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Melius Club

I masterizzati, altra mossa per movimentare da anni il supporto argenteo.


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Inviato

In altro argomento, mi casca l'occhio su di un commento di @Berico, che ha tirato in ballo il suo lettore Technics mooolto vintage.

Mi ha aperto un cassetto della memoria riguardante la compatibilità lettori/dischi "fatti in casa".

Ricordate i primi due lettori Sony usciti sul mercato? Uno era nero, misure midi, completo di tutto, telecomando. Il fratello minore (argentato), era privo di qualche funzione, poteva beneficiare di telecomando a filo (opzionale), ma costava  qualche biglietto in filigrana meno. Mi portai a casa il secondo, fu il mio primo lettore cd.

Vi ricordate le sigle? Ma non é vitale per l'argomento...c'era forse un 303 di mezzo o simile?

Quello che non capisco é come mai, nel 1982/83, anno di commercializzazione dei lettori cd, ancora non esisteva alcun computer dichiaratamente "personal", tantomeno i masterizzatori, che apparvero (a livello affidabile) solo sui Mac, via porta Scsi, all'incirca nel 1995/96, ergo circa 10 anni dopo. Eppure, quel lettore ingoiò il suo primo disco "cotto" in casa, più di 10 anni di vita dopo, e lo lesse benissimo. Quindi, qualcosa proprio non mi quadra. A voi le ipotesi...ancora oggi ci sono dei lettori costosi che poco gradiscono i cd tostati. e siamo a 40 anni di distanza. Ora, posso capire le meccaniche tarate o meno via software per la lettura compatibile con gli mp3 e masterizzati, ma qui si parla di un apparecchio che è nato una decade prima dell'avvento della masterizzazione informatica, e anche dei vari masterizzatori da tavolo (Pioneer, Philips) che nacquero parecchio tempo dopo! Dovrebbe essere "geneticamente incompatibile".

loureediano
Inviato

Perche è tutta fuffa al quadrato

Inviato

Tutti i miei lettori “solo” CD hanno sempre letto senza problemi il 💿 masterizzati. Teac 3000, VRDS10, Primare CD31, Norma Revo CD e DS1, Nagra CDC… A quali lettori moderni ti riferisci?

Inviato

Ci fu un periodo fine anni 2000 in cui ci fu un tentativo di bloccare la pirateria con lettori che non lèggevano i masterizzati mi sembra, non sono mai stato un grande masterizzatore, forse mi sbaglio…

  • Melius 1
Inviato

@giaietto @Berico Beh, ho notato incompatibilità fra diversi lettori car stereo su Toyota (il manuale della vettura oltremodo lo specificava), e anche su dei lettori Naim freschi di scatola (mio materiale per test ascolto in saletta). Ma a parte certi lettori recalcitranti (non é che vado a provare i miei dischi su tutti i lettori che mi capitano a tiro, non é quello il succo del thread), non capisco come mai dischi masterizzati poteva leggerli un apparecchio nato almeno un decennio prima che nascesse il metodo di riproduzione (e masterizzazione) di dischi registrabili. Equivale a possedere un trycorder di Star Trek mentre chiunque altro usava ancora il telefono a cornetta e disco.

Inviato

Trovato! Quanti ricordi...

 

 

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  • Melius 1
Inviato

Un cd masterizzato ed un cd duplicato industrialmente sono la stessa cosa, ottenuta tuttavia con processi diversi. Capita però che in alcuni masterizzati (non tutti) il "pit" (ossia la macchiolina nera che indica il bit) sia un pò meno nera e definita rispetto al processo di duplicazione industriale. Alcune ottiche (laser) non riuscivano a leggere i pit dei masterizzati, ed in generale erano meccaniche economiche. Che io sappia nessun sistema anti masterizzati è stato basato su questo principio, anche perchè bisogna essere parecchio imbecilli per fare un lettore cd che non legge un cd master di studio (già, in studio i master di valutazione di un disco cd si fanno col masterizzatore, strano ma vero). Idem le copie promo in tiratura limitata.

Sono tuttavia esistiti dei sistemi anticopiatura dei cd, basati sull'introduzione nei sub canali del cd di un segnale di disturbo inudibile all'ascolto, ma che faceva "impazzire" i software di copiatura e di ripping.

Sistema (facilmente aggirabile con apposite apparecchiature) che tuttavia ha creato non pochi problemi alle Case Discografiche, sia perchè inficiava il funzionamento di taluni lettori (soprattutto autoradio), sia perchè la cosiddetta copia privata è un diritto legale del consumatore e quindi non ostacolabile tecnicamente (sempre dal punto di vista legale).

Da sfatare inoltre la leggenda che dopo un po' i masterizzati diventano illeggibili, dipende dalla qualità del disco utilizzato.

Possiedo dischi masterizzati più di 25 anni fa che si leggono benissimo. I cd masterizzabili certificati per uso medicale vanno molto bene e sono garantiti 300 anni. Non si può dire altrettanto dei cd industriali. Quelli prodotti in Italia dalla Optimes negli anni '80 ormai sono illeggibili ( vedi fenomeno della "bronzatura dei cd" ).

Amaro destino per un supporto che veniva garantito eterno.....

Inviato

@TetsuSanLo so, è storia vecchia. Ma avevo letto all’epoca su una qualche rivista che il metodo di lettura dei dischi masterizzati era diverso della lettura dei dischi stampati. In ogni caso quel lettore lèggeva dischi che erano nati (masterizzati) con un metodo diverso, che un decennio prima non esisteva, tantomeno i supporti fisici. Restrizioni e tutto il resto delll’ambaradan è stato introdotto a posteriori, quando i Personal computer iniziarono a far capolino. Quando entrò in gioco il disco masterizzabile mi pare che inizialmente i lettori domestici non li leggevano, giravano solo sui lettori informatici. Poi quasi subito cambiarono direzione e fu quasi un evento rivoluzionario. Ma io avevo un lettore vecchio di più di 10 anni che già era onnivoro.😊

Inviato
1 minuto fa, dadox ha scritto:

Ma avevo letto all’epoca su una qualche rivista che il metodo di lettura dei dischi masterizzati era diverso della lettura dei dischi stampati

Non è così, la meccanica e l'ottica di lettura non fanno differenza tra masterizzati e non. Vero è che il masterizzato deve essere il più simile possibile all'industriale. Anzi, un masterizzatore Yamaha informatico (durato pochissimo sul mercato) consentiva di incidere pit più lunghi. A scapito della durata del disco, garantiva lettura migliore ed abbattimento sistematico degli errori. La tipologia dei pit diversi viene ancora usata oggi sugli HQCD ed XRCD.

loureediano
Inviato

Comunque è vero che certi lettori CD non leggevano facilmente i masterizzati, il mio Roksan Attessa Non ne voleva sapere.

Ma anche del CD di De Andrè Creuza De Ma non ne voleva sapere, da quando ho un Meridian G08 non ho più problemi legge qualsiasi CD, anche quelli bronzati

 

Inviato

@TetsuSan Eppure anni fa lessi un articolo sulle differenze tra dischi originali e non. Passato tanto tempo, cavoli, non ricordo bene. Mi pare scrivessero che il disco originale è fatto in maniera diversa, non solo per il discorso di riflessione del supporto, onde permetterne la stampa in stile catena di montaggio. Mentre i masterizzati adottano un metodo diverso molto simile a come venivano registrati i Laserdisc col metodo CAV (no CLV). Nel CLV il pickup legge a velocità costante, il CAV a velocità variabile angolare (o roba simile, non ricordo bene), ovvero questi dischi permettevano rispetto agli altri di effettuare la moviola, cosa che ai tempi surclassava alla grande quella offerta dai videoregistratori Vhs. E punto nel secondo caso i Laserdisc CAV venivano commercializzati solo in caso di edizioni speciali, anche per il fatto che vi erano costi più alti di produzione. 

E appunto, mi pare di ricordare che per i cd-r avessero adottato questo principio. Ma indipendentemente dal funzionamento, quello che non mi torna é il perchè, foss'anche che il metodo sia l'uno o l'altro a me importa poco, vorrei capire come mai un lettore nato 10 anni prima leggeva i masterizzati, mentre apparecchi più recenti, ovvero da quando fu introdotto il masterizzatore al pubblico (e i primi si sa, erano costosissimi, idem i dischi), molti lettori audio erano letteralmente ciechi, non vedevano per niente il disco. Inizialmente non mi facevo domande, i dischi sul Sony andavano, non mi posi il problema, mi accorsi dopo un pò che prestando dei dischi masterizzati ad amici (a sostituire le audio cassette) mi dicevano che non partivano nemmeno. Eppure si parla di lettori che erano comunque coscritti del Sony, o giù di lì! Da lì vennero fuori gli altarini, il business, secondo me. Avessero continuato a fare meccaniche standard come i primi apparecchi, non avrebbero fatto cassa lucrando sulle capacità dei lettori, abilitando via software o inibendone le facoltà, cosa che divenne possibile con le nuove generazioni di meccaniche, che possono essere programmate (ma per fortuna anche modificate) via software. Successe così col car stereo. Come ho scritto prima, i lettori Toyota della Yaris 2002 non leggevano i cd-r, specificandolo sul manuale, ma non solo quelli... Li leggevano si, ma scricchiolando e grattugiando. Nel 2002!! In poche parole, Le meccaniche di lettura son nate completamente efficaci al 100%, poi hanno capito nel tempo l'antifona a loro favore e hanno cominciato a darci dentro con il castrarle per sbloccarle poi a piacere o per "filosofia", facendoci credere che "-ohhhh, ma il mio lettore da 30.000 euro mi legge anche i masterizzati!"...

 

PS: Anche questo signore, risalente al 1994, legge i masterizzati, eppure nel manuale istruzioni non c'è manco l'ombra della compatibilità coi cd-r. Dico legge, perchè ce l'ho ancora e fa egregiamente il suo lavoro...

 

 

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  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

Lo standard del redbook (cd audio) e dell'orange book (cd masterizzati) non è assolutamente identico. è un po il discorso dei cdp portatili che leggono anche cd non in perfette condizioni.

ps le dimensioni dei pit e land (ossia buchi e rilievi) che contengono le informazioni dei cd musicali sono differenti tra originali e masterizzati

@dadox la masterizzazione su cdr è nata ptima in campo informatico, poi è stata utilizzata per l'audio. ovvio che l'orange book tenesse in conto la compatibilità in lettura con i lettori esitenti, all'epoca i cd anche in informatica er un oggetto costo, un masterizzatore ancor di più e l masterizzzione operazione lenta e che richiedeva cure (consigliata interafccia scsi, copia a velocità 1x o max 2x) ovvio che un masterizzato dovesse essere letto, ma un file video o audio ha problemi differenti rispetto ad un file di dati

 

Inviato
8 ore fa, TetsuSan ha scritto:

A scapito della durata del disco, garantiva lettura migliore ed abbattimento sistematico degli errori.

Certo ma che serve una unità di scrittura eccelsa se poi il disco ottenuto lo fai girare su un lettore altrettanto costoso ma che manco lo caga? Mentre un lettore antidiluviano ante dischi cotti lo legge senza problemi? Vol dire che a posteriori ci hanno fatto un business con questo, evidentemente. Sopratutto per permetterne la compatibilità coi recorder cd audio per l'hifi, che introdusse inizialmente proprio Pioneer. Comunque da quel momento secondo me l'industria ha iniziato nell'audio a grattare il fondo della padella e a giocare sporco nei confronti degli appassionati...

Inviato

@cactus_atomo Che io sappia, sul Mac se io faccio un disco audio, l'applicazione si imposta su Red Book. Ma che cambia? Foss'anche stato un fantomatico Black Book, perchè i vecchissimi lettori li leggevano? Io non parlo dei metodi, uguali o differenti che siano, parlo delle compatibilità coi masterizzati già nate un decennio prima della introduzione sul mercato, di cui sulla compatibilità non vi era alcuna traccia sui manuali istruzioni. Come fosse a loro insaputa, cosa già scontata.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@dadox ripeto orange book ènato per grantire una compatibilità con buona parte del parco macchine già installato quindi molti lettori audio potevano leggere i msterizzati. ho masterizzato poo, ma i miei lettori i masterizzati li han sempr ltto senz petrixolri problemi

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@dadox mettiamolw così, più è precisa la lettura del disco argenteo, più il lettore avrà difficoltà di lettura per anche piccole imperfezioni. 

Inviato

@dadox il CD è stato sviluppato da Sony e Philips anche per essere prodotto "at home" (registrazioni dati e audio personali) e non solo da processo industriale. Da qui lo sviluppo, poco dopo del Red, dello standard Orange. La compatibilità era un elemento necessario, onde evitare acquisto di macchine "dedicate" in lettura, che avrebbe ammazzato il mercato che si voleva sviluppare. Tutto qui. 

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