, non essendo il mio campo, ed ascoltando per puro diletto.

analogico_09
Inviato
40 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ma, come molte volte detto, quel che dico riassume a volte i libretti a corredo di ciò che ascolto, oppure recensioni, lette per venire incontro alla richiesta di fare un commento, per il quale personalmente non sono all’altezza,  non essendo il mio campo, ed ascoltando per puro diletto.



Forse basterebbe interpretare meglio ciò che scrivono i "libretti", ma non cè nessun obbligo di commentare a certi livelli "specialistici" se non ci si sente all'altezza o non si abbia voglia di farlo. D'altra parte un semplice invito a scambiare qualche semplice parola sulla base di come ascoltiamo la musica per diletto, in modo spontaneo, immediato, personale, con qualche basilare info/commento sul disco, due chiacchiere tra appassionati, cose alla portata di tutti, suppongo, resta un semplice invito, nessuna pretesa di approccio saggistico, visto che di pretese del genere non se ne possono proprio giustamente vantare.

La mia osservazione era infatti a fronte di un commento che non trovavo congruo, non per altro.

 

Gaetanoalberto
Inviato
6 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

interpretare meglio ciò che scrivono i "libretti",

Non so, ti ho riportato sopra la frase letterale. 

L'interpretazione, ahimè, è questione ampia. 

Se magari una volta si riesce a parlare pacatamente di questo argomento, segnalo che nei tuoi "commenti sul commento" è implicito un giudizio.

Nel caso dei miei, prova a risalire nel tempo, questo commento sul commento è sempre critico. 

Tra le varie cose, tra le indicazioni che, sempre a titolo personale, fornisci al commentatore, a volte hai scritto che non debbano essere troppo personali. 

Ne deriva quel senso di disarmante disagio al quale ho accennato. 

Se leggi, interpreti male, se sei personale, non dici nulla di rilevante, se inserisci i codici del disco, sei ridondante. 

Capisci poi che passa la voglia di fare una cosa che si fa per divertimento. 

Io ho ancora un grande rispetto per quest'ultimo concetto. 

 

analogico_09
Inviato
4 ore fa, damiano ha scritto:

Però ci vuole l'avviso ai naviganti  😉

 

 

Bisognerà fornirsi di sestante? :classic_smile:

 

p.s. ricord a te che sia dove si possa cercare, quel vecchio programma di jazz all'opera... ora sono entrato in viva curiosità... 😄

analogico_09
Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non so, ti ho riportato sopra la frase letterale. L'interpretazione, ahimè, è questione ampia.Se magari una volta si riesce a parlare pacatamente di questo argomento, segnalo che nei tuoi "commenti sul commento" è implicito un giudizio.

 

 

Ed io su quella frase letterale riportata dal libretto, che esprime un chiaro intendimento, per me forviante,  ho espresso il mio disaccordo pacatamente sull'argomento, nulla di personale - nessun intendimento inutilmente polemico - che potrei motivare più approfonditamente come tu stesso auspichi si possa fare, non per giudicare bensì per confrontarsi sui contenuti, dove il giudizio che non sia una sentenza è in ogni caso cosa legittima, utile, buona e giusta. Idem il commento critico sul commento che a sua volta è un argomentare suelle questioni su cui nasce la positiva discussione.

Molto meglio lo scambio costruttivo delle idee che le polemiche inutili che mi pare tu abbia ripreso.

 

1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Tra le varie cose, tra le indicazioni che, sempre a titolo personale, fornisci al commentatore, a volte hai scritto che non debbano essere troppo personali. 

 

 

Impossibile, ho sempre suggerito di scrivere ciascuno come sappia e voglia fare, con "due" o "quattro" e più parole in modo personale. Avrò semmai ritenuto inopportuni, semplicemente segnalandoli, gli approcci quasi immancabilmente personalistici ed autoreferenziali con i quali si dice poco o nulla dei dischi trattati, spesso scrivendo distratte approssimazioni sugli stessi, divulgando "imprecisioni"... cosa che per dirla come tu stesso temi,  potrebbe far passare la voglia di fare una cosa che si fa per passione, per il piacere di condividere delle buone ed arricchenti idee sulla nostra amata musica in modo convinto ma non serioso, oltre che per il puro ludico piacere della convivialità vissuta con discrezione senza cercare di porsi al centro dell'attenzione in un certo senso anche "sgomitando"... In ogni caso, mi ci metto io per primo, spesso divaghiamo con vivo  interesse d autentico  piacere  a "sfarfallare" intorno al tema ma occasionalmente... 

 

1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Capisci poi che passa la voglia di fare una cosa che si fa per divertimento. 

Io ho ancora un grande rispetto per quest'ultimo concetto. 

 

Preferisco non raccoglier e quant'altro scrivi in modo polemico e parziale rispetto a come stanno realmente le cose, si innescherebbe un inutile aribotta e arisposta.., magari altri indebiti insulti... sarebbe più costruttivo approfondire magari perchè i balcani non influenzano musicalmente  la spagna che invece col bolero e con altre danze e altri "modi" musicali influenza gli altri contesti musicali, detto alla spicciolata e di fretta perchè è ora di mangiare ...

 

Chiudo confessando che anche IO ho grande piacere di fare forum per divertimento, passatempo, oltre che per imparare qualcosa di più da quello che possono offrirmi glia altri, senza permalosaggini e moti di lesa maestà se qualcuno mi fa notare di aver scritto una "banalità" o inesattezza.

Ne ho anche rispetto del medesimo concetto, così come riservo rispetto anche e soprattutto per le persone.

 


 

Gaetanoalberto
Inviato
46 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

senza permalosaggini e cerisi di lesa maestà se qualcuno mi fa notare che abbia una... "banalità" o una inesattezza.

Mah, per la verità a me hanno insegnato che far notare a qualcuno che quel che dice è banale, ridondante, troppo personale, non interessante, sbagliato,non è conviviale, ma semmai molto soggettivo ed un po' narcisista (soprattutto in campo artistico, dove c'è ampio spazio per vivere e lasciar vivere) e per questo spesso poco cortese, specialmente se ripetuto con  varie sfumature. 

Non si tratta di lesa maestà, ma di un certo modo di vedere  l'educazione e la netiquette. 

Ma poi, in un mondo di sensazioni che sono personali e diverse per ciascuno di noi, come si Pa a parlare di personalismi ed autoreferenzialitá. 

Ed ancora, non capisco cosa significhi questo "sgomitando" di cui parli.

A me non piace il procedere per allusioni non contestualizzate: c'è proprio una virtù cristiana: "non giudicare" che in materia musicale mi pare fondamentale. 

Ad ogni modo è piuttosto evidente che la pensiamo diversamente. 

Ben altra cosa, concordo, è trattare ampiamente il tema della influenza del folklore e dei suoni etnici nella musica, cosa che sarebbe molto interessante. 

Non so però se questo sia il luogo adatto, perciò, non potendo approfondire, come si fa a ritenere inesatto un concetto che deve per forza essere esposto sinteticamente. 

Il breve commento è per sua natura incompleto e, quindi, impreciso e, conseguentemente, inesatto. 

A questo punto, urge il trattato. 

 

 

Gaetanoalberto
Inviato

Julian Lage, Squint, 2021.

Un bel trio nel quale la cui guida spetta alla chitarra elettrica di Lage che, a dire di alcuni commentatori, spinge la musica oltre i limiti dei trii a guida pianistica. La bellezza del jazz è percepire come improvvisazione ciò che è frutto di attento studio e riflessione compositiva. Molto godibile sotto ogni profilo.

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  • Melius 2
Inviato
6 ore fa, damiano ha scritto:

Però ci vuole l'avviso ai naviganti

Ecco, curiosando, ho notato che esiste un mix originale di "streams", quadrifonico. Ora mi chiedo... come sarebbe l'ascolto di tale opera in quadrifonia? :classic_huh:

Davvero ho difficoltà ad immaginare sta cosa.

Inviato

@Gaetanoalberto

1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

chitarra elettrica di Lage

Bel chitarrista, suona molto bene, apparentemente senza limiti tecnici e con una caratura espressiva molto elevata.

Ciao 

D.

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, analogico_09 ha scritto:

s. ricord a te che sia dove si possa cercare, quel vecchio programma di jazz all'opera

Ecco un paio di pagine del pamphlet che accompagnava l'iniziativa

Ciao 

D.

Il programma non ci sta e lo metterò in altro post. Sigh era il 1980 🙂

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  • Melius 2
Inviato

Appena finito di ascoltare, messo su con molto scetticismo,mi ha veramente sorpreso, in positivo

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  • Melius 2
analogico_09
Inviato
3 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Mah, per la verità a me hanno insegnato che far notare a qualcuno che quel che dice è banale, ridondante, troppo personale, non interessante, sbagliato,non è conviviale, ma semmai molto soggettivo ed un po' narcisista (soprattutto in campo artistico, dove c'è ampio spazio per vivere e lasciar vivere) e per questo spesso poco cortese, specialmente se ripetuto con  varie sfumature. 

Non si tratta di lesa maestà, ma di un certo modo di vedere  l'educazione e la netiquette. 

Ma poi, in un mondo di sensazioni che sono personali e diverse per ciascuno di noi, come si Pa a parlare di personalismi ed autoreferenzialitá. 

Ed ancora, non capisco cosa significhi questo "sgomitando" di cui parli.

A me non piace il procedere per allusioni non contestualizzate: c'è proprio una virtù cristiana: "non giudicare" che in materia musicale mi pare fondamentale. 

Ad ogni modo è piuttosto evidente che la pensiamo diversamente. 

Ben altra cosa, concordo, è trattare ampiamente il tema della influenza del folklore e dei suoni etnici nella musica, cosa che sarebbe molto interessante. 

Non so però se questo sia il luogo adatto, perciò, non potendo approfondire, come si fa a ritenere inesatto un concetto che deve per forza essere esposto sinteticamente. 

Il breve commento è per sua natura incompleto e, quindi, impreciso e, conseguentemente, inesatto. 

A questo punto, urge il trattato. 

 

Vorrei di nuovo far presente che io cerco sempre di contestualizzare motivando le opinioni critiche che formulo, giuste o sbagliate, in modo legittimo, civile, educato (permettimi di dire che non sei il solo depositario della buona educazione, della cortesia, del bon ton, ecc), senza mai farne una questione personale, unicamente a fronte delle idee e dei comportamenti con i quali ci mettiamo in discussione nel confrontarci con gli altri. Mi pare sia tu a rivolgermi  "accuse" in modo generalizzato e forfettario senza riferire espressamente a qualche mio specidico comportamente che reputi sbagliato.
Se penso che l'informazione data o l'opinione espressa non siano corrette all'interno della discussione alla quale partecipo, lo dico liberamente già che condivido il tuo saggio motto del vivere e lascia vivere che vale per te non di meno di quanto non valga anche per me e per tutti quanti gli altri che fanno forum in maniera civile.
Regola che vale in ogni situazione della vita, anche in campo artistico purchè non si prenda l'arte come una sorta di porto franco, refugium peccatorum dentro cui mettere qualunque cosa ci passi per la testa indiscriminata_mente...
L'arte, regno degli spiriti liberi, delle più spericolate fughe immaginifico/lirico e delle pressanti realtà della vita (dove tutto è reale, il sogno e la veglia, oltre il bene ed il male, il buono e il cattivo, la gioia e il dolore...) non già delle licenziosità da vuoto a rendere, chiede al contrario misura, verità e accortezza espressiva dei contenuti ai propri adepti. Cosa questa che ovviamente vale per tutti.

 

 

3 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ben altra cosa, concordo, è trattare ampiamente il tema della influenza del folklore e dei suoni etnici nella musica, cosa che sarebbe molto interessante. 

Non so però se questo sia il luogo adatto, perciò, non potendo approfondire, come si fa a ritenere inesatto un concetto che deve per forza essere esposto sinteticamente. 

Il breve commento è per sua natura incompleto e, quindi, impreciso e, conseguentemente, inesatto. 

A questo punto, urge il trattato. 

 

La giustezza di un concetto resta tale anche se lo stesso viene sinteticamente espresso; stessa cosa vale per il concetto sbagliato. Ma chi stabilisce se un determinato concetto sia giusto o sbagliato, anche dopo aver attraversato l'approfondimento?  Penso sia la stessa verità storica ed estetica dell'argomento trattato a dire di se... in ogni caso nel confronto delle idee è possibile chiarire e promuovere le proprie opinioni al riguardo in maniera aperta, discorsiva, non impositiva.

Un commento benchè breve potrà rivelarsi utilmente orientativo benchè non esaustivo...

Ma se si ritiene di dover fare il trattato, ben venga il trattato di chi abbia voglia di scriverlo, per quanto mi riguarda nessun problema, ovviamente un trattato da "forum" non da saggio specialistico dal quale ricavare le dispense settimanali da edicola del giornale...

La virtù sta nel mezzo.., nella versatilità:  il poco scrivere che non sia micragnoso potrebbe valere ai fini della comprensione basilare ma soddisfacente dei fenomeni quanto il tanto scrivere che non sia debordante...

Varie volte sono stati affrontati i discorsi sul tema della influenza del folklore e dei suoni etnici nella musica, forse anche sulle unfluenze esercitate dal Bolero spagnolo nei vari ambiti compositivi europeri... vediamo se si riesce a riprenderlo nello specifico del Bolero di Ravel senza troppo ridondare o infastidire parte dell'utenza. 

 

Inviato

Per me ogni nuovo album della Dave Mattews band , entra di diritto nel “the best of the year “

DMB “ walk around the moon” 2023 stampa 🇺🇸 

ciao

cla

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  • Melius 2

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