eduardo Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 3 ore fa, maxgazebo ha scritto: dajeeeee 🤣thanksss Blues Radio Athens Greece. Anche con buona qualità audio. Fammi sapere se ti piace
max Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 20 minuti fa, roop ha scritto: Credo (ma non ne sono sicurissimo) che la discriminante, in questo caso, non sia l ip bensì la non contemporaneità degli accessi. Tradotto in italiano 😅 basta che si colleghi un utilizzatore per volta e nessuno dovrebbe rompere gli zebedei. Credo, eh… di più.... alla seconda riproduzione lanciata la prima si ferma (anche su 2 pc sotto la stessa rete) 1
maxgazebo Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 21 minuti fa, eduardo ha scritto: Blues Radio Athens Greece. Anche con buona qualità audio. Fammi sapere se ti piace OK grazie!! Ma è MP3 192kbps...giusto? Non è FLAC 😔
PippoAngel Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 @diego_g @roop @max non avevo mai provato, ma stimolato da questa discussione ho provato ad attivare tre ascolti diversi contemporaneamente da Roon e non fa una piega … il multiroom di Roon diventa un “contratto family” mono IP 😀
Questo è un messaggio popolare. Demian Inviato 2 Febbraio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Febbraio 2022 45 minuti fa, diego_g ha scritto: Ma anche un abbonamento individuale di Qobuz deve essere sfruttato sempre e solo a partire da un unico IP? Mi parrebbe un problema serio per chi volesse sfruttare il proprio abbonamento individuale in mobilità o avendo abitazioni diverse, o un ufficio, un laboratorio etc. No lo puoi usare dove ti pare E non c'è scritto da nessuna parte che il family deve essere utilizzato dallo stesso ip. Hanno scritto solo che si riservano il diritto di controllare gli ip di chi si collega, che è un'altra cosa 2 1
ciccio61 Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 A me sembra che si faccia finta di non capire. l'account family va utilizzato dai membri di una stessa famiglia. l'interpretazione di "famiglia" e' abbastanza chiara di solito. io ho un account famiglia e vivo a Roma. Mio figlio studia a Torino e beneficia dell'account family. sono abbastanza sicuro di essere nel giusto e che l'utilizzo dell'account da parte di mio figlio sia legittimo. l'eventuale amico fraterno di mio figlio non puo' essere considerato famiglia in nessun caso. l'utilizzo in mobilita' e' previsto e quindi usare l'account fuori casa non e' in discussione. mi sembra abbastanza chiaro come mi sembra chiaro che sarebbe ora che qualcuno chiudesse questo 3d
Gici HV Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 Basta eliminare la dicitura family (impossibile con 6 utenti) e chiamarlo group.. .. oppure eliminare tutti gli abbonamenti che non siano monointestatario,quindi anche studenti militari etc etc..
Gici HV Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 11 minuti fa, ciccio61 ha scritto: mi sembra abbastanza chiaro come mi sembra chiaro che sarebbe ora che qualcuno chiudesse questo 3d Sì,dai,e dopo tutti in FT a parlare di fusibili cascamascella e altre cose fondamentali...🤦 1 1
gullaz Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 È piuttosto chiaro che il family sia stato introdotto per allargare il bacino di utenza, solo per questo motivo hanno lasciato fare. Altrimenti avrebbero chiesto di produrre documentazione all'atto dell'iscrizione (documentazione che invece viene richiesta nel caso degli abbonamenti studenti, ad esempio da tidal). Semplicemente un'operazione di marketing aggressiva (e anche non proprio corretta). Ora Qobuz prova prudentemente a tornare indietro per sondare il terreno.
Gici HV Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 4 minuti fa, gullaz ha scritto: documentazione che invece viene richiesta nel caso degli abbonamenti studenti, ad esempio da tidal Basta avere un figlio o nipote studente (come spesso dichiarato sul forum) ed è bella che aggirata... ...o vengono a controllare che sia effettivamente lo studente ad usufruire?
corrado Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 Spotify chiede l'indirizzo di residenza con cui si è registrato chi ha attivato l'account family.
gullaz Inviato 2 Febbraio 2022 Inviato 2 Febbraio 2022 13 minuti fa, Gici HV ha scritto: Basta avere un figlio o nipote studente Vero, però lì qualcosa chiedono, non basta dichiararsi studente o produrre il libretto de l1980... Per il family devi solo dichiarare di abitare allo stesso indirizzo, non devi produrre certificati di residenza o stati di famiglia, un invito a nozze.. Non credo che sia casuale.
Questo è un messaggio popolare. iBan69 Inviato 2 Febbraio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Febbraio 2022 Ogni azienda, che si presenta su uno certo mercato, per la sua prima volta, ha come primo obbiettivo quello di farsi conoscere e crearsi una base quanto più ampia di clienti, in quanto questo determinerà gli investimenti futuri, da farsi. Qualunque azienda, all’inizio, lavora in perdita. In questa fase, quello che conta, sono il numero di contatti/contratti, che si riescono ad acquisire. Per far ciò si, si offrono promozioni o condizioni vantaggiose. Vengono tollerate anche le furbizie da parte dei clienti o addirittura possibili frodi, pur di fare i numeri. Raggiunto il numero minimo previsto di clientela acquisita, il focus aziendale si sposta su il profitto, che deve velocemente arrivare al breakeven. In questa fase vengono apportati dei correttivi contrattuali che non erano presenti nella prima fase espansionistica. Quobuz, farà fondamentalmente questo, cercherà di ridurre quei contratti che non producono profitto, ponendo dei paletti, che nella fase iniziale non c’erano. Quindi, niente di strano, ne di deludente, se considerato con obiettività. Ogni azienda ha come primario obiettivo quello creare profitto, espandere il proprio numero di clienti, allo stesso tempo limitando o eliminando, ciò che non porta vantaggi. Va da sé che, un abbonamento allargato a chi non spetterebbe, non è un abbonamento profittevole, perché se il nucleo famigliare è consentito, perché magari i figli non potrebbero sottoscriverlo, gli amici, non dovrebbero esserlo, in quanto in grado di farsi un loro abbonamento, o farselo fare dal proprio nucleo famigliare. Diverso, un abbonamento per studenti, dove si preveda una verifica che uno lo sia, con lo scopo di acquisirli riducendo però l’esborso economico della famiglia di cui sono a carico. Fino a qui, si parla di acquisizione, poi esiste l’aspetto forse più difficile per un’azienda, quello del mantenimento del cliente già acquisita. Nel sentire comune, quello che infastidisce il già cliente, quello che magari da anni paga regolarmente il suo abbonamento, è il percepire che determinate offerte, promozioni o scontistiche vengono rivolte solo al nuovo cliente da acquisire. Questo infastidisce non poco, e su questo agisce la concorrenza, con le loro relative offerte, promozioni e scontistiche. Il consumatore, soprattutto quello online, è una bandierina, che sventola nella direzione di chi in quel momento gli offre il prodotto più vantaggioso dal punto di vista economico. Molte aziende, preferiscono acquisire un nuovo cliente, piuttosto che accontentarne uno che hanno già. Logiche di mercato ed aziendali, non sempre sono quelle che il consumatore vorrebbe o si aspetterebbe, ma sono determinate anche dai nostri comportamenti. 1 2
Loup_coup Inviato 3 Febbraio 2022 Inviato 3 Febbraio 2022 @maxraff Paghi per "non avere nulla" anche quando vai al cinema o guardi la televisione, o vai a un concerto.
Loup_coup Inviato 3 Febbraio 2022 Inviato 3 Febbraio 2022 @campaz Tutti i figli delle persone persone che conosco hanno "un abbonamento al cellulare minuti e giga infiniti illimitati per dieci euro", e un abbonamento a Spotify per dieci euro al mese. Tutto ovviamente a spese del papà e della mamma. Direi dunque che dieci euro al mese la generazione Spotify li paga volentieri. Evidentemente non viene percepito come "molto" o "troppo". Sicuramente sono adolescenti viziati -- se fossero figli miei, riceverebbero scudisciate.
Loup_coup Inviato 3 Febbraio 2022 Inviato 3 Febbraio 2022 @Cabrillo Il concetto di famiglia è un concetto legale. Basta avere l'umiltà di leggere la Costituzione della Repubblica in cui viviamo, e il Codice Civile. Questo però ovviamente vale solo per le persone un pochino umili. Poi ci sono quelli che le leggi se le fanno loro, va da sé. 1
Loup_coup Inviato 3 Febbraio 2022 Inviato 3 Febbraio 2022 @Room429 Non sono d'accordo con te quando dici che "i servizi in streaming vengono per la maggior parte dei casi utilizzati su dispositivi mobili e di conseguenza su reti 4G (o 5G)", poiché uso indifferentemente Qobuz via ADSL (quando sono in casa e ascolto dall'impiantone) o via rete mobile (il cellulare prende, e manda all'autoradio via Bluetooth). Però è evidente che l'IP -- come dici tu -- non può essere il problema, poiché questo cambia nei due casi. L'IP cambia anche se spengo e riavvio il router (cioè l'adattatore ADSL) di casa. Sicuramente però i fornitori di streaming sono in grado di rendersi conto quando più flussi aperti dalla medesima login (nome utente + password) vanno contemporaneamente verso IP diversi, verso zone geografiche diverse. "Accà nisciuno è fesso" lo dicono (ormai) anche a Parigi.
Loup_coup Inviato 3 Febbraio 2022 Inviato 3 Febbraio 2022 @TopHi-End Sicuramente a 50€/anno (avevo originariamente scritto /mese; ringrazio @TopHi-End per l'indicazione che mi ha portato all'edit) sarebbe meglio. Sicuramente anche meno sarebbe meglio. Personalmente penso di lanciare una petizione perché siano i fornitori di streaming a pagare un tot al mese a noi affinché ci si colleghi a loro. Magari funziona pure. Del resto, facendo una proiezione basata sul calo dei prezzi degli abbonamenti, prima o poi ci si arriverà.
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