Dufay Inviato 24 Novembre 2021 Autore Inviato 24 Novembre 2021 Volevo, per par condicio, trovare immagini di quel pianista giapponese muscoloso che suona in canottiera.
Dufay Inviato 24 Novembre 2021 Autore Inviato 24 Novembre 2021 Questa è brava,molto brava, ed italiana.
analogico_09 Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 11 ore fa, musicante ha scritto: Purtroppo credo che alla base di tutto ci sia una visione piuttosto miope da parte della politica rispetto alla cultura. Se penso solo al recente passato, a quante orchestre di livello c'erano in Italia ed oggi molti di quei musicisti sono costretti a fare tournée all'estero perché qui in Italia farebbero la fame. Saluti. Con questo sfondi una porta aperta con me.., non perdo occasione per dire sulla inqualificabile provincialità che regna nel belpaese dei cachi... Non solo in ambito musicale, culturale, artistico in generale. Quel che dici dell'amara sorte che toccò a prestigiose orchestre fatte "fallire" , il nomadismo dei nostri musicisti costretti a trasferirsi all'estero dove diventano beniamini del pubblico che compra dischi prodotti in loco, a beneficio dell'arte e dell'economia.., mi fa pensare al fenomeno che ebbe inizio negli anni '70 in Italia, a Roma, dove vivevo, quindi parlo di Roma.., quando iniziarono ad impiantare i primi Mac Donald che finirono per dilagare. Tutti a criticare questo sistema poco salutare del mangiare "americano".., noi depositari della sana e gustosa dieta mediterranea.., vuoi mettere.., colpa dunque delle multinazionali.., e ci stava.., ma colpa anche e soprattutto del fatto che noi in Italia, e torno alla realtà romana.., lasciammo campo libero agli "invasori" perchè ci permettemmo il lusso e dunque il gusto di far sparire le nostre "romantiche" fraschette del pane e porchetta e vinaccio dei castelli, e altre osteriole nostrare del prezzo buono, dell'ambiente compagnone e conviviale, simpatico e intrettente, non alla mordi e fuggi, più o meno "avvelenatrici" dove però morivi con prodotti culinari fatti in vasa.., e son soddifsfazioni... 😄 Non so se ho reso l'idea...
analogico_09 Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 Pe quanto riguarda le differenze, vere o presunte, tra pianisti (ma direi tra ogni strumentista) occidentali e orientali, quando parlammo a lungo delle Goldberg interpretate da Lang Lang dissi che personalmente percepivo le differenza anche al buio, perchè nel "tocco", nel respiro, nell'afflato esecutivo ed interpretativo orientale non si avvertono i segni della ultrasecolare esperienza psichico-culturale che non sono patrimonio della cultura orientale, come l'esprienza orientale ultrasecolare non appartiene alla cultura occidentale. E' ovviamente possibile apprenf dere, e bene, in maniera esatta, le "forme".., ma c'è tutta la parte espressiva che non si impara.., non per mancanza di intelligenza o ditalentuosità.., semplicemente perchè occorre molto, moltissimo tempo esperenziale per riuscire a comprendere un tipo di pathos che è diverso dal tipo di pathos di altri luogi del mondo.., fome di pathos diversi, nessuno migliore dell'altro... L'incontro tra i diversi pathos è spesso meraviglioso.., ma per creare altro... un diverso intendimento musicale perfettamente integrato, ma la musica "classica" europea, la nostra Opera, non si può fondere con l'Opera cinese... e le ibridzioni sono spesso molto a rischio di tirare fuori dei zibaldoni di stucchevole manierismo... La butto lì così.., come l'ho pensata prelogicamente... per tornare alla Yuja .., per me.. "ella danza"... 😄 1
Gabrilupo Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 3 ore fa, Dufay ha scritto: Questa è brava,molto brava, ed italiana. Apprezzata dal vivo, e tanto.
Dufay Inviato 24 Novembre 2021 Autore Inviato 24 Novembre 2021 Poteva essere la Wang oppure la buniatshvili non ne faccio una questione di etnia né di sesso
Alpine71 Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 Ammetto di avere avuto molte perplessità sul suo senso musicale, e ammetto pure che non mi piacevano le sue toilette eccessivamente scosciate. Poi ho ascoltato un suo Terzo di Rachmaninov con Myung-Whun Chung e sono restato a bocca aperta. Non ho idea se per merito del direttore o per sua evoluzione musicale (o una combinaziona di questi fattori) ma quell'interpretazione mi è piaciuta tantissimo. Era sul Tubo ma l'hanno tolta, probabilmente per problemi di diritti. Insomma per me è si! Edit, mi correggo, eccolo: 2
Grancolauro Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 1 ora fa, Dufay ha scritto: Poteva essere la Wang oppure la buniatshvili non ne faccio una questione di etnia né di sesso E' allora una questione di vestito? A Youri Egorov piaceva suonare in mutande o quasi. E lo faceva proprio per essere sexy, a modo suo. Come nella foto di questo video. Era dunque un cattivo pianista? Da come suona Schubert qui non direi 1
Gabrilupo Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 @Grancolauro Non lo conosco. Voglio sperare che non andasse a concerto così😁, almeno un pigiamino, dái!
landmarq Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 6 ore fa, analogico_09 ha scritto: Pe quanto riguarda le differenze, vere o presunte, tra pianisti (ma direi tra ogni strumentista) occidentali e orientali, quando parlammo a lungo delle Goldberg interpretate da Lang Lang dissi che personalmente percepivo le differenza anche al buio, perchè nel "tocco", nel respiro, nell'afflato esecutivo ed interpretativo orientale non si avvertono i segni della ultrasecolare esperienza psichico-culturale che non sono patrimonio della cultura orientale, come l'esprienza orientale ultrasecolare non appartiene alla cultura occidentale. E' ovviamente possibile apprenf dere, e bene, in maniera esatta, le "forme".., ma c'è tutta la parte espressiva che non si impara.., non per mancanza di intelligenza o ditalentuosità.., semplicemente perchè occorre molto, moltissimo tempo esperenziale per riuscire a comprendere un tipo di pathos che è diverso dal tipo di pathos di altri luogi del mondo.., fome di pathos diversi, nessuno migliore dell'altro... L'incontro tra i diversi pathos è spesso meraviglioso.., ma per creare altro... un diverso intendimento musicale perfettamente integrato, ma la musica "classica" europea, la nostra Opera, non si può fondere con l'Opera cinese... e le ibridzioni sono spesso molto a rischio di tirare fuori dei zibaldoni di stucchevole manierismo... Ciao Peppe, come forse ricordi, in quella o in un'altra discussione simile sostenevo esattamente la stessa cosa, ipotizzando che per un europeo fosse più naturale suonare con la giusta sensibilità una musica che apparteneva alla sua cultura piuttosto che eseguire correttamente pagine di musica orientale assai lontane dal suo mondo. Naturalmente la cosa valeva anche per gli orientali a fattori invertiti. C'è un piccolo aneddoto che può spiegare bene il concetto. Potrei essere impreciso sui dettagli, ma il succo del discorso è quello che segue: una volta intervistai l'erede dei trenini Rivarossi che, oltre a spiegarmi che quel mondo era finito con l'avvento dei videogiochi, mi disse che gli stampi dei loro modelli a un certo punto furono venduti a un'azienda inglese che delocalizzò la produzione in Cina per le solite convenienze economiche. Ebbene, disse che dalla Cina tornarono modellini assolutamente perfetti, ma spessissimo con le scritte e le decalcomanie al contrario, perché gli operai non erano in grado di leggere i nostri caratteri e di distinguere tra una scritta dritta e una al rovescio. Ovvero, grande tecnica, ma poca anima o comprensione del significato. E' un esempio estremo, ma non è detto che considerazioni simili non possano essere fatte anche per la musica.
Grancolauro Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 2 ore fa, Gabrilupo ha scritto: almeno un pigiamino, dái! No certo. La mutanda la riservava per i suoi concerti casalinghi 😃. Però anche sul palco ci andava vestito alla moda, mica come un pinguino. comunque Egorov era un grandissimo
analogico_09 Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 8 ore fa, Dufay ha scritto: Questa è brava,molto brava, ed italiana. Che sia italiana e molto brava a suonare il piano, in generale, nessuno lo può negare. Ma, come pure i "coreani"o le "coreane", spesso anche le italiane e gli italiani, idem filippini, peruviani, taxani e australiani.., mostrano segni di profonde incomprensioni nell'interpretare lo spirito di forma e d'espressione della musica di Bach. La quale, è giunto il momento di farsene una ragione, la sanno suonare come si deve, non essendo di questo mondo e non del tutto umana, solo i marziani... 😄 Specialmente le Goldberg... a che pro cucinarle alla "romantica" (non bastava il "filetto alla Rossini"...) mi domando e dico io nella mia abissale ed irrimediabile 'gnoranza... lo so' che Bach è piatto ricco e mi ci ficco.., che ci si fa un figurone non da poco a metterlo nel menu, per restare alla "parabola" culinaria.., poi a "studiarlo" si farà sempre in tempo... 😉
analogico_09 Inviato 24 Novembre 2021 Inviato 24 Novembre 2021 4 ore fa, landmarq ha scritto: Ciao Peppe, come forse ricordi, in quella o in un'altra discussione simile sostenevo esattamente la stessa cosa, ipotizzando che per un europeo fosse più naturale suonare con la giusta sensibilità una musica che apparteneva alla sua cultura piuttosto che eseguire correttamente pagine di musica orientale assai lontane dal suo mondo. Naturalmente la cosa valeva anche per gli orientali a fattori invertiti. D'accordissimo, penso inoltre, da sempre, che sia possibile fare tesoro delle realtà culturali distinte ma non conflittuali aggirando e superando le apparenti inconciliabilità, attraverso forme di commistioni musicali ed artistiche i cui linguaggi , mutuati da entrambe le parti (che in tal modo diventeranno una sola parte), siano condivisi, riconosciuti, compresi da tutti i "partecipanti" al nuovo gioco musicale multiplicatore. Ciò senza "rinnegare", sacrificare, alterare o mistificare le specifiche, identitarie basi paradigmatiche, estetiche, stilistiche, poetiche che attraverso il "medium" della fertile e felice commistione diventano più comprensibili a tutti, con effetto di reciprocità. Bisognerebbe trovare anche il modo di inventare decalcomanie e scitte sui trenini comprensibili a tutti gli appassionati grandi e piccini; bisognerebbe trovare insomma il modo di abbattere le prevenzioni, le diffidenze, i delisri di superiorità, spesso frutto di egocenticismi culturali che segnano i confini delle ottuae invalicabilità... La globalizzazione ha permesso che si realizzzasse ciò nelle forme più superficiali e commerciali.., solo marketing, anzi, "marchette"...
Alpine71 Inviato 25 Novembre 2021 Inviato 25 Novembre 2021 @Grancolauro Egorov è una delle svariate lezioni che questo forum mi ha dato sulla musica pianistica. È davvero un grandissimo, ancora non eccessivamente conosciuto dal grande pubblico e penso che meriterebbe di più
caricolimite Inviato 29 Novembre 2021 Inviato 29 Novembre 2021 se non si è un parruccone eurocentrico,la Wang come può non piacere? 🥰
Titian Inviato 9 Dicembre 2021 Inviato 9 Dicembre 2021 La Wang l'ho sentita dal vivo qualche mese fa con il Gergiev e la Mariinsky Orchestra nel quarto del Rachmaninov. Tutta la mattina ho assistito alle prove "da solo" nella platea in posizione quasi centrale (leggermente a sinistra) in ottava fila. Molto interessante la communicazione con il direttore, come si scambiavano le idee di come fare certi passaggi, riipassando diverse parti del concerto più volte. A me è piacciuta molto l'interpretazione e impressionante la tecnica e vedere le sue mani.
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