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Melius Club

Usato Hifi, acquisti tra privati.


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Inviato

@Gici HV tu sbagli l’approccio di fondo all’argomento. 

È tuo diritto pensarla così, ma ti assicuro, da uno che ha esperienza commerciale e conoscenza delle dinamiche di mercato, che sbagli.

MPI, è commercialmente il distributore più grande e furbo di apparecchi HiFi in Italia. Hanno semplicemente capito che l’italiano ama lo sconto e la trattativa, e hanno scaricato questo sul rivenditore, che a sua volta, se capace, può gestire la vendita ad hoc in funzione del cliente che ha davanti. Avrebbero potuto mettere un listino imposto, ma avrebbero venduto 1/3 di quello che vendono. Perché la realtà di vendita in Italia è questa. Lo sconto è la leva commerciale più forte che esista, e questo vale per tutti i prodotti. Vuoi vendere di più? Non si ribassa un listino, si aumenta lo sconto! Pensi che gli altri distributori facciano beneficenza? No hanno ampi margini, ma applicano una politica diversa e infatti, vendono anche meno. Ci sono alcuni distributori di materiale HiFi, in Italia, che stanno perdendo i rivenditori, perché applicano una politica di prezzo imposto e basso sconto agli stessi, che implica poco margine per fare sconti hai loro clienti. Ne consegue che, i rivenditori non voglio più trattare marchi da bassa marginalità, per loro.

Alcuni importatori sono anche rivenditori (fisici e online) il che li mette in concorrenza con gli stessi negozianti che dovrebbero acquistare da loro. Ecco perché non vogliono applicare scontistiche elevate suo loro prodotti, altrimenti perderebbero la loro vendita diretta. Questo sta creando problemi di reperibilità e diffusione di alcuni prodotti HiFi (lo sto verificando di persona, dopo parecchie ricerche e confronti, con gli stessi rivenditori). 

Vogliamo dire che un listino imposto è più trasparente, per il consumatore? 

Si, ma piacerebbe meno. Oltretutto, in Italia, un mercato da prezzi imposti, ammazzerebbe la metà dei venditori.

La maggior parte dei clienti vogliono lo sconto, indipendentemente che a monte ci sia un listino gonfiato. È insito nella cultura mercanteggiante dell’italiano medio. Lo sconto, gratifica, personalizza la vendita, muove il mercato. È lo sconto/promozione/dilazione che vuole il consumatore medio italiano. Questo te lo dico per certo, perché ho visto diverse indagini di mercato (per prodotti diversi dall’hifi), e davano tutti lo stesso riscontro. Pertanto, da commerciale, non mi sento proprio di incolpare un’azienda che usa questo tipo di leva commerciale. E poi, siete proprio sicuri che tutti i clienti che acquistano HiFi, conoscano l’esistenza di uno street price?

Ma proprio, per niente. 

Ti consiglio di rileggerti il thread, perché ti sei perso alcuni punti fondamentali su cui più o meno tutti ci siamo ritrovati.

Grazie

Inviato
1 ora fa, raf_04 ha scritto:

il problema è proprio questo: se ce ne sono almeno 2 interessati le offerte si alzano e il prezzo arriva ad un livello congruo di mercato

Ti rendi conto di quanti utenti frequentino Ebay in tutto il mondo? :classic_blink:

1 ora fa, raf_04 ha scritto:

Ma se trovi una sola persona realmente interessata il rischio è di chiudere l'asta ad un prezzo ben inferiore rispetto a quello di mercato o atteso.

Una sola persona interessata? Certo.... se vendessi un manuale per l'allevamento intensivo dei molluschi eduli lamellibranchi nelle acque prospicienti le regioni a statuto speciale potrebbe succedere. :classic_wink:

 

1 ora fa, raf_04 ha scritto:

In questi casi è opportuno inserire un prezzo di riserva

Questo è il più grande errore si possa commettere in un'asta....la molla non scatta :classic_wacko:

Inviato
1 minuto fa, bambulotto ha scritto:

Ti rendi conto di quanti utenti frequentino Ebay in tutto il mondo?

parlo di persone interessate sul serio, non di cazzari che amano perdere tempo e offrono 100 euro per un oggetto che ne vale 1000, sperando di fare l'affare.

Boh, magari sono stato sfigato io, ma nella mia esperienza quando non si è scatenata una lotta tra 2 persone realmente interessate ho rischiato di vendere ad un prezzo molto più basso di quanto sperato (e parlo di roba buona, non il manuale per l'allevamento intensivo dei molluschi).

.

E' il funzionamento di ebay che consente e favorisce questa dinamica: la mia offerta viene mostrata al valore "minimo" indispensabile per batterne un'altra: se io offro 900 per un oggetto che ne vale 1000, ma il massimo delle altre offerte arriva a 200, la mia offerta finale ufficiale è 201 (e il venditore resta "fregato").

  • Melius 1
Inviato

Da considerare che l'audiofilo medio è sempre più guardingo negli acquisti di cose usate, e la platea di potenziali compratori "verginelli" in materia di cose che suonano è oltremodo ridotta. 

Questi alcuni motivi:

- Ogni audiofilo ha avuto - che lo ammetta o meno -  il culetto arrossato da qualche "sonora" chiavata ricevuta in passato, o per oggetti-ciofeca o per oggetti buoni si, ma pagati a prezzi Cartier/Tiffany ingiustificati:  Scatta il riflesso automatico di protezione delle terga.

- Un numero non trascurabile di audiofili è conscio della correlazione debole tra fama mediatica dell'oggetti e relativa  "vera" qualità sonora ottenibile, per cui la scimmietta che dice compra-compra-compra è contrastata, nel caso dell' usato, dal gufo saggio che dice: "ma questo PERCHE' vende ? - le cose che vanno bene non si vendono..."

Inviato

@Martin concordo, su queste considerazioni, anche se legate ad esperienze soggettive, se pur casisticamente abbastanza diffuse. 

 

  • Thanks 1
Inviato

@iBan69 la tattica usata dall'importatore è efficacissima. 

L'audiofilo medio vuole comprare l'amplificatore (meglio se blasonato) ai ende da 15000 euro di listino alla metà.  Dentro la sua testa è convinto di aver fatto l'affare. È una cosa che "parte da sola" più o meno coscientemente. 

Street price facciamo 8000 euro. 

Il noto negoziante di Roma li vende con sconti altissimi. Poi facciamo vada sull'usato.  Quell'oggetto dopo 1 2 3 4 5 anni qual è il valore di partenza? 

I 15000 o gli 8000?

 

Per me gli 8000. 

Se poi il listino gonfiato sia anche un boomerang da usare contro acquirenti sprovveduti è possibile. 

Ma se vado a comprare io si parte da reale valore. 

Questo io, poi se uno ritiene di doverlo pagare usato di più di quello che costa nuovo affari suoi. Ma non fa prima ad andare dal negoziante? 

  • Melius 2
Inviato
11 minuti fa, criMan ha scritto:

Ma non fa prima ad andare dal negoziante? 

Non sempre questo è possibile con prodotti non più in produzione, anche se magari recenti.

E comunque, il valore di partenza, come valore dell’usato, nel tuo esempio sarebbe di 7500€, per poi scendere caso per caso, ma non può partire da 4000€. Vendere ad un quarto del suo valore, mi sembra un po’ poco, per un apparecchio HiFi, che magari dura ancora trent’anni. Non è mica un’automobile!  

Comunque, se volete vendere ad un quarto del prezzo di listino, vorrà dire che chi compra farà un’affare, un po’ meno voi. 

Io proposte a questi prezzi le ho sempre rifiutate, eppure alla fine ho sempre venduto ad un prezzo coerente con la mia onestà richiesta, e questo non vuol dire che ho venduto a degli sprovveduti, ma solo che gli altri pensavano di essere più furbi. 🙂

Inviato
3 ore fa, iBan69 ha scritto:

E poi, siete proprio sicuri che tutti i clienti che acquistano HiFi, conoscano l’esistenza di uno street price?

a giudicare da quello che si scrive costantemente su questo forum, direi di sì, forse con pochissime eccezioni. ma si tratta di capire cosa sia street price: come hai scritto tu in precedenza (e io concordo) è un concetto volatile perchè varia da momento a momento, da luogo a luogo, da persona a persona...

poi ci sono:

- alcuni marchi che sull'intero territorio italiano hanno una scontistica molto forte, nota alla stragrande maggioranza di noi;

- alcuni rivenditori (che magari fanno gli allenatori nel tempo libero, o i fotografi...) che almeno su alcuni marchi riescono a fare grandi sconti;

ecco, in quei casi non penso che il 50% del listino sia un riferimento per il prezzo dell'usato, io almeno non pagherei il 50% del listino un oggetto che so di poter prendere al 60-70% del listino, nuovo.

e nuovo non vuol dire solo che non è mai stato usato. per me, nel momento in cui esce dalla porta del negozio (va be'... quasi, ci siamo capiti), è usato. punto.

magari se mi si dimostra che è stato comprato la settimana prima posso riconoscere un prezzo un poco maggiore di quello corrente per l'usato, ma non l'80-85% del listino (o anche più) come spesso vedo chiedere in casi simili.

.

dopo di che, io dico: non stiamo parlando di elettroniche di largo consumo da 100€, che un qualche ragazzotto sprovveduto compra a prezzo maggiore di quanto avrebbe potuto.

parliamo di oggetti ch interessano solo a una cerchia molto ristretta di persone, che sono quasi tutte iscritte a questo sito o massimo un paio d'altri comunque in qualche modo in comunicazione.

e nessuno di noi è all'oscuro di certi meccanismi, o quanto meno certamente nessuno, qui, che punti a certi prodotti di un certo livello.

le uniche eccezioni sono persone molto facoltose non davvero appassionate, ma che vogliono avere un bell'impianto: loro vanno in negozio, non si mettono a ravanare nell'usato (un negoziante mi raccontò di un calciatore dell'Inter che aveva comprato un impianto HT ultracostoso -come diffusori la serie 800 di B&W, e non le piccoline- senza quasi voler sapere nulla: "mi dica cosa ritiene ottimo. questo ? quanto costa ? 100'000 ? OK, a chi intesto l'assegno ?").

tolti questi casi, chi compra un McIntosh da 14'000€ (per dire) sa anche il nome dell'operaio che stringe le viti dello chassis, anzi ti dice che se le ha strette Jack Smith vale 14'500, se le ha strette John Doe 13'750. conosciamo anche le differenze tecniche che non trovano riscontro ufficiale in un "mk" diverso. e chi di noi non le conosce, le impara in 2h chiedendo sul forum...

  • Melius 2
Inviato

@daniele_g giustissimo,

ma non sopravalutiamo la diffusione dei forum, moltissimi appassionati, non li leggono, forse qualcuno le riviste hifi o magari neppure quelle. L’esempio che hai fatto del cliente calciatore, è esemplificativo di un mercato di clienti non informati o non interessati ai prezzi, che pur pochi, sono comunque una grande fonte di sostentamento per i negozianti, a cui vengono magari applicati “altri” sconti. 

Intendiamoci, il miglior cliente per un negozio HiFi, NON è un’audiofilo. 😉

Inviato

@iBan69  perfettamente d'accordo, ma:

- il cliente calciatore non compra da me o da te, compra in negozio per comodità (e con quei soldi farei anch'io così) e non fosse altro che per un punto d'orgoglio. non vuole mica sentirsi dire dai colleghi sghignazzanti: "coooosa ?! l'hai comprato usato per risparmiare la miseria di 30'000€* ? mi', che pezzente, raga, morto di fame 😄 😄 😄 ". a maggior ragione un Lautaro Martinez mai si rivolgerebbe a uno che gli ricorda l'allenatore che l'ha appena battuto nel derby...

- fino a oggi ho conosciuto varie persone, fra gli appassionati, non iscritte a Melius, o che lo leggono e basta, senza scrivere, ma direi nessuna che non lo conosca e non gli dia una sbirciata ogni tanto...

 

continuo a pensare che ci sono solo due casi: chi vuole un buon prodotto pur senza essere appassionato, e compra al nuovo (e come dici tu, sono quelli che danno maggior sostegno ai negozianti); e gli appassionati -quasi maniaci, diciamolo- che non comprano niente senza averne una conoscenza estremamente approfondita, soprattutto sul valore economico.

a meno di parlare di prodotti non molto costosi (non molto, relativamente al pazzo mercato dell'hifi, che considera economico un cavo da 300€).

 

*se sembra un'esagerazione, ricordiamoci che Ramsey guadagna 22'000€ / giorno... sarebbe davvero da prendere per il cuculo

Inviato
44 minuti fa, iBan69 ha scritto:

ma non sopravalutiamo la diffusione dei forum, moltissimi appassionati, non li leggono, forse qualcuno le riviste hifi o magari neppure quelle

su questo mi trovo molto con quello che scrivi. Mi sono iscritto mesi addietro ad un gruppo hifi su feisbuck di un notissimo negozio del centro nord Italia. Ebbene il livello di conoscenza delle elettroniche possedute e del mercato era molto bassa. Ho anche riconosciuto qualche amico di Melius sul gruppo , ma partecipano poco. Questo perche' le discussioni sono molto spesso di livello elementare. Poi ho lasciato perdere pure io perche' non avevo stimoli a rimanere dentro. Probabilmente quel tipo di audiofilo quando serve sapere un informazione viene a rovistare su Melius e qualche altro forum. Anzi devo dire ,per fortuna , che sono pure tanti. Parliamo di un gruppo seguito da decine di migliaia di persone , forse piu' di 100.000 anche se poi comprende anche gente che ha la radiolina per impianto hifi..

Inviato

Quelli che vendono materiale pro fanno la fame (hanno un listino ben preciso molto simile in tutto il mondo) non possono giocare con lo scontone acchiappa sprovveduti.

Ormai si va su internet per qualsiasi cosa,pensate che un novizio non si informi su cosa vuole comprare?

Capisco la trattativa in negozio per un 10/15% ma partire già da un 40% esplicitamente dichiarato online è una presa per il cūlus.

Se volessi comprare le Cornwall prima postate,scontatissime a 7.400€,quando vado in negozio,per me,quello è il prezzo di partenza per una trattativa,non certo l'ultimo prezzo.

Quando ho preso il sub SVS,il prezzo online era di 549€, non 900€ di listino ma con lo sconto...    ..ho telefonato al distributore/venditore, gentilissimo,per alcune info,al termine gli ho chiesto se il prezzo poteva cambiare se andavo a ritirarlo personalmente,mi ha detto che avrebbe tolto le spese di spedizione perché quello è il prezzo di vendita,ecco, questo vuol dire serietà.

  • Melius 1
Inviato

Si, vabbè ... io ci provo a spiegare certi meccanismi e logiche commerciali ... ma, evidentemente non tutti li capiscono. 

 

Inviato
23 ore fa, iBan69 ha scritto:

evidentemente non tutti li capiscono. 

Forse perché il tuo ragionamento è sbagliato...

Inviato

@iBan69parte dal presupposto che il McIntosh abbia un valore superiore allo street price, anche se nel forum dedicato dichiara di pagarlo ancora meno dei comuni mortali e di rivenderlo, grazie al blasone del marchio, a volte pure con profitto. Ora : gusti a parte, ci sta che ci sia un pubblico completamente a digiuno delle dinamiche di mercato e stregato dagli occhi blu, che decide di pagare il 50% del listino per un Mc usato, però ritengo siano eccezioni e non la regola. L'audiofilo, che di riffa o di raffa tra scambi, permute e vendite, di conoscenza del mercato ne ha almeno un pochino e non credo abbia l' anello al naso poi, ripeto,  tutto può essere. Personalmente lo ritengo un prodotto che negli ultimi anni è un po sopravvalutato e con un listino che reputo poco serio proprio per questa scoutistica che presuppone sia non correlato con il reale valore del prodotto. A questi livelli, mi aspetterei una politica un po più seria.

  • Melius 1
Inviato

Una chiave di lettura può essere questa: essendo Mc un punto di arrivo, gli acquirenti hanno quasi tutti permute anche importanti da gestire. In tal caso, il listino "elastico" consente al rivenditore di accontentare un po' tutti.

Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

essendo Mc un punto di arrivo,

de gustibus... 🙂

mo' sient' a Montevergine...


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