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Fascisti nell'anima


Guru

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Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

nel quale leggiamo una severa condanna a Putin e alla Russia perché incapaci, dopo la crisi dell'Urss, di costruire un nuovo ruolo in Europa basato basato sulla pace e su nuove visioni strategiche, colpevoli di aver tra l'altro affossato ogni voce di dissenso interno ma anche internazionale (anti usa) e di aver fatto si che l'Europa diventasse una provincia atlantista. 

Io mi riferivo alla posizione relativa all’intervento in Ucraina, quello che scrivi è un’analisi che può anche essere condivisibile in parte, ma non averlo fatto è stata una precisa scelta strategica di Putin perché aveva in testa altro, non accettarla come verità la dice lunga su Cacciari, non su di te che so essere della mia stessa idea.

1 ora fa, wow ha scritto:

Inoltre, intendiamoci, una cosa è ammirare l'uomo solo al comando, l'apparato ideologico fascistoide, farci affari, farsi finanziare attività politiche, incassare commissioni per i buoni servizi resi, essere quinta colonna per attività di para spionaggio, tutte queste prerogative della destra sovranista e di qualche stalinista rimasto nella jungla, un'altra è attestarsi su posizioni pacifiste, auspicabili anche se poco pratiche o critiche delle politiche atlantiste o contrarie alla cessione di armi. 

Insomma Cacciari è Cacciari e non il pensiero deboluccio di Salvini e di Pillon. 

Antonio, che Cacciari sia in grado di partorire discorsi di senso compiuto ed analisi politiche credibili, soprattutto se lo paragoni ad un Salvini o ad un Pillon, direi che è ovvia e scontato se riferito ai due “fenomeni” citati ed anche allo stuolo di fenomeni presenti in quel partito, uno buono fatichi a trovarlo anche a cercarlo con il lanternino, ma sulla questione Putin e guerra in Ucraina anche Cacciari sta ciurlando nel manico, lo si è visto nelle sue comparsate con relativa arrampicata sugli specchi, e purtroppo per la sinistra non è solo ma in buona compagnia. Della destra non parli neppure perché sono inqualificabili, resta il fatto che come giustamente affermi essere “pagati” per prendere certe posizioni è peggio indiscutibilmente, ma che prendere le stesse posizioni facendo affermazioni analoghe per ideale non ti assolve moralmente per le eresie dette.

1 ora fa, karnak ha scritto:

Direi che può esserne orgoglioso,

Mai vergognato infatti.

Inviato
2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Mai vergognato infatti.

Infatti : mi era scappato un “giustamente” orgoglioso.

  • Melius 1
Muddy the Waters
Inviato

Orgoglio, virilità, coerenza, cultura, onestà.

 

La destra italiana ha solo da insegnare e i forumer di destra non fanno eccezione.

Inviato

@Guru tu qualcosa di destra ce l'hai davvero, il tono enfatico e apologetico da cinegiornale Luce quando parli delle Sardine, ad esempio 🙂

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, melos62 ha scritto:

tu qualcosa di destra ce l'hai davvero, il tono enfatico e apologetico da cinegiornale Luce quando parli delle Sardine, ad esempio 🙂

Infatti non capisco come i fascisti più o meno in pectore del forum non si esaltino vedendo le foto di quelle adunate oceaniche... 

Inviato
48 minuti fa, Guru ha scritto:

vedendo le foto di quelle adunate oceaniche... 

...effettivamente ! 🤪

spacer.png

Ciao 🏳️‍🌈

Stefano R.

  • Melius 1
Inviato

@minollo63 Questa è più appropriata... Almeno in riferimento alle ultime elezioni emiliane:

spacer.png

Inviato

 

Che cosa si intende per fascismo? Ho spesso l’impressione che il termine utilizzato, il significante, abbia un significato ben poco condiviso.

E’ quindi fondamentale una definizione condivisa del termine.

Il termine “fascismo” entrò nel lessico politico contemporaneo dopo che il 23 marzo 1919 Benito Mussolini fondò a Milano il movimento dei “fasci di combattimento”. Con esso si indica il movimento politico, con a capo Mussolini, e il regime che questi instaurò in Italia tra il 1922 e il 1943-45. Il termine si applica anche a movimenti analoghi sorti in altri paesi. Nel periodo tra le due guerre mondiali tali movimenti, che erano caratterizzati da una struttura autoritaria e gerarchica, da un acceso nazionalismo e da un’ideologia antidemocratica e antisocialista e antisemita, mirarono all’instaurazione di regimi autoritari o totalitari.

Nonostante differenze spesso rilevanti tra i singoli casi nazionali, la maggioranza degli storici concorda circa l’esistenza di caratteristiche comuni, definite da una lunga e variegata tradizione di teorie del fascismo.

Per spiegare un fenomeno è fondamentale individuare i suoi presupposti sociali e politici. In quasi tutti i paesi i movimenti fascisti sorsero quale conseguenza della prima guerra mondiale, che funse da catalizzatore di problemi sociali ed economiche già esistenti. I loro primi membri furono in gran parte esponenti di gruppi sociali particolarmente colpiti dai gravi difficoltà di inserimento economico e sociale in società che erano state profondamente trasformate dal conflitto, come i reduci. Al clima di disorientamento sociale post-bellico si aggiunse il cemento ideologico fornito dalle tensioni nazionalistiche originate dalla sconfitta militare (Germania, Austria, Ungheria), o da una vittoria percepita come “mutilata”, come avvenne in Italia.

Successivamente il fascismo trovò un più vasto seguito in quegli strati che maggiormente subirono il peso dei grandi processi di trasformazione in atto dalla svolta del secolo nelle società industriali (o in via di industrializzazione), e rafforzati dalla crisi del primo dopoguerra: i ceti medi, la piccola borghesia urbana costituita sia da artigiani e commercianti ostili alle grandi imprese capitalistiche, gli impiegati che temevano la crescente proletarizzazione.

Movimenti fascisti di rilievo si svilupparono anche in società ancora prevalentemente agrarie, dove ripresero motivi nazionalistici e religiosi tipici del conservatorismo tradizionale, grazie ai quali poterono fare proseliti in strati in difficoltà economiche come piccoli contadini e artigiani.

La base di massa dei movimenti e partiti fascisti si ampliò ulteriormente dopo la crisi del 1929, i cui effetti ebbero un ruolo decisivo nel rafforzamento del fascismo in tutta l’Europa. In ragione della sua base sociale il fascismo, almeno nella sua fase iniziale, si dichiarò ostile sia al capitalismo che al socialismo. Sul piano della politica pratica questa duplice contrapposizione fu presto lasciata cadere: i movimenti fascisti stabilirono alleanze con le forze conservatrici, con i partiti di destra, con i militari e la chiesa, con gli industriali e gli agrari, sempre in funzione antisocialista, allo scopo di indebolire sia il movimento operaio che la democrazia parlamentare. L’ascesa del fascismo andrebbe considerata un’espressione della crisi del parlamentarismo, una forma generale di reazione ai processi di politicizzazione di massa avvenuti già prima o subito dopo la Prima guerra mondiale.

In tutti i movimenti e regimi fascisti è possibile riscontrare dei tratti comuni, a sostegno della tesi che il fascismo sia stato un fenomeno internazionale ed epocale, originato da una comune cultura politica, a sua volta espressione della crisi dei regimi liberali in Europa tra il 1918 e il 1945.

I principali tratti comuni ai movimenti fascisti furono:

a)      il principio del capo, con l’obbedienza incondizionata al capo carismatico da parte della massa dei seguaci, legata a questo da un rapporto diretto, privo di mediazioni;

b)      l’operato, soprattutto nella prima fase “movimentista”, dello squadrismo;

c)      un particolare stile politico, che si esprime con nuove forme di visibilità pubblica  fatta di uniformi, parate, bandiere, cerimonie, ecc., che assunse spesso i tratti di una religione secolarizzata;

d)     l’uso della violenza nei confronti degli avversari politici e di minoranze di vario genere, al fine del loro indebolimento se non annientamento fisico;

e)      la dichiarata volontà di distruggere le istituzioni dello stato liberale-democratico per sostituirle con uno stato di tipo nuovo, basato sul controllo totale dell’apparato e della burocrazia statali da parte del partito unico; questo obiettivo non fu in realtà mai del tutto raggiunto, neppure dal nazismo in Germania;

f)       il proposito di porre fine alla lotta di classe e ai contrasti sociali in genere, tramite un nuovo ordinamento economico-sociale basato sull’armonia tra i produttori riuniti in corporazioni (corporativismo), che avrebbe costituito il superamento sia del capitalismo che del socialismo; nei fatti i regimi fascisti mantennero come base dell’economia il sistema capitalistico fondato sull’iniziativa e sulla proprietà private, nonostante le tendenze all’interventismo e al dirigismo statale;

g)      la presenza di un’ideologia comune, composta di elementi ambivalenti e contraddittori: anticapitalisti e antisocialisti, modernisti e antimodernisti, nazionalisti e transnazionali. Questo dualismo ebbe a volte scopi di propaganda o di opportunità politica, ma in fondo costituì una tensione irrisolta dell’ideologia del fascismo.  

Questi sono i tratti del fascismo realizzatosi storicamente nel secolo scorso. Il dibattito è quali di questi tratti sono presenti nei movimenti della destra populista del nostro tempo.

  • Thanks 2
Inviato
9 minuti fa, Savgal ha scritto:

il principio del capo, con l’obbedienza incondizionata al capo carismatico da parte della massa dei seguaci, legata a questo da un rapporto diretto, privo di mediazioni

Mai quanto il Partito comunista russo e italiano 🤣

 

10 minuti fa, Savgal ha scritto:

l’operato, soprattutto nella prima fase “movimentista”, dello squadrismo

I Bolscevichi russi non ci sono andati giù morbidi 😂

 

11 minuti fa, Savgal ha scritto:

un particolare stile politico, che si esprime con nuove forme di visibilità pubblica  fatta di uniformi, parate, bandiere, cerimonie, ecc., che assunse spesso i tratti di una religione secolarizzata;

Vedi parate sulla Piazza Rossa a Mosca, ancora una volta dura stabilire chi è al vertice, forse la Corea del Nord 😂

 

12 minuti fa, Savgal ha scritto:

l’uso della violenza nei confronti degli avversari politici e di minoranze di vario genere, al fine del loro indebolimento se non annientamento fisico

Facciamo la contabilità del periodo di Stalin ? Ma alla fine il grande Pol Pot vince con ampio margine la classifica 😈

 

14 minuti fa, Savgal ha scritto:

la dichiarata volontà di distruggere le istituzioni dello stato liberale-democratico per sostituirle con uno stato di tipo nuovo, basato sul controllo totale dell’apparato e della burocrazia statali da parte del partito unico

Ancora una volta secondi con ampio distacco dopo i veri Comunisti andati al potere in giro per il pianeta 🤣

  • Melius 2
Inviato
17 minuti fa, Savgal ha scritto:

  il proposito di porre fine alla lotta di classe e ai contrasti sociali in genere

In questo caso ci sono differenze con i comunisti, i comunisti hanno semplicemente eliminato i non proletari, Pol Pot nuovamente primo con distacco stellare

 

Inviato
6 ore fa, bluesman74 ha scritto:

La destra italiana ha solo da insegnare

Veramente, a leggervi, è la sinistra perennemente sullo scranno ad insegnare qualcosa a qualcuno. Basta leggervi su queste pagine.

Inviato
32 minuti fa, Savgal ha scritto:

Il dibattito è quali di questi tratti sono presenti nei movimenti della destra populista del nostro tempo.

In effetti, sono tratti che mi pare di intravedere più nella sinistra attuale, che nella destra abbastanza insapore dei giorni nostri. Ma io lo sostengo da una vita : la sx è profondamente fascista e fascistoide, nei modi, nella politica e nei fatti.

Inviato
57 minuti fa, karnak ha scritto:

In effetti, sono tratti che mi pare di intravedere più nella sinistra attuale, che nella destra

Effettivamente Letta miete consensi in chi subisce il fascino dell'uomo forte. 

  • Haha 1
Inviato

letta è uno che prima dice tagliamo il gas russo e poi quando qualche altro compare di brigata va 

in egitto da hal coso lah a fare un contratto di fornitura esprime fortissimi dubbi. ecco chi è letta.

Inviato
7 minuti fa, audio2 ha scritto:

ecco chi è letta

Uno unto, ma non dal Signore, unto e basta.

Inviato

Certo non è del calibro di Salvini e Meloni, ci mancherebbe.

Inviato

Premesso che il tema del thread è il fascismo, quando osservo il riflesso pavloviano in cui se si parla di fascismo arriva subito al contrapposizione al comunismo, ho la stessa impressione di chi per farsi perdonare i propri peccati vi contrappone quelli degli altri.

Ad alcuni potrà sembrare strano, ma si può essere antifascisti senza necessariamente essere comunisti.

  • Melius 1
extermination
Inviato

Antifascista lo si dovrebbe essere per definizione; il fascismo andrebbe ripudiato senza se e senza ma. Invece, pare che non sia così.

  • Melius 1
Ospite
Questa discussione è chiusa.

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