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Melius Club

Set up analogico Vs set up digitale: eterno dilemma.


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Inviato

@Collegatiper Questa è la domanda delle 100 pistole : cosa si intende per massima qualità possibile ? Per me, per esempio, è impensabile pretendere di ascoltare meglio del fonico che ha mixato/ masterizzato un'opera......comunque, se partissi oggi, trascurerei abbastanza il mercato della cosiddetta hifi e mi rivolgerei, almeno per l'amplificazione, al mercato del pro. Con cifre abbastanza contenute si possono acquistare dei monitor da studio amplificati molto buoni. Penso a Neumann, Focal, Tannoy

https://www.thomann.de/it/monitors_nearfield_attivi.html

Poi aggiungerei un buon pre/dac ( i Rotel, per esempio, costano il giusto e vanno bene )

Poi ci vuole la sorgente, e qui è bene ricordare che con 1.500 euro puoi comprare un lettore CD buono, mentre nell'analogico sei poco più che al livello di ingresso. Vero è che con 1.500 euro puoi comprare un Clearaudio Concept con testina MM e braccio a sospensione magnetica, ma qui siamo veramente nei gusti personali.

Membro_0020
Inviato
3 minuti fa, TetsuSan ha scritto:

Poi ci vuole la sorgente, e qui è bene ricordare che con 1.500 euro puoi comprare un lettore CD buono, mentre nell'analogico sei poco più che al livello di ingresso. Vero è che con 1.500 euro puoi comprare un Clearaudio Concept con testina MM e braccio a sospensione magnetica, ma qui siamo veramente nei gusti personali.

Il mio quesito era limitato alla sorgente.

Mi sembra quindi di capire dalla tua risposta che, pur in presenza di zero software in possesso dell’appassionato, non consiglieresti lo streaming in qualità CD o HD.

Inviato
20 minuti fa, Collegatiper ha scritto:

Mi sembra quindi di capire dalla tua risposta che, pur in presenza di zero software in possesso dell’appassionato, non consiglieresti lo streaming in qualità CD o HD.

Diciamo che posso ammettere i files hirez di provenienza sicura. Lo streaming va bene a livello conoscitivo, poi mi compro il vinile, il cd o il sacd, quando disponibile.

Inviato

Analogico vs Digitale, Valvole vs Stato Solido, Classe A vs Classe AB, Monitor vs Diffusori Home, R2R vs D/S. A quando Canale Destro vs Canale Sinistro? 

  • Haha 1
Inviato

@naim ma guarda. Le diatribe tra i vari netodi di fruizione ci stanno, anzi sono utili.

Purtroppo quello che spesso si legge (spesso non sempre) sono prese di posizione statuarie inamovibili che il piu delle volte vengono spoegate con dei * al mio orecchio è cosi,  te lo dico io che lo sento ecc*, e allora li ci si perde sempre. Eppure di argomentazioni tecniche, ce ne sarebbero sia da una parte che dall'altra. Basterebbe un po di onestà intellettuale. 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@Ggr Ci staranno, ma alcune volte mi sembra un voler per forza buttar giù dalla torre qualcosa, e non voler accettare che sono alternative troppo diverse per essere paragonate e per cercare un eventuale vincitore. Ha molto più sento un confronto tra due lettori cd, tra due streamer o tra due giradischi, anche perché in questi casi il software è sicuramente identico, mentre in una prova che mette a confronto un'edizione in cd e una su vinile, ci sono buone probabilità che non lo sia.    

  • Melius 1
Inviato

Cercare di confrontare dei supporti che vengono masterizzati in origine in modo diverso è decisamente inutile. 

Facendo un'analisi delle tre tipologie principali, bisogna fare alcune premesse:

- la qualità è legata alla stampa del supporto, perciò il formato liquido (che non ce l'ha) ha un leggero vantaggio rispetto alle altre tipologie;

- il disco in vinile, oltre alla stampa, subisce anche la qualità del materiale con cui è prodotto il disco. Molto spesso nella produzione si utilizza una percentuale di vinile riciclato, mescolato al prodotto vergine. Questo sistema riduce i costi di produzione, ma incide negativamente sulle prestazioni complessive;

 

Perciò, a mio parere:

- il formato liquido ed il CD di norma riescono a suonare decentemente spendendo relativamente poco, cosa che per il vinile non è possibile;

- un buon set-up analogico (che non costa poco e deve essere armonizzato tra i vari componenti) può offrire delle prestazioni eccezionali. Per il mio gusto personale più realistiche rispetto ai formati digitali.

- il confronto, come lo intendo io, è tra quelle registrazioni che, nella nostra discoteca, risultano essere le migliori nei tre formati, indipendentemente che si tratti dello stesso pezzo (anzi ...).

 

Perciò non vedo un vincitore, ma solo tre modi diversi di ascoltare bene la musica. A seconda delle nostre preferenze o simpatie, andremo a convogliare le nostre risorse in un sistema piuttosto che in un altro, perciò è così che troveremo delle prestazioni superiori.

Inviato

Buongiorno signori, chiedo scusa per il periodo di assenza ma tutto ieri da casa ho avuto problemi a collegarmi a Melius..? Anche qualcuno di voi, per curiosità?

In ogni caso mi sembra che lo spirito del confronto sia stato colto e di questo non posso che esserne contento. E' ovvio che una vera analitica comparazione non sia non solo semplice ma forse neanche fattibile se uno mira a dei risultati "scientifici", però - nei limiti dei nostri impianti e delle nostre orecchie - credo sia interessante una disanima di ciascuno di noi sulle proprie impressioni all'ascolto. Per questo motivo, poiché non siamo macchine, credo sia di aiuto il poter sentire lo stesso brano, anche se magari proveniente da incisioni diverse, con i due sistemi. Le macro differenze, i transienti, la dinamica, il basso, sono tutte cose che permettono una distinzione rapida, dettagli che si sentono e che fanno la differenza all'ascolto. Ecco, vorrei parlare con voi delle impressioni di ascolto con le nostre orecchie di appassionati, niente strumenti, solo il nostro "colpo d'orecchio".

Buona settimana a tutti

 

Inviato
1 minuto fa, Aletto ha scritto:

le impressioni di ascolto con le nostre orecchie di appassionati

Ho numerosi dischi sia in analogico che in digitale e ti posso assicurare che non esiste una regola. In alcuni casi si sente meglio con l'analogico, altri con il digitale.

Tra CD e liquida non mi esprimo, perché il valore dei miei apparecchi non è confrontabile.

skillatohifi
Inviato

Questo dilemma.. se ancora lo si può chiamare così divide l opinione di molti appassionati, nel mio caso visto che ho 2 bei giradischi, un thorens td124mkII, è il nuovo Technics SL1200G, nel digitale un musicalissimo lettore cd Ayon a valvole, sul quale ho inserito dei fantastici cavi xlr Kubala Sosna Emotion, e un super cavo di alimentazione sempre della stessa Kubala-Sosna, le differenze soniche che ho rilevato in diverse occasioni, e con diversi amici , con gli stessi brani musicali, e che il thorens td124 è il vero campione assoluto, questo gira che ho fatto restorare completamente riesce a ricreare un suono davvero speciale, con questo non voglio dire che la sfida con il lettore cd Ayon sia vinta  completamente, ma.. ad oggi il suono analogico ha ancora la vera supremazia, x il fatto che possiede più consistenza, e più spessore timbrico, in poche parole è + Naturale . ( sarà x il fatto che noi esseri umani siamo di natura analogica ).

Sono due suoni diversi in molte cose, quando ascolti l analogico sei sintonizzato completamente con la musica, invece.. con il digitale c è una parte di te che ti dice che una parte dei suoni.. è un po' artefatta, il tuo io lo capisce.., anche se.. poi ci si abitua col tempo ad ascoltarlo, però devo dire che infondo a me piace!   Ma quando desidero godere del vero sound dei miei album accendo il giradischi.

 

 

  • Melius 2
Inviato

Vorrei fare una premessa, semplice e "ingenua e in buona fede" sui miei trascorsi.

Mio padre era un appassionato di musica che utilizzava l'impianto per ascoltarla. Avavamo, negli anni '70, un buon impianto a casa; nulla di trascendentale ma buono. Ampli e registratore a bobinoni Revox,  piastra Technics, piatto Thorens e diffusori da scaffale sempre Revox. C'era pure la filodiffusione...che all'epoca andava.

La musica ascoltata era prevalentemente classica, con puntate su musica leggera e musica diciamo impegnata tipo "spirituals" d'oltre oceano o cose a me sconosciute. Alla fine della fiera, la contabilità finale recitava circa 3.000 LP, perché così si chiamavano (mai sentito nessuno all'epoca chiamarli vinili). Questa collezione fu poi divisa, non senza le inevitabili "lotte" per avere quell'edizione piuttosto che l'altra, con mio fratello, anch'egli appassionato di musica.

Agli inizi del 1983 a casa apparve il mitico Sony CDP 101, che erano mi sembra 7-8centomila lire di macchina (mica uno scherzetto) perché stavano uscendo i primi cd. Fu così che entrai in contatto con i primi dischetti argentati, una rivoluzione, che come prima impressione a me piacevano di più perché erano più maneggevoli e più facili da sentire.

Non che mio padre mi permettesse di usare l'impianto senza la sua supervisione, però iniziavo ad avere i miei 15 anni e quindi un minimo di autonomia.

Anche all'epoca, nei limiti di una disponibilità ancora scarsa e con cd di classica tutti AAD (il mitico codice SPARS), furono acquistate le stesse opere che si avevano su vinile in cd. Mio padre cercò di farsele piacere ma trovava superiore il vinile.

A fine della fiera furono presi qualche centinaio di cd in alcuni anni, credo sui 450, ed anche questi furono redistribuiti fra me e mio fratello.

Il primo cd che acquistai io personalmente, con i miei soldini, fu un album dei Camel - pressure point - del 1984.

Questo per dire che fra vinili e cd ho una certa familiarità di famiglia. Che potrebbe anche non voler dire nulla, ma era per farvi capire che ascolto musica fin da ragazzo assiduamente e che ne ho ascoltata tanta. (anche dal vivo ma è un'altra storia).

Poi c'è stato un periodo in cui mi sono trovato "in altre faccende affancendato" che mi ha visto poco presente sulla scena musicale...università, matrimonio, ecc. Però un'impianto l'ho sempre avuto, semplice, basico, con ampli e cd-player (rigorosamente NAD) e le mie amate B&W P4. Non c'era un piatto perché con me, nella casa nuova, portai solo i cd che mi interessavano (forse 150-200) e che riuscivo anche ad ascoltare alla sera o nei we: il resto dei dischi rimase in cantina dei miei.

Poi, poi la famiglia si è ingrandita e i figli hanno voluto il "cinema a casa", e dopo tanti anni sono rientrato in un negozio di altà fedeltà e si è riaccesa la passione. Il tempo era passato e molte diavolerie moderne le conoscevo a malapena, così mi sono rimesso a studiare.

Metto su un buon impianto HT e nel frattempo mi studio il 2ch, come migliorare, cosa fare. Mia moglie, santa donna, mi lascia fare fermandomi solo quando nel soggiorno di casa si arriva a 8 diffusori (7 + 1 sub) che volendo possono suonare tutti assieme...(ci sono tuttora!)

Riprendo i vinili dal loro oblio, faccio spazio perché non è semplice piazzare 1500 album di punto in bianco, e anche qualche altro centinaio di cd. In libreria appare in tutta la sua bellezza la "musica", e solo a guardarla ogni mattina prima di uscire mi viene un sorriso. E ricomincio a comprare dischi!

Nel frattempo arriva la liquida. Mi appassiono anche a questa ultima novità e inizio a capire come poterne fruire.

E si arriva ad oggi.

La cosa più importante, come lo era per mio padre, è sempre ascoltare la musica; l'impianto è un mezzo per arrivare a questo scopo, però è pur sempre divertente e appagante cercare di migliorarlo.

Tutto ciò detto e premesso, avendo ripreso da alcuni anni ad ascoltare seriamente la musica e con tutti e tre i "sistemi" mi sono trovato spesso a pormi la domanda, ma trovando sui vari servizi di rete della musica interessante e volendo acquistarla che cosa è meglio fare: prendere il file, il cd o il vinile?

Conto su di voi per avere le vostre sempre interessanti impressioni ed opinioni in merito.

 

 

  • Melius 2
Inviato
5 ore fa, Aletto ha scritto:

volendo acquistarla che cosa è meglio fare: prendere il file, il cd o il vinile?

Per quanto mi riguarda, se parliamo di acquisto, per una buona incisione ritengo sempre la scelta migliore quella di puntare sul vinil... chiedo perdono: volevo scrivere "LP"! 😉

Se però il master è digitale (come del resto il 99,9% delle registrazioni degli ultimi 30 anni) e il prezzo è nettamente a favore della versione su CD, penso che non valga necessariamente la pena di spendere a volte anche 2-3 volte di più soltanto per il mero piacere di possedere l'oggetto a 12" (anche se ogni tanto cedo ugualmente alla tentazione...😁): continuo però a preferire la versione su LP quando la differenza di prezzo tra le due resta ben al di sotto dei 10 Euro.
La versione immateriale la considero solo come un mezzo comodo per ascoltare qualcosa di sconosciuto e decidere se procedere o meno all'acquisto del disco "vero": quindi non mi sognerei mai di pagare per comprare un misero file.

  • Thanks 1
Inviato

@Aletto Wao. È una storia davvero bella e intrigante. Grazie per averla condivisa.

Inviato

@powerpeppe Condivido in pieno relativamente all'uso!

Personalmente ho ancora qualche problema nel far suonare il vinile al livello del cd. Ma calcola che io per anni sono rimasto solo con il cd e mi sono diciamo "abituato" al silenzio digitale.

Sto riscoprendo piano piano il suono analogico. Diciamo che è più difficile trovare una quadra però proprio per questo è anche più appagante quando ti rendi conto che stai andando nella direzione giusta.

Il mio problema sta anche nel fatto che molti album LP sono rimasti in cantina per decenni e sto tribolando per ripulirli bene. Ci vorrebbe una lavadischi; ho pure letto qui un bel blog dove si tratta dell'argomento. Ci farò senz'altro un pensiero.

@Enigma Grazie mille per l'incoraggiamento. 

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