Gici HV Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 8 ore fa, Aniroceppa ha scritto: Questa eccessiva parcellizzazione dell'hi-end non è quella che alla fine allontana anche le pochissime nuove leve che si potrebbero interessare? Le nuove leve si comprano un lettore CD (quando va bene) e ascoltano felicemente musica,altro che dac,clock,alimentatori esterni e altre cosette da 10/20.000€ a botta...
Aniroceppa Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 4 ore fa, audio2 ha scritto: per i non addetti ai lavori questo amir è un mercenario ceceno ? Pare di sì. Per me invece è una boccata di aria fresca nel mondo dei forum audio in lingua inglese. 5 ore fa, fabbe ha scritto: È un mondo veramente strano, si parla di 7 telai Io sotto i sette telai neppure accendo l'impianto. 1 ora fa, Gici HV ha scritto: Le nuove leve si comprano un lettore CD (quando va bene) e ascoltano felicemente musica,altro che dac,clock,alimentatori esterni e altre cosette da 10/20.000€ a botta... Il lettore cd fa parte del passato remoto. Al limite un giradischi che è di moda. Ma se per sbaglio un under 50 (queste sono le nuove leve) capitasse per sbaglio ad una mostra "hi-fi", si farebbe alternativamente grasse risate o sarebbe colto da sconforto. Io di solito rientro nel secondo sentimento. E quando mi parlano di master clock, o di alimentatori lineari, o di dac a tre telai, metto mano alla pistola. Ho letto con interesse questo thread, ma rimango dell'opinione dell'articolo di Sound on Sound: il masterclock esterno è nato per altri scopi, e per quelli serve. Then magic happens... 2
Andrea Mori Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 35 minuti fa, Aniroceppa ha scritto: Per me invece è una boccata di aria fresca nel mondo dei forum audio in lingua inglese. Per chi ha un po' di conoscenze tecniche sull'argomento la boccata d'aria fresca era diyhifi.org, almeno fino a quando il fondatore ci ha lasciati. Ovviamente era agli antipodi di ASR, gli iscritti, compresi alcuni professionisti dell'audio, dibattevano sul modo di eliminare la controreazione piuttosto che aumentarla per raggiungere l'olimpo del SINAD di Amir. 1
bibo01 Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 14 ore fa, Andrea Mori ha scritto: Per un progetto DAC DSD come quello di ipoci sono necessari due oscillatori a frequenze multiple delle due famiglie di sample rate, nello specifico credo 22.5792MHz e 24.576MHz. Certo. Nel tuo clock quale oscillatore hai utilizzato ?
Andrea Mori Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 6 ore fa, bibo01 ha scritto: Certo. Nel tuo clock quale oscillatore hai utilizzato ? Non ho utilizzato prodotti commerciali, ho progettato e realizzato l'oscillatore. Se invece intendi quali frequenze, nel mio sistema uso 5.6448MHz e 6.144MHz, che poi sono le frequenze alle quali si raggiungono le migliori prestazioni per le caratteristiche fisiche del cristallo. Non sempre però è possibile usare frequenze di clock così basse, dipende dal tipo di DAC e dal massimo sample rate che si vuole ottenere. Con il mio DAC e le frequenze suddette arrivo fino a 176.4/192 kHz, se volessi arrivare a 384kHz dovrei raddoppiare le frequenze. Con i DAC SABRE, normalmente, per arrivare a 192kHz servono clock almeno a 22.5792/24.576 MHz.
Lucent Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 20 ore fa, Andrea Mori ha scritto: Non ho abbandonato le valvole, il buffer del DAC è a tubi. Ti ammiro fratello😃👍
audio2 Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 @Andrea Mori scusa se chiedo, anche solo vagamente di che zona d' italia sei ?
Andrea Mori Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 1 ora fa, audio2 ha scritto: scusa se chiedo, anche solo vagamente di che zona d' italia sei ? Provincia di Pisa. 1
fabbe Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 @Andrea Mori io sono di Viareggio. Quando hai completato il tuo DAC mi piacerebbe ascoltarlo, se possibile.
Andrea Mori Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 1 ora fa, fabbe ha scritto: io sono di Viareggio. Quando hai completato il tuo DAC mi piacerebbe ascoltarlo, se possibile. Volentieri, l'unica cosa è che dobbiamo farlo da te perché il mio impianto è work in progress (ampli ancora da progettare, diffusori per ora ho solo i driver). Ho ordinato proprio oggi l'ultima revisione della scheda DAC (versione Lite), probabilmente gli assemblatori cinesi riescono a spedirmela in una ventina di giorni, quindi se sei disponibile potremmo organizzare a fine mese o inizio Maggio.
fabbe Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 @Andrea Mori ottimo, quando sei pronto fa un fischio 😊
bluenote Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 @Andrea Mori Ciao, approfitto della tua gentilezza e disponibilità per chiederti di questo che ne pensi. https://www.denafrips.eu/gaia Qui lo hanno misurato: https://goldensound.audio/2021/10/04/denafrips-gaia-measurements-with-terminator-clock-sync-test/ Non ho trovato le misure del master clock della casa: https://www.denafrips.com/terra
Andrea Mori Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 2 ore fa, bluenote ha scritto: Ciao, approfitto della tua gentilezza e disponibilità per chiederti di questo che ne pensi. https://www.denafrips.eu/gaia Qui lo hanno misurato: https://goldensound.audio/2021/10/04/denafrips-gaia-measurements-with-terminator-clock-sync-test/ Non ho trovato le misure del master clock della casa: https://www.denafrips.com/terra Come avevo detto precedentemente la misura del jitter con uno strumento come l'APx555 (quello usato anche da Amir) mi lascia parecchio perplesso perché presumo che la base dei tempi dello strumento non sia adatta a misurare oscillatori molto performanti. Per misurare un oscillatore con certe prestazioni la base dei tempi dello strumento deve essere almeno uguale o meglio superiore al dispositivo da misurare, e quella dell'AP non credo lo sia. Se poi si devono effettuare misurazioni di oscillatori allo stato dell'arte un hardware eccellente non è più sufficiente, è necessario anche un software che effettui la correlazione incrociata in modo da rimuovere il rumore del riferimento interno allo strumento ed estrarre soltanto il rumore del dispositivo in prova. Detto questo, le misure del jitter del Gaia non sono eccellenti, parecchie decine di ps, quando un'oscillatore Crystek da 25 Euro ha un jitter inferiore di un ordine di grandezza (meno di 10 ps). Del Terra non ci sono specifiche di jitter o rumore di fase quindi è difficile fare ipotesi. Il Gaia è un buffer FIFO con reclock, ossia una delle opzioni che avevo precedentemente indicato come soluzione per isolare la sorgente dal DAC facendoli operare in domini del tempo diversi (l'altra opzione è l'interfaccia USB-I2S asincrona). Praticamente il segnale che arriva dalla sorgente viene memorizzato in una RAM (appunto il buffer) e poi viene estratto in sequenza FIFO (il primo dato ad entrare è il primo ad uscire) e sincronizzato con un nuovo clock, che ovviamente deve essere migliore di quello della sorgente. In questo modo il jitter del segnale in uscita dal buffer FIFO dipende esclusivamente dal clock in uscita e quindi l'eventuale jitter della sorgente viene praticamente eliminato. Anch'io ho progettato e realizzato un buffer FIFO per il mio sistema (immagine allegata), al quale connetto gli oscillatori molto performanti dei quali ho parlato per ottenere un segnale che pilota il DAC praticamente privo di jitter. In realtà la mia scheda è configurabile collegandola ad un PC via USB, in modo da poter pilotare praticamente tutti i DAC presenti sul mercato ed anche altri gloriosi DAC oramai fuori produzione (come ad esempio l'AD1862 ed il TDA1541A). La scheda accetta master clock da 5.6448/6.144MHz fino a 22.5792/24.576MHz, anche se le migliori prestazioni si ottengono con le frequenze più basse. 2
naim Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 @Andrea Mori Leggo sempre pareri discordanti sull'utilità del clock nella sorgente. Mi riferisco a server musicali come ad esempio gli Aurender di alta gamma, all'Innuos Statement, al Grimm MU1 o all''Auralic Aries G2.1; i produttori di questi oggetti, nell'elencarne le caratteristiche, indicano appunto sezioni di clock sofisticate che porterebbero benefici. Ma poi, nei vari thread, alcuni scrivono che una volta connessi questi streamer a dac di buon livello (che a loro volta contengono la loro bella sezione clock), ad occuparsi del ''lavoro'' è appunto il clock del dac, e l'esistenza di quello inserito nella sorgente digitale diventa superflua. La domanda è: ha ragione chi sostiene questa teoria? E di conseguenza tutti i costruttori inseriscono un inutile oscillatore ocxo nei loro streamer (puro marketing). Oppure la sua presenza è comunque utile a qualcosa? Non intendo utile alla connessione ad un dac obsoleto e senza ingresso usb asincrono, perché si presume che chi investe una certa cifra in un server, possegga anche un dac contemporaneo e adeguato. Chiedo il tuo parere a riguardo perché ho sempre notato una divisione su questo tema, e mi hanno sempre lasciato perplesso, da una parte la certezza di alcuni (altri li ritengono fondamentali) sulla loro totale inutilità, e dall'altra il fatto che praticamente tutti i costruttori li utilizzino e li ritengano fondamentali. Forse che la verità stia nel mezzo? Grazie. 1
Andrea Mori Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 1 ora fa, naim ha scritto: Forse che la verità stia nel mezzo? La verità è perfettamente individuabile caso per caso. Dipende esclusivamente dal dominio temporale nel quale lavorano la sorgente ed il DAC: se la sorgente ed il DAC sono ben isolati e lavorano in domini temporali diversi il clock della sorgente è irrilevante, quindi utilizzare un super clock nella sorgente (ad esempio uno streamer) è perfettamente inutile. Nella realtà, se il sistema utilizza un buffer FIFO (come ad esempio il Gaia) oppure un'interfaccia da USB a I2S asincrona (come ad esempio l'Amanero) il DAC è isolato dalla sorgente e lavora in un dominio temporale diverso da quello della sorgente, poiché i dati che arrivano dalla sorgente vengono memorizzati per poi essere rigenerati a partire dai master clock a bordo delle interfacce. In questi casi, si capisce bene che il clock della sorgente è irrilevante in quanto non è più il clock della sorgente che scandisce il tempo per il DAC, bensì il clock collegato alle interfacce che si occupano di rigenerare i segnali per il DAC da zero. Nel caso dell'interfaccia da USB a I2S asincrona (attenzione, deve essere asincrona perché se è sincrona il dominio temporale è sempre quello della sorgente) è il computer che funge da buffer per i segnali, in quanto il dispositivo chiede nuovi dati al PC quando ne ha bisogno a partire dal suo clock (asincrono). Per fare un esempio di come si può isolare la sorgente dal DAC, in modo da farli lavorare in domini temporali diversi, allego un'immagine della mia scheda buffer FIFO corredata da alcune marcature ed annotazioni (in rosso). Come si può vedere sulla sinistra della scheda sono presenti i connettori per collegare le sorgenti I2S (fino ad un massimo di 4 selezionabili). I segnali in ingresso dalle sorgenti, che sono temporizzati dal clock delle sorgenti stesse, non vengono inviati direttamente al DAC, bensì ai circuiti integrati marcati come FPGA e SRAM (che compongono proprio il buffer FIFO). Praticamente l'FPGA elabora i segnali in ingresso e li memorizza nella SRAM (la quantità di dati memorizzati dipende dalla profondità del buffer che può essere impostata da 65kb a 8Mb) anziché inviarli direttamente al DAC. Nella parte in alto a destra della scheda sono presenti due connettori SMA ai quali devono essere necessariamente connessi i master clock necessari per le due famiglie di frequenza di campionamento (x44.1 e x48). Quindi i master clock utilizzati per generare i segnali per il DAC sono completamente indipendenti dal clock delle sorgenti, e da questi non possono essere influenzati, dal momento che i segnali in uscita dalla scheda verso il DAC sono rigenerati da zero ed il tempo viene scandito dai master clock connessi alla scheda. Quindi l'FPGA si occupa di prelevare i dati dalla memoria e rigenerare i segnali bit clock e dati per il DAC a partire dai master clock collegati alla scheda, mentre il word clock viene rigenerato direttamente a partire dai master clock per mezzo di opportuni divisori. Infine i nuovi segnali per il DAC, totalmente rigenerati e quindi indipendenti dal clock delle sorgenti, vengono resi disponibili sui connettori u.fl di uscita (indicati come "uscite ri-sincronizzate). Spero di aver chiarito il funzionamento di un buffer FIFO, ovvero della sua capacità di isolare completamente le sorgenti dal DAC in modo che il jitter delle sorgenti non possa in alcun modo raggiungere il DAC. Allora un super clock sulla sorgente diventa perfettamente inutile (soldi buttati). 1
Ggr Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 In soldoni, i dac che bufferizzano i dati, e li rickoccano al loro interno, dovrebbero esswrw la soluzione migliore. A questo punto, dovrebbero essere praticamente tutti cosi. Perché invece non è cosi? Devo vedere il mio bryston bda1 come lavora.
Andrea Mori Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 25 minuti fa, Ggr ha scritto: dovrebbero essere praticamente tutti cosi. In effetti si, la soluzione migliore è un buffer FIFO o un'interfaccia da USB a I2S asincrona. Non sono tutti così perché è una soluzione più complessa e costosa, per cui i produttori che vogliono risparmiare e facilitarsi il lavoro non usano queste soluzioni oppure usano un singolo master clock a 10 MHz che pilota un PLL frazionario in grado di generare i segnali per il DAC in base alla frequenza di campionamento utilizzata. Da quello che posso capire dalla foto della scheda mi sembra che il tuo Bryston rigeneri i segnali per il DAC internamente, visto che sono presenti due oscillatori sulla scheda, presumo uno per famiglia di sample rate (nel rettangolo rosso). Dalle dimensioni e dalla forma degli oscillatori a bordo posso ipotizzare che hanno utilizzati dispositivi economici. In ogni caso non è possibile fare una valutazione del jitter che questi introducono senza effettuare una misurazione, quindi rimane soltanto il giudizio "dell'orecchio".
naim Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 @Andrea Mori Continuo però a non capire a che serve l'uscita usb (con tanto di reclocker) di un Innuos Statement, che va a connettersi nell'ingresso usb di un dac (sicuramente asincrono). Idem l'Innuos PhoenixUSB che non è altro che la stessa scheda separata e alimentata che va inserita tra gli streamer che non l'hanno incorporata (tipo il loro ZENith Mk3) e lo stesso dac asincrono. A detta del costruttore, e anche di chi ha aggiunto il Phoenix o di chi l'ha solo provato, l'apporto qualitativo è importante.
Messaggi raccomandati