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Jazz!


analogico_09

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Inviato

Jabbo Smith fu un potenziale concorrente di Louis Armstrong. Un grosso errore fu di non entrare nell'orchestra del Duca, le sue incisioni del periodo restano comunque validissime. La crisi economica successiva lo spinse a fare altro.

analogico_09
Inviato
21 minuti fa, Ivo Antonio ha scritto:

È stato un periodo molto speciale in quella che è la storia di questa musica.

 

 

Assolutamente, ci è ben noto, ne parliamo spesso, e spesso celebriamo il grande contributo dato per la diffusione del grande jazz dalla gloriosa etichetta Blue Note di cui ci sono ben note anche le vicende storiche comprese quelle dei due geniali "patron".

13 minuti fa, Ivo Antonio ha scritto:

Jabbo Smith fu un potenziale concorrente di Louis Armstrong. Un grosso errore fu di non entrare nell'orchestra del Duca, le sue incisioni del periodo restano comunque validissime. La crisi economica successiva lo spinse a fare altro.

 

 

Durante i periodi creativi iniziali durante i quali si avvicendano le grandi novità muasicali, artistiche in genere, diventa difficile stabilire chi abbia dato di più o di meno, non serve neppure fare di queste "speculazioni" sulle "concorrenze" più adatte agli "sport": le figure che fanno la "leggenda", o quasi.., sono spesso molteplici, ciascuna con le proprie particolarità che sommate alle particolarità di altri musicisti, o artisti, altrettanto innovativi, fanno la grande musica, la grande arte. Un unicum, insomma.., perlomeno a me piace vederla in questo modo.

 

analogico_09
Inviato
41 minuti fa, Ivo Antonio ha scritto:

Jabbo Smith fu un potenziale concorrenJabbote di Louis Armstrong

 

Jabbo, grande tromba, sembra forse puntare più sul virtuosismo musicale, sulla velocità, tende a stupire l'aacoltatore; Armstrong esprime invece , per come la sento io, un grado di musicalità sempre virtuosa ma più poetica, più "dolente", più "sensibile".
 

 

 

 

Heebie Jeebies Il traduttore google le riconosce come appartenenti alla lingua Hindi ... significato.., pare nulla.., significato "scat"... :classic_biggrin:

 

Leggenda vuole che lo "scat" vocale nacque durante la registrazione di tale brano, quando il foglio su cui erano scritte le parole cadde dal leggio e Armstrong con grande disinvoltura e padronanza musicale improvvisò un testo "cianfrugliato"... da cui poi arrivarono anche i celebri, articolatissimi "scat" di Dizzy Gillespie & C. ...

 

 

Inviato
14 minutes ago, analogico_09 said:

puntare più sul virtuosismo musicale, sulla velocità, tende a stupire l'aacoltatore; Armstrong esprime invece , per come la sento io, un grado di musicalità sempre virtuosa ma più poetica, più "dolente", più "sensibile".

Un pò il Dizzy Gillespie dell' epoca. Non dimentichiamo che entrambi inventarono quel tipo di linguaggio, ognuno a modo suo.

analogico_09
Inviato
2 ore fa, Ivo Antonio ha scritto:

Un pò il Dizzy Gillespie dell' epoca. Non dimentichiamo che entrambi inventarono quel tipo di linguaggio, ognuno a modo suo.

 

Conservo sempre buona memoria di ciò che mi sia già noto.

Mi sfugge che Jabbo usasse lo scat vocale, era certamente un vocalista, lo stesso Armstrong fu "scat" per caso inizialmente, e poi perfezionò quella tecnica, con la sua voce roca, fino a diventare una caratteriatica saliente del suo stile. Come dicevo, difficile stabilire le primogeniture e il meglio o il peggio dei tempi leggendari; le strade dei due trombettisti spesso si incrociano, anche per lo stile musicale.., entrambi eccellenti musicisti, impararono la musica, le tecniche, le grammatiche, le teorie Armstrong in riformatorio; Jabbo in orfanotrofio.., la musica l'avevano già nel sangue da giovanissimì la loro università fu la strada. Erano un po' come Coppi (Satchmo ) e Bartali (Jabbo), il primo un po' più avanti, ma non "migliore" del secondo in senso assoluto. Percorsi in parte analoghi, esiti diversi.., più sfortunato fu Jabbo, ma la graditudine per aver dato il loro enorme contributo nell'evoluzione del jazz va ad entrambi.
Tuttavia dietro un analogo modo di suonare veloce in modo tecnico potrebbero esserci finalità musicali diverse.

Gillespie non è certamente una tromba da "slow", ma la sua velocità resta tuttavia sempre poetica, mai di virtuosismo fine a se stesso, non che quello di Jabbo lo sia, e come Armstrong e Jabbo, quest'ultimo un po' meno, Dizzy rivoluzionerà il jazz con la sua poesia e la sua tecnica. 

Non c'è meglio, non c'è peggio, né primo, secondo e terzo.., sia lode e gloria a tutti i grandi musicisti che fecere la grande musica afroamericana per tutti gli uomini del blues e per gli altri di colore diverso ma pieni di fraterna buona volontà musicale, poetica, umana contro ogni forma di discriminazione e di razzismo.

 

 

 

 

Inviato

Ecco un esempio di un grandissimo, che fa su questo brano quello che altri non riescono a fare, ma qualcosa manca.  Posto anche un'esecuzione di Randy Brecker, che a mio avviso cattura l'attenzione dell'ascoltatore con più poesia.

 

Inviato

Ecco Randy, sente di più quella che è questa composizione. Il jazz è una musica un pó speciale, chi ha i migliori mezzi tecnici fa uno standard alla propria maniera ma anche altri riescono ad estrarre dalle stesse armonie delle versioni altrettando valide.

 

 

analogico_09
Inviato
2 minuti fa, Ivo Antonio ha scritto:

Ecco Randy, sente di più quella che è questa composizione. Il jazz è una musica un pó speciale, chi ha i migliori mezzi tecnici non sempre riesce a dare le versioni migliori di uno standard.

 

 

Pienamente d'accordo. Non è mai sta la mia tazza di te preferita Winton Marsalis, un musicista eclettico, suona anche musica classica in modo levigato, padrone di un'ottima tecnica e di uno stile accattivante a discapito della sostanza espressiva che viene sacrificata anche in questa struggente Ballad of the Sad Young Men:

Non conosco la versione di Randy Brecker.

Inviato

Su un brano così battuto Wynton riesce a fare tantissimo e non dire niente. Succede. Ci sono esecutori classici che fanno la stessa cosa.

Metterò altri standard, se gradito, così da fare dei confronti.

analogico_09
Inviato
25 minuti fa, Ivo Antonio ha scritto:

Ecco Randy,

 

 

Prima non appariva nel post, bellissima, bellezza di forma, di stile e di sentimento.

analogico_09
Inviato

Una splendida versione "vocal" 

 

 

Inviato

Grandissimo trio.

Per par condicio metto un brano di un altro famoso trio. Pura poesia, fra le migliori cose che ha fatto.

 

 

  • Melius 1
Inviato
11 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Erano un po' come Coppi (Satchmo ) e Bartali (Jabbo), il primo un po' più avanti, ma non "migliore" del secondo in senso assoluto

Magnifica! Il paragone calza a pennello. Dizzy, secondo me, era un'altra cosa, è considerato uno dei principali "codificatori" del be-bop, secondo, non saprei dire se in senso cardinale od ordinale 🙂, solo a Bird

Ciao

D.

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

Dizzy, secondo me, era un'altra cosa, è considerato uno dei principali "codificatori" del be-bop, secondo, non saprei dire se in senso cardinale od ordinale 🙂, solo a Bird

 

 

Dall'imperdibile libro "La Leggenda di Charlie Parker" (Arnoldo Mondadori Editore, da anni fuori catalogo, solo usato) di Robert G. Reisner, critico d'arte, "addetto ai lavori", organizzatorie di concerti jazz, gestore di locali, se non ricodo male, etc, il quale raccolse le testimonianze vive e dirette di molte persone che in vario modo e per vari motivi vennero a contatto con Parker (amici, conscenti, i grandi colleghi, musicisti vari, parenti, critici, il tassista, un liutaio gestore di un negozio di strumenti antichi, frequentato anche da Varèse che era l'idolo di Bird, etc).

 

Quella che segue è una parte della testimonianza di Dizzy Gillespie che copio a mano:

 

" Negli anni di guerra, quando gli appartamenti erano scarsi [...] mia moglie ed io trovammo un posto comodo. Per evitare proteste, io mi esercitavo sempre in uno studio, ed evitavo di provare le cadenza di tromba di sera. Erano le tre del mattino: suona il campanello, ed io apro la porta per quel tanto che permette la catena. C'era Bird, con lo strumento in mano: 'Fammi entrare, Diz, ce l'ho fatta; devi sentire questa roba che ho elaborato'. Io avevo trascvritto gli assoli di Bird, cosa che lui non aveva la pazienza di fare. 'Non ora' dissi; 'Più tardi, domani.'

'No!' gridò Bird 'domani non me le ricordo, ce l'ho in testa adesso. Fammi entrare, ti prego.' Dall'altra stanza mia moglie gridò: 'Buttalo fuori' edi io, ubbidiente, gli sbattei la porta in faccia." Allora Parker imboccò il sax e suonò il pezzo sul pianerottolo. Io afferrai carta e matita e lo trascrissi da dietro la porta"
 

 

  • Thanks 1
Inviato

Posto quest'album dedicato alle composizioni di un altro grande del be bop, Tadd Dameron. Sono composizioni che fanno fare un salto a questa musica rispetto all'era dello swing.  Joe Lovano  ha fatto un pò di tutto, come si addice ad un sassofonista moderno, eccolo qui nella veste di bopper. Per chi non lo sapesse, la 52. strada era quella in cui c'erano i locali in cui di notte si riuniva quella generazione di musicisti.

 

 

Inviato

Dal catalogo Blue Note, uno che davvero ebbe a che fare con gli istituti psichiatrici dell'epoca, un genio che ha rivoluzionato il modo di suonare il pianoforte e ovviamente uno dei grandi del bebop.

 

 

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