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Melius Club

Il Ponte sullo Stretto di Messina


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Inviato

Rimango francamente basito dall'intera faccenda... Quasi senza parole per la spudoratezza con la quale si pensa solo di "pronunciare" la parola "Ponte sullo Stretto". Al di la delle diverse correnti pro o contro. Cioè forse vi sfugge che siamo stati decenni a spendere una valanga di soldi in progettazione, commissioni, enti concessionari, studi ambientali /paesaggistici, redazione del progetto definitivo, per arrivare al D day con l'affidamento degli appalti. Tutto bloccato (per l'ennesima volta) sotto il governo Monti (che ci azzeccano i 5s). Una valanga di soldi pagati in penali e adesso riniziate daccapo con il ponte? Addirittura mi casco' la forchetta sul piatto quando tempo fa sentii che avrebbero fatto di nuovo la comissione parlamentare per l'esame delle diverse alternative progettuali... Ma fate sul serio? Davvero? Avevamo il progetto definitivo per Zeus... Bah sono esterrefatto. 

Poi sul finanziamento dei privati. Ma voi davvero pensate che il costo di un progetto del genere siano assorbiti internamente dai privati. 

captainsensible
Inviato

@dover quel cinema vale per ogni opera in Italia.

Guarda cosa succede per un inceneritore a Roma...cade un governo !

CS

Inviato
5 minuti fa, captainsensible ha scritto:

premesse per collegarlo alla rete viaria lato penisola ci sono, almeno per la parte stradale

Anche se le pendenze ammissibili sono meno severe di quelle ferroviarie, le opere stradali di raccordo al ponte non sono per nulla banali, considerata la morfologia (montuosa) sponda Calabria. 

Inviato
4 minuti fa, captainsensible ha scritto:

quel cinema vale per ogni infrastruttura in Italia.

Eh ho capito. Però sono soldi nostri, vostri... Anche basta direi... 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@meliddo sulla carta quasi tutto è tecnicamente fattibile ma come dicono in francia i fatti sono betie testarde. ponte praticamente a campata unica, in una zona fortemente sismica con le coste che si allontanano di circa 3 cm all'anno., il tutto complicatodalle correnti e dai forti venti. mettiamoci poi che mentre si realizzano le campate la circolazione delle navi nello stretto risulterebbe pure compromessa. fare una campata girevole di 3 km di lunghezza e larfg con due corsie per i treni e 4 per le auto la vedo quaiimpossibile. non sono contro le grandi opere, ma vanni valutati i costi e le altre priorità. la costa calabrese è difficle da gestire un po meno gravem la situazione in sicioia dove però ci sonocase lungo quasi tutta la costa. personalmnt non mi pare il ponte questa opera di grane utilità, le merci posson viaggiare meglio ed in modo pià economico via mare per arrivare ai portidel restodi italia senza la strozzaturadi arrivarea villa an giovnni e da li muoversi verso l'italia e l'europa il turismo internazionale prende l'aereo. a reggio arrivano i freccia rossa ed i freccia bianca ma ripeto ci sono limiti seri dovutialla orografi, in pratica stalae autstrdae linea ferroviaria corrsn uasi paralelel al mare soazio verso linterno non c'è. dobbiamo smetterla di ragionare con la logica degli spostamenti su gomma per persoene merci

captainsensible
Inviato

@wow sicuramente, ma è un discorso tecnico quello, non di opportunità.

 

CS

Inviato

Opere pubbliche importanti hanno anche un valore simbolico di capacita’ tecnica.

Il costo e’ di circa 4 miliardi di euro, bisogna vedere qual e’ il punto di pareggio finanziario considerando il traffico stimato ed il pedaggio al netto delle manutenzioni e ammortamenti.

Sono opere che danno lavoro ed entrate a migliaia di lavoratori ed imprese subappaltatrici, per un decennio, come ogni opera pubblica importante generano un copioso moltiplicatore: hanno poderosa funzione anticiclica.

Il Ponte no, il rigassificatore no, le centrali nucleari no, le perforazioni no, la tap no, la tav in val di susa no,

come si puo’ pensare ad un paese moderno fondato sui no che spesso hanno una radice ideologica piu’ che una giustificazione reale?

 

Gaetanoalberto
Inviato

Sarebbe triste continuare a studiare altri 30 anni, senza fare una mazza. Vedasi Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Un bell'investimento su infrastrutture siciliane, ed un asse longitudinale calabro adriatico, completerebbero. 

  • Melius 1
Inviato
11 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

poi vorrei essere sicuro che in corso d'opera lo stato venga a mettere la mai nelle tasche dei cittadini

Hai perfettamente ragione ed è per questo che non mi va di addentrarmi in questo argomento che per quanto mi sia odioso non posso aver ignorato durante la mia carriera.

Si gioca con le parole:

Titolo

"Costruzione di terza corsia per la tratta autostradale da Qui a Lì" - Esecuzione dei lavori in autofinanziamento.

In realtà

Erogazione di 1/3 dell'importo dei lavori a carico dello Stato in quanto proprietario dell'arteria in questione.

Assicurazione da parte del CIPE dell'approvazione dell'aumento delle tariffe per il recupero dei 2/3 rimanenti in (non mi ricordo più) n anni.

Poi naturalmente l'incremento tariffario resta.

Inviato
11 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Il costo e’ di circa 4 miliardi di euro,

Ne è costato 5,5 il Mose dici che costerebbe così “poco”? 

Inviato
4 ore fa, lampo65 ha scritto:

la regione sicilia una delle mangiatoie più vergognose che abbiamo in Italia, si fa le infrastrutture per dare un senso al ponte...dai ostrega😅

E proprio questo il senso di quel che dicevo. Un ponte così lo può fare solo lo stato centrale, mi rispondono che si devono fare prima le infrastrutture intra regionali, faccio notare che intra regionali se li deve fare una regione più autonoma ancora  che se fossimo un federarazione. Infine mi dite chi in un verso chi in un altro che la Sicilia non è in grado.
Ho chiuso il cerchio con “che stiano così allora”

dov’è la contraddizione ?

Inviato

Il mose ne doveva costare 2,5 di miliardi, chiuderà vicino ai 7 (se mai chiuderà)  E' il famoso effetto moltiplicatore delle opere pubbliche. 

  • Haha 1
Inviato
12 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Sono opere che danno lavoro ed entrate a migliaia di lavoratori ed imprese subappaltatrici, per un decennio, come ogni opera pubblica importante generano un copioso moltiplicatore: hanno poderosa funzione anticiclica.

Il Ponte no, il rigassificatore no, le centrali nucleari no, le perforazioni no, la tap no, la tav in val di susa no,

come si puo’ pensare ad un paese moderno fondato sui no che spesso hanno una radice ideologica piu’ che una giustificazione reale?

Onestamente nessuno qui si è detto contrario a tutto, ma al contrario si sta discutendo cercando di capire, magari mettendo altre infrastrutture come priorità rispetto al ponte, ammesso e non concesso che poi qualcuno voglia realmente realizzarlo quel ponte e non usarlo come specchietto per le allodole tirando politicamente a campare come e già stato fatto nelle passate legislatura del cdx.

Inviato

@mozarteum

Non riusciamo a uscire dalla stessa ottica che ha permesso di riempire città e paesotti di rotonde e pavimentazioni in porfido anziché fare opere che non si vedono e portano voti come nuovi acquedotti, con le conseguenze che vediamo tutti.

È la sbruffonata per vedere che ce lo abbiamo lungo. 

È inutile girarci intorno. Il ponte sullo stretto è un'opera dall'altissimo rapporto costi/benefici. Solo di opere accessorie, esempio bretelle di raccordo occorrerebbero opere per importi vicini a quelle del ponte steso che si aggiungono agli inevitabili guasti ambientali in una zona delicatissima dal punto di vista geotecnico e tettonico. 

Che benefici può avere un'opera del genere quando da queste parti (mi trovo in zona e con il dibattito pro/contro ponte di Messina e gli aspetti progettuali ci sono cresciuto oltre ad averci avuto a che fare professionalmente anche se in modo indiretto) mancano ancora asili nido, strade e ferrovie? 

Non è eco-qualunquismo. È semplicemente buon senso. 

  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato
24 minuti fa, Jack ha scritto:

che intra regionali se li deve fare una regione più autonoma ancora  

Premesso che la Regione deve  essere chiamata ad un impegno proprio, sacrosanto, onde evitare previsioni non praticabili, l'adeguamento di dimensione autostradale e ferroviaria non potrebbe mai essere rimesso alla Regione, a meno che non si abbia un idea piuttosto vaga di costi ed investimenti necessari. 

Del resto questo non è avvenuto in nessuna parte d'Italia. 

Per questo dico che, sacrosantamente, un investimento per infrastrutture interne alla Sicilia, con l'asse longitudinale Reggio Calabria Puglia che manca, sarebbe più facile ed utile. 

Se poi l'alternativa fosse: qui o si fa il ponte o si muore, sono per la vita. 

Ma non preoccupatevi, sono solo chiacchiere da bar. Non le nostre, ma le presunte proposte del cdx. 

  • Melius 1
Inviato

@Jack  tu davvero pensi che al sud le infrastrutture mancano solo perché si mangiano i soldi

Pensi che altrove ferrovie, autostrade le costruiscono con finanziamenti regionali?

Il viadotto di Genova? 

 

Inviato

@wow guarda se va bene a chi ci vive, nessun problema. 

Pago tranquillamente la mia parte.

Certo che se fossi un calabrese o un siciliano chiederei altro prima del ponte.

Ma, ripeto,  se sta bene a loro , ok

 


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