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Melius Club

Lo streamer dei miei sogni


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Inviato
5 ore fa, maxgazebo ha scritto:

Una volta che il segnale nativo analogico è stato campionato quello è...la qualità sta in come è stato campionato e come viene poi riportato al fomato iniziale analogico

Non sono un ingegnere e quindi evito di fare discorsi teorici che vanno al di là delle mie competenze. Consiglio ad ogni modo di leggere i test strumentali di Amirm sul sito di Audiosciencereview per notare come disturbi elettrici ed elettromagnetici possano essere captati da uno streamer e causare una distorsione del segnale digitale, oltre a problemi di altro tipo. Interessante al riguardo anche la discussione sui cavi USB in corso qui su Melius. Resto dell’idea che fare dei test col proprio impianto e le proprie orecchie sia alla fine la cosa migliore, prendendo un po’ di precauzioni per evitare bias percettivi all’ascolto.

Inviato
1 ora fa, Grancolauro ha scritto:

1) Sonore untraRendu + UltraCap LPS 1.2

2) Sonore microRendu + alimentatore lineare Ciùnas Audio 7v

3) Primare np5, Bluesound Node 2i e Cambridge cxv2 (sostanzialmente equivalenti per quanto riguarda la qualità audio, con un vantaggio al Node per l’app)

6) Chromecast audio

Poi su ciascuno si potrebbe andare nei dettagli.

Mi piacerebbe provare anche il Lumin e l’Auralic per confrontarli col Sonore che ho ora, ma al momento non conosco nessuno che me li presti purtroppo. 

non hai provato un Allo Signature ?

Inviato
38 minuti fa, maxgazebo ha scritto:

se ci sono differenze tra streamer è perchè viene inserito un qualche processo/manipolazione dei dati, altrimenti non ha senso fare discorsi

Io vedo che da parte dei produttori, viene data enorme importanza all'alimentazione, parte della quale in alcune realizzazioni viene collocata in un altro telaio. Si cercano percorsi più brevi, una corrente il più pulita possibile e linee dedicate, poi leggo ovunque dell'importanza dei clock OCXO, qui si dice che non servono a nulla, altrove che sono determinanti, fatto sta che tutti i costruttori di macchine di alto livello li utilizzano e ne sottolineano i benefici, sarà tutto marketing. Anche le motherboard vengono modificate rimuovendo componendi che non sono necessari e che possono essere fonte di rumori. Lo stesso BIOS, da alcuni, viene personalizzato. Non ultimo il software, che come detto prima fa la differenza, insieme allo streamer si acquista anche quello e il suo sviluppo nel tempo. Infine ci metto pure la costruzione, specie se l'oggetto va ad accompagnare componenti di pregio, un minimo di equilibrio con il resto può avere il suo perché. 

Inviato
39 minuti fa, maxgazebo ha scritto:

qui parliamo di campioni, parole digitali 1 e 0, se ci sono differenze tra streamer è perchè viene inserito un qualche processo/manipolazione dei dati, altrimenti non ha senso fare discorsi

già che queste ''parole digitali'' siano trasportate con segnale ottico o con segnale elettrico fa in molte situazioni la sua differenza .... inutile ripetere il perchè ma nella sostanza se disturbi elettrici possono condizionare la resa (e non sono ne processi ne manipolazioni) imho viene già meno il tuo assunto

Inviato
6 ore fa, naim ha scritto:

Bryston BDP-2,

.

Se esci in analogico, nulla questio - d'altro canto parliamo di una cosa che costava "solo" 2900 euro (così leggo) di listino d' altro canto si spera che il valore non sia nella "scheda madre intel Atom" al suo interno (leggo anche queto) che non credo sia troppo diversa di quella di un netbook da 200 euro coevo.

 

Comunque la stessa questione è ora affrontata in questa discussione:

 

 

 

da cui copio-e-incollo questa citazione da Tom's hardware pescata dall' utente @SuonoDivino che sembra fare al caso nostro:

 

More to the point, (...omissis...) digital signals don't improve. The hardware either gets the complete transmission or it fails and repeats. The only real candidate for loss is in the digital to analog conversion, which the switch doesn't handle. But audiophiles will swear otherwise, in which case perhaps this product can join the many others of its ilk.

 

Più precisamente,(...omissis...)  i segnali digitali non migliorano. L'hardware ottiene la trasmissione completa o fallisce e si ripete. L'unico vero candidato per la perdita è nella conversione da digitale ad analogico, che lo switch non gestisce. Ma gli audiofili giureranno diversamente, nel qual caso forse questo prodotto può unirsi a molti altri della sua specie.

 

 

 

Inviato

@max Perdonate ma per me tutto quello che viene detto sulle differenze del trasporto digitale del segnale lascia il tempo che trova...l'audiofilo, a mio giudizio, deve andare a cercare differenze di ascolto nella conversione da digitale ad analogico, tutto quello che c'è prima non c'entra nulla con l'ampiezza scenica, la profondità, la tridimensionalità...sono qualità/caratteristiche che il trasporto digitale non può modificare, sono già nel flusso nativo, se c'erano prima ci saranno anche prima di entrare nel DAC....c'è addirittura chi sente differenze tra un cavo USB ed un altro...per me una follia...il cavo USB deve poter garantire bene la banda passante del segnale USB 2.0, e basta...ma capisco che entriamo in un campo minato e mi fermo qui 😉 

Inviato
12 minuti fa, audio_fan ha scritto:

Se esci in analogico, nulla questio

E come potrei uscire in analogico? Non ci sono dac interni. Oltre alla scheda madre c'è anche una scheda audio (mi pare ESI Juli@) che è stata poi sostituita da una proprietaria. A memoria il listino era più alto, sicuramente sopra i tremila.

Inviato
7 minuti fa, maxgazebo ha scritto:

tutto quello che c'è prima non c'entra nulla con l'ampiezza scenica, la profondità, la tridimensionalità...

In tanti valutano invece differenze anche di questo tipo. Personalmente non ho fatto tante prove e confronti controllati da poter affermare certezze, di sicuro il basso acustico che produceva a casa mia un MacBook Pro ''sbrodolava'' un tantino se confrontato con quanto usciva dallo streamer. Alcuni che hanno testato i vari Innuos, dal piccolo ZENmini, passando per lo ZENith, e terminando con lo Statement hanno chiaramente avvertito step salendo nei modelli; del resto, avere in catalogo 4/5 livelli di streamer (con prezzi anche ben diversi), che alla fine suonano tutti identici, mi sembrerebbe un po' sfacciato. 

Inviato

@naim posso capirlo...ma magari il problema nel MacBook era il player SW che ci girava, che modificava o ricampionava il segnale, quanto volte è successo che per discorsi relativi a compatibilità/driver/interfacciamenti con il DAC il SW player agisce sul segnale ricampionandolo a nostra insaputa...

Per l'amor del cielo, il mercato degli streamer è vasto, ci sono prodotti bellissimi che anche a me piacciono, ma se devo mettere su una catena di alto livello il budget lo direziono su diffusori 40% - DAC 30% - finale 25% - streamer 5% in ordine di importanza, fatto 100 il totale

Inviato
1 minuto fa, maxgazebo ha scritto:

devo mettere su una catena di alto livello il budget lo direziono su diffusori 40% - DAC 30% - finale 25% - streamer 5% in ordine di importanza, fatto 100 il totale

L'ho scritto svariate volte, uno streamer ''top'' ha senso in una catena molto importate; ho l'esperienza per sapere che diffusori e amplificazione determinano nettamente di più il risultato finale rispetto a quanto può un lettore digitale. Anzi, nel tuo preventivo di spesa, invertirei pure le percentuali tra finale e dac, ma probabilmente hai destinato in quel modo perché la tua catena ideale prescinde dal pre.  

Inviato

Si, giusto...DAC che pilota direttamente un finale, il pre non serve più a nulla al giorno d'oggi, a meno che non hai un piatto giradischi ma non è il mio caso 👌

Inviato

@audio_fan  a parte il fatto che qui si sta parlando di streamer e non di switch ethernet, c'è una cosa che non capisco. Chiunque abbia un minimo di cultura scientifica, sa benissimo che una teoria (del tipo: gli streamer trasmettono solo bit) non pretende di stabilire in modo indubitabile come stanno le cose, ma serve solo a fare previsioni (se cambio lo streamer, non sentirò differenze). Ora nel caso la predizione non si avveri (sento differenze cambiando streamer) le alternative sono due: 1) il fenomeno che osservo non esiste (credo di sentire differenze ma queste non ci sono), oppure 2) la teoria è incompleta, nel senso che non considera variabili capaci di spiegare il fenomeno osservato. Ora, non capisco perché in questo forum ci sia la tendenza diffusa a dare per scontata la soluzione 1), ovverosia: gli audiofili sono dei poveri illusi vittima dei loro bias cognitivi veicolati dal mercato. Chiunque lavori in ambito scientifico, di fronte a un'esperienza recalcitrante (accade quello che non mi aspettavo) per prima cosa mette in dubbio la sua teoria e cerca spiegazioni alternative del fenomeno, aggiungendo variabili non considerate e modificando così le sue predizioni. Invece, quando si tratta di audio, le differenze uno non può che sognarsele, come se i bias cognitivi non potessere essere minimizzati con un minimo di senso critico, cosa che molte persone hanno in realtà. Insomma, sarei meno perentorio nel trarre conclusioni e cercherei di fare dei test nel modo migliore che posso prima di dare per scontato che ho ragione.

Io perlomeno la vedo così. 

  • Melius 1
Inviato
48 minuti fa, maxgazebo ha scritto:

Si, giusto...DAC che pilota direttamente un finale, il pre non serve più a nulla al giorno d'oggi

Vedi, anche qui c'è tanto da discutere, ma lo si è già fatto in passato, e di ricominciare da capo con esempi ed esperienze già scritte e riscritte, ne ho poca voglia, andremmo pure O.T.. Ti dico solo una cosa: il dilemma pre si o pre no, va valutato caso per caso, e dipende quali sono i componenti in gioco (quale dac, quale pre e quale finale si andrà ad interfacciare). Io stesso ho ascoltato per diversi mesi con solo pre/dac e finale preferendolo all'inserimento dei pre che avevo a disposizione, finché non ho provato il ''suo'' pre (gemello del finale) che ha messo talmente bene le cose al loro posto che è diventato difficile tornare indietro e riconnettere direttamente il dac al finale; però ripeto: in due casi e con due pre comunque importanti, ho preferito (disponibilità di volume a parte) l'ascolto senza, o se non preferito era un pareggio e non se ne sentiva la necessità. Poi, come dicevo, con un pre ancora più importante (e dedicato), tutto è migliorato, dal timing alla piacevolezza d'ascolto. Sia chiaro, avrei potuto convivere benissimo con la configurazione precedente, non amo esagerare nei termini, e non ci sono stati stravolgimenti, però con il suo pre, magari per aver ''completato'' l'amplificazione per come era stata pensata, la catena è migliorata.

Inviato

@Grancolauro a proposito di cultura scientifica: 

 

 

Uno studio pubblicato sul Journal of the Audio Engineering Society[10] ha confrontato in doppio cieco il formato classico del CD a 16 bit/44,1 kHz con l'HD a 24 bit/192 kHz (DVD audio) su 60 ascoltatori sottoposti complessivamente a 554 test nel periodo di un anno; il test ha dimostrato che, a parità di qualità dell'incisione (medesimo mastering) nessuno è in grado di distinguere fra CD e HD.

 

Tuttavia lo studio conclude che «virtualmente tutti i SACD e DVD audio suonano meglio, spesso molto meglio del CD», non per la maggiore risoluzione ma per la migliore qualità dell'incisione, del mixaggio e della produzione artistica delle registrazioni che vengono poi proposte dalle etichette discografiche nei supporti ad alta definizione, solidi o liquidi[11].

 

(fonte: wikipedia, che a sua volta cita il JOURNAL OF THE AUDIO ENGINEERING SOCIETY)

 

Io ammetto di essere sordo (ho 55 anni) e quindi non mi fido delle mie orecchie, ma capisco (e in larga parte condivido) le perplessità di chi non si fida di chi promette meraviglie agendo su punti marginali della catena: se non siamo in grado di distinguere la qualità cd dall'alta definizione, su quali basi potremo preferire uno streamer esoterico a soluzioni basate, ad esempio, su daphile?

 

 

Inviato

@campaz perdonami ma si tratta di due cose diverse. Ma non voglio andare OT proseguendo con questi discorsi. Ciascuno è libero di pensarla come crede, ovviamente. Ma un po’ più di spirito sperimentale per condividere esperienze diverse anche quando si parla di audio digitale male non farebbe, credo. Tutto qua

Inviato

@naim OK Naim, capisco e non voglio entrare nel merito, in quanto ho anche io tanti anni di esperienza (oltre 30) nel mondo AV, quindi sicuramente ci sono coppie pre/finale che sembra siano fatti apposta uno per l'altro...ma il concetto a cui sono arrivato è il minimalismo, nel senso che per inserire un pre ci deve essere un motivo, in quanto se non serve non lo metto...comunque mi fermo qui, stiamo andando OT 👍

Inviato

@campaz Ma infatti, per conto mio, è più fatica trovare differenze tra versione 16/44.1 e Hi-Res della stessa registrazione, che non tra due streamer. Tra l'altro un buon streamer dovrebbe far suonar bene un file indipendentemente dal suo formato. Molto d'accordo sul fatto che molte registrazioni ad alta risoluzione suonino parecchio bene, non tanto per essere tali, ma per come sono curate, tanto che una bellissima registrazione Hi-Res, resta bellissima pure se ridotta a formato cd.  

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