Ivo Antonio Inviato 8 Gennaio 2024 Inviato 8 Gennaio 2024 Una versione più moderna di questo standard, un live in un club di Monaco di Baviera. Claus Raible è un pianista austriaco.
analogico_09 Inviato 8 Gennaio 2024 Autore Inviato 8 Gennaio 2024 1 ora fa, Ivo Antonio ha scritto: Per chi non lo sapesse, la 52. strada era quella in cui c'erano i locali in cui di notte si riuniva quella generazione di musicisti. Beh.., chi frequenta questo topic sa della 52 street la strada "fucina" del jazz... un must.
analogico_09 Inviato 8 Gennaio 2024 Autore Inviato 8 Gennaio 2024 Uno dei locali preferiti dai doppers fu il leggendario Minton's Playhouse.., che stava da un'altra parte... fondato dal tenorsassofonista Henry Minton nel 1938 sulla 118ª Strada Ovest, al primo piano del Cecil Hotel a New York. Celebre questa foto...una riunione di geni... più recente
analogico_09 Inviato 9 Gennaio 2024 Autore Inviato 9 Gennaio 2024 Altro club leggendario della 53, Spotlite Club Parker e Dexter Gordon.., una chicca
Ivo Antonio Inviato 9 Gennaio 2024 Inviato 9 Gennaio 2024 Alcuni restarono lontano dai prodotti che espandevano lo stato di coscienza ed hanno suonato nei decenni successivi, altri invece si fermarono presto, Dodo Marmarosa, Fats Navarro e su di tutti Bud Powell, un pianista che ha rivoluzionanto il modo di esprimersi sullo strumento. Dopo di lui il piano jazz fu un'altra cosa. Peccato per il mancato riconoscimento in patria. Dalla sua biografia il famoso film di Bertrand Tavernier con Dexter Gordon
Ivo Antonio Inviato 9 Gennaio 2024 Inviato 9 Gennaio 2024 Dalla fucina del bop uscirono tanti musicisti. Non poteva mancare un'incisione del quintetto di Miles Davis. Suonavano tutte le sere provando e riprovando gli stessi pezzi. L'intesa della band è perfetta, vale anche per i gruppi di Winton Marsalis, ma qui si tratta di musicisti di un altro periodo storico. Hanno inventato il jazz mainstream e li si insegna oggi nelle scuole.Non fanno accademia, nessuno gli scrive gli assoli o arrangia le esecuzioni.
Ivo Antonio Inviato 9 Gennaio 2024 Inviato 9 Gennaio 2024 Rispetto a Dizzy Gillespie Miles aveva un altro modo di sentire la musica e le pulsioni del periodo. In quest'album del 1971, non conosciutissimo ma fra i suoi migliori a mio modesto avviso, Miles ci porta ad una riflessione sul quella parte del mondo afroamericano ancora tenuto escluso dal sogno americano.
analogico_09 Inviato 10 Gennaio 2024 Autore Inviato 10 Gennaio 2024 Per tornare allo spirito di questo topic che vuole essere discorsivo... Miles Davis mentre suona il Bop inventa il Cool di soppiatto con il suo lirismo più tagliente, "morbido" e rarefatto, in parte mutuato da Lester Young, rispetto alla tromba di Gillespie e ad alle altre trombe bop, creando uno stupefacente, inedito contrasto sonoro ed espressivo con la frase torrenziale di Parker
analogico_09 Inviato 10 Gennaio 2024 Autore Inviato 10 Gennaio 2024 Piace molto anche a me Jack Johnson, ne parlavo qui a proposito del formidabile due iniziale ingaggiato con JohnMcLaughlin in modo improvvisato ed inatteso.., c'è tutta una storia di casualità che entrano in ballo mentre il chitarrista suonava il suo riff... Davis era appassionato di box sport nel quale si dilettava.., con questo musica destinata a fungere da colonna sonora per un documentario sul pugile nero, rende omaggio al primo afroamericano che vinse il titolo dei pesi massimi nel 1908 "Johnson è considerato da molti esperti di boxe uno dei più grandi pesi massimi di tutti i tempi. Figlio di ex schiavi, Johnson si faceva beffe delle convenzioni sociali e razziali dell'epoca, celebrando la propria grandezza sulla stampa, guidando auto fantasiose e vestendosi con abiti costosi, e pronunciando e agendo in modo impenitente la sua preferenza per le donne bianche. Per i razzisti prevalenti in quel periodo Johnson era un demone, l’incarnazione vivente del collasso razziale del paese e dei pericoli morali, persino religiosi, del meticciato. Non appena Johnson vinse il titolo dei pesi massimi nel 1908, sulla stampa si diffusero grida per una “Grande Speranza Bianca” per rivendicare il titolo, riscattare la razza bianca e rimettere a posto il mondo. Quando Johnson sconfisse l'ex campione James Jeffries nel 1910, in tutto il paese si verificarono rivolte razziali, che provocarono almeno 20 morti." Iconica , epocale questa immagine insostenibile per i tempi. Un uomo bianco steso a terra ai piedi del "negro" che lo aveva messo KO con il pubblico formato quasi esclusivamente da bianchi (mi pare vedere un solo afroamericano) che osserva attonito ed incredulo prima che esplodessero le violenze. Ascoltare nel finale onirico la tromba di Davis di straziante lirismo.. già segnato il punto «I'm Jack Johnson. Heavyweight champion of the world. I'm black. They never let me forget it. I'm black all right! I'll never let them forget it!»
Ivo Antonio Inviato 10 Gennaio 2024 Inviato 10 Gennaio 2024 21 hours ago, analogico_09 said: rispetto alla tromba di Gillespie e ad alle altre trombe bop Miles era un genio con delle idee, che ebbe anche il merito di scoprire musicisti come Dave Holland, Bill Evans, Mike Stern. Dizzy era tutta un'altra personalità, non si trovò neanche ad incidere con chi aveva cercato di emulare Bird, Phil Woods o Jackie McLean (che incise quattro brani con Miles su Blue Note). Miles rischiava con nuove idee, Dizzy suonava in giro, a volte cose più interessanti, altre meno, ma niente di veramente innovativo. Due modi diversi di vivere, l'uno sempre al massimo, musicalmente e nella vita reale, alla ricerca di chissà cosa, l'altro sulla scia di un bop divenuto un marchio di successo e quindi da replicare. Ciò non toglie che furono due innovatori nel periodo bop, l'uno rimasto soddisfatto di quanto raggiunto, l'altro animo inquieto, presente appena c'era qualcosa di nuovo.
Ivo Antonio Inviato 10 Gennaio 2024 Inviato 10 Gennaio 2024 Da non dimenticare è il periodo che Miles passò con Gil Evans, da cui scaturirono capolavori, fra cui quello dedicato alla musica spagnola.
analogico_09 Inviato 10 Gennaio 2024 Autore Inviato 10 Gennaio 2024 @Ivo Antonio Scusa ma non capisco la necessità di mettere stretto paragone yout-court i musicisti tra di loro, a chi sia il migliore per quello che abbino e non abbiano fatto, come se le biografie deciessero sul valore e le realtà delle estetichem musicali di ogni musicista. Ogni musicista ha le sue particolarità, e ogni particolarità foss'anche di un musicista meno "bravo", potrebbe rivelarsi ugualmente unica e irripetibile, Davis più creativo di Gillespie.., più "talent scout", ecc, ma non la metterei su questo piano.., Dizzy è stato terribilmente innovativo a prescindere da quello che è il percorso personale di un Davis più giovane, con più futuro davanti per poter esplorare nuove strade musicali. Ciò nonostante forse Davis non sarebbe stato se non fosse prima stato Gillespie. Ovviamente Brubeck non potrà essere in nessun modo paragonato a Bud Powell.. per fare nun esempio e cercare di chiarire meglio ciò che intendo dire, questo paragone è su mondi musicali davvero diversi, antitetici tra di loro, l'eclettismo esteriore di Brubeck contro la profonda, straziante poesia di Powell. Senza Gillespie a mio avviso non sarebbe esistito il Bop così come lo conosciamo; senza Davis invece probabilmente si.
analogico_09 Inviato 10 Gennaio 2024 Autore Inviato 10 Gennaio 2024 9 ore fa, Ivo Antonio ha scritto: Da non dimenticare Riproponi spesso questo "monito" a non dimenticare questo o quello... non preoccuparti, nessuno dimentica queste cose fondamentali del jazz che ogni appassionato conosce.., e anche se non le se conscesse pazienza.., magari cerchiamo di evitare l'approccio "didattico" a questo topic il cui spirito dovrebbe essere lo scambio delle idee in forma dialogica che avviene in base a quelle che sono le nostre conoscenze e intuizioni vive spesso estemporanee.., senza consultare schede nozionistiche o l'enciclopedia.
analogico_09 Inviato 11 Gennaio 2024 Autore Inviato 11 Gennaio 2024 Mi riallaccio a questo post di @damiano presente nella discussione degli ascolti muscali https://melius.club/topic/24-cosa-state-ascoltando/?do=findComment&comment=1070146 a quanto scivi nel p.s. - "Ps. Ma forse era meglio che ti avessi risposto nel thread sul Jazz di @analogico_09" No problem, ti ringrazio per lo scrupolo, sta bene anche lì il tuo interessante intervento, però qui c'è modo di allargare un po' di più il discorso su Antony Baraxton. Possa interessare o meno la mia opione, sono tra quelli che apprezzano la musica del sassofonista afroamericano, fin da quando ebbi il piacere di scoprirlo ascoltandolo da vivo al festival jazz di Bologna nel novembre del 1975, quando suonò, prima o dopo non ricordo, l'esibizione indimendicabile anch'essa del quintetto di Mingus che avevo già ascoltato l'anno prima ad Umbria Jazz, leggendaria edizione itinerante. Sulle prime feci fatica ad ingranare con Braxton che suonava una musica molto avanzata, apparentemente sofisticata, ma poi, acceso anche il "terzo" orecchio", iniziai a percepire all'interno di quei flussi sonori dissonati a dir poco che mandavano al pascolo la "tonalità" ordinaria, una sorta di "swing" segreto che rimandava alle tribalità musicali africane, alle orchestre "nere" della tradizione jazzistica. Tutto questo attraverso la voce poetica e mentale, mai cerebrale, di un solo strumento, il sax, che a volte sembrava aveva la potenza sonora e musicale di un'intera orchestra. Un po' quello che mi pare sentire anche nella musica di Sun Ra che passa dal "free" più iconosclasta alle swinganti, "rassicuranti" "levigatezze" di suoni e di frasi cariche di potente "negritudine" di un Fletcher Henderson e dintorni. Vorrei ma non posso evidentemente condividere una traccia sonora di quel live indimendicabile per cercare di dare l'idea di come fosse la sua musica.., però un paio di fotine ricordo che scattai a Bologna le condivido volentieri sperando di non apparire troppo invadente 1 1
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 11 Gennaio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Gennaio 2024 7 ore fa, analogico_09 ha scritto: Ps. Ma forse era meglio che ti avessi risposto nel thread sul Jazz di @analogico_09 Grazie Peppe @analogico_09. Ho risposto di getto a @Gaetanoalbertomentre ero sul bus per andare al lavoro 🙂 e quindi non ci ho pensato troppo. Anche io amo Braxton ed ho visto tanti concerti live; la cosa incredibile è che mai sono riuscito a vederlo a Roma od in Italia. Forse è uno dei motivi del mio affezionarmi al personaggio: ogni volta che cambiavo residenza (temporanea) all'estero, immancabilmente, nel giro di un mese era in programma un concerto di AB. L'ho visto ad Utrecht, a Londra, a Stoccarda (quanti magnifici concerti a Stoccarda), a New York, a Bruxelles e potrei continuare ancora. Del tuo commento apprezzo molto il passaggio sulla "tonalità mandata al pascolo" che è, senza dubbio, una delle cose che balzano immediatamente all'orecchio. I denigratori scrivono "non fa i cambi"! E, per forza rispondo, lui suona sui modi e le tonalità fanno il loro giro per poi reincontrarci fatalmente da qualche parte. Però Braxton ha anche suonato questo dove si possono sentire dei passaggi come li avrebbe suonati un bopper. Ecco, mi permetto di dare questa indicazione per chi vuole cimentarsi con questo grande artista: In The Tradition, 2 dischi SteppleChase di pezzi da Real Book che si trovano, in vinile, a prezzi stracciati. Ciao D. 1 2
Gaetanoalberto Inviato 11 Gennaio 2024 Inviato 11 Gennaio 2024 @damiano Grazie degli input. Ho trovato i vinili, che viaggiano a vari prezzi e ci farò sicuramente un pensiero. Di Braxton parlando, a me viene in mente un altro autore che mi piace parecchio ed anche lui piuttosto controverso in pubblico e critica. Deve essere stato di recente a Spoleto. Henry Threadgill. On line ho trovato di papabile per una condivisione solo questo, ma nel 2023 ha pubblicato secondo me un album eccellente che si intitola The Other One.
analogico_09 Inviato 11 Gennaio 2024 Autore Inviato 11 Gennaio 2024 50 minuti fa, damiano ha scritto: Grazie Peppe @analogico_09. Ho risposto di getto a @Gaetanoalbertomentre ero sul bus per andare al lavoro 🙂 e quindi non ci ho pensato troppo. Figurati, damiano, hai fatto benissimo, liberissmo! Ci si risente dopo ora sono entrato in zona oraria della cena che mi appresto a preparare...
analogico_09 Inviato 11 Gennaio 2024 Autore Inviato 11 Gennaio 2024 9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Henry Threadgill. Ottimo, detto banalmente e smpre sgommando...
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