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Cello Stradivari Grand Master... clone?


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Salve a tutti, alcuni giorni fa sono venuto in possesso di questi diffusori, pagati poco, acquistati (insieme ad altre cose), da un tizio che le ha prese all'asta, con altre attrezzature (mixer, finali, strumenti musicali ecc...), questi bestioni erano rimasti invenduti...

L'iniziale entusiasmo é stato subito ridimensionato per via del fatto che le casse, pur ben fatte e simili alle originali, montano componenti diversi e/o modificati...i mobili ricalcano le dimensioni il mumero dei driver, le loro dimensioni e il posizionamento sul baffle...

Il primo indizio che fosse in oggetto "taroccato", l'ho avuto dai woofer, da 12 pollici, ma con sospensioni in tela trattata e di aspetto diverso dagli originali...

Ma facciamo un po' di storia...

  • Melius 1
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Dopo il fallimento della Mark Levinson Audio System, rilevata dalla  Madrigal, Levinson fu estromesso dalla sua società  e condannato a non operare più nel settore hifi...Levinson intento' una causa contro la Madrigal e fu revocato il divieto di creare future società in ambito audio, mentre non poté più usare il suo nome sulle sue creazioni...

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Nel 1984 creò la Cello Ltd., con il chiaro intento di produrre le migliori apoarecchiature audio, senza compromessi, adatte sia per il settore professionale che per l'audiofilo evoluto...e facoltoso...

Tra i mumerosi oggetti prodotti dalla Cello, nel 1990 escono sul mercato le Stradivari grand Master,  modello di punta della linea di diffusori...

Levinson utilizzò per le prime serie prodotte, altoparlanti Acoustic Research (AR), da sempre grande estimatore del brand...

I tweeter vennero modificati sostituendo le sospensioni originali (tre gocce di collante siliconico), con quelle in carta...

Il diffusore si sviluppa in un array di midrange e tweeter (8+8 per cassa), supportato da due woofer da 30cm, simili a quelli delle AR Lst/10 p greco.

Caricamento in cassa chiusa...

La particolarità é che ogni cassa ha al suo interno 2 distinti sistemi di diffusori a 3 vie, uguali, ognuno con 1 woofer, 4 midrange e 4 tweeter, ogni sistema ha il suo crossover (quindi 2 per cassa), e una morsettiera tri-wiring che accetta forcelle o occhielli (sono delle barre filettate con bulloni di bloccaggio, 2 set triwiring per cassa).

L'efficienza é  alta, sui 95/96db, l'impedenza molto bassa, sui 2 ohm, per questo si rende necessario il pilotaggio di ogni sezione con un canale di amplificazione.

Alcune versioni avevano il frontale inclinato verso l'interno, per un più facile settaggio dell'immagine stereofonica...

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Le successive versioni adottarono driver della danese Dynaudio, woofer 30w/100, midrange a cupola d54 e tweeter d21/2...

Le finiture erano in legno e con sovrapprezzo, laccate nere...

Esistevano alcune versioni laccate bianche e bianche satinate con frontale e posteriore nero...

In totale ne sono state prodotte 110 coppie...tra gli utilizzatori, parecchi musicisti e studi di registrazione...

In rete c'è abbastanza letteratura sulla storia e le  caratteristiche tecniche ecc...

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A memoria non ricordo di averne mai vista una coppia dal vivo...

Ho però ascoltato le Cello Amati in una catena tutta Cello, e sono straordinarie, molto diverse, in meglio rispetto alle Lst da cui derivano (driver ottimizzati, nuovi crossover, mobile irrobustito ecc..)

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E ora veniamo alle mie "bare"...😁

Le casse sono in buone condizioni, i driver sono tutti funzionanti e la suddivisione in due sistemi distinti ricalca le originali...gli altoparlanti però non sono originali, il cavo interno é dozzinale, le morsettiere sembrano quelle originali, ma dietro c'è  una piastra in metacrilato nero con i crossover chiaramente fatti artigianalmente.

Mi chiedo...perché togliere tutto e rimpiazzare con altri componenti?

Se fossero dei cloni ha senso, sono ben fatti, ma se erano originali perché ridurle così? Sono stati venduti i componenti? Si sono danneggiati?

Comunque sia, non ho intenzione di mettermi a cercare le parti originali, spenderei una fortuna e neanche sono sicuro di reperire tutti i pezzi, figuriamoci trovare lo schema dei crossover ecc...

Le ho smontate e controllate, ho rifatto i filtri con componenti migliori  secondo lo schema di quelli che ho trovato all'interno...

 

 

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ciao Gianluca. vai a capire cosa è successo. . . pensa che un'amico mi ha fatto vedere dei diffusori importanti, mi sembra capriccio continuo, che i figli del proprietario si diceva avessero usato come pali per una porta da calcio. . . erano distrutte. . . !

complimenti comunque x il lavoro che stai facendo

  • Thanks 1
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ma sul retro,sopra la vaschetta dei morsetti,non c'è la targhetta che riporta il modello del diffusure?

è molto strano,perchè anche se fossero dei cloni,dove hanno reperito le informazioni relative ai componenti?

non esistono informazioni online,e neanche nelle riviste storiche credo non sia mai stato pubblicato lo schema dei filtri.

per progettarle "da zero", credo servirebbe molta competenza.

oppure hanno avuto la possibilità di "studiare" una coppia originale,e copiarle...

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Bè che dire i soliti complimenti. Sembrava partita male e invece è una storia a lieto fine. Il fatto che suonino meglio dei riferimenti che hai nel tuo antro delle meraviglie, infittisce ancora di più il mistero sulla loro origine. Certo il crossover ha un'apparenza modesta ma se quelli sono i risultati, tanto di cappello 

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@lucaz78 non so' che dire, credo che qualcuno abbia voluto costruire delle copie, ma probabilmente con i diffusori originali hanno da spartire solo la forma e le dimensioni. 

Ma questo lo sapevo, una coppia originale viaggia tra le 10 e le 20 mila euro, io per 2000 euro ho preso le casse, una chitarra (già venduta a 600 euro) e un paio di clarinetti...😉

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