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I diffusori con la migliore ricostruzione scenica


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Inviato
Il 5/10/2022 at 08:41, Tronio ha scritto:

ripiego per una soluzione ottimale.

ho lavorato/collaborato per anni negli studi di registrazione,

e posso assicurarti che non e un ripiego...se studi di registrazione rinomati adottano questi rimedi un motivo ci sarà...che poi alcuni credono che qualsiasi cosa digitale e un ripiego, vuol dire che non conoscono assolutamente l'argomento...

e ti dirò di piu  tanti passaggi che fanno rabbrividire l'ascoltatore sono ricreati artificialmente...ci sono fior fiori di technici del suono che utilizzano il digitale, plug in eccetera per ricreare ambientazioni profondita e tridimensionalita altrimenti arrivabili solo dopo ore ed ore...ed ore di prove, ripeto basta solo informarsi.

 

Inviato

@Tronio nel pro e nello studio monitoring, ormai i sistemi top funzionano tutti tramite algoritmi digitali spintissimi. La qualità non sta tanto nell'usarli o no ma nel saperli usare e nel livello delle macchine adeguate per gestirli.

  • Haha 1
Inviato

@talex1 esatto, ecco perche ho intrapreso il discorso, oggi coe oggi, certe tecnologie sono alla portata di tutti, basta avere un pc decente ed una scheda audio/dac altrettanto decente...si possono raggiungere livelli di ascolto inarrivabili, se non soendendo migliaia di euro chiamando professionisti, che a loro volta si avvalgono di strumentazione digitale per correggere il nostro ambiente..

un ambiente corretto fa almeno il 75% dell ascolto...ho visto impianti da migliaia di euro posizionati in stanze che di acustico non avevano nulla!...e stiamo a disquisire sul digitale...

Inviato
42 minuti fa, syn ha scritto:

e stiamo a disquisire sul digitale...

C'è gente che ritiene il controllo di volume digitale una castroneria che supera tutte le altre, il top del top del flop. Se ne era parlato anche qua. Immagina parlare di toccare il segnale.

 

Inviato

@Bruce Wayne a me e bastato scaricare apo e comprare un microfono bheringer da 40€ per capire che per l ascolto vero bisogna virare nel futuro...io cn due cassettine economiche kef riesco a sentrire una scena che qualche anno fa me la sognavo! che poi un minimo di trattamento alla stanza lo fatto...ma chi si ostina a non voler credere al digitale...e indietro di un secolo...

Inviato

per chi ascolta solo vinili, gli consiglio vivamente un processore da interfacciare tra pre e finale,ma per chi come me  ascolta solo musica liquida tramkite pc basta un semplicissimo programma come apo equalizer, che gestisce alla grande anche i plug in, lavora a bassa latenza quidi non disturba ne affatica il pc...si fanno alcune misurazioni, dal punto di ascolto dai lati dal basso e dall alto...si somma tutto e si comicia a dare una "sfoltita"...alla fine rimarrete tutti basiti del risultato...

perche se un impiato x ha un rigonfiamento dovuto alle riflessino su x frequenza apo equalizer lo riesce ad attenuare...se si ha una mancanza su di una x frequenza, con apo si risolve...io parlo di apo ma ce ne sono tanti...qualcuno mi ringraziera un giorno lo so...

Inviato
Il 5/10/2022 at 08:41, Tronio ha scritto:

Il termine "efficace" dipende anche dalle aspettative: se non si desidera alterare digitalmente il suono che proviene dal mio impianto questa NON è una soluzione. Più in generale, non sempre (anzi, quasi mai) la strada più breve si rivela anche la migliore: ovvio che chi ha zero budget per correggere le anomalie ambientali debba arrangiarsi come può, ma non si può spacciare questo ripiego per una soluzione ottimale.

A mio avviso è un approccio limitato e perdente, perchè parte da un presupposto sbagliato, e cioè che la correzione attiva sia un ripiego minore perchè altera digitalmente il suono. In primo luogo il dogma dell'intoccabilità del segnale in arrivo dal lettore è obsoleto e fuori luogo, perchè il suono è un'esperienza emotiva che ha poco in comune con il "rigore". Gli amplificatori degli anni '70 e '80 erano tutti dotati di controlli di tono; oggi trovarne uno con i controlli di tono è una rarità, e questo a causa del falso mito del rigore del segnale in ingresso, e non è che negli anni '70 e '80 ascoltassero male. In secondo luogo, vi sono tracce, spesso live, che escono con le basse "pompate" il cui ascolto migliora, anche sensibilmente, se si attenuano sotto i 200hz (es. US + Them live, 2018 di Roger Waters). In terzo luogo, vi sono sempre più prodotti legati all'audio professionale dotati di algoritmi di correzione ambientale che danno risultati eccellenti, come del resto fa il DIRAC. In quarto luogo la correzione attiva è un coltellino svizzero: agisci sulle frequenze problematiche come e nella misura necessaria per ottenere una RF ottimale. Con la correzione passiva non hai questa flessibilità. In ultimo, anche se nel mio caso non è rilevante, la correzione passiva è spesso inaccettabile dal punto di vista estetico, il che amplifica il problema WAF.

Tutto ciò, naturalmente, "in my humble opinion". 

  • Haha 1
Inviato
16 minuti fa, syn ha scritto:

a me e bastato scaricare apo e comprare un microfono bheringer da 40€ per capire che per l ascolto vero bisogna virare nel futuro...io cn due cassettine economiche kef riesco a sentrire una scena che qualche anno fa me la sognavo! che poi un minimo di trattamento alla stanza lo fatto...ma chi si ostina a non voler credere al digitale...e indietro di un secolo...

condivido in pieno

Inviato
4 minuti fa, Bruce Wayne ha scritto:

perchè altera digitalmente il suono

ti posso garantire che non e cosi...

credimi io odi...le mie orecchie non digeriscono segnali artefatti...potrei darti ragione se fossimo nel 1999, epoca in cui ho cominciato a fare prove...all epoca avevo un pentium 3 e una korg 12/24...ma oggi come oggi un software serio, che sia gratuito o no, riesce a correggere il 90% degli errori senza intaccare il segnale, e ripeto, studi di registrazione rinomati (non faccio nomi x adesso) hanno studi in cemento armato senza nemmeno un pannello al muro...

io sn un estimatore del digitale, e non per vantarmi ha io gia ascoltav in digitale a fine anni 90...e gia con bubase audio vst driver asio e una scheda decente riuscivo ad avere risultati ottimi...

figuarti oggi che la tecnologia ha fatto passi da gigante...

saicosa facevo all 'epoca? avevo un eq technics cn processore interno,.io misuravo cn l eq ma nelo stesso tempo entravo nel pc e tramite equalizzatori e plug in andavo a correggere ulteriormente il messaggio musicale...credimi non sono uno srpovveduto, ne tantomeno parlo a vanmvera...la corrzione digitale la cominciai ad usare massicciamente in auto e raggiunsi dei primati...con allineamenti temporali, e correzioni in tempo reale...portai a casa vari trofei di ascolto.

poi oh ogniuno ragiona come vuole...se hai possibilita di spendere 10mila euro per la correzione di un ambiente tramite pannelli e pannellini ben venga...io mi tengo il digitale.

Inviato

l'idea che ci si fa leggendo i sostenitori della correzione attiva è che siano sempre a smanettare con software, microfoni, etc etc...

Mi chiedo, ma avete il tempo per mettere su un disco ed ascoltare musica 🙄 ??

  • Haha 2
Inviato

Ribrezzo direi.

Ci sono anche eccellenze nel digitale, tipo lo studio north star che registra praticamente in ogni formato possibile, ma si contano sulle dita di una mano. Ah e ovviamente non vedo pareti di cemento

 

1401877867-.jpg

  • Melius 1
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Inviato

Nel digit moderno sicuramente spicca artesuono, sue almeno 100 produzioni ECM e innumerevoli altre specie di jazz italiano.. ne abbiamo già parlato. Eccellenti in particolare modo le sue produzioni su vinile, a mio avviso ancora superiori… 😎

Ma sono migliori delle storiche ECM dell‘epoca predigitali? Molti ripresi dal vivo, in vere sala da concerto, oppure in studi veri rivestiti in vero legno con riverberi veri?
Non ne sono affatto sicuro..  il digit sa (.. tendenzialmente) dannatamente di conserva, e sta come il dado knorr al bue vero, questa è la triste verità.

va bene solo per quella schifezza di Trapp campionata da far ascoltare in mp3 in cuffia ai malcapitati giovani.. 🫣

 

  • Melius 1
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Inviato
11 minuti fa, alexis ha scritto:

e sta come il dado knorr al bue vero

Questo vale ahimè per tutta la riproduzione audio rispetto all’evento, a partire dalla registrazione che è il dado bello confezionato… Si fa quel che si può.

Inviato
1 ora fa, nexus6 ha scritto:

l'idea che ci si fa leggendo i sostenitori della correzione attiva è che siano sempre a smanettare con software, microfoni, etc etc...

Mi chiedo, ma avete il tempo per mettere su un disco ed ascoltare musica 🙄 ??

idea totalmente errata e fuorviante. Il setup lo si fa all'inizio, con microfono e software di misurazione e , semmai, quando decidi in seguito di cambiare la disposizione dei diffusori. Una volta ottenuta una RF soddisfacente, il gioco è fatto.

Inviato
1 ora fa, alexis ha scritto:

Sarà per questo motivo  che il 90% delle produzioni musicali attuali fanno rabbrividire per il disgusto?

Davvero? E quindi che fai per ascoltare senza provare disgusto? Registri il pezzo a casa tua ripartendo dallo spartito?

Se il 90% delle registrazioni è disgustoso non ha alcun senso parlare di ricostruzione scenica e portarsi a casa Tad e Avalon. Che te ne fai? 

  • Melius 1

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