salva57d Inviato 4 Aprile 2021 Inviato 4 Aprile 2021 Aggiungo un pò di decadenza, vecchie glorie del passato dove da molto tempo è stato tutto dimenticato.
salva57d Inviato 6 Aprile 2021 Inviato 6 Aprile 2021 @analogico_09 Beh, in questo sito non ho problemi a dire come come si chiama : "Villa Carpeneto" , si trova in provincia di Torino ed è abbandonata da molti anni. Io ci sono stato più di 4 anni fa ma ora sono stati asportati ( vandali e ladri ) sia il pavimento che lo zoccolo in marmo , idem in altri ambienti, un vero scempio !
ediate Inviato 7 Aprile 2021 Inviato 7 Aprile 2021 @salva57d 😱 Ma come si può permettere una cosa simile? Sono senza parole...
salva57d Inviato 7 Aprile 2021 Inviato 7 Aprile 2021 @ediate Purtroppo in Italia , ma anche all'estero, di realtà come questa ce ne sono più di quanto immaginiamo. Molto spesso i proprietari preferiscono lasciare marcire piuttosto che sistemare, perchè magari costa troppo.
KIKO Inviato 8 Aprile 2021 Inviato 8 Aprile 2021 Ne abbiamo troppa di quella "roba" e nessuno se ne occupa. Piange il cuore ma è così, tra l'altro sono cose irripetibili. Mi viene in mente un episodio che mi ha lasciato di stucco. Anni fa a spasso per Los Angeles vedo in lontananza una statua equestre e, meravigliato della rarità di monumenti del genere, mi avvicino per vedere chi fosse, era John Wayne...
ediate Inviato 16 Aprile 2021 Inviato 16 Aprile 2021 Cattedrale di Monreale (PA), il Cristo Pantocratore: 1
ediate Inviato 16 Aprile 2021 Inviato 16 Aprile 2021 Monreale (PA), il Chiostro dei Benedettini (interno) 1
ediate Inviato 16 Aprile 2021 Inviato 16 Aprile 2021 Monreale (PA) - Il Chiostro dei Benedettini visto da una terrazza: 1
Partizan Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 Il 4/4/2021 at 07:28, KIKO ha scritto: l prossimo credo sarà un fisso attorno ai 15mm. Un 14 mm Fuji, una splendida lente, 21 mm equivalente. https://www.opticallimits.com/fuji_x/807-fuji14f28 Ciao Evandro
KIKO Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 @Partizan Grazie, lo supponevo. Appena avrò il completo "possesso" della macchina mi toglierò lo sfizio. Temo però che poi verrà usato, come facevo con l'analogica, come "normale", riponendo il 16-55.
Partizan Inviato 31 Maggio 2021 Inviato 31 Maggio 2021 @KIKO Anch'io sulle mie Olympus usavo molto il 21... il 21 od i tele!😄😄😄 All'epoca era considerato un grandangolo estremo, adesso col digitale i parametri sono molto cambiati, per effetto della diffusione degli zoom che partono dai 15 mm equivalenti, ed alla possibilità di correggere semplicemente le linee cadenti, tipiche nell'utilizzo di queste lenti, nella postproduzione, che anche se leggera, va sempre fatta. Non hanno senso i "purismi" ideologici delle tecnologie precedenti; il digitale fornisce una flessibilità di utilizzo incredibile, addirittura esagerata, va trovata una propria via. Ed in ambito architettonico, per tornare in topic, sono particolarmente apprezzabili questi strumenti, che permettono "banalmente" risultati che in precedenza potevano essere raggiunti solo a fronte di grande competenza e attrezzature adeguate. Ciao Evandro
analogico_09 Inviato 19 Giugno 2021 Inviato 19 Giugno 2021 @Partizan Però Evandro non capisco la necessità nè l'"urgenza" di una rappresentazione geometricamente perfetta, "foto"_copia del "reale della forma, architettonic e non. Sta bene anche quella, ma personalmente sono più per l'immagine creativa che trascenda la "realtà" trasfigurandola, conferendo ad essa una forma d'espressione personale, aldilà dei perfezionismi tecnico-formali naturalistici che a volte sembrano fatti in serie e che odorano così tanto di "fotosciòp da dover aprire un attimo la finestra... 😉 L'aderenza a questa visione immaginifica e poetica della forma architettonica, o d'altra forma, apparentemente "imperfetta" ma dall'espressione pulsante, a mio avviso non corrisponde ad un'esigenza di "purismo ideologico" o nostalgico, bensì discende da una semplice e apprezzabile protenzione di natura estetica. Semmai, riprendendo dall'ultima parte del tuo messaggio, abbiamo schiere di perfezionisti delle forme prive di "anima" che mutuano la creatività "stampino" dai programmi di post-produzione alla portata di tutti - tutti diventano bravi, grazie agli onnipotenti programmi si diventa tutti grandi fotografi ... dopo lo scatto. Certo, per la foto architettonica "illustrativa" che abbia finalità didattiche, da libro stampato, da catalogo, ecc, sta bene il rigore tecnico realistico, patinato; per la foto dell'architettura che si fa per "noi stessi" , che osserviamo e interpretiamo in modo personale non serve il rigore formale, non è così imprescindibile correggere quel minimo di "linea cadente" della quale neppure ci accorgiamo se l'espressione fotografica risulti buona. Concentrarsi troppo su tali aspetti tecnico-formali, in ambiti creativistici non "commerciali"/"industriali", si rischia di perdere di vista l'essenza espressiva delle cose che osserviamo e interpretiamo fotograficamente secondo la sensibilità personale. E' inoltre possibile anche oggi, con le macchine digitali di oggi, realizzare delle immagini geometrico-architettoniche formalmente accettabili ed espressivamente significative, nel momento stesso in cui scattiamo e senza dover ricorrere alla post-produzione "miracolosa"... Potrebbe bastare un po' di basilare fotoritocco agendo sui parametri "espositivi" generali, se in fase di scatto la foto nasce nell'insieme bene, già ben definitita nell'espressione, come si faceva una volta con l'analogico sviluppando e stampando da se le foto. Era più difficile lavorare in camera oscura in modo crativo, ma si imparava molto di più della fotografia, dell'essenza estetica e tecnica della fotografia 🙂
Dr.Faust Inviato 20 Giugno 2021 Inviato 20 Giugno 2021 9 ore fa, analogico_09 ha scritto: Era più difficile lavorare in camera oscura in modo crativo, ma si imparava molto di più della fotografia, dell'essenza estetica e tecnica della fotografia 🙂 Esatto! Motivo per cui tengo in lontananza tali diavolerie digital/finto creative/aggiustate! Solo per motivi di lavoro, tante foto da fare senza troppa tecnica e con poco tempo, uso il telefono ed, a volte, "aggiusto" la luminosità, ma per diletto solo analogico, solo diapositive, non viene bene come vorrei? pace, è una lezione. Faust
analogico_09 Inviato 22 Aprile 2022 Inviato 22 Aprile 2022 Il 8/4/2021 at 07:59, KIKO ha scritto: Anni fa a spasso per Los Angeles vedo in lontananza una statua equestre e, meravigliato della rarità di monumenti del genere, mi avvicino per vedere chi fosse, era John Wayne... Beh.., John Wayne è John Wayne, a cavallo poi... da noi dobbiamo accontentarci della statua equestre del Marco Aurelio conservata nei musei capitolini, facendo attenzione alla "Lupa", antichissima anch'essa, che allattando allattando è lì a sorvegliare anche gli eventuali malcapitati... 😄
my2cents Inviato 30 Aprile 2022 Inviato 30 Aprile 2022 Il 30/3/2021 at 08:50, alexis ha scritto: Da Architetto.. non faccio che pormi la stessa domanda tutti i santi giorni.. nel Rinascimento e nel Barocco, all‘apice delle grandi civiltà... l’Architettura era considerata la prima delle Arti, la madre delle muse, in quanto in essa albergavano le altre grandi arti, pittura, scultura, musica, ma anche la sintesi del pensiero scientifico.. la matematica, le proporzioni, i rapporti proporzionali, i ritmi e gli intervalli eccetera. In effetti sono lontani i tempi della "religo" architettonica, di cui potrebbe essere manifesto la musica di Dufay per la celebrazione di Santa Maria del Fiore, dove le Arti vivevano in continua simbiosi e osmosi se si può dire. Mi interrogo se è per sua stessa scelta, che l'architettura, si è voluta slegare da questo legame arrivando a togliersi la "pelle" decorata del papua tanto vituperato da Loos, diventando emblema del bieco materialismo funzionale, della speculazione, della quantità contro la qualità della produzione industriale che ha eleminato (per sempre) il sapiente artigianato dove il lavoro umano poteva essere una esperienza profonda, o se aimè essendo l'architettura riflesso dell'intera attività umana, da quella sociale, spirituale etc. non può far altro che manifestare quello che vediamo sotto i nostri occhi; inutile commentarlo, ognuno lo conosce e lo subisce. E' per questo che nonostante ciò affolliamo imperterriti le città d'arte i centri storici di qualunque luogo, ma non riusciamo e non possiamo ripeterli (anche volendo le nostre normative lo impedirebbero) facendo "architettura" altra, città sobborghi; l'arte sta nei musei, la musica va per suo conto...il resto è già andato non si sa neanche dove. A volte quando vedo le città d'arte affollate mi pare la condizione dei film di Romero ".....vogliono questo posto (architettura), non sanno perchè, ma se lo ricordano che vogliono venire qui (viveri qui)...." E' nella memoria di tutti, peccato che è solo memoria 1
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