maurodg65 Inviato 30 Ottobre 2021 Inviato 30 Ottobre 2021 17 minuti fa, wow ha scritto: Mauro, reputo il rischio del voto per partito preso e le capacità medie di comprensione di una legge da parte del popolo benedetto ancora più bassa di quella media dei parlamentari... Pensa come siamo messi ... Su questi temi non si devono comprendere le leggi, come per divorzio ed aborto devi fare una scelta di campo chiara, i tecnicismi vengono dopo e non devono riguardare il “popolo” ma i legislatori.
maurodg65 Inviato 30 Ottobre 2021 Inviato 30 Ottobre 2021 Quando si fanno scelte politiche demagogiche si finisce a questi estremi: https://www.ilpost.it/2020/12/16/parigi-multa-troppe-donne-hidalgo/ Il comune di Parigi è stato multato per aver assunto troppe donne Non ha rispettato una legge che prevede che ciascun genere sia rappresentato almeno per il 40 per cento negli incarichi dirigenziali e dovrà pagare 90 mila euro La sindaca di Parigi Anne Hidalgo (Ludovic Marin, Pool via AP, LaPresse) Il comune di Parigi ha ricevuto una multa da 90mila euro per non aver rispettato una legge del 2012 sulla parità di genere, che impone ai grandi comuni una rappresentanza di almeno il 40 per cento per ciascun genere negli incarichi dirigenziali. Parigi è stata sanzionata per le nomine fatte nel 2018 dalla sindaca Anne Hidalgo, che per 16 incarichi dirigenziali aveva nominato 11 donne e 5 uomini. La sindaca ha detto in consiglio comunale che porterà lei stessa l’assegno della multa al ministero della Funzione pubblica, insieme alle sue collaboratrici, le direttrici e tutte le donne della segreteria generale, invitando anche le presidenti dei gruppi di maggioranza e opposizione a unirsi. «Questa multa è chiaramente assurda», ha commentato Hidalgo in consiglio, «e in più è ingiusta, irresponsabile e pericolosa». Ovviamente la legge era nata per garantire una maggiore rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali e per questo la sindaca si aspettava una maggiore flessibilità nell’applicazione. «Quel che è molto bello della burocrazia è che non sa assolutamente discernere caso per caso», ha detto Hidalgo. In realtà la rigidità di questa regola era stata attenuata l’anno scorso, quando era stata votata una modifica per evitare le sanzioni ai datori di lavoro che nominano troppi uomini o donne, se questo non porta a uno squilibrio nei lavori interessati. La nuova norma però è entrata in vigore da giugno 2020, mentre la multa si riferiva al 2018. Il comune di Parigi ha attualmente il 47 per cento di donne nei ruoli dirigenziali e quindi rispetta gli equilibri stabiliti. La ministra della Funzione pubblica Amélie de Montchalin ha risposto su Twitter a Hidalgo, spiegando appunto come la norma sia stata modificata e garantendo che i soldi pagati dal comune di Parigi saranno usati per promuovere le donne nel pubblico impiego.
wow Inviato 30 Ottobre 2021 Inviato 30 Ottobre 2021 4 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Su questi temi non si devono comprendere le leggi, come per divorzio ed aborto devi fare una scelta di campo chiara, i tecnicismi vengono dopo e non devono riguardare il “popolo” ma i legislatori. Come no? La Zan non garbava alla destra per presunti tecnicismi che ho capito inesistenti dopo che ho letto articolo per articolo la legge. Divorzio e aborto erano si o no.
maurodg65 Inviato 30 Ottobre 2021 Inviato 30 Ottobre 2021 11 minuti fa, wow ha scritto: Come no? La Zan non garbava alla destra per presunti tecnicismi che ho capito inesistenti dopo che ho letto articolo per articolo la legge. Divorzio e aborto erano si o no. Divorzio ed aborto furono decisi con un referendum popolare, i tecnicismi del quesito referendario non furono al centro della discussione tra i cittadini lo furono al contrario gli aspetti concreti sulle due questioni su cui ci si doveva esprimere, allo stesso modo sui temi di cui si discute oggi il punto non è la legge Zan ed i tecnicismi di cui hanno discusso i partiti, ma il coinvolgimento dei cittadini sugli aspetti concreti della questione.
wow Inviato 30 Ottobre 2021 Inviato 30 Ottobre 2021 @maurodg65 divorzio e aborto erani quesiti semplici: lo volete o no? Tutt'al più la difficoltà era capire che se volevi il divorzio dovevi rispondere no e viceversa. Tu come porresti il quesito della Zan perché sia comprensibile al noncielodicono medio? Poi basterebbe fare girare qualche meme che dice che se voti lro Zan ti diventa il sangue magnetico e prendi il 5g e addio referendum
maurodg65 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 11 ore fa, wow ha scritto: divorzio e aborto erani quesiti semplici: lo volete o no? Tutt'al più la difficoltà era capire che se volevi il divorzio dovevi rispondere no e viceversa. Tu come porresti il quesito della Zan perché sia comprensibile al noncielodicono medio? Esattamente allo stesso modo dei referendum di cui sopra, ponendo il quesito alla base delle legge in modo semplice, ma soprattutto ponendo i quesiti reali per la quale stanno lavorando i sostenitori del DDL Zan, parificare le unioni omosessuali al matrimonio tradizionale con tutto quello che questo comporterebbe come conseguenza diretta, senza dover necessariamente fare forzature su norme del CP per poi arrivare indirettamente all’obiettivo primario in modo surrettizio. Ovviamente si tratterebbe di un referendum consultivo (si chiama così?), quindi non vincolante per il legislatore, e non di un referendum abrogativo che renderebbe le norme votate immediatamente esecutive come accaduto nei casi precedenti.
maurodg65 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 https://www.ipsos.com/it-it/ddl-zan-opinioni-italiani-discriminazioni-genere DDL Zan, cos’è e cosa prevede? Il disegno di legge Zan, che prende il nome dal suo creatore, il deputato del PD Alessandro Zan, prevede l’inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili. Una proposta che ha acceso il dibattito pubblico in Italia e ha esacerbato le divisioni del parlamento e di tutto il mondo politico. In base al testo del DDL approvato alla Camera nel novembre 2020, i reati collegati all’omofobia verrebbero equiparati a quelli sanciti dall’articolo 604 bis del codice penale che contrasta il razzismo e l’odio su base religiosa, punendo con la reclusione fino a quattro anni le discriminazioni basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Il disegno di legge istituisce anche una giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, per promuovere una più diffusa “cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”.
maurodg65 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-iii/sezione-i-bis/art604bis.html Dispositivo dell'art. 604 bis Codice Penale Fonti → Codice Penale → LIBRO SECONDO - Dei delitti in particolare → Titolo XII - Dei delitti contro la persona → Capo III - Dei delitti contro la libertà individuale → Sezione I bis - Dei delitti contro l'eguaglianza Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito: a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni. Si applica la pena della reclusione da due a sei anni se la propaganda ovvero l'istigazione e l'incitamento, commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull'apologia della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale(1).
extermination Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 @maurodg65 il muro contro muro tra i due schieramenti, più che una novità, credo sia una consuetudine.
maurodg65 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 Adesso, extermination ha scritto: il muro contro muro tra i due schieramenti, più che una novità, credo sia una consuetudine. Il punto non è il muro contro muro, quello sarebbe normale, ma la volontà di una parte che poi è quella che propone la legge, di tenerla sempre in bilico, senza preoccuparsi realmente di farla approvare, per poterne ricavare il maggior beneficio possibile in termine di consensi, questo sembra più di una mia convinzione ad ascoltare le dichiarazioni di Renzi nel video postato.
extermination Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 @maurodg65 mah! Se gli elettori dovessero fare le proprie valutazione in funzione dei risultati raggiunti, in questo caso ( zero risultati) il pd rischierebbe di prenderlo in saccoccia ( anche in termini di consensi).
audio2 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 lo stanno già prendendo in saccoccia tutti, perchè sempre di meno vanno a votare. senza apparenti conseguenze immediate, perchè quello che resta se lo spartiscono tra di loro, questo finchè non arrivano i cattivoni veri.
max56 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 La Stampa 29 ottobre alle ore 20:31 · «Siamo fuori di testa ma diversi da loro», cantano i Maneskin a New York davanti a un pubblico in delirio, una folla che nemmeno immagina quanto quelle parole assumano un significato preciso in Italia adesso che il ddl Zan è stato affossato da una politica che forse dovrebbe farsi un giro sotto a quel palco, tra quei ragazzi, nel mondo quello «vero» dove il riconoscimento dei diritti, della libertà di essere come si è, e non come si dovrebbe essere, non è nemmeno un tema. È la vita. Invece le sterili e antiche questioni sulle differenze di genere, ma non solo, si aggirano come fantasmi per le stanze della politica. Quando dovrebbero trovare posto in un capitolo di un libro di storia, come memoria. Che allegria vedere Damiano che canta con un collare con la scritta "Sex" e un perizoma con su la lingua dei Rolling Stones indossato sopra i pantaloni. Che tristezza vedere Simone Pillon che al Senato incontra Gaetano Quagliarello e si congratula: «Ci hai regalato un sogno». Quel che è certo è che il sogno lui, come gli altri impallinatori, lo hanno tolto alle persone invisibili, discriminate, bersaglio dei comportamenti d'odio che speravano in una protezione della legge, della politica. [...] Se solo i signori deputati e senatori uscissero qualche ora dalle stanze del potere, sempre più simili a una playstation dove si gioca con la vita degli altri, in una continua e sterile contrapposizione, capirebbero qualcosa. Il commento completo di Maria Corbi è su La Stampa . come si dice dalle mie parti ....ma un bel Pilon , magari come quelli della luce, non lo incontra mai nessuno ????
wow Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 10 ore fa, maurodg65 ha scritto: Esattamente allo stesso modo dei referendum di cui sopra, ponendo il quesito alla base delle legge in modo semplice, ma soprattutto ponendo i quesiti reali per la quale stanno lavorando i sostenitori del DDL Zan, parificare le unioni omosessuali al matrimonio tradizionale con tutto quello che questo comporterebbe come conseguenza diretta, senza dover necessariamente fare forzature su norme del CP per poi arrivare indirettamente all’obiettivo primario in modo surrettizio. Ovviamente si tratterebbe di un referendum consultivo (si chiama così?), quindi non vincolante per il legislatore, e non di un referendum abrogativo che renderebbe le norme votate immediatamente esecutive come accaduto nei casi precedenti. Ho la sensazione che la Zan tu nkn l'abbia mai letta. La Zan non c'entra nulla con le unioni omosessuali. Parliamo di cose differenti.
maurodg65 Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 1 minuto fa, wow ha scritto: Ho la sensazione che la Zan tu nkn l'abbia mai letta. La Zan non c'entra nulla con le unioni omosessuali. Scusa Antonio, ma hai letto bene ciò che ho scritto?
wow Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 Mauro, sostieni che sarebbe stato meglio sottoporre la legge Zan a referendum come si è fatto per divorzio e aborto, io dico che, in questi referendum occorreva semplicemente dichiararsi contro o a favore memtre la legge Zan affronta una serie di argomenti troppo complessi da poter essere dati in pasto con un referendum e ti chiedevo per l'appunto come avresti posto i quesiti referendari. Tu rispondi "ponendo i quesiti reali per la quale stanno lavorando i sostenitori del DDL Zan, parificare le unioni omosessuali al matrimonio tradizionale, facendo un salto in avanti, una sorta di processo alle intenzioni, che secondo me poco ha a che fare con la legge Zan. Sono cose differenti, chiunque potrebbe essere favorevole ai temi della Zan e contrario alla parificazione delle unioni omosessuali o viceversa.
wow Inviato 31 Ottobre 2021 Inviato 31 Ottobre 2021 In sostanza Renzi ha dichiarato di aver fatto votare i suoi in complicità con la destra perché Letta non ha accettato di scendere a patti.
Messaggi raccomandati