audio2 Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 qua il problema a casa è se prendere un aggeggio aspira lava asciuga pavimenti tutto in uno oppure aspiratore e mocio mosso dal tradizionale olio di gomito.
maurodg65 Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 5 minuti fa, ferdydurke ha scritto: Ma chi te l'ha detto? Che fonti hai? Mi ha chiamato Putin per avvertirmi in modo da evitare di passare in uno di quei paesi per caso. 😄
31canzoni Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 39 minuti fa, wow ha scritto: Io spero che questa crisi faccia riflettere tutti sulla necessità di configurarsi come soggetto economico unico per tutta una serie di forniture e di creare una forza militare europea. Ecco tra tutte le disgrazie che questa guerra sta portando e porterà negli anni futuri questo che auspichi sarebbe il solo lascito positivo e strategico per non finire mai più sotto le bombe almeno in Europa. Quando le acque si saranno calmate (spero presto...) bisognerà anche pensare ad un'Europa con meccanismi decisionali diversi: paesi di dubbia democrazia come Ungheria o Polonia e quelli di visegrad più in generale non possono avere potere di veto verso Spagna, Francia, Germania, Italia. I paesi più democratici devono portare avanti quelli meno democratici, non farsi frenare o portare al passato da quelli meno evoluti. Accidenti mi sono spinto avanti nella discussione... 1
Superfuzz Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 7 minuti fa, audio2 ha scritto: cioè uno del piddi, tanto per cambiare. se, in merito all'art.11, la logica fosse la tua, e chiaramente non lo è, l'Italia non dovrebbe avere neppure un esercito e, più in generale, un difesa. Mi risulta invece, ma forse vorrai confutare pure questo, che l'Italia sia dotata di forze di terra, mare e aria.
Superfuzz Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 38 minuti fa, Velvet ha scritto: Quanta miseria morale .. in ogni caso, a leggere tanti di voi, questo sopra mi sembra il commento più sensato.
ClasseA Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 Ma è ovvio per chi conosca un minimo la Costituzione che l'art. 11 non sostenga un pacifismo assoluto. La condanna della guerra come strumento di offesa non si estende a quella che è viceversa di difesa. Ma in questo caso l'Italia NON SI DEVE DIFENDERE da nulla e da nessuno. L'Italia invia in maniera pericolosa e spregiudicata armi ad un paese non UE e non Nato che non si merita ( parlo del governo, dei vertici politici, non delle persone semplici ovviamente) ne' stima ne' supporto. 1
SuonoDivino Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 16 minuti fa, ferdydurke ha scritto: 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: perché Putin non si fermerebbe all’Ucraina Ma chi te l'ha detto? Che fonti hai? Secondo te Putin potrebbe invadere e occupare Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e così sia? con quali mezzi se già ora si dice (almeno lo dicono gli americani che sono di solito ben informati) che sia alla canna del gas? E poi occuperebbe pure il resto d'Europa e tutto il mondo? Ma nemmeno nei libri di Ian Fleming... Scherzi? Il ns. tuttologo sa tutto.
audio2 Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 5 minuti fa, 31canzoni ha scritto: I paesi più democratici devono portare avanti quelli meno democratici basterebbe anche solo che quelli cosiddetti democratici non si pestassero tra di loro, tipo che la spagna aveva fatto rigassificatori in abbondanza per poi distribuire il materiale ma la francia non ha dato l' ok al passaggio con i gasdotti perchè voleva vendere l' energia nucleare. fatti risaputi, ma non mi pare che se ne sia parlato poi molto in tv. mandiamoci stay seren a trattare con loro, amici sono amici, a questo qua gli avevano anche dato un posto all' università, avrà mica fatto il bidello spero, quindi il francese lo sa.
Superfuzz Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 4 minuti fa, ClasseA ha scritto: L'Italia invia in maniera pericolosa e spregiudicata armi ad un paese non UE e non Nato che non si merita ( parlo del governo, dei vertici politici, non delle persone semplici ovviamente) ne' stima ne' supporto. L'Italia, in accordo con la stragrande maggioranza degli altri paesi europei, manda armi ad un paese in guerra contro un aggressore, in funzione di difesa del suo territorio. Seguendo la tua logica allora all'italia dovrebbe essere proibito vendere armi a chicchessia. Tralascio tristemente di commentare il resto del tuo messaggio. 1
domenico80 Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 @gianventu a farla breve , se un leader come Zelensky non ha sfiorato il pensiero di una invasione Russa è proprio superficiale . Sarà anche lui in preda al pensiero magico , sempre ammesso agisca di suo
Velvet Inviato 23 Marzo 2022 Autore Inviato 23 Marzo 2022 Magari un po' tardi (prima dormivano?) ma qualcuno inizia a porsi e a porre delle domande. 1
wow Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 Altri analfabeti: >>>>> Successivamente all’invasione russa dell’Ucraina, quasi trenta Paesi occidentali (inclusi Stati non membri della NATO, come la Svezia e la Finlandia) e l’Unione europea hanno stabilito di fornire armamenti alle Forze armate ucraine. L’Italia si è presto allineata. Con decreto legge n. 16 del 28 febbraio 2022, con il quale si è autorizzata, «previo atto di indirizzo delle Camere, (…) la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina» (art. 1, comma 1). Il 1° marzo, la Camera e il Senato hanno approvato, a larghissima maggioranza, due risoluzioni gemelle che hanno impegnato il Governo «ad assicurare (…) – tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati – la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione». .... La decisione del governo italiano solleva la questione se l’invio di armi letali a una delle parti di un conflitto armato sia compatibile con la Costituzione e, in particolare, con le sue disposizioni a vocazione internazionalistica. Il pensiero va innanzitutto all’art. 11 Cost., prima parte, che prevede che «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» (nel senso che l’invio di armi all’Ucraina violi l’art. 11 v. Azzariti; Villone), ma non si tratta dell’unico parametro costituzionale rilevante. Poiché la Costituzione conferisce un rango gerarchico superiore alla legge tanto al diritto internazionale generale (ex art. 10, comma 1) quanto ai trattati internazionali (ex art. 117, comma 1), entrambe queste categorie di fonti costituiscono, nel nostro ordinamento, un limite all’esercizio del potere esecutivo e di quello legislativo. Ci si trova perciò in un ambito nel quale la legalità costituzionale è strettamente intrecciata con il rispetto del diritto internazionale. 2. Per iniziare, è importante sottolineare che il ripudio della guerra non è che una espressione del più ampio principio pacifista che ispira l’intero art. 11 Cost. L’ideale della pace è infatti alla base anche della sua seconda parte, secondo la quale l’Italia «consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo». ... In realtà, è indiscusso che il principio pacifista abbia un carattere immediatamente vincolante sulle autorità dello Stato (Bon Valsassina). Esso esprime una direttiva generale per gli organi che gestiscono le relazioni internazionali dell’Italia, imponendo loro di «perseguire attivamente una politica pacifista» (Cassese, Art. 11, in Branca, p. 565 ss., p. 575). Inoltre, esso vieta in termini assoluti sia il coinvolgimento dell’Italia in guerre di natura offensiva sia il ricorso alla guerra come mezzo per risolvere controversie internazionali. Ed è convincente la ricostruzione secondo cui l’art. 11 proibisce non solo la partecipazione diretta dell’Italia a questi tipi di guerre ma anche ogni forma di assistenza a Stati che le conducano, il che comporta che il ripudio della guerra si estenda all’assistenza tecnologica, alla consulenza sulle operazioni militari e anche – venendo al punto – alla fornitura di armi (Bartole e Bin, p. 89; Chieffi, p. 136 ss.). È vero anche, però, che l’art. 11 non esclude in modo assoluto la partecipazione dell’Italia alla guerra. Non si spiegherebbe altrimenti come mai l’art. 78 Cost. preveda l’istituto (per quanto ormai obsoleto) della deliberazione dello stato di guerra. Tra le azioni belliche consentite dall’art. 11 rientrano certamente quelle a carattere difensivo (Cassese, Art. 11, in Branca, p. 565 ss., p. 565), il che è in linea, del resto, con il principio secondo cui «[l]a difesa della Patria è sacro dovere del cittadino» (art. 52, comma 1, Cost.). L’art. 11 non chiarisce espressamente se sia consentito all’Italia di partecipare a guerre per la difesa non propria ma di altri Stati (né sembra potersi giustificare l’invio di armi all’Ucraina invocando, come fa Celotto, l’art. 52 Cost.: la «Patria» che il cittadino italiano ha il dovere di difendere non è certo l’Ucraina). Ma la risposta è senza dubbio positiva, perché il concetto di guerra «difensiva» ai fini dell’art. 11 deve essere definito alla luce delle norme del diritto internazionale che regolano l’uso della forza e, in particolare, l’esercizio della legittima difesa. Ciò per almeno due ragioni. La prima è che l’art. 11 va letto nel suo complesso. La sua seconda parte, funzionale tanto quanto la prima alla realizzazione dell’istanza pacifista, è stata redatta dai Costituenti con l’intenzione immediata di consentire la partecipazione italiana alle Nazioni Unite e al relativo sistema di sicurezza collettiva. .... L’interpretazione dell’art. 11 deve quindi essere armonizzata con l’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite, che lascia impregiudicato «il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di Sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale». In secondo luogo, e indipendentemente dalla seconda parte dell’articolo 11, la tecnica dell’interpretazione conforme al diritto internazionale permette di chiarire cosa si intenda per guerra difensiva alla luce del fatto che il diritto internazionale consuetudinario riconosce il diritto di legittima difesa individuale e collettiva (Nicaragua, par. 176). L’utilizzo di questa tecnica nell’interpretazione costituzionale, già normalmente giustificato dal principio internazionalistico che caratterizza la Costituzione italiana (...), è in questo caso reso irrinunciabile dal fatto che le consuetudini internazionali sono incorporate nel nostro ordinamento, acquistando rango costituzionale, tramite l’art. 10, comma 1, Cost. Non avrebbe perciò senso leggere l’art. 11 in isolamento dal diritto internazionale generale (...). Per queste ragioni, si può ritenere che esista un «perfetto parallelismo tra divieto dell’uso della forza nell’ordinamento internazionale e nell’ordinamento interno [che] ha per oggetto anche le azioni consentite dall’ordinamento internazionale» (Ronzitti 2017, p. 106). L’art. 11, in altri termini, non vieta l’utilizzo della forza bellica per prestare assistenza a uno Stato che sta reagendo a un attacco armato. Questa conclusione non può che estendersi, a fortiori, anche a forme di sostegno diverse dalla partecipazione diretta alle ostilità, specularmente al fatto che un simile sostegno, come detto, non è ammissibile nel caso di guerre che l’art. 11 vieta. Per quanto riguarda la situazione ucraina, non c’è alcun dubbio che le azioni della Russia costituiscano un’aggressione (come confermato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite), che questo attacco armato sia del tutto ingiustificabile dal punto di vista del diritto internazionale (Janik; Milanovic; Spagnolo su SIDIBlog) e che l’Ucraina stia agendo in legittima difesa. La fornitura di armi all’Ucraina non sembra quindi presentare problemi ex art. 11 Cost. (Flick). ... 5. Per riassumere, dal punto di vista del diritto internazionale: (1) l’invio di armi all’Ucraina non rientra nell’ambito della legittima difesa collettiva ma è comunque una forma pienamente ammissibile di assistenza all’esercizio della legittima difesa individuale; ... l’invio del materiale bellico deve essere effettuato compatibilmente con le norme internazionali che regolano i trasferimenti di armamenti, in primis il Trattato sul commercio delle armi. Da questo consegue, sul piano del diritto costituzionale, e sempre a condizione che siano rispettati gli obblighi che regolano i trasferimenti di armi, che l’invio di armamenti all’Ucraina non realizza una violazione dell’art. 11 Cost. o delle altre disposizioni costituzionali a contenuto internazionalistico. È una decisione politica stabilire se e in quale misura sia opportuno farlo. http://www.sidiblog.org/2022/03/08/la-compatibilita-con-la-costituzione-italiana-e-il-diritto-internazionale-dellinvio-di-armi-allucraina/ 28 minuti fa, audio2 ha scritto: cioè uno del piddi, tanto per cambiare. che noia ... 1
wow Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 28 minuti fa, ferdydurke ha scritto: che sia alla canna del gas? deterrente nucleare?
31canzoni Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 A proposito di deterrente nucleare, per sdrammatizzare...be' insomma fino a un certo punto, l'avrete già visto ma il Zaia pensiero sulla possibile escalation nucleare è strepitoso. Tranquilli, almeno in veneto siamo pronti a tutto. https://www.la7.it/propagandalive/video/zaia-tranquillizza-i-veneti-sul-pericolo-nucleare-18-03-2022-429660 1
audio2 Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 vedi che la lega serve sempre a qualcosa, nel mentre il piddi che fa ? manco a farci ridere è buono. tristi come la fame e utili come una scorreggia di mosca. 1
SuonoDivino Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 25 minuti fa, ClasseA ha scritto: Ma è ovvio per chi conosca un minimo la Costituzione che l'art. 11 non sostenga un pacifismo assoluto. La condanna della guerra come strumento di offesa non si estende a quella che è viceversa di difesa. Ma in questo caso l'Italia NON SI DEVE DIFENDERE da nulla e da nessuno. L'Italia invia in maniera pericolosa e spregiudicata armi ad un paese non UE e non Nato che non si merita ( parlo del governo, dei vertici politici, non delle persone semplici ovviamente) ne' stima ne' supporto. Da condividere, in toto!
domenico80 Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 1 ora fa, gianventu ha scritto: 1 ora fa, domenico80 ha scritto: Un leader democraticamente eletto quale è Zelensky dovrebbe far di tutto x tutelare i propri elettori e connazionali Calandosi le brache cedendo alle minacce del vicino e accettando qualsiasi pretesa territoriale e cessione di sovranità? Quindi una democrazia, nella tua idea, deve sempre essere cedevole e arrendevole per sua natura? questa mi è sfuggita Tutelare i propri connazionali non significa calare le braghe , significa semplicemente capire cosa possa succedere , altrimenti , che ci sta a fare Zelensky : x le dirette video ? Dopo 8 anni di guerra e 10.000 vittime e dopo la passeggiata in Crimea qualcuno pensava sia successo nulla ? Cessione di sovranità ? Dove Sulla ultima tua riga circa ............. la mia idea ............. beh , giriamola sulle popolazioni del Donbass ...... , ma , andiamo avanti xchè mi sa di entrata a gamba tesa .....
Messaggi raccomandati