angeloklipsch Inviato 21 Ottobre 2022 Inviato 21 Ottobre 2022 @raf_04 per me scelta obbligata, non ho al momento lettore Bluray in quanto non ho il multicanale, il lettore sacd per giunta è di ottimo livello.
mojo_65 Inviato 21 Ottobre 2022 Inviato 21 Ottobre 2022 @raf_04 beh..nelle tue "condizioni" 🙂 non avrei dubbi, il SACD é ottimo 👍 1
gucce65 Inviato 21 Ottobre 2022 Inviato 21 Ottobre 2022 Anch'io ho preso il SACD. Io l'ho ascoltato e basta. Era bellissimo prima, figuriamoci ora ....
gucce65 Inviato 21 Ottobre 2022 Inviato 21 Ottobre 2022 Anch'io ho preso il SACD. Io l'ho ascoltato e basta. Era bellissimo prima, figuriamoci ora ....
ginoux Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 Arrivato ieri l'lp... Ascoltato in fretta la sola prima facciata e l'impressione è stata buona. Ho immediatamente fatto il confronto con la ristampa del 2016 e devo dire che è vincente: maggiore chiarezza del messaggio musicale... è come se tutto fosse più a fuoco, per me niente di sconvolgente rispetto al progetto originale. Per me quindi è un si!! 😁 Unici due appunti: vinili con troppi tok - qualcuno veramente di troppo - e sleeve interna mancante della velina di copertura... Per il resto bellissimo packaging!!
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 22 Ottobre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2022 Approfittando della mattina pre-festiva senza impegni di lavoro, mi sono dedicato all'ascolto del nuovo remix di "Animals". Come vi avevo "annunciato", ho provveduto ad ascoltare il blu-ray (anche se ho preso il cofanetto, con LP, CD, DVD e Bluray) perchè il mio lettore multistandard Yamaha permette la commutazione quasi in tempo reale tra le varie versioni del disco e quindi è facile paragonarle a "parità di tutto". Ecco, di seguito, le mie impressioni: CONSIDERAZIONI INIZIALI: In generale, ho notato che tutto il disco subisce una grande spinta energetica dal nuovo remix: tutto suona più chiaro, aperto, dettagliato, evidente; chi beneficia un po’ meno del remix è la chitarra di Gilmour, già abbastanza ben presente nel disco originale; ovviamente, però, anche in quello strumento si notano delle sfumature che, nel vecchio mix, andavano inevitabilmente perse nella melassa generale. C’è da dire che il nuovo remix, almeno nel blu-ray, suona più “forte” di quello originale, credo che la differenza possa essere dell’ordine di un dB o un dB e mezzo ma, unita alla generale, maggior chiarezza del tutto dà proprio la sensazione di “suonare molto forte”. Passiamo all'analisi dei singoli brani: PIGS ON THE WING (Part 1): In questo brano è molto evidente l’intervento sulla voce e sulla chitarra: entrambe fanno un bel passo in avanti, la chitarra è proprio come dovrebbe suonare dal vivo di fronte a quattro amici e una birra, la voce è chiara ed intelligibile. Nel mix 1977 tutto è appiattito, nascosto sotto una pesante tela, si sente più il battere del plettro sulle corde della chitarra che gli armonici, come se il chitarrista fosse in un’altra stanza. Remix 2018 promosso. DOGS: Molto evidente l’evidenza data alla chitarra, – più chiara e “armonica” così come in PIGS ON THE WING – il bel cesello del basso, finalmente non monocorde ed in giusta evidenza – vedremo che in qualche brano è stato un po’ esagerato – il corretto rilievo dato al canto, ma quello che emerge qui in tutta la sua grandezza è lo stupendo lavoro di rifinitura di Wright che “accorda” tutto il brano, mettendo assurdamente in evidenza, con il suo sottofondo articolato, anche la batteria di Mason, in cui si sente nitidamente il diverso percuotere delle pelli sia fra i vari tamburi che nell’ambito dello stesso tamburo e il fine lavoro sui piatti (non sono un musicista, non so come esprimere questa sensazione). Nell’assolo di Gilmour (più o meno al sesto minuto del brano) il confronto tra remix 2018 e mix 1977 non dà sulla chitarra alcun evidente miglioramento, ma è tutto il contorno che migliora, trascinandosi dietro anche la chitarra solista. Bellissime le voci dopo l’assolo, mi riferisco all’accompagnamento nella frase “… and turns to stone”… nel remix 2018, così come gli effetti degli animali: i cani sembrano proprio veri, mentre nel 1977 erano nella stanza accanto. PIGS (THREE DIFFERENT ONES): Questo è il brano che a mio parere ha subito i vantaggi più evidenti dal nuovo remix. E’ finalmente un suono pieno, dinamico, la velatura che è presente in tutto il disco è stata tolta molto bene anche qui, si notano subito tutti gli strumenti in grande evidenza, anche troppo, a mio parere, sul basso: il basso è enfatizzato – non trovo un altro vocabolo – come in un sistema HT che riproduce un film pieno di effetti e scoppi: io lo avrei tenuto un pelo più basso, perché alla lunga è “invadente” e un po’ “falso”. Anche qui è molto bella la batteria di Mason, finalmente restituita ad un ruolo da protagonista, meno “battitempo e basta”; si nota infine il grande lavoro alle tastiere di Wright, finalmente apprezzabile nella sua totalità: vorrei ricordare che, ad onta dell’ostracismo pazzoide di Waters nei confronti di Wright, il “vero” suono dei Pink Floyd è stato sempre dato proprio dalle tastiere del mite Wright, che in questo nuovo remix è restituito alla sua piena dignità. Remix 2018 promosso con forte riserva sul basso, troppo evidenziato, ma potrebbe essere stata una scelta di Waters. SHEEP: Anche questo brano, come il precedente PIGS (Three Different Ones), beneficia grandemente del remix 2018: la batteria di Mason emerge in tutte le sue sfumature, mentre nel mix 1977 sembrava una piccola batteria elettronica giocattolo; la chitarra di Gilmour – devo dire abbastanza ben mixata anche nel 1977 – è anche qui molto più chiara ed evidente, specialmente nelle sfumature di accompagnamento, ma chi emerge veramente è Wright e il suo grandissimo lavoro alle tastiere: il brano, bruttissimo nel mix 1977, assurge a (secondo me) il brano migliore dell’intero disco (che, come è noto, non mi piace granchè); verso la fine del brano si sentono robe di Wright che nemmeno si sospettavano nel 1977… PIGS ON THE WING (Part 2): valgono le stesse considerazione della prima parte del brano. Considerazioni finali: promuovo il nuovo remix a (quasi) pieni voti: avrei evidenziato molto meno il basso, che qui diventa “fortissimo” come in un disco inciso oggi, giusto per spiegarmi meglio. Dal nuovo remix il disco se ne avvantaggia grandemente, tutto il contorno dei musicisti è reso alla grande, ognuno partecipa per la sua parte, si sente proprio questo affiatamento (come vedremo in seguito, finto, almeno nei confronti di Wright forse vittima, più del tetragono e inossidabile Mason, delle liti tra Waters e Gilmour). CONSIDERAZIONI FINALI SUL REMIX 2018: Il CD e il DVD suonano quasi come il blu-ray (quest'ultimo beneficia della grande risoluzione e ha un suono, nel complesso, più naturale); il mix 5.1 meriterebbe un capitolo a parte, ma molto affrettatamente, posso dire che l'ascolto dona grandissimo respiro ed immanenza all'opera, senza effettacci inutili e cretini: tutto è al posto giusto nel momento giusto. Il canale centrale non è praticamente utilizzato (peccato, si potevano evidenziare ancora meglio le voci). Il disco in vinile è troppo pieno di tic e toc per un disco nuovo: dopo il lavaggio, sono spariti, ma è "offensivo" vendere un disco così, considerando che la maggior parte delle persone "normali" 😂 non ha come lavare un disco da sè... CONSIDERAZIONI FINALI "in generale" Come ben sapete, "Animals" non mi è mai piaciuto e confermo il mio giudizio negativo sull'opera; a prescindere dal mio gusto, mi sono chiesto, durante i tre ascolti "integrali" (multicanale, stereo new mix, stereo old mix), il senso "morale" di questa operazione, a parte l'evidente lato ovviamente e giustamente commerciale... bene, posso affermare questo (IMHO, ovviamente): il remix 2018 suona molto bene, come un disco del 2018, appunto: se non conoscessimo già "Animals", potremmo affermare che poteva essere un'opera alla "The Endless River", cioè qualcosa di recuperato e ripulito a partire da nastri seppelliti nei cassetti degli artisti o della major; ma poichè "Animals" è uscito nel 1977, in piena epopea punk, mi sono fatto l'idea che il suono del disco 1977 era "voluto". Se mi estraneo da "oggi" e torno ai miei vent'anni, il mix 1977 suona proprio come "doveva suonare in quel tempo", con quella rivoluzione musicale in atto; il remix 2018 è bello, ma è un'altra cosa, suona molto, troppo attuale forse. In poche parole, l'ascolto di "Animals" 1977 mi riporta al 1977, il remix 2018, no. In ogni caso è stupefacente notare cosa si può fare oggi, con la tecnologia attuale, il disco è proprio un'altra cosa rispetto a quello di 45 anni fa. Cosa preferire? Ma lo sapete che, forse forse... no, sono due facce della stessa opera: più vera e genuina quella originale, più scintillante e forse "un po' più falsa" quella attuale. Peccato che questa operazione non sia stata fatta su un disco più bello, mi chiedo se l'avessero fatta (o potuta fare) su "Meddle" o su "Ummagumma" o, in breve, su uno qualsiasi dei dischi dei Pink Floyd prima di "The Dark Side Of The Moon". Io ci spero sempre, ma ho la sensazione che quei nastri non permettano chissà che. Peccato. 4 3
Progressive Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @ediate sono d'accordo sulla tua analisi delle varie traccie, non tanto su alcune considerazioni finali in generale ma questo remix non è che sia del tutto perfetto.
one4seven Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @ediate se potessi ti darei 5 Melius. 4 per l'ottima recensione ed 1 per aver elaborato in maniera puntuale gli stessi concetti che qualche talebano (😁) ha espresso fin dai primi post. 1
azn131 Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 1 ora fa, ediate ha scritto: quei nastri non permettano chissà che. Peccato. ormai quei nastri hanno 50 e passa anni. Ammesso che siano stati conservati ottimamente, bisogna pur vedere quanto siano stati usati per fare le ristampe no? Anche se generalmente per evitare di usare sempre i nastri originali, si usano i duplicati o addirittura i file digitali. Forse non sono interessati a fare un'operazione del genere perchè non c'è neppure una domanda della clientela e nessun ritorno economico-finanziario..
Progressive Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @one4seven praticamente ha messo ko il mix originale elogiando il nuovo remix traccia per traccia mettendo in evidenza i vari miglioramenti con qualche difetto di questo remix che ci sta. Dalle sue osservazioni questo remix stravince. 😁
ediate Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @Progressive Forse mi sono spiegato male: non ho messo "ko" il mix originale, tutt'altro... mi autocito: 2 ore fa, ediate ha scritto: il mix 1977 suona proprio come "doveva suonare in quel tempo", e poi 2 ore fa, ediate ha scritto: Cosa preferire? Ma lo sapete che, forse forse... Forse forse, lo dico, preferisco il mix 1977 che mi sembra molto più aderente a quello che era e voleva essere "Animals" nel 1977. Suono cupo per tempi cupi, testi cupi aderenti a realtà sociali, attuali allora come oggi, cupissime, rendere scintillante un'opera "dark" per scelta voluta al tempo non mi è sembrata una grande idea. Il mix 2018 è peraltro molto bello e lo confermo, ma "sposta" Animals, come suono (e, secondo me, come significato intrinsceo dell'opera), 45 anni avanti. Considerando che la musica e i testi sono quelli che sono e si adattano benissimo a ciò che viviamo ancora oggi, il remix "scintillante" ci sta. Avendolo, è una questione di preferenza personale, alla fine: devo dire che ho rivalutato il mix originale proprio "proiettandolo" 45 anni indietro nel tempo e cercando di ricordami cosa facessi io nel 1977 (ero universitario e spesso lottavo per i diritti, miei e degli altri studenti).
one4seven Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @azn131 sappiamo da Grundman che i nastri di The Wall, ad esempio, sono in condizioni pessime. @Progressive uhm... 1
Progressive Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @ediate mi riferisco alle tue analisi traccia per traccia e lì mi pare che il vincitore sia chiaro, sulle considerazioni finali non sono del tutto d'accordo, cozzagliano un po' con tutto il resto.
smarmittatore Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @Progressive mi sembra che vuoi a tutti i costi difendere a spada tratta il remix, che per carità ha tanti lati positivi e altri negativi, ma che è, alla fine, un qualcosa che non è inerente all' epoca di quando è stato realizzato. Manca quel "gusto" che il mix originale ha, non ho sentito l'lp dell'epoca, tantomeno le prime stampe in cd europee, il mio confronto è solamente con la prima stampa Japan, e secondo me, rispetto a quella, gli manca anche un po' di dinamica..
Progressive Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @smarmittatore ho solo commentato la bella analisi fatta da ediate traccia per traccia che trovo fatta bene ma mi distacco nel dire che questo remix è perfetto.
maabus Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 Mi chiedo ma perché trovare per forza un vincitore? Oggi ci sono 2 album quello del 1977 e il remix 2018, chi Gode con la prima stampa e chi Gode con il remix, personalmente sul mio impianto HiFi godo molto di più con il remix, me ne frego se quello del 1977 aveva un suono cupo come le tematiche, preferisco la brillantezza e la batteria del remix.
ediate Inviato 22 Ottobre 2022 Inviato 22 Ottobre 2022 @maabus 2 minuti fa, maabus ha scritto: Oggi ci sono 2 album quello del 1977 e il remix 2018 E' quel che ho detto subito, così come hanno già osservato in parecchi. Secondo me, sono proprio due dischi diversi, non ce n'è uno migliore e uno peggiore, è solo questione di gusto personale. 👍
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