Questo è un messaggio popolare. Phil966 Inviato 24 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Giugno 2023 Ancora Mingus e sempre secondo il mio pensiero e cultura Jazz questo è ancora più difficile 6
Phil966 Inviato 24 Giugno 2023 Inviato 24 Giugno 2023 @iBan69 Cerco di fare degli ascolti tematici cercando di approfondire su internet quello che ascolto Il pomeriggio finisce con un bellissimo vinile, sicuramente più orecchiabile e facile 2
analogico_09 Inviato 24 Giugno 2023 Inviato 24 Giugno 2023 2 ore fa, Phil966 ha scritto: Mingus secondo la mia opinione non è mai un ascolto semplice, ascoltarlo in sottofondo è fastidioso Vale per tutti i dischi di questo calibro, anche di calibro leggermente meno elevato e non sono fatti per ascolti a manetta uno dietro l'altro mentre si fa altro. 1 1
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 24 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Giugno 2023 'Sti giorni ho poco tempo per scrivere di dischi, anche per ascoltarne in quantità di mio soddisfacimento.., sono ora alle prese con un jazz "classico-moderno" pieno di swing e di feeling (uno degli ultimi LP recentemente acqistati) nulla di rivoluzionario dal quale emerge tuttavia la grande classe del "vecchio" Buddy Collette alle prese con i sax tenore e sax alto, con flauto e clarinetto , "mattatore" nella nutrita band, quasi un'orchestra, formata da "colleghi" di primissima scelta navigati al punto giusto in grado di assecondare il leader lanciati verso un jazz "felice", trascinante, "rilassante" e profondo inconfondibile nel caso lo si voglia paragonare a quel certo jazz mainstream che macina swing frivolo da "spiaggia francese"... (cit) Buddy Collette ha molti dischi a suo nome, collaborò con i più grandi jazzman del suo tempo , con Mingus, poco (è presente nel The Complete Town Hall Concert) del quale fu tuttavia amico fraterno... Allora.., invece di "commentare" in maniera più dettagliata la musiche di questo "B.C. Man of Many Parts" ... (ascoltatello voi) ... mi viene piuttosto in mente e vorrei condividerla una cosa curiosa che Mingus scrive nella sua autobiografia i(una delle "diecimila") ntitolata "Beneath the underdog" sul suo amico Mingus doveva andare a sentire suonare jazz in un club (il Billy Berg)... e avrebbe voluto sentire l'opinione di suo figlio piccolo, di sua moglie (che protestava sostenendo che il pargolo fosse troppo piccolo per capire qiella "roba") e del caro amico Mingus scrive una cosa "enigmatica"..., apparentemente nonsense.. tutto il libro è pieno di "enigmi" lessicali così com'è la musica di Mingus con la sua struttura meravigliosa e quasi "matematica" che tuttavia esprime sempre un'anima tormentata, mutevole controversa, contraddittoria, enigmatica, ma estremamente affascinate... Così come deve essere la poesia musicale... Ecco, in questo disco di Buddy Collette c'è la "geometria" che fila lisca come "swing" ma anche quella parte di alchimia empirica e "nascosta"... mingusiana.., dove potrebbe esserci qualcosa di Collette anche in Mingus... Spero di aver "spiegato" come potrebbe "suonare" [ma anche non... ] la musica di questo disco 😁 >>Devo chiamare Buddy Collette... Pronto, Buddy? Puoi fare un salto da BIlly Berg oggi? Così mi mostri cos'è quel bocchino stretto di Merle Johnson con l'ancia morbida di cuio parlavi, perchè ci sarà anche Charlie Parker, il buon vecchio stonato, come dici tu... Si, l'ho sentito con gli archi. Mi sembrava che gli archi fossero stonati mentre Bird arrotolava note suonando jazz infischiandose di quei f.d.p. strapagati - e neanche un violinista negro in tutto il turno! Vieni, dai!, Vogli stare lì quando glie la fai vedere, così i musicisti cominceranno a parlare di te, perchè io lo so che se ti metti a suonare come facevi da ragazzo , coi c******i , proprio quello succederà. Ci vediamo, "Buddy"... << 4 1
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 25 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Giugno 2023 6
Spadaccino1 Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 14 ore fa, analogico_09 ha scritto: >>Devo chiamare Buddy Collette... Pronto, Buddy? Puoi fare un salto da BIlly Berg oggi? Così mi mostri cos'è quel bocchino stretto di Merle Johnson con l'ancia morbida di cui parlavi, perchè ci sarà anche Charlie Parker, il buon vecchio stonato, come dici tu... Si, l'ho sentito con gli archi. Mi sembrava che gli archi fossero stonati mentre Bird arrotolava note suonando jazz infischiandose di quei f.d.p. strapagati - e neanche un violinista negro in tutto il turno! Vieni, dai! Ho finito i Melius,e prima che me ne dimentichi (la vecchiaia incombe😉), ti volevo ringraziare del bel cammeo. Pietro
Gaetanoalberto Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 @Panurge Però ogni tanto qualcosina di allegro non guasterebbe...
Panurge Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 @Gaetanoalbertonon è contemplata nel mio pacchetto genetico.
Gaetanoalberto Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 Sky - Omonimo - 1979 Il primo album della band strumentale anglo australiana. Musicisti di solidissima preparazione, che si sono uniti per produrre del rock che oggi tendiamo a definire "prog", ma che in realtà nasce dalla preparazione classica e jazz dei musicisti, influenzata, nel loro caso, più dalla elettronica che dalla psichedelia. Comunque grande intesa che si esprime in un equilibrio sonoro ed in melodie di ottimo livello. 18 minuti fa, Panurge ha scritto: pacchetto genetico. Si si, infatti dicevo per te... 2
analogico_09 Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 2 ore fa, Spadaccino1 ha scritto: Ho finito i Melius,e prima che me ne dimentichi (la vecchiaia incombe😉), ti volevo ringraziare del bel cammeo. Pietro Grazie, basta il pensiero...
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 25 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Giugno 2023 MAHLER. Ho trovato il tempo di ascoltare l'intera sinfonia provando, come al solito - parafrasando, da umilissimo e indegno ascoltatore e lettore, quanto scrive Giorgio Manganelli nell'introduzione ai "Racconti" di Edgard Allan Poe** di cui il grande scrittore italiano, pubblicato da Einaudi, è geniale traduttore - l'impressione di trovarmi di fronte ad "una esperienza stupenda e stremante [di un autore] esigente, stravagante, esibizionista, un monologfante instancabile, un invadente, un bizzoso".Ma forse [sempre parafrasando il "nostro" scrittore] è opportuno dimettere la coatta metafora e dire qualcosa su [...] una "Resurrezione" che grazie alla bacchetta di Kubelick passa dal "secondo" al "primo"... posto della sublime espressione. Ecco.., l'ho detta tutta fino in fondo... ** Poe e Mahler non hanno nulla da spartire, ma, qualcosa, forse.., anche si... 6
Questo è un messaggio popolare. iBan69 Inviato 25 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Giugno 2023 Nuovissima ristampa Acoustic Sound di un disco meraviglioso. Norman Granz sul retro della copertina: “Scrivere una nota di copertina su Billie Holiday può, curiosamente, essere la cosa più semplice del mondo e allo stesso tempo la più difficile; facile perché gli aggettivi di lode vengono facilmente a descrivere il talento di Miss Holiday, ma comunque difficile, perché ti ritrovi a dire quello che è stato detto più volte in altri album e, come nel caso di chi scrive, da lui stesso. Lo stesso vale per descrivere le canzoni che Miss Holiday tratta, perché Billie è quella rara artista che non può e non vuole avere niente a che fare con una canzone, la cui storia non incontra la sua comprensione e approvazione; letteralmente, Billie racconta le sue canzoni piuttosto che cantarle per quanto riguarda i testi, pur trattando la melodia in modo sorprendente come qualsiasi strumentista. Mentre rileggo i miei commenti piuttosto parsimoniosi sulle emozioni evocate da Miss Holiday in questi racconti che le canzoni raccontano, ho la sensazione di aver trattenuto oltre il mio benvenuto in queste note e che molto probabilmente le migliori note di copertina mai scritte su Miss Cantare le canzoni delle vacanze sarebbe semplicemente dire all'ascoltatore "questo è un dato di fatto: Miss Holiday è capitata ad alcune canzoni" e all'ascoltatore esigente questo dovrebbe bastare. Oh, solo un'altra nota prima di fermarci. In un certo senso abbiamo inserito il "distingue" perché suonava bene; in realtà queste canzoni si applicano a tutti gli innamorati.” 8
analogico_09 Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 1 ora fa, iBan69 ha scritto: Norman Granz sul retro della copertina: Una presentazione interessante però a ratti la traduzione google, mi pare, non è chiara, bisogna cercare di untuire. 1 ora fa, iBan69 ha scritto: Oh, solo un'altra nota prima di fermarci. In un certo senso abbiamo inserito il "distingue" perché suonava bene; in realtà queste canzoni si applicano a tutti gli innamorati.” Anche qui limite mio magari ma non mi è chiarto il concetto; tuttavia escluderei che mr. Norman Granz, trattandosi della "tragica" Lady Day, intendesse dire di canzoni d'amore per la festa di san valentino... 😊
iBan69 Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 1 minuto fa, analogico_09 ha scritto: Norman Granz intendesse dire di canzoni d'amore per la festa di san valentino... Di sicuro …
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 25 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Giugno 2023 Jethro Tull - 1972 - Living in the past Un doppio album a mio avviso molto utile a rappresentare il momento di maggior successo della band, con il flauto di Song for Jeffrey, l'intrigante prestazione vocale di Anderson in Wond'ring Again, e molte perle tra le 19 tracce. Potrebbe essere consigliato a chi, senza voler raccogliere i tanti LP prodotti dai nostri, cercasse un album pienamente rappresentativo del loro messaggio musicale. Tra l'altro, mi sembra, un 33 giri ben registrato. 8
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