domenico80 Inviato 20 Giugno 2022 Inviato 20 Giugno 2022 ecco , il DMA aveva i trafi molto bassi . Antozzi ha i lamierini che rendono la costruzione dei suoi trafi abbastanza alti Sentirlo costa niente
walge Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 Il problema principale non è quello del nucleo da usare. E qui si fanno congetture ad ampio spettro. Il problema principale è come il trafo di alimentazione viene progettato. Normalmente i costruttori di trasformatori indistriali adottano valori di induzione alti per i loro calcoli, circa 14-15.000 gauss. Questo ha alcuni vantaggi, primo tra tutti le dimensioni non elevate ed il risparmio di rame. Se si avvolgessero i trafo alla metà. diciamo 7-8.000 gauss tutto diventa più grande e costoso ma si eviterebbero flussi dispersi anomali e ronzii vari. ( io chiedo sempre quel tipo di progettazione) Non solo, spesso non viene messo lo schermo elettrostatico tra primario e secondaro e la spira esterna per contenere il flusso disperso, che sia il nucleo a EI o toroidale. Infine bisogna sempre ricordare che l'ultimo condensatore di alimentazione verso il circuito attivo fa parte del loop di segnale; meditate gente, meditate. 🙂 Walter 1
Suonatore Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 @domenico80 infatti il problema è proprio quello.... magari lo sento se magari può valer la pena inviarli a lui per un controllo o magari farli resinare
newton Inviato 22 Giugno 2022 Autore Inviato 22 Giugno 2022 3 ore fa, walge ha scritto: Infine bisogna sempre ricordare che l'ultimo condensatore di alimentazione verso il circuito attivo fa parte del loop di segnale; meditate gente, meditate. Puoi, se ti va, spiegare meglio questa affermazione: credo che possa interessare molto...
SHAR_BO Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 @walge , ti toccherà spiegare nuovamente il circuito equivalente per i segnali . . . .
Membro_0021 Inviato 24 Giugno 2022 Inviato 24 Giugno 2022 Il 22/6/2022 at 17:22, newton ha scritto: Puoi, se ti va, spiegare meglio questa affermazione: credo che possa interessare molto... @newton non mi sembra difficile da comprendere. L'ultimo condensatore si richiude a massa con il negativo del segnale pertanto non potrà mai esistere un'alimentazione completamente separata dagli stadi d'amplificazione. Tutte le masse alla fine si riuniscono in un punto del circuito, compresa quella del segnale. Proprio per questo motivo si sente spesso affermare che un'amplificazione non potrà mai suonare meglio del proprio stadio d'alimentazione. Come risolvere il problema? Ricorrere ad un'alimentazione stabilizzata ben progettata ti mette al sicuro dai disturbi che genera un'alimentazione non stabilizzata, perché solitamente nel raddrizzamento, in particolar modo in quello con diodi non a vuoto, solitamente si generano ondulazioni residue e quant'altro in termini di disturbo; ondulazioni che "sopravvivono" anche dopo il filtraggio operato con i classici condensatori.
SpiritoBono Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 @veidt esattamente, Aloia docet. Tuttavia, non necessariamente tutte le alimentazioni vanno stabilizzate... indipendentemente dalla loro qualità alcune alimentazioni lavorano "libere" soprattutto in molti finali di potenza.
domenico80 Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 una alimentazione libera o flottante ha sempre prestazioni nettamente inferiori rispetto una stabilizzata. è una ovvia deriva tecnica
Membro_0021 Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 6 ore fa, SpiritoBono ha scritto: Tuttavia, non necessariamente tutte le alimentazioni vanno stabilizzate... indipendentemente dalla loro qualità alcune alimentazioni lavorano "libere" soprattutto in molti finali di potenza. @SpiritoBono stabilizzare l'alimentazione di uno stadio finale potente è certamente complicato perchè la stabilizzazione prevede l'uso di un trasformatore solitamente del 30% maggiorato oltre all'utilizzo di pozzi di corrente. Pertanto s'immagina facilmente cosa vuol dire stabilizzare lo stadio finale di un finale da 1000 watt o in classe a pura con le tensioni e le correnti che si mettono in gioco. Ciò spiega perché solitamente lo stadio finale viene escluso dall'alimentazione stabilizzata nei finali potenti...i finali Norma ad esempio sono completamente stabilizzati ma non sono mostri da 500-1000w 8 ohm che raddoppiano al dimezzarsi del carico.
walge Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 Quello che vedete sono due circuiti, il primo in alto è un classico circuito con un triodo configurato a catodo comune. LA Rl è la resistenza anodica, Rk quella catodica con in parallleo il condensatore Ck; Rg1 è la ressitenza di griglia in ingresso. La Ebb è raffigurata una batteria ma possiamo sostituirla con un alimentatore dove ci sia un condensatore di livellamento; di fatto poi la batteria è anche assimilabile ad un condensatore. Quello sotto è il reale circuito equivalente in ac, cioè in presenza del segnale e non in forma statica. Cmme si può vedere la valvole è sostituita dal suo circuito equivelnte formato dal generatore mu x Ei ( il segnale in ingresso amplificato mu volte) ed Rp, la ressitenza interna della vlvola. Poi troviamo la Rl che è la resistenza anodica che è ancorata a massa proprio perchè in ac il condensatore o la batteria risulta essere un corto. Anche la Rk non è disegnata perchè il condensatore di catodo è anch'esso un corto circuito in presenza di ac ( il segnale di fatto) Le figure provengono dal mitico Radiotron, la bibbia della elettronica valvolare. Mi fermo qui A disposizione per qualunque chiarimento. Walter
walge Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 Leggo alcuni post relativi agli alimentatori. @veidt leggo gli ultimi tuoi post che per me non sono prorpio condivisibili come teoria. Poi non ho capito cosa è l'alimentazione libera o flottante citata da Domenico80 Walter 1
domenico80 Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 una alimentazione flottante significa che non è stabilizzata e che , quindi , può variare la tensione in uscita , VCC , rapportata la tensione 230 VAC , pur se di poco , o dipendentemente dal carico libera la definisce così Spirito Bono e penso sia un gergo a significare che è libera o non ha stabilizzatori
corrado Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 5 minuti fa, domenico80 ha scritto: una alimentazione flottante significa che non è stabilizzata Mi sa che il termine è improprio.
domenico80 Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 senz'altro , ma rende l'idea in quanto varia la VCC La definizione corretta potrebbe essere .......... non stabilizzata
domenico80 Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 1 ora fa, veidt ha scritto: stabilizzare l'alimentazione di uno stadio finale potente è certamente complicato perchè la stabilizzazione prevede l'uso di un trasformatore solitamente del 30% maggiorato perché ?
Membro_0021 Inviato 26 Giugno 2022 Inviato 26 Giugno 2022 Il 25/6/2022 at 11:38, walge ha scritto: eggo gli ultimi tuoi post che per me non sono prorpio condivisibili come teoria @walge se alludi a quanto scritto sui diodi termoionici ovvero migliori nel raddrizzamento rispetto ai semiconduttori, mi referivo ad un articolo letto su Chf 83 dal titolo "Alimentazione valvolare? Si grazie!" Dove si dimostra che il raddrizzamento a tubi presenta un vantaggio di non poco conto: quello di una commutazione dolce che contribuisce al contenimento in ampiezza ed estensione dello spettro del rumore di ondulazione in uscita all'alimentatore. Questo sempre non tenendo in conto l'alimentazione stabilizzata. In quest'ultima entrambi i diodi sono efficaci per far sparire ogni residuo di rumore. Per questo chi adotta l'alimentazione stabilizzata solitamente preferisce i semiconduttori anche per la loro maggiore praticità (come Aloia o Luc Manley). Quando Luc Manley disse "Bullshit" nell'intervista a Benedetti riguardo l'uso della valvola nell'alimentatore, penso intedesse che la valvola va messe dove serve (sul segnale!) ma sappiamo tutti che le alimentazioni di Manley sono rigorosamente stabilizzate. Un mio conoscente afferma che per tensioni non elevate sarebbe sufficiente nel classico alimentatore con raddrizzatore a semiconduttori usare una resistenza in serie posta tra l'ultimo condensatore e l'anodo...ma credo poco ad una soluzione simile (anche perché non mi ha mai fatto vedere uno straccio di misura). Il 25/6/2022 at 12:11, domenico80 ha scritto: perché ? @domenico80 credo sia per via del pozzo di corrente che un'alimentazione stabilizzata va a creare
domenico80 Inviato 27 Giugno 2022 Inviato 27 Giugno 2022 @veidt non so cosa sia il pozzo di corrente , ammetto la mia non conoscenza. rilevo invece che stabilizzata o non stabilizzata , usando , esempio , un 300 VA , i 300 VA sono compatibili sia alla stabilizzata che all'altra e che non si sentono differenze nè se ne rilevano in laboratorio tuttavia una alimentazione stabilizzata , x la mia esperienza ( noi la si usa sempre sugli stadi finali di potenza ) non è possibile confrontarla con una alimentazione tradizionale perché la stabilizzata è sempre nettamente migliore , come risultato finale all'ascolto tralascio i rilievi strumentali che sono oggettivamente non confrontabili , rispetto la solita da tutti usata. Consideriamo che una non stabilizzata varia tantissimo , parlo sempre di ascolto , le sue prestazioni dipendentemente i cap elettrolitici usati , il loro posizionamento ed il loro cablaggio ricordiamo che i cap della cella di filtro sono , in gergo , sul percorso del segnale Uno stabilizzatore , se ben fatto , è assimilabile ad un accumulatore , come risultati strumentali
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