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Melius Club

La questione ucraina


newton

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Gaetanoalberto
Inviato
11 minuti fa, appecundria ha scritto:

essere juventino

Lo scancello dagli amici,come si fa? 

Però mi sembra un tipo onesto... Mah, il mondo è pieno di contraddizioni. 

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  • Sad 1
Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Per forza, la Nato ha abbaiato.

Dai Mauro, questa tesi è insostenibile, a meno di non pensare che l'interlocutore abbia la sveglia al collo e l'anello al naso.

Pensala come vuoi, ad ogni modo la Russia aveva già respinto la proposta, quindi non perdeteci il sono perché il problema sta altrove.

appecundria
Inviato
47 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

una posizione, ammesso che sia tale, filo USA/Nato/Ucraina possa andare a beneficio del suddetto trio

si tratta di elucubrazioni tra il serio (poco) e il faceto (molto).

Scherzi a parte (e il caro @maurodg65 c'entra davvero poco, lui è genuino e sanguigno di natura, non per calcolo) c'è una evidente manovra di trasformismo da parte del trio suddetto per riaccreditarsi in vista delle prossime elezioni. Elezioni dove la Meloni ha dichiarato senza mezzi termini che sarà lei la candidata PdC o non se ne fa nulla. Di questa operazione fanno parte il tiro al bersaglio su Conte (il suo elettorato è giudicato contendibile) e il cherrypicking dello squinternato di sinistra malato di narcisismo patologico, allo scopo di dimostrare che poi alla fine pure loro...

Come se un cantante fuori moda e un PdC fossero la stessa cosa. 

Inviato

ma cosa vuoi dicesse la russia che la crimea l' ha già annessa senza sparare un colpo 8 anni fa e gli

abitanti hanno già fatto il referendum di accettazione proposta immobiliare.

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ma Ovadia non usa la stessa foto farloccata di cui si è discusso?

Esatto, la foto taroccata a cui fu aggiunta la bandiera con la svastica.

 

Inviato

ho troppe deviazioni professionali

Inviato
47 minuti fa, criMan ha scritto:

Non abbiate paura tu e gli altri finto pacifisti "col sedere degli altri" di dire quale sia il vostro reale pensiero. 

Non hai sgambato nulla, volevo solo dire che se ci trovano gusto a scannarsi e a combattere fino all'ultimo soldato, anche il pacifismo è senza risposte…sono i due contendenti che devono firmare un armistizio, se entrambi preferiscono ammazzarsi il pacifista si ritira con le pive nel sacco…ma, almeno vuole salvare la pelliccia, e che cacio…

 

appecundria
Inviato
51 minuti fa, veidt ha scritto:

Ho chiesto agli amici del m5s di organizzare dei gazebo per raccogliere in tutt'Italia le firme per un referendum sulla NATO

Giorgia Meloni ringrazia. Dice che ti manderà una bella spasella di pesce fresco. 

Inviato

adesso noi dichiariamo guerra alla francia e gli diciamo che gli regaliamo la corsica se ci danno nizza e la savoia. o qualcosa del genere.

loro però ci rispondo che gli va bene se ci teniamo anche la valle d' aosta.

e noi, eh no cacio, accettiamo solo se l' austria si prende bolzano.

Inviato
37 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

La NATO ha affermato che è contraria all’annessione illegale della Crimea

Ma che vuole dire annessione illegale? Che ci serve il notaio che fa l'atto di compravendita? Se le parti si mettono d'accordo e Zelensky riconosce la sovranità russa della Crimea dove sta illegalità? Ma che stanno a dì quelli della NATO e te che gli dai pure ragione? 

ascoltoebasta
Inviato
41 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Gli Ucraini muoiono per mano di Putin e dei Russi, non per colpa della Nato.

Anche i giudici e altri morti illustri uccisi dalla mafia son morti per mano dei sicari,mica per colpa di qualche politico che muoveva le fila.

  • Melius 1
Inviato
49 minuti fa, appecundria ha scritto:

Perché ti esce la pubblicità del giubbotto antiproiettile? Su con la vita! A me escono le cure dimagranti  😀

E lamentati pure! 😄 

Inviato
3 ore fa, lampo65 ha scritto:

Questo è sicuro. Io mi sarei arreso subito ad esempio, poi semmai facevo saltare casa a chi collaborava, ma perché son più bastardo

Si certo prima lasci che il fascismo salga al potere e poi... E poi te lo tieni per 20 anni, se non hai la "fortuna" di trovarne uno più furbo stile Franco che te lo tieni per 40 anni. 

Inviato
9 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Esatto, la foto taroccata a cui fu aggiunta la bandiera con la svastica.

Ma te la prendi con Moni Ovada che conta come il due di fiori quando briscola è cuori? Ma non lo vedi come è conciato? Prendi esempi più calzanti per favore…😜

Gaetanoalberto
Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

. Di questa operazione fanno parte il tiro al bersaglio su Conte (il suo elettorato è giudicato contendibile

Parli con uno dei sostenitori del primo tentativo bersaniano di avvicinarsi ai pentas. Ricordo anche con i brividi l'incontro Grillo Renzi, che si è inciso nella mia memoria un po' come se Grillo abbia fatto il Putin e Renzi lo Zelensky. 

Adesso Conte deve fare...i conti... con i dibbas interni ed esterni, molti dei quali con posizioni ben rappresentate in questo thread. 

Lo capisco però ( è parli con uno che per la prima volta nella sua vita è riuscito a non maledire un pentas durante la gestione Conte/Speranza), anche lui dovrebbe assumere posizioni chiare e far dimenticare qualche finanziamento e/o incontro di troppo con gli amici russi, che per il vero hanno fatto quasi tutti. 

Altrimenti sará, come è stato, vittima di fuoco amico. 

La politica italiana deve uscire dalle ambiguità necessarie a pescare voti dappertutto, a fare una volta tanto proposte serie e non sul filo del diquiedilá. 

Impossibile dirai... Ingenuo dirai... Concordo! 

appecundria
Inviato
49 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Qui pare un buon numero di soggetti abbia sostenuto che gli ucraini debbono arrendersi

Vedi, che all'Ucraina convenga arrendersi è una opinione tecnica da generali di corpo d'armata sul divano. Ci sta, dopo allenatori della nazionale e virologi, adesso ci vogliamo far mancare i generali?

E no, i generali ci vogliono  🙂

Questo è un conto.

Dire che l'Ucraina non ha il diritto di difendersi è un altro conto.

Questo per come la vede il filosofo magnogreco seduto al sole sui gradini del tempio con in mano una pizza fritta e un peroncino.

Inviato

 


https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_07/quei-pacifisti-ciechi-problema-guerra-giusta-32fa871a-cd70-11ec-8b62-0a73a731304e_amp.html

 

Quei pacifisti ciechi e il problema della guerra giusta

di Giovanni Sartori

Il testo di questa pagina è stato preparato dal professor Marco Valbruzzi (Università Federico II di Napoli) che da tempo si occupa dell’archivio di Giovanni Sartori (1924-2017) e ha elaborato gli estratti di due articoli del politologo usciti sul Corriere della Sera («Il mondo irreale dei “ciecopacisti”», 18 ottobre 2002, e «Il presidente guerriero», 29 gennaio 2010).

Chi vuole la guerra è un demente che vuole una cosa orribile. E dopo gli spaventosi bagni di sangue delle ultime guerre mondiali, in Europa la guerra non la vuole più nessuno. L’Occidente (salvo eccezioni balcaniche) lo ha capito e ne è profondamente convinto. Ma non è sempre evitabile. 

Per questa ragione, chi oggi distingue tra pacifisti e guerrafondai disegna una distinzione fuorviante. La distinzione che ci divide è tra pacifisti incoscienti — che dirò «ciecopacisti» — e pacifisti pensanti. Il ciecopacista non sente ragioni, è tutto cuore e niente cervello. Gino Strada, che è stato il guru dei pacifisti laici, scriveva così: «Può darsi che il movimento per la pace non sia in grado di far cadere un dittatore, ma una cosa è assolutamente certa, che... non ne ha mai creati né aiutati a imporsi». Purtroppo no. Purtroppo Strada era assolutamente certo di cose assolutamente false. I pacifisti degli anni ’30 hanno aiutato Hitler a imporsi, così come i pacifisti della guerra fredda — gridando better red than dead, meglio rossi che morti — invitavano l’Unione Sovietica a invadere una Europa che non si sarebbe difesa. Il Paternostro recita: «Non indurci in tentazione». Lo recitano ancora, il Paternostro, i nostri pacifisti chiesastici? E se lo recitano, perché non si chiedono se il loro pacifismo assoluto — che è in sostanza un pacifismo di resa — non induca in tentazione i malintenzionati non ancora convertiti in agnelli? Quanto ai nostri ciecopacisti laici, a loro ricordo il detto che è l’occasione che fa l’uomo ladro. Non ci credono? Provino a lasciare spalancate le porte delle loro case. Saranno svaligiate anche e proprio da ladri creati dall’occasione.

Ciò premesso, qual è il senso, oggi, della classica distinzione tra guerra giusta e guerra ingiusta? Mi dispiace per i ciecopacisti — accecati dalla loro ossessione — ma un Paese che si difende dall’attacco di un altro Paese combatte una guerra giusta. Però la nozione di guerra giusta non include soltanto la guerra difensiva. Per esempio una guerra che si propone di abbattere un tiranno e di instaurare la democrazia è una guerra giusta? Questa è sempre stata l’ideologia missionaria degli Stati Uniti invocata da ultimo dal presidente Bush jr per giustificare, in mancanza di meglio, l’assalto all’Iraq. Ma è una dottrina che non ci possiamo più permettere; senza contare che in moltissimi casi è destinata a fallire. Nel caso dell’Iraq il successo è stato di abbattere un tiranno sanguinario e pericoloso per tutti; ma il «successo democratico» di quella guerra è molto dubbio.

E in Afghanistan? Anche lì guerra giusta per imporre democrazia? Per carità, scordiamocene. Lì si trattava di pura e semplice guerra necessaria resa obbligatoria ai fini della salvezza di tutto l’Occidente. Per decenni abbiamo temuto l’annientamento nucleare. Ma il pericolo delle armi atomiche è fronteggiabile. E comunque il pericolo maggiore è diventato quello delle armi chimiche e batteriologiche «tascabili». Qui la cattiva notizia è che mezzo chilo di tossina botulinica potrebbe uccidere un miliardo di persone. E l’Afghanistan conquistato (riconquistato) dai talebani, e al servizio di Al Qaeda, pone questo problema. Pertanto scappare non è stata una buona soluzione. Ma è anche vero che la guerra com’è stata combattuta in Afghanistan, la guerra di occupazione e controllo del territorio contro un nemico invisibile, non può essere vinta.

Fortuna vuole che ai pacifisti incoscienti si contrappongano i pacifisti pensanti che rifiutano la guerra offensiva ma approvano la guerra difensiva, che distinguono tra guerra ingiusta e guerra giusta e che fanno sapere che si difenderanno se attaccati. Il mondo libero deve la sua libertà a questo pacifista con la testa sul collo. Ma anche lui si trova a disagio al cospetto della nuova idea della guerra preventiva.

Mi si dirà che la guerra preventiva è sempre esistita. Sì; ma no. No nel senso che oggi la dottrina della guerra preventiva si fonda su una nuova ragion d’essere che si inserisce in un nuovo contesto: il contesto di quella guerra che Umberto Eco ha battezzato «guerra diffusa». Nelle guerre del passato esistevano due (o più) nemici ben riconoscibili i cui eserciti si fronteggiavano lungo una frontiera che era il limite da superare. Queste guerre erano dunque caratterizzate da una frontalità territoriale. Nella nuova guerra l’attaccante è un terrorismo globale ispirato da un fanatismo religioso – e quindi senza precisa patria – che non si lascia localizzare, che è dappertutto, e che opera nascondendosi. In questa guerra diffusa, latente, ma per ciò stesso sempre pronta a colpire, l’attaccato non sa più chi contrattaccare. O meglio: può solo attaccare le infrastrutture dove vengono prodotte le armi dei terroristi e gli Stati che li «supportano».

L’altro aspetto del problema è che la guerra terroristica dispone di nuove armi chimiche e batteriologiche. Qui la novità è tecnologica. E il fatto è che oggi disponiamo di una tecnologia facilmente nascondibile il cui potenziale distruttivo è terrificante. Prima c’era il cannone e c’era la corazza. Oggi la corazza non c’è quasi più, e il cannone è diventato gigantesco. Una sola persona può avvelenare l’acqua potabile di un milione di persone. Il ciecopacista non lo vede, ma il problema è questo.

Qui interessa capire quale sia la ragion d’essere di una guerra preventiva. Se questo nuovo diritto di guerra si applichi o no (e con quali procedure) ai vari casi concreti, è una questione a parte. Una cosa per volta. E questa volta il punto è che, a fronte della altissima vulnerabilità e facile «uccidibilità» delle società industriali avanzate, il pacifista di oggi è ancor più cieco e malconsigliante di quello del passato.

 

Gaetanoalberto
Inviato
5 minuti fa, audio2 ha scritto:

adesso noi dichiariamo guerra alla francia e gli diciamo che gli regaliamo la corsica se ci danno nizza e la savoia. o qualcosa del genere.

loro però ci rispondo che gli va bene se ci teniamo anche la valle d' aosta.

Bella!

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