Superfuzz Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Il 13/11/2022 at 12:24, Aletto ha scritto: mescolando elettronica, soul, jazz, rock, progressive togli il progressive (c'entra come i cavoli a merenda) e mettici l'hip hop 🙂 21 ore fa, wow ha scritto: un po' meno i Portishead che trovo un po' ripetitivi. per me invece i numeri 1 assoluti. Dummy viene dopo quel capolavoro che è Blue Lines, ma fonde ancora meglio quegli stessi ingredienti musicali aggiungendoci una patina jazz e quel senso di angoscia tipico di certo post punk/dark. Un disco che continua ad essere strabiliante e nuovo ancora oggi e che presumbilmente tale resterà tra altri 30 anni. In top 5 nei dischi più importanti/rilevanti degli ultimi 30-40 anni, e, più in generale, tra i dischi più importanti/rilevanti di sempre. Letfield, Underworld, Chemical Brothers ecc... però c'entrano ben poco con il sound of Bristol (li amo tutti intendiamoci).
Superfuzz Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 21 ore fa, wow ha scritto: DJ Shadow Endtroducing altro disco capolavoro dei 90 1
wow Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 1 ora fa, Superfuzz ha scritto: Dummy viene dopo quel capolavoro che è Blue Lines, ma fonde ancora meglio quegli stessi ingredienti musicali aggiungendoci una patina jazz e quel senso di angoscia tipico di certo post punk/dark. Non vorrei sembrare eccessivamente tranchant nei confronti dei Portishead: Dummy (che ho ri-ascoltato ieri, ispirato dal thread, assieme alle altre pietre miliari) inaugura un genere, è una manifestazione di intenti. Quello che voglio dire è che la musica dei P. ha una impronta fortemente caratterizzata da quel citazionismo di B-movie anni 70, dalle atmosfere noir, melanconiche e un po' retrò. Resta comunque grandissima musica, Roseland NYC per me è un altro capolavoro dal momento che gli arrangiamenti orchestrali fanno raggiungere ai P. una dimensione a loro molto congeniale. (a proposito di citazionismi cinematografici anni 70: consiglio un ascolto di Formica Blues dei Mono e di Monk & Canatella, che tanto hanno ispirato i P.) Penso invece che Massive Attack (e in parte anche Tricky) spaziano di più, sono più aperti, sognanti e... trip, più "fusion" di generi ed atmosfere, al punto che il musicista Tricky diventa un luogo-sentina in cui queste sonorità ristagnano, fermentano e vengono riciclate. Un piccolo consiglio (le cose mi vengono in mente un po' alla volta e minaccio di intervenire ancora procedendo con il mio ripasso di trip hop): ascoltate i remix di Singles Collection dei Massive Attack. 1
Superfuzz Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 3 minuti fa, wow ha scritto: Penso che Massive Attack (e in parte anche Tricky) spaziano di più, sono più aperti e sognanti, più "fusion" di generi ed atmosfere. non sono d'accordo. Mi sembrano entrambi nomi con un suono altrettanto fortemente caratterizzato, poi considera che i Portishead hanno fatto 3 dischi, a differenza di Massive Attack e Tricky, ovverosia quest'ultimi hanno avuto modo di spaziare di più nei suoni e nelle atmosfere (pur rimandendo, nel contempo, fortemente caratterizzate). Comunque sia, per capirsi, ho una sorta di adorazione per i Massive Attack (visti pure 3 volte, la prima durante il tour di Mezzanine), un pò meno per Tricky, di cui trovo imprescindibile solo la sua produzione anni 90. Poi intendiamoci, è anche e soprattutto questione di gusti e sensibilità. 2
wow Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 8 minuti fa, Superfuzz ha scritto: che i Portishead hanno fatto 3 dischi, a differenza di Massive Attack e Tricky, ovverosia quest'ultimi hanno avuto modo di spaziare di più nei suoni e nelle atmosfere (pur rimandendo, nel contempo, fortemente caratterizzate). d'accordo. è certamente per questo.
Superfuzz Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 comunque sia, a proposito di uscite più o meno recenti, vi consiglio di recuperare i tre dischi (in particolare l'ultimo Cycle di un paio d'anni fa) dei Mourning A BLKstar. Più virati soul/gospel e con chiare riminiscenze jazz, ma con una base che rimanda chiaramente alla Bristol anni 90. Tra l'altro sono in questi giorni in Italia (vado a vederli proprio questo sabato). ...ah oltre a loro, doveroso citare pure i prolifici (pure troppo) Sault, autori nel 2020 di una doppietta di dischi meravigliosa. 1
wow Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Sempre lontano dal Bristol Sound ma sempre in ambito Trip Hop, piccoli appunti di viaggio: Locust - Morning Light Lamb - Lamb (molto interessante, abbondanti sconfinamenti in ambito acid jazz) 1
damiano Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 6 minuti fa, wow ha scritto: Lamb - Lamb (molto interessante, abbondanti sconfinamenti in ambito acid jazz) Stavo giusto chiedendomi: perché nessuno cita Lamb ? PS. P @roseland è un capolavoro assoluto Ciao D.
wow Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 @damiano lo sto ascoltando, mentre lavoro, con delle cuffiette: bellissimo.
Questo è un messaggio popolare. landrupp Inviato 18 Novembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Novembre 2022 Oltre a tutti quelli citati, era anche interessante il versante drum'n'bass/jungle esplorato dal progetto Roni Size/Reprazent, che con "new forms" raggiunse una delle vette più alte nella ricerca musicale di quegli anni . Senza dimenticare le notevoli contaminazioni degli Orbital con l'ambito house music . A dispetto delle loro origini musicali, uno dei migliori prodotti italiani ispirato dal "Bristol sound" resta "CRX" dei Casino Royale... 2 2
Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 18 Novembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Novembre 2022 Dato che l'orizzonte sul Bristol Sound mi sembra che si sia allargato parecchio rispetto al "confine" in cui sarebbe circoscritto, aggiungo alcuni nomi altrettanto interesanti, secondo me: Zero 7: Simple things; Kruder & Dorfmeister: K&D Sessions; Groove Armada: Vertigo e ancora Thievery Corporation; The Future Sound of London; Noonday Underground; Moloko (prima della svolta dance !); Amon Tobin poi il passo tra trip hop e chill out è breve, molto breve e allora si apre un mondo parallelo... 🤣 Ciao ☮️ Stefano R. 4
Questo è un messaggio popolare. Superfuzz Inviato 18 Novembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Novembre 2022 50 minuti fa, landrupp ha scritto: A dispetto delle loro origini musicali, uno dei migliori prodotti italiani ispirato dal "Bristol sound" resta "CRX" dei Casino Royale... grande disco vero, assieme al precedente più "pop", Sempre Più Vicini, e ai primi Almamegretta, in generale tra le cose italiane più belle di tutto quel decennio. 3
cele Inviato 18 Novembre 2022 Inviato 18 Novembre 2022 Visto che abbiamo allargato il filone direi che questo album merita...
Aletto Inviato 19 Novembre 2022 Autore Inviato 19 Novembre 2022 @Superfuzz Ascoltato l’album, non li conoscevo, ottimo lavoro ora è nella playlist. Grazie. Adoro questa collaborazione fra noi, ho scoperto più buona musica in due anni di Melius che nei 40 anni prima. 1 1
wow Inviato 19 Novembre 2022 Inviato 19 Novembre 2022 https://www.raiplaysound.it/audio/2022/04/Battiti-del-17042022-08e87f8f-f39f-4597-a388-3e7741a997e6.html 1
Aletto Inviato 19 Novembre 2022 Autore Inviato 19 Novembre 2022 Il 18/11/2022 at 09:53, wow ha scritto: Non vorrei sembrare eccessivamente tranchant nei confronti dei Portishead Roads da Dummy, a mio avviso una pietra miliare, insieme a Glory Box. All’epoca era davvero qualcosa di nuovo. Poi ovviamente molto dipende dal proprio “mood” e anche, a volte, da come mi sveglio la mattina, dal periodo, ecc,ecc. Alcuni lavori mi sono piaciuti anni dopo il primo ascolto.
Aletto Inviato 19 Novembre 2022 Autore Inviato 19 Novembre 2022 Altri gruppi e altri album che mi sento di inserire a buon titolo nella Scena di Bristol sono: Hooverphonic The Magnificent Tree (Sony, 2000); Nightmares On Wax Smokers' Delight (Warp, 1995) Lavori credo entrambi noti ma credo da riascoltare volentieri.
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