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Melius Club

Il circolo del Colonnello Klipsch!


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Inviato

@Sognatore ai tempi c’era solo quello! Sia amplificatori che casse accettavano solo il cavo spellato di piccola sezione. Questo ha generato il mito. 

Inviato
5 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

Questo ha generato il mito. 

Che in realtà non esiste proprio se guardi e senti in giro.

Sul forum c'è un gruppetto di accaniti anti cavi. Senza far nomi.

Reazione eccessiva ad altri eccessi ( cavi da 90mila euro). Ma col buon senso si fanno prove e si sentono le differenze.

  • Melius 1
Inviato

@LeoCleo non dirlo a me che ho una coppia di lascala prima serie con xover al3 e per inserire dei cavi kimber kable 8TC ho dovuto faticare!!! 😅

 

pero alla fine sono stato ripagato, la differenza è netta, anche rispetto ad altri cavi (i duelund giusto per citarne uno anch’esso molto quotato…) ma non vorrei aprire un nuovo fronte con cavoscettici ecc…🤣

Inviato
11 minuti fa, Sognatore ha scritto:

i (i duelund giusto per citarne uno anch’esso molto quotato…)

Aprilo con me il fronte! Perché sono cavi che vorrei provare. Differenze con i Kimber?

Inviato

@LeoCleo in estrema sintesi, duelund a casa mia e per le mie orecchie troppo asciutti, precisini, poco coinvolgenti e asettici…a differenza dei kimber ovviamente, poi magari cavi molto più costosi avrebbero influenza anche migliore ma a mio avviso ci vuole equilibrio, se le casse costano 3-4 mila non ha senso spendere altrettanto per i cavi, secondo me rapporto 1/5-1/10 è l’ideale ma è solo una mia convinzione personale appunto….😉

Inviato
16 ore fa, Sognatore ha scritto:

proposito di cavi di potenza, per cortesia non sminuitele con le piattine da 2 euro che è davvero un peccato!!!!! sono leggende metropolitane quelle per cui con quelle vanno meglio, fate prove e raffronti seri, ne avrete la conferma

Nooooo.... le piattine da 2 € vanno da cani. Ci vuole il cavo rosso/nero da 0,75 mm di sezione. Difficilissimo da trovare.... trovi solo quello da 1mm che non va assolutamente bene!

Scherzi a parte, però le klipsch sono tra le casse meno sensibili ai cavi che ho avuto. Ho avuto tutta la serie heritage, spesso anche 3-4 modelli contemporaneamente, in salone. Tutte tranne le Khorn, mi mancavano gli angoli, troppo occupati da mobili e librerie.... e con in aggiunta la serie kg (la kg 4 è restata a lungo, con una aggiunta di mid JBL a tromba. Suonava molto bene), e mai avuto nulla della serie 4, solo 1, 2 e 3..... Mentre le piccoline come le fortè, heresy etc sentono abbastanza i cavi, trovo che le LA Scala prima serie del 74 siano abbastanza poco sensibili..... son molto più sensibili alle amplificazioni.

Fabio Cottatellucci
Inviato
6 ore fa, Stel1963 ha scritto:

Scherzi a parte, però le klipsch sono tra le casse meno sensibili ai cavi che ho avuto.


Concordo.
Le Klipsch son o poco o punto sensibili a moltissime cose.
Le Klipschorn meno di tutte.

Questo non vuol dire che vadano per forza mandate con la piattina, anche se quello che io chiamo "il piattinone", molto citato sui forum di alta efficienza americani, ha un suo perché.

Il Colonnello diceva di mandarle con il filo della lampada ("lamp cord").



PS "piattinone" = stendere tre metri di nastro da pacchi largo sul pavimento con il lato adesivo vero l'alto. Staccare uno dei due conduttori di una buona piattina e poggiarlo lungo uno dei bordi lunghi del nastro, in modo che alle estremità sporga di una decina di centimetri circa. poi fare lo stesso con l'altro conduttore e con l'altro bordo nastro. Infine, stendere altri tre metri di nastro sopra il primo con i lati adesivi a contatto fra loro in modo che i due conduttori restino sigillati all'interno.

Inviato
2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

piattinone" = stendere tre metri di nastro da pacchi largo sul pavimento con il lato adesivo vero l'alto. Staccare uno dei due conduttori di una buona piattina e poggiarlo lungo uno dei bordi lunghi del nastro, in modo che alle estremità sporga di una decina di centimetri circa. poi fare lo stesso con l'altro conduttore e con l'altro bordo nastro. Infine, stendere altri tre metri di nastro sopra il primo con i lati adesivi a contatto fra loro in modo che i due conduttori restino sigillati all'interno.

È come mettere quindi un piccolissimo condensatore in parallelo ai diffusori?

Inviato
4 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

PS "piattinone" = stendere tre metri di nastro da pacchi largo sul pavimento con il lato adesivo vero l'alto. Staccare uno dei due conduttori di una buona piattina e poggiarlo lungo uno dei bordi lunghi del nastro, in modo che alle estremità sporga di una decina di centimetri circa. poi fare lo stesso con l'altro conduttore e con l'altro bordo nastro. Infine, stendere altri tre metri di nastro sopra il primo con i lati adesivi a contatto fra loro in modo che i due conduttori restino sigillati all'interno.

Non la sapevo questa.... praticamente crei dei Lundhall o dei Western Electric, se li catrami pure, hai quasi un clone WE:classic_laugh:

@Collegatiper no, è come toglierlo.

  • Haha 1
Inviato
7 minuti fa, Stel1963 ha scritto:

no, è come toglierlo.

Quindi si aumenta l’induttanza del cavo distanziando + e - ???

 

Inviato
21 minuti fa, Collegatiper ha scritto:

Quindi si aumenta l’induttanza del cavo distanziando + e - ???

Un cavo bipolare con un generatore ad un capo corrisponde ad 1 singola spira di un induttore. Credo di ricordare che aumentando D, essendo D/r si aumenta il valore dell'induttanza apparente e si diminuisce la reattanza. In realtà, temperatura, ambiente (aria, isolanti etc), resistenza capacità, reattanza e induttanza, valori che hanno una importanza enorme nella posa di cavi elettrici civili e industriali, visto che causano importanti perdite in tensione e corrente, risonanze, oscillazioni, dico, questi valori apparentemente hanno una influenza nulla su corse di cavo di pochi metri. Però, essendo valori variabili in funzione della frequenza, anche su corse di 2-3 metri, seppur insignificanti, sono reali, calcolabili e misurabili. Che poi questivalori minuscoli abbiano dvvero un'influenza sulla percezione del suono riprodotto è un'altra questione. Secondo molti, si, perchè se no non si spiegherebbe il famoso "suono dei cavi". La complessità e delicatezza del segnale trasportato, infinitamente più complesso di una semplice corrente a 50hz, può essere tranquillamente una spiegazione del perchè fattori così insignificanti su lunghezze inferiori alle centinaia di metri siano invece significativi per gli audiofili. Ricordiamo comunque che già una tesa di cavo coassiale di 20-30 metri introduce problemi seri, con perdite di segnali in alta frequenza  (no audio, alta davvero) che richiedono ripetitori e accorgimenti specifici, il che fa pensare che anche in BF e AF vi possano essere ripercussioni piccole per gli strumenti grossolani che usiamo per misurare, ma grandi per uno strumento raffinatocome il cervello umano.

Inviato

@Stel1963 @Stel1963 Mi puoi dire qualcosa sulle Fortè 1? Soprattutto sul basso, è frenato? Sovrasta le frequenze medie? Grazie 

Inviato
16 ore fa, mattia.ds ha scritto:

Mi puoi dire qualcosa sulle Fortè 1? Soprattutto sul basso, è frenato? Sovrasta le frequenze medie? Grazie 

Dunque.... le ho avute dopo le Chorus e le KG4, ed assomigliavano molto ad entrambe, anzi il basso era quasi identico più alle kg4 che alle chorus. Tutte e 3 hanno un basso molto lungo e sbrodolato se non le allontani adeguatamente dalle pareti. Se le metti ad almeno un metro, un metro e mezzo invece hanno un bel basso profondo e abbastanza veloce. sui bassi non assomigliano per nulla alle heresy, che invece di bassi bassi ne hanno pochi.  LE ho tenute poco, un paio di mesi, perchè al tempo stesso avevo le LA Scala (che ho ancora adesso, e che i bassi, a casa mia, quelle che ho, li hanno davvero). Quello che non regge nel paragone, in tutti e 3 i casi, è la definizione del medio basso. Allontanate dalle pareti i bassi erano puliti, ma i giri di basso, nel jazz e nel blues sopratutto, sono meno dinamici e definiti nella fascia 80-200hz rispetto alle la scala Era minore, nel confronto, l'illusione di avere delle corde e un contrabbasso di fronte. Sulla musica elettronica e sul rock invece andavano benissimo, un suono diverso (ogni heritage fa storia a se!) ma davvero notevole,e anche sull'orchestrale erano fantastiche (anche se le La Scala li danno il meglio). Il medio era di tutto rispetto, ma calcola che le avevo ricappate, erano delle fortè 1, e gli ho messo (tolto prima della vendita) la membrana in titanio di Crites, che è poi la stessa che troviamo ora sulla serie4 e su alcune serie 3 (Heresy).

Come suonano rispetto alle altre klipsch?

Tranne per la dinamica e definizione del medio basso tra gli 80 e i 200hz, sono tra le migliori, anzi forse le migliori, anche se non posso fare raffronti diretti nello stesso ambiente e con le stesse elettroniche con le Cornwall. Hanno una immagine e profondità scenica da La Scala, ma rispetto alle LA Scala, hanno una definizione della scena sonora molto più precisa e definita. Rispetto alle heresy, oltre ad avere davvero i bassi (con le chorus, sono le due che mi pare scendano più profonde) hanno una scena più grande, profonda, e sopratutto le altezze degli strumenti sono finalmente giuste. I medi e midioalti suonanno molto bene, definiti, vivi e precisi, e non patiscono della iperdefinizione in gamma altissima delle chorus, che al rispetto sono "brillanti". Vanno accopagnate con ampli di poca potenza ma grande qualità, tendenzialmente single ended a triodi, ma mentre le La Scala vogliono tassativamente le 300B (unica valvola con cui suonano in modo coerente sotto tutti gli aspetti) le Fortè preferiscono valvole più moderne (notevoli con gli Ayon ma anche con i LEben, se la godevano con le 2a3, e ancor più con le 801a, ma erano convincenti anche con ipush pull di el34 tipo Ferretti, Audio Innovations, etc). I medi, NELLA MIA STANZA,  (attenzione, credo che ogni stanza abbia i suoi diffusori, purtroppo) erano decisamente molto validi, come detto sopra, e non ho trovato problemi di incrocio, en risnanze strane anche alzando molto il volume. Sono come le altre grosse klipsh, posco sensibili verso i cavi ma molto molto sensibili verso l'ampli a valle. Ogni modifica, anche solo di una marca di valvola o di condensatore, si sente chiaramente, ma perdonano molto più delle LA Scala, che nel 80% degli abbinamenti sono inascoltabili, mentre le Fortè rimangono comunque godibili anche se alle volte sbilanciate in qualche aspetto con ampli non prorio graditi. Al contrario delle Chorus e delle Heresy però, mi è parso che non gradissero tanto lo stato solido, con cui diventavano un poco fredde per i miei gusti, e con una leggera grana sui medio alti e alti.

Ero alla ricerca di un diffusore più piccolo delle mie "lavatrici" ma alla fine ho tenuto le mie, per due ragioni. Primo, portando avanti le Fortè (esattamente come le Chorus) mi occupavano ancora più spazio dellle LA Scala (sono in un 4x4.20 purtroppo!). Secondo, seppur mi fossi innamorato della presentazione spaziale delle Fortè, non ero disposto a rinunciare al mediobasso delle LA Scala, forse molto meno "neutro" (ha un picco sui 120hz) e più colorato (le Fortè sono incredibilmente neutre, messe di fianco alle 3/5, timbricamente suonanvano quasi uguali!!!!) ma che con il loro full horn danno un'impatto, un realismo e una vividezza ai bassi elettrici e ancor più acustici che non ho mai sentito sualtre casse e ascolto solo dal vivo.

PAre che le Fortè 4 siano 10 passi avanti rispetto alle vecchie, un poco su tutti i parametri. Klipsch ha lavorato molto per evitare  che gli audiofili, insoddisfatti, riempissero di modifiche le proprie casse, affinandole e implementando le modifiche più popoòlari in progetti coerenti e finiti. Non te lo so dire però perchhè non ho ascoltato nessuna serie 4 ne ne ho avute a casa.

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@Stel1963 Grazie della particolareggiata risposta. Proprio questa mattina ho ascoltato una coppia di Fortè 1. È stato un' ascolto piuttosto breve, quattro cinque brani a volume medio, e nonostante un posizionamento non proprio indicato ( a 5 cm dalla parete di fondo e molto vicino agli angoli) il basso non mi è parso assolutamente lungo, l'ho trovato profondo ma corretto. Ottimi medio alti e bella profondità di scena. Ci sto facendo un pensiero...

Inviato

@mattia.ds anch'io ho avuto la stessa sensazione d'ascolto con un posizionamento simil, l'ampli era un Sansui au 919, col 717, invece, il basso si allungava un po' ma a volume moderato era un effetto molto realistico e piacevole, non so con quale ampli le hai provate tu.

SALVO.

Inviato
31 minuti fa, mattia.ds ha scritto:

@Stel1963 Grazie della particolareggiata risposta. Proprio questa mattina ho ascoltato una coppia di Fortè 1. È stato un' ascolto piuttosto breve, quattro cinque brani a volume medio, e nonostante un posizionamento non proprio indicato ( a 5 cm dalla parete di fondo e molto vicino agli angoli) il basso non mi è parso assolutamente lungo, l'ho trovato profondo ma corretto. Ottimi medio alti e bella profondità di scena. Ci sto facendo un pensiero...

 

15 minuti fa, magoturi ha scritto:

@mattia.ds anch'io ho avuto la stessa sensazione d'ascolto con un posizionamento simil, l'ampli era un Sansui au 919, col 717, invece, il basso si allungava un po' ma a volume moderato era un effetto molto realistico e piacevole, non so con quale ampli le hai provate tu.

SALVO.

Provate ad allontanarle e vedete cosa sono in grado di fare... e non solo a livello di bassi (io sono abituato alle la scala, quindi non faccio testo.... impossibili da abbinare ai sub in quanto sono molto più veloci) ma anche come scena, aria e profondità. Certo che suonano anche addossate alle pareti, come fanno anche le magneplanar.... ma se le allontani, poi fai Whow!!! ( oltre a guadagnare tanto in immagine, aria e scena, guadagnano in profondità per meri motivi di meccanica acustica facilmente intuibili, ossia che la discesa e velocità sui bassi di un passivo posteriore come di un pannello dipende quasi in toto dalla riflessione del fronte di onda posteriore sommato al fronte di onda anteriore. Ora, dato che hanno, al contrario dei sistemi come infinity e varie che hanno emissione in fase col fronte creando un fronte circolare, queste hanno la membrana in fase relativa e quindi l'emissione posteriore in controfase rispetto al fronte,  emissione la cui influenza dipende unicamente dalla riflessione sulla parete posteriore, la cui distanza deve essere di 1/2 della lunghezza d'onda minima di lavoro, e quindi, a seconda di quanto profonda volete che sia la riflessione questa volta "in fase" con l'emissione anteriore, tra i 80-90 cme ed il metro e 20, per creare un fronte d'onda coerente con l'emissione frontale.

Inviato

@Stel1963 concordo, purtroppo a casa del mio collega non c'e' spazio poiche' poi si restringe troppo il passaggio e quindi si stava intorno ai 50 cm o poco piu'....sono certo che allontanandoli di altri 50 sarebbero andate benone a qualsiasi volume anche col ben suonante au 717.

SALVO.

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