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Audeze CRBN la nuova cuffia elettrostatica di Audeze....


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Inviato

A questo proposito, per valutare una cuffia Top utilizzo sempre i concerti di Mozart per pianoforte e orchestra. Perché? Perché la scrittura di Mozart, apparentemente semplice, fa dialogare “fitti fitti” i legni e i fiati con gli archi, e il pianoforte “flirta” musicalmente con tutti loro ...😆😉

In genere ascolto una registrazione vecchiotta e forse non straordinaria, quella Decca di Brendel con la Scottish Chamber Orchestra guidata da Mackerras, di inizio 2002 che però da un po’ di tempo si trova in formato 24/96 (originale? pompato? boh.. io la ascolto ormai sempre in HiRes 24/96...).

È la registrazione con cui ho valutato il sistema ShangriLa HiFiMan (70.000 euretti, o sbaglio?) essere il miglior ascolto in cuffia mai fatto.

È l’album che mi ha fatto invece rimanere deluso del sistema Orpheus Sennheiser (che di euri ne costa più di 60.000, salvo errori..).

È l’album che mi ha fatto desistere (per ora!) dal comprare la Abyss 1266 TC: bella, per carità, ma sugli archi e sul pianoforte non così “trasparente” come le elettrostatiche e le cuffie a nastro,

Oè, nessuno la prenda sul personale, sto solo puntualizzando i miei gusti...

 

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  • Thanks 1
Inviato

E quindi come va la CRBN con questo album mozartiano?

Va che è una meraviglia! Va meglio di qualsiasi altra cuffia che ho a casa... e nella mia memoria (ma non è così affidabile) eguaglia quel sistema HiFiMan per delicatezza e trasparenza, ma con in più un tocco di matericitá sui bassi che non guasta!

il pianoforte, sulla CRBN, confesso che mi ha incantato fin da subito, e il pianoforte è strumento difficilissimo da riprodurre bene.

Il suono del pianoforte grancoda deve essere “liquido” in gamma media, bello staccato e cristallino sugli acuti, percussivo e impattante sui bassi.... 

Ecco con la CRBN è proprio così...

Ribadisco che la Audeze la sto ascoltando con il Woo Audio WES, leggermente modificato su mie specifiche dal costruttore e con valvole completamente diverse da quelle originali e di nuovissima produzione ( parte le RCA “solide”, per il telaio di alimentazione).

Penso che sia anche questione di “intesa” fra amplificatore e CRBN, quindi non solo merito della cuffia, ma il suono del pianoforte di Alfred Brendel e dell’orchestra scozzese è bellissimo e reale.

Lo spazio? È una riproduzione peculiare. Nel senso che non c’è “tentativo di palcoscenico virtuale”, ma sono immerso al centro della musica...

Insomma... questo album, che è un po’ il mio “experimemtum crucis”, con l’Audeze CRBN non solo mi ha convinto, mi ha proprio conquistato!

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Inviato
10 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Forse questione di gusti,

Simo non saprei, io ho solo i driver in argento, e a memoria tu quelli in oro, per cui, penso che la differenza sostanziale sia proprio questa.

Leggendo, i driver in argento la fanno suonare più precisa e asciutta, quelli in oro hanno un basso più pieno con un suono più spesso ed organico.

Inviato

Dicevo del pianoforte, che con le Audeze CRBN è davvero un bel sentire!

Stupisce la “tavolozza” dei colori, così variegata ma anche così precisa, tanto da consentire a chi è abbastanza esperto, di identificare addirittura non solo una marca, ma un modello specifico di pianoforte.

Perché in fondo, se è facile sentire le differenze fra un pianoforte Steinway e un Bosendorfer o un Fazioli, non è per nulla facile sentire “differenze” più sottili...

Nel caso di questo album per pianoforte solo, le Canzoni senza parole di Mendelssohn, con altre cuffie avevo riconosciuto subito il suono tipico Steinway .... ma solo con la CRBN mi è venuto il dubbio che non fosse uno Steinway comune! E così spulciando nelle note di copertina ho trovato conferma alle mie supposizioni: il pianoforte qui è uno storico Steinway D-274. restaurato!

Splendido il suono, anche grazie alla tecnica di ripresa microfonica che fa avvertire bene “lo spazio” occupato da questo grancoda....

Ascolto che, comunque, potete fare anche con le vostre cuffie preferite e potete divertirvi ad identificare il suono un po’ diverso di questo pianoforte...

 

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Fabio di headphones and co
Inviato

Un sincero grazie a Simone per aver citato Headphones&co e per le considerazioni sulla CRBN. Ne approfitto per una comunicazione: ci sono ancora solo gli ultimi due pezzi Audeze CRBN in promozione.

Fabio di headphones and co
Inviato

@best56 Non appena possibile ti farò ascoltare volentieri la Stax X9000

Inviato

Proseguo il mio “viaggio iniziale” con la CRBN .... e oggi voglio aggiornare le mie impressioni di ascolto con due album diversi.

Prima però due considerazioni generali su questa cuffia, che per come è fatta, proprio di forma e di ergonomia, è assai diversa dalle altre elettrostatiche che ho a casa. In che senso? Nel senso che è una cuffia con padiglioni ellittici non grandissimi, fatti in modo da essere abbastanza aderenti intorno alle orecchie. La differenza non è questione di “comfort” in generale, perché sia le Stax 007 che le 009 che la Audeze CRBN sono cuffie davvero piacevoli da indossare, anche per ore ed ore, senza il minimo fastidio. È più questione di “sensazione” di aderenza circumaurale, una sensazione che non dipende solo dalla diversa forma delle due Stax, rotonde, e questa Audeze ellittica, ma proprio da una concezione progettuale diversa (forse anche per consentire alla Audeze un maggior impatto sui bassi?). Insomma, per chi come me è abituato alle Stax, quasi 20 anni di “convivenza” con la 007, ha bisogno di un periodo “di rodaggio”  anche per abituarsi a questo modo diverso di “sentire” la cuffia Audeze intorno alle orecchie.....

Da questa prima considerazione ergonomica ne deriva una seconda, che riguarda appunto la diversa modalità di percepire lo spazio durante l’ascolto. Con le Stax 007 e 009 c’è una sensazione di ascolto panoramico, cioè una sensazione di spazio che si estende davanti e intorno.

Con la Audeze questa sensazione è molto, molto diversa, cioè una modalità di creare spazio che non è “intorno a chi ascolta”, ma piuttosto la tendenza a focalizzare “davanti”  il palcoscenico musicale. Ovviamente no, non è la stessa cosa che ascoltare i diffusori, non lo è neppure con la RAAL, ma è appunto un approccio assai diverso.

Inviato

 

Legata a questa ultima precisazione è l’impressione che riporto sotto con l’album di David Chesky.

Questo album l’ho cercato in streaming dopo averne parlato sulla discussione Tre Audiophile Society, società fondata da Chesky per vendere in download album “speciali”. Lo stesso album è creato con un mastering speciale per la cuffia è uno speciale per i diffusori (si scaricano tutti e due pagandone uno solo).

Dato che mi piace la musica più che la tecnologia e non sapevo se la musica registrata nel primo album edito da questa Audiophile Society mi sarebbe andato a genio l'ho cercato su Qobuz in streaming e...zac, l’ho trovato! È la versione HiRes a 24/48, e non a 24/192 scaricabile dal sito, e non c’è scritto in copertina se quello su Qobuz sia la versione per cuffia o la versione per i diffusori.

Ho fatto quindi un ascolto alla cieca e... ho trovato l’album molto bello da ascoltare, con una sensazione di spazio naturale che la CRBN riesce a rendere alla perfezione.

Occhi che i bassi profondissimi abbondano in questo album che è un misto fra musica Jazz e Elettronica....e la CRBN con i bassi profondi ci va a nozze!

Quello che emerge dalla CRBN è, a mio avviso, una grandissima linearità, una curva piatta, in gamma media e in gamma bassa, senza alcuna enfasi o perdita. Questa linearità aumenta la sensazione di suono “pieno di armoniche”, una ricchezza armonica molto naturale.

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Inviato

In questi giorni, peraltro, ho iniziato “i confronti” utilizzando lo stesso esatto impianto e alternando l’ascolto della Stax 007 (primo modello, non la A), la 009 e la Audeze CRBN.

E c’è da rimanere sorpresi dalla diversa personalità sonica di ciascuna delle tre cuffie, fatto ovvio per la Audeze CRBN, ma non così scontato per le due Stax! Addirittura a tratti sembra che la Stax 007 assomigli più alla Audeze che alla sorella 009!

Fatto in fondo abbastanza sorprendente, no?

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Inviato

Ho sempre ritenuto che il Jazz sia il genere preferito dai “dimostratori” in impianti HiFi perché in fondo un genere che “colpisce l’ascoltatore” più “facilmente”,  in fondo perché è musica più “facile” da riprodurre e anche da registrare della classica.

In questo senso è indiscutibile che nel Jazz in genere si tratta di registrare e riprodurre un trio o un quartetto di strumenti, e non di un’intera orchestra sinfonica di 100 elementi come nella classica.

Inoltre le percussioni conferiscono sempre un certo impatto, ritmico e sonoro per chi ascolta.

Insomma, il Jazz mi ricorda una affermazione gastronomica di mia nonna (fatta quando i cuochi erano tutti nelle cucine e non ospiti fissi in TV 😃😉) e cioè che se fritta, è buona anche una ciabatta. Cioè che con il Jazz tende a suonare bene anche un impiantino audio senza infamia e senza lode.

E però... e però... ecco, non è proprio tutto così semplice! Cioè questa specie di “magia universale” con gli impianti, al Jazz riesce solo con chi...non abbia mai ascoltato un gruppo Jazz dal vivo!

Sì perché in genere nelle band ci sono anche strumenti “naturali” (spesso ci sono soltanto strumenti naturali e non amplificati), e riprodurre bene un pianoforte o una tromba è sempre una impresa non facile, almeno agli orecchi di chi ascolta spesso questi strumenti dal vivo.

Fatto questo ampio preambolo, passo a dire che stamani la CRBN ha suonato meravigliosamente bene con questo album ECM appena uscito.

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È una piccola band, fatta da un sax tenore, da una tromba, un contrabbasso e percussioni.

Pensavo di rimanere stupito dall’impatto del basso e dalla chiarezza metallica dei piatti.... e di certo lo sono rimasto incantato, dalla bellezza e dall’impatto quasi fisico del contrabbasso e della batteria.

Ma quello che mi ha lasciato a bocca aperta ascoltando questo album, è stata l’immediatezza, cioè il suono vero e naturale, dei due fiati, del sax e della tromba! A dimostrazione che la CRBN ha una linearità “mostruosa” sui medio-bassi, forse come mai ascoltato prima d’ora.

Fra l’altro un bellissimo album da ascoltare in formato 24/96 anche sul vostro impianto cuffia per godervelo appieno...

 

Inviato

La facilità a districare piani sonori multipli e complessi della Audeze CRBN emerge bene ascoltando la Quinta sinfonia di Mahler, che ho scelto perché volevo confermare che la bellezza della tromba appena ascoltata nel quartetto Jazz poco sopra non fosse frutto solo di una buona registrazione. 

Ho ascoltato questa sinfonia dal vivo, poche settimane fa nel bellissimo Auditorium di Firenze (la sala grande) con un direttore giovane ma già molto famoso, e ho ben presente come suona l’assolo di tromba iniziale, quello che introduce la Trauemarsch, la Marcia funebre.

Ebbene ascolto con la CRBN questo bellissimo album Harmonia Mundi, con un altro giovane direttore che apprezzo molto, Daniel Harding.

E.... sì, la bellezza dell’assolo di tromba iniziale è proprio come lo ricordavo dal vivo: pieno, penetrante sì ma con tutte le armoniche che in qualche maniera “ammorbidiscono” il suono della tromba “live”, e che invece spesso lo rendono sgradevole all'ascolto in cuffia. Ecco qui la tromba è giustamente piena, ma appunto anche morbida come dal vivo.

E poi... quello che riguarda la tromba coinvolge anche gli archi, che spesso suonano troppo “pungenti”, come se i violini fossero fatti solo di corde e non avessero una bella cassa armonica di legno pregiato.

Con la CRBN si sente anche il legno della cassa, che fa risuonare le corde ma ne arricchisce il suono con le proprie armoniche e le “ammorbidisce”, le rende più dolci...

Non so se ho trovato  le parole giuste per esprimere quello che ho ascoltato, ma la CRBN davvero in questo si rivela migliore, non solo diversa ma proprio migliore, della Stax 007 e della 009 (ho riascoltato il primo movimento della sinfonia con tutte e tre le cuffie ...).

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Inviato

Fra gli album che ascolto per “testare” una nuova cuffia, non può mancare una voce femminile che conosco bene.... quella della grande Mina.

Sì, lo so, la qualità della registrazione non è un granché, ma... meglio così, perché in fondo con una cuffia si deve ascoltare di tutto, quello che ci piace ovviamente, anche se la qualità audio della registrazione magari non è straordinaria...specie per il Range Dinamico parecchio compresso ...

Eppure questo album, da poco uscito con famose canzoni rimasterizzate in HiRes, in fondo non è neppure malaccio... a parte la differenza di volume fra un brano e l’altro a cui bisogna stare un poco attenti.. per regolare il volume ogni volta..

Voce bellissima, accompagnamento strumentale ...reale!

La voce appunto: Mina ha una voce peculiare: per la sua estensione che arriva anche molto in alto, con una tessitura piena, tonda, ricca di armoniche...

E la CRBN la fa ascoltare in maniera assolutamente piacevolmente realistica...anzi reale!

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Inviato

E dopo Mina...vuoi non ascoltare Lucio Dalla? Uscito da poco, rimasterizzato in formato 24/192, l’album forse più bello di Lucio, Come è profondo il mare.

Magia della musica.... ho iniziato dalla prima canzone che dà il titolo all’album e mi “sono risvegliato”, cioè mi sono accorto che ero già arrivato quasi in fondo, a Disperato Erotico Stomp, una canzone che con il suo “quasi parlato” anticipa di diversi anni il genere Rap, ma che poi la voce di Dalla arricchisce di un bellissimo cantato, pieno di vocalizzi suoi tipici...

Un altro ascolto molto bello con la CRBN....perché unisce la precisione delle “elettrostatiche” alla generosità delle dinamiche sui bassi...

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Inviato

E infatti non ti aspetteresti da una elettrostatica un impatto così “viscerale” dalla musica elettronica, quella dei Daft Punk.

La recente rimasterizzazione in HiRes 24/88 di un album che forse è il loro più famoso (insieme a HomeWork che però ancora non è disponibile in HiRes...) viene resa con un suono ricco sulle basse frequenze senza perdere la chiarezza sugli acuti...

Bellissimo ascolto...

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  • Melius 1
Inviato

Nei prossimi giorni cercherò di descrivere le differenze fra la Audeze CRBN, la Stax 007 e la Stax 009. 

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Al momento, sia per non mettere “troppa carne al fuoco” lascio fuori dal confronto la Stax L700 e la HiFiMan Jade II, anche per la notevole differenza di prezzo fra questo due e la CRBN.

E, vista la tipologia della cuffia, al momento lascio fuori anche la comparazione con le planari e le AMT e le a nastro, proprio Perchè necessaria una diversa amplificazione.... e per la RAAL poi c’è addirittura una differenza totale con la catena a monte...

Ecco, mi pare giusto confrontare intanto le differenze delle tre cuffie Top... poi si parlerà anche del resto semmai...

Inviato

P.S. Scusaste il disordine sulla mia scrivania... ma al momento per le foto mi veniva pratico scattarle in contemporanea all’ascolto comparativo, con foto “alla viva il parroco”.... o alla “come viene, viene”...

Però sì, qui a Firenze ci sono già le zanzare (vedi i tre Vape nelle confezioni rosse sullo sfondo...). E, no, le tre confezioni di lamette Gilette da 20 mesi le avevo prese ad una offerta mesi e mesi fa... non ho la barba di Barbablù... E...sì lo shampoo “di schiena” è Elvive multivitaminico ed era lá pronto ad essere messo nella sacca da Tennis....

E... no, il collutorio Colgate è un “rinforzino” da alternare al Listerine Viola che si intravede dietro... hehehe 😃😝😃😆😆 

Inviato

Grazie Simo per queste attente e utilissime, soprattutto appassionate,considerazioni.

Personalmente mi considero un cro-magnon nell’ascolto cuffia, ma grazie ad alcuni di voi, ho di recente potuto riattivare la mia Stax, e quando si trova la disponibilità all’ascolto in cuffia , è un bellissimo mondo che dà una piacevole pacificazione. 

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Come promesso mi accingo a fare qualche considerazione sull’ascolto comparato fra le tre cuffie: la Stax 007, la Stax 009 e la Audeze CRBN.

Inizio con quella che per me è stata un po’ una sorpresa, e cioè la straordinaria musicalità ...della Stax 007! No, non scherzo amici miei! La Stax 007 prima versione, non la 007 A, è stata per 15 anni 15 l’unica cuffia che ascoltavo.

Poi, a causa di un “guasto” (si era staccato un cavetto sul canale sx e inizialmente questo problema non era stato capito da chi la doveva riparare) che sembrava non riparabile se non con la sostituzione dei due altoparlanti (2.000 euro, non meritava... costava meno comprarla nuova..) la cuffia è stata accantonata ed ho acquistato una 009.

La 009 è una cuffia superiore alla 007 in diverse caratteristiche, in particolare la trasparenza in gamma media, ma in qualche maniera forse per questo, perde quel “magico equilibrio” a cui mi aveva abituato la 007.

Poi di recente la 007 è stata sottoposta a nuovo controllo tecnico e, con un semplice ordine di un nuovo cavo (110 euro, prima della Brexit..) la 007 suona come nuova!

E, pur mantenendo lo stesso ampli WooAudio WES, con la nuova sorgente digitale (non più Accuphase DP 700 ma il più economico DAC Schiit Yggdrasyll) e i file in HiRes e MQA... ecco la 007 ha una musicalità, cioè la capacità di restitutore la musica con le sue emozioni come avviene dal vivo, davvero straordinaria.

La Audeze CRBN è più “fedele” perché più lineare in gamma medio-bassa, ma “paga pegno” rispetto alla 007 per via di una minore “trasparenza” in gamma medio-acuta.

Insomma va a finire che se ascolto i concerti di Bach per clavicembalo eseguiti da Leonhardt, pur non rimasterizzati in HiRes, ma in semplice MQA 16/44 (che però viene letto dal DAC come formato 24/88...e forse qui sta un piccolo gioco di prestigio che fa ascoltare cose che su CD non si ascoltavano cosi bene e così naturali..) tendo a lasciare parte la 009, perché troppo “iperrealista”, cioè troppo “radiografante” e ascolto molto più volentieri con la 007 e la Audeze CRBN.

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