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Melius Club

Set up analogico Vs set up digitale: eterno dilemma.


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Inviato

@skillatohifi nell‘analogico di punta, spesso sono i dettagli a fare la differenza.

vedi per esempio quell‘anellino di gomma, tra stelle e braccio? Levandolo il suono cambia… spesso in meglio.

tutto questo ad indicare l‘estrema delicatezza degli interfacciamenti analogici, ciascun anello, produce un riverbero su tutta la catena.. ecco perché si fa presto a dire analogico, molto di più, a mettere insieme una catena davvero ben suonante.

perché quando suona, con il vinile giusto.. non fa prigionieri.

skillatohifi
Inviato

@alexis concordo con te.

Pensa che un amico mi ha detto che ha messo una piccolissima pallina di stucco quello grigio da idraulica e non secco.., fra lo stilo e il corpo, lui asserisce che toglie le risonanze inderiderate con

l effetto immediato di avere un maggiore senso di aria attorno agli strumenti. 

Prima o poi ci proverò anch io. 

Inviato

@skillatohifi continuo a consigliare gli Shell orsonic, di cui korffnel suo blog, é stato il primo „misuratore“… suona davvero meglio degli shell normali, almeno di quelli provati.

skillatohifi
Inviato
7 minuti fa, alexis ha scritto:

continuo a consigliare gli Shell orsonic, di cui korffnel suo blog, é stato il primo „misuratore“… suona davvero meglio degli shell normali, almeno di quelli provati.

Chi è che li vende qui in Italia? 

Voglio provarne uno. 

Inviato

@skillatohifi Conviene attenderlo sulla baia.. con un agguato.. e poi prenderlo senza attendere troppo. Compaiono raramente anche nuovi, a volte, a 120 - 150 euro, dal Giappone 🇯🇵 non a caso richiestissimi dagli analogisti più navigati da oltre 30 anni.. io confesso di averlo preso dopo aver letto il blog di korff.

skillatohifi
Inviato

@alexis dal giappone dopo esperienze negative non prendo più nulla, vedrò qui in europa se ne trovo uno. Se ti capitasse di vederne uno avvisami.. Grazie. 

  • Thanks 1
Inviato

@Ggr Io lo faccio tutti i giorni e posso assicurarti che le differenze sono minime. Per chi volesse verificare questi concetti, consiglio caldamente l'ascolto di Lyn Stanley's "London with a Twist" live at Bernie's, dove il risultato finale viene ricavato da (ed è possibile ascoltare a confronto) :

- riversamento DSD da analog master direct to disk

- riversamento DSD da analog master tape

- riversamento CD da PCM Protools

  • Thanks 1
Inviato

Si sente bene tutto, quanto basta per stare assettati sulla poltrona senza rompere le palle allo stereo che vorrebbe stare in pace pure lui senza ste manacce  sempre addosso

Inviato
7 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Si sente bene tutto, quanto basta per stare assettati sulla poltrona senza rompere le palle allo stereo che vorrebbe stare in pace pure lui senza ste manacce  sempre addosso

Favolosa! 

In effetti spesso le differenze di ascolto ci sforziamo di trovarle, ce le immaginiamo, le soppesiamo col bilancino da farmacista, ma sono davvero esigue.

Inviato

@mozarteum l'attrazione audiofila è multi sensoriale. Ci piace ascoltare, guardare e toccare. 

Al momento, non ho ancora provato a leccare l'ampli, ma una annusatina ad prodotto nuovo appena sballato, vogliamo non farla? 😁

Inviato

@Berico GRAZIE mi hai svoltato la giornata ce l’ho in loop da stamattina.

bellissimo

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, skillatohifi ha scritto:

un amico mi ha detto che ha messo una piccolissima pallina di stucco quello grigio da idraulica e non secco.., fra lo stilo e il corpo, lui asserisce che toglie le risonanze inderiderate con

l effetto immediato di avere un maggiore senso di aria attorno agli strumenti.

È molto importante sperimentare con diverse marche e tipi di stucco, per ottenere il massimo effetto.

E l’anello di gomma attorno allo shell, non lo toglierei tout court, proverei a metterne più di uno, poi a diminuirne il numero, e infine a toglierlo del tutto.

È fondamentale.

Inviato

@Aletto Tra l'altro stamane è uscito Audioreview nuovo e si parla molto diffusamente della "tecnica" dietro al suono delle piattaforme streaming. L'articolo, a firma di Giulio Curiel, approfondisce anche molti aspetti della riproduzione analogica e digitale.....capita a fagiolo !!!

skillatohifi
Inviato

@Aniroceppa Con l anellino in gomma ho già fatto diverse prove e.. secondo me va leggermente meglio senza, ma non sono cose eclatanti che stravolgono il suono, per me conta di più la regolazione del vta, e quella dell antiskating, se si trova la sintonia perfetta fra queste due regolazione in base alla testina allora fai centro, e il suono si manifesta in tutta la sua vera essenza 

  • 1 mese dopo...
Inviato

Un mese e passa di ascolti è andato. Sono stato preso dall’euforia del vinile ricomponendo, poco alla volta, la collezione che fu di padri e nonni, oltre che mia e di mio fratello: 60 anni di musica su disco nero.

E’ stato un vero tuffo nelle emozioni e nei ricordi e nella bella musica, spesso dimenticata. Ma è stato anche un severo banco prova per il tema centrale, ovvero analogico Vs digitale.

Molti vinili ascoltati sono di ottimo livello, sia interpretativo sia soprattutto come qualità dell’incisione, quindi siamo al dunque, ad un primo redde rationem. Quale tecnica risulta più appetibile, più musicale, più convincente? Io provenivo da anni di ascolti digitali, prima in cd poi con la liquida, anni in cui avevo via via affinato l’impianto per questa tecnologia; quando un annetto fa presi il cocktail X45 il livello qualitativo dello streamer, anche da una banale Spotify premium, è arrivato a vertici francamente non facilmente superabili. Ovvero sono convinto che per andare significativamente oltre questo bisognerebbe spendere e impegnarsi molto, ma con molto intendo veramente molto.

L’analogico ha, in alcuni casi un “respiro” più profondo, una scena mi verrebbe da dire più calda ma forse anche più “ruffianamente accattivante”. Saranno le curve di equalizzazione RIAA oppure la magia del microsolco, ma nonostante questo quando sei seduto comodo nel tuo posto di ascolto tanto faticosamente individuato in anni di prove e metti su un pezzo classico, che ben conosci, e inizi ad andare “su di manopola” il cd, ovvero, il file, ritorna con una purezza setosa del suono che non riesco a ritrovare col vinile. Il misterioso e impalpabile silenzio profondo del digitale, il nulla prima della tempesta, i dettagli cristallini, sono tutte sensazioni uditive alle quali ormai sono abituato e che faccio fatica a ritrovare completamente nel vinile, che ha altre frecce al suo arco, ma non la “perfezione” digitale. Quindi ad oggi questo primo round, direi anche a malincuore, se lo vede aggiudicato il set up digitale. Ovviamente la disputa non finisce qui e forse non finirà mai, però dovremmo probabilmente sforzarci tutti nel mettere da parte la “dottrina” ed iniziare ad ascoltare in modo sincero e quasi disinteressato alla sorgente salvo poi tirare a posteriori le somme.

Detto questo buoni ascolti a tutti qualsiasi sia la vostra tecnologia preferita.

  • Melius 1
  • Thanks 1

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