Moderatori BEST-GROOVE Inviato 6 Febbraio 2022 Moderatori Inviato 6 Febbraio 2022 13 ore fa, iBan69 ha scritto: Mi spiace dirtelo, ma l’affare lo ha fatto chi te le ha comprate a quel prezzo. sono pienamente d'accordo....ci sono oggetti evergreen non più prodotti che gli appassionati stamperebbero carta moneta falsa pur di entrarne in possesso in quel caso ci si può allineare al prezzo degli altri se sono a posto. 1
gibraltar Inviato 6 Febbraio 2022 Inviato 6 Febbraio 2022 @BEST-GROOVE No, se si ritiene il "prezzo degli altri" totalmente fuori logica: come ho già detto, non si tratta di opere d'arte, ma di strumenti per riprodurre musica che, seppur bellissimi e affascinanti, hanno sempre parecchi anni sulle spalle. Il fatto che ci siano tanti disposti a pagare cifre irragionevoli non mi interessa. Io non ho cercato mai "l'affare", come qui si continua a insistere (si tratta di una compravendita di oggetti che si ritiene non ci servano più, non di un business dove, li si, si cerca l'affare e il massimo guadagno). Dunque, semplicemente, li ho venduti al prezzo che ritenevo congruo per essi. Poi si può discutere degli stands gratis, certo: ma a me furono dati in regalo, non avrei ritenuto onesto guadagnarci sopra.
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 6 Febbraio 2022 Moderatori Inviato 6 Febbraio 2022 @gibraltar Prendo atto della tua opinione ma ritengo che se non c'è una fretta del diavolo nel vendere mantenendo la richiesta ben appetibile e nettamente al di sotto di prodotti identici è corretto allinearsi o stare leggermente sotto i prezzi medi richiesti....poi se temi di essere scambiato per un'approfittatore e desideri fare il benefattore l'iniziativa è lodevole quanto degna di nota, ma tutto si ferma li. 1
KIKO Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 La giusta puntualizzazione è stata fatta qui sopra, i "clienti" sono di due tipi, quelli da negozio con acquisti di recente fabbricazione e quelli da mercatino che cercano ben altro. Due target completamente diversi e, se nel primo caso l'identificazione del prezzo giusto è più facile e matematico, nel secondo caso l'acquisto è più emozionale e meno matematico, basta pensare alle auto d'epoca per esempio. Io stesso comprando con la pancia e non con la testa, consapevolmente, non mi sono mai pentito, anzi. Non facendo il commerciante pensando di rivenderlo in un secondo tempo ma solo per la soddisfazione di possedere quel pezzo. Puro appagamento personale, ricordo per esempio un orologio circa 10 anni fa pagato un 35% più, l'ho ancora oggi e mi soddisfa, ogni tanto, portarlo, senza nessun pentimento. 1
Membro_0023 Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 Leggo di usato al 50% del listino. Si vede che siete fortunati, perché io, apparecchi di pregio in condizioni pari al nuovo, solitamente non riesco a venderli a più del 30% del listino.
rictrip Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 @Paperinik2021 credo sia solamente questione di pazienza e saper aspettare. Il mio ultimo usato è stato un paio di Harbeth SHL5+ con 6 mesi di vita ed un anno e mezzo di garanzia residua. Ovviamente corredate da imballi, certificati, etc etc.. praticamente erano ancora in rodaggio tanto poco erano state usate. Sarà che eravamo in piena pandemia, ma ho spuntato €2700 compresa spedizione da Pavia a Palermo. Appena arrivate credimi erano indistinguibili dal nuovo.. proprio come detto dal rivenditore (ufficiale). Praticamente 45% di sconto. Quando mi ha detto il prezzo ho chiesto solamente se potesse omaggiare la spedizione, mi ha detto di si ed ho fatto subito il bonifico.. come scrivevo nel mio primo intervento, glia Affari si fanno sempre in due, non ho voluto ne ho sentito il bisogno di chiedere ulteriori sforzi al rivenditore!
iBan69 Inviato 7 Febbraio 2022 Autore Inviato 7 Febbraio 2022 @Paperinik2021 come è già stato detto, non basta avere un apparecchio di pregio (poi bisogna capire cosa si intende per apparecchio di pregio, perché ciascuno da una propria interpretazione) e ben tenuto, ma soprattutto quanti pezzi ci sono in vendita in quel momento sul mercato, di quell’apparecchio. Vendere un’apparecchio che non si trova sul mercato dell’usato, è diverso, che venderlo quando ci sono decine di altre offerte. lo sto verificando di persona, monitorando il mercato, da alcuni mesi, sia per un prodotto che vorrei vendere, sia per uno che vorrei comprare. Così è, che ci piaccia o no, la speculazione fa parte del mercato. 🤷🏻♂️
Membro_0023 Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 27 minuti fa, rictrip ha scritto: questione di pazienza e saper aspettare Un anno mi è sembrato sufficiente
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 7 Febbraio 2022 Moderatori Inviato 7 Febbraio 2022 Volendo far cassa rientrando delle spese ho cominciato a vendere in questi ultimi tempi alcuni oggetti appetibili NOS e non, acquistati negli anni per diversi progetti che avevo in mente poi non più realizzati; devo ammettere che le soddisfazioni non sono mancate e nemmeno i ricavi al netto valutando l'esborso iniziale, probabilmente forte del fatto che in lunghi anni mi ritengo sufficientemente analizzatore di dove vira il mercato del nostro hobby e di essere stato oltre che fortunato pure abbastanza lungimirante.
martin logan Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 21 ore fa, Martin ha scritto: Ce ne fosse stato UNO-DICO-UNO col coraggio di fare un prezzo. Zero assoluto. Successo anche a me; ho visto che, soprattutto sui siti esteri, la dicitura "prezzo da discutere" o di simile significato è molto usata. Qualche volta ci ho provato. Seguita serie di una decina di messaggi (nei primi 2 giorni) che chiedevano il prezzo. Mai una telefonata, mai uno che dicesse "a mio parere possiamo trattare partendo da questo prezzo" e neppure "per un apparecchio del genere il prezzo XYZ è il massimo che posso pagare". NULLA - solo domande da ebeti ...
martin logan Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 16 ore fa, iBan69 ha scritto: gente che acquista solo nuovo, per fortuna, n’è tanta… altrimenti, come potremmo acquistare il loro l’usato, dopo pochi anni? MI hai anticipato ... giusta osservazione. 👍
iBan69 Inviato 7 Febbraio 2022 Autore Inviato 7 Febbraio 2022 12 minuti fa, martin logan ha scritto: 21 ore fa, Martin ha scritto: Ce ne fosse stato UNO-DICO-UNO col coraggio di fare un prezzo. Zero assoluto. Successo anche a me; ho visto che, soprattutto sui siti esteri, la dicitura "prezzo da discutere" o di simile significato è molto usata. Qualche volta ci ho provato. Seguita serie di una decina di messaggi (nei primi 2 giorni) che chiedevano il prezzo. Mai una telefonata, mai uno che dicesse "a mio parere possiamo trattare partendo da questo prezzo" e neppure "per un apparecchio del genere il prezzo XYZ è il massimo che posso pagare". NULLA - solo domande da ebeti ... Non fate altro che confermare quello che dicevo precedentemente. La gente, non conosce il mercato, ne il valore dei prodotti, spara cifre a caso, basandosi solo su quanto vorrebbe spendere. Ecco perchè, come spiegatomi anni fa da un grande commerciante settore, soprattutto di materiali usato, è il listino, l’unico metro di riferimento su cui poi calcolare il valore dell’usato, e non è lo street price, che varia nel tempo, nei luoghi e per singola trattativa. Poi fate voi ... 1
Questo è un messaggio popolare. eccheqqua Inviato 7 Febbraio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Febbraio 2022 5 ore fa, KIKO ha scritto: i "clienti" sono di due tipi Ci metterei anche un terzo tipo, i rigattieri online, tu puoi vendere una dentiera usata o un Mc, loro ti contattano per comprare a 4 soldi per poi rivenderlo e guadagnarci. Ogni tanto su subito per farmi un'idea del venditore guardo tutti i suoi oggetti in vendita. Ce ne sono alcuni che vendono coperte, televisori, giradischi, rasoi, binocoli, hifi, macchine fotografiche, fumetti di Diabolik, termosifoni....Loro comprano tutto per rivenderlo, non possono essere semplici appassionati. 3
daniele_g Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 29 minuti fa, martin logan ha scritto: 21 ore fa, Martin ha scritto: Ce ne fosse stato UNO-DICO-UNO col coraggio di fare un prezzo. Zero assoluto. Successo anche a me; ho visto che, soprattutto sui siti esteri, la dicitura "prezzo da discutere" o di simile significato è molto usata. Qualche volta ci ho provato. Seguita serie di una decina di messaggi (nei primi 2 giorni) che chiedevano il prezzo. Mai una telefonata, mai uno che dicesse "a mio parere possiamo trattare partendo da questo prezzo" e neppure "per un apparecchio del genere il prezzo XYZ è il massimo che posso pagare". NULLA - solo domande da ebeti ... credo dipenda da caso a caso e dall'esperienza dei singoli. la mia è che quando non viene indicato il prezzo, in genere il venditore chiede molto, tanto da non volerlo indicare per non fare scappare a priori le persone interessate -ovviamente, nessun riferimento alle persone citate. infatti in genere nemmeno contatto questi venditori -quando l'ho fatto, in passato, ho trovato in genere richieste eccessive (eccessive = ben sopra la media degli altri annunci per lo stesso oggetto presenti in quel momento). ora, se per un oggetto che viene venduto correntemente a 1000, mi si chiede 1600 (di queste "proporzioni" parliamo, nella mia esperienza), nemmeno provo a ribattere; ringrazio, saluto e mi dileguo, anche per rispetto del venditore: dubito che accetterebbe di scendere di tanto, e se lo facesse dovrei concluderne che ha tentato il colpo da aspirante furbastro, una persona poco seria da cui non mi fiderei comunque a comprare. ma questa è solo la mia esperienza, che non ha la presunzione di essere regola -e che, ribadisco, non allude in alcun modo alle persone citate, che ho citato unicamente per comodità e sulla cui correttezza non ho alcun dubbio. non mi era mai venuto in mente che qualcuno potesse omettere il prezzo per motivi di cui sopra, e lo trovo controdproducente se si ha l'intenzione di vendere, ma di nuovo: è solo una mia opinione. solo, ho voluto mostrare anche un punto di vista diverso, credo molto diffuso, da discussioni fatte in passato. . ciò detto, quando metto un annuncio so che devo essere disposto a perdere un po' di tempo con persone che ancora non ho capito perchè scrivano, maleducati (i più) e spesso non davvero interessati. se voglio evitarmi questa cosa, do il prodotto in conto vendita (perdendo parte del ricavato a favore del negoziante, com'è giusto), altrimenti è nell'ordine delle cose e pazienza. so anche che se mettessi in vendita un oggetto da 1000 (mille) chiedendo 100 (cento), tutti mi chiederebbero "scendi a 90 ?". anche questo si mette in conto e pazienza. 2
Martin Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 29 minuti fa, iBan69 ha scritto: La gente, non conosce il mercato, ne il valore dei prodotti, spara cifre a caso, basandosi solo su quanto vorrebbe spendere. Credo sia altro: L'audiofilo italico medio chiamato a "fare il prezzo" si struggerebbe nell'atroce dubbio che il venditore avrebbe potuto chiedere dieci euro di meno. Egli ha bisogno del prezzo in funzione autoassolutoria, così l'oggetto diventa un obiettivo da raggiungere solo grazie all'abilità nel condurre trattative.
daniele_g Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 55 minuti fa, iBan69 ha scritto: Ecco perchè, come spiegatomi anni fa da un grande commerciante settore, soprattutto di materiali usato, è il listino, l’unico metro di riferimento su cui poi calcolare il valore dell’usato, e non è lo street price, che varia nel tempo, nei luoghi e per singola trattativa. sacrosanto. ma manca un elemento: siccome esiste anche lo street price ed esistono altri fattori che se non erro tu stesso hai citato (diffusione sul mercato, tipologia di oggetto, apprezzamento da parte degli appassionati, e vari altri), la percentuale sul listino non è fissa. il 50% è un utile riferimento convenzionale di larga, larghissima massima, che varia da oggetto a oggetto e da periodo a periodo. nessuno oggi può pensare di prendere certi prodotti al 50% dell'ultimo listino. ci sono prodotti che hanno raggiunto uno status di culto per cui li si paga più di quando erano in produzione -ma qui forse andiamo nel vintage o comunque su prodotti un po' particolari, che in effetti l'OP escludeva dal discorso. allo stesso modo, trovo sorprendente che qualcuno possa pensare di vendere al 50% un prodotto che si trova facilmente nuovo con una percentuale di poco maggiore -sono già stati citati alcuni dei soliti noti... e ancora: ci sono prodotti così richiesti che è difficile trovarli attorno al 50% del listino: non so come sia oggi, ma un paio d'anni fa per un BS Node 2i la richiesta costante era sui 400€, anche abbondanti, a fronte di un listino di (mi pare) 550 e street price di 500-525; idem per le Hana SL: 649 € (mi pare) di listino, richiesta frequente sui 400-450€. parlo sempre di un paio d'anni fa perchè sono oggetti che non 'seguo' più. 21 minuti fa, Martin ha scritto: Credo sia altro: L'audiofilo italico medio chiamato a "fare il prezzo" si struggerebbe nell'atroce dubbio che il venditore avrebbe potuto chiedere dieci euro di meno. anche questo è vero, mi sa...
appecundria Inviato 7 Febbraio 2022 Inviato 7 Febbraio 2022 54 minuti fa, iBan69 ha scritto: il listino, l’unico metro di riferimento Ma il listino va benissimo, è la percentuale di sconto che crea problemi 🙂 1 1
iBan69 Inviato 7 Febbraio 2022 Autore Inviato 7 Febbraio 2022 @daniele_g ovviamente, come ho cercato di spiegare nel post d’apertura, il listino è lo strumento di riferimento, la percentuale del 50% è l’indicatore dal quale partire, poi si può scendere, come in taluni casi anche salire. Ho riportato nella discussione anche degli esempi, come quelli che hai riportato tu, non fanno altro che confermare quanto detto. @appecundria lo sconto esiste fintanto che il prodotto è in produzione o in possesso del negoziante. Dopodiché, quel parametro, decade, e il riferimento diventa l’ultimo listino. Forse ci dimentichiamo che il prezzo di listino, è al pubblico, non al rivenditore, che gode di ulteriori margini sulle scontistiche, applicate dall’importatore. È ovvio che sconto è permuta tendono ad annullarsi. Pertanto se un rivenditore, mi valuta il prodotto usato al 50% del listino, forse non applicherà scontistiche o ne farà una valutazione più bassa applicando uno sconto minore. A sua volta, il rivenditore rivenderà la nostra permuta, maggiorata di una percentuale di margini. C’è sempre da considerare che tutte queste percentuali, possono essere differenti caso per caso e differire da prodotto a prodotto, da rivenditore a rivenditore. Tra privati, è tutto più labile, e forse per questo, delle indicazioni su come calcolare il prezzo, possono evitare speculazioni non giustificate o vendite eccessivamente svalutate. Basta vedere alcuni annunci sul web, per rendersi conto, che alcune persone non hanno la più pallida idea, di vendere o comprare e separano cifre ad cazzum. È ovvio, che la è trattativa libera, e può anche dare alla fine, dei risultati molto diversi, da quelli di partenza, ma un annuncio con prezzo esposto, dovrebbe avere una giustificazione realistica, del perché è venduto a quel prezzo.
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