extermination Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 4 minuti fa, stefanino ha scritto: anche meno perche 1800 euro puliti x 13 piu liquidazione ferie e malattia non sono pochi. A Milano poi...ci vai a nozze! Se poi ci metti anche solo l'inflazione...
stefanino Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 Il 29/11/2022 at 07:02, nixie ha scritto: Magari non imbroccando il lavoro giusto seocndo te uno che per 22 anni fa un mestiere si mette in proprio cambiando lavoro prodotti e clientela?
stefanino Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 6 minuti fa, extermination ha scritto: A Milano poi...ci vai a nozze! Se poi ci metti anche solo l'inflazione... malattia, ferie, tredicesima liquidazione vanno messi in conto vanno anche messi in conto gli insoluti che il dipendente non sa neanche cosa siano
piergiorgio Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 2 minuti fa, stefanino ha scritto: seocndo te uno che per 22 anni fa un mestiere si mette in proprio cambiando lavoro prodotti e clientela? Penso di aver sempre fatto bene il mio lavoro da dipendente, anche di più da come ero considerato soprattutto da utenti e 'clienti' esterni: se fossi passato a fare il consulente probabilmente non sarei durato 12 anni, ma nemmeno 12 mesi. Poi è vero che siamo tutti diversi, ma c'è chi è portato verso una certa tipologia di lavoro e chi no: io non ho 'la chiacchiera' , da solo non sarei durato 3 mesi. 1
nixie Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 6 minuti fa, stefanino ha scritto: avoro prodotti e clientela? allora è meglio che rimani dipendente,non è mica disonorevole non saper fare l imprenditore.
extermination Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 @stefanino ma puoi metterci in conto quello che vuoi -io mi son limitato alla cassa...e vai poco in là
stefanino Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 2 minuti fa, piergiorgio ha scritto: io non ho 'la chiacchiera' neanche l'idraulico ha a chiacchera
stefanino Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 24 minuti fa, extermination ha scritto: io mi son limitato alla cassa la cassa moltiplicala per 1,25 dato che ci sono una tredicesima e una liquidazione pagate. Se poi si ammala son pure cavoli suoi Certo che resta siano l'equivalente dei 1800 netti dell'impiegato e possiamo dire che sono pochi. Ma sempre considerare che INPS e Fisco fanno la parte del leone. Un posatore (equivalente a un operaio specializzato) prende 25 euro ora e questo col mestiere che fa le ferie e le festivita fa 8 ore al giorno e lavora 230 gg all'anno 25 euro ora sono 46000 euro INPS ne preleva 14000 ne restano 32000 fisco ne soffia via altri 8000 ne restano 24000 dividi per 14 (per includere tredicesima e liquidazione) quanto fa al mese? Ha dimenticavo gli serve anche uno che gli tenga la contabilita ma facciamo finta che abbia la moglie ragioniera.
extermination Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 @stefanino ma non generano flusso di cassa!
piergiorgio Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 16 minuti fa, stefanino ha scritto: neanche l'idraulico ha a chiacchera parlo per il mio (ex) campo
Questo è un messaggio popolare. Savgal Inviato 30 Novembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Novembre 2022 Premessa la non pertinenza degli ultimi interventi, sul tema autonomo/dipendente alcune riflessioni vanno fatte. La prima, la pletora di autonomi nel nostro paese ha come primo fattore una scelta politica che risale alla fine degli ann Sessanta. Gli autonomi (piccoli commercianti, artigiani, coltivatori diretti) votavano per la Democrazia cristiana ed hanno consentito alla Dc di governare il paese. Non è un caso che lo Statuto dei lavoratori (L. 300/1970) abbia previsto un limite molto basso al suo ambito di applicazione (oltre 15 dipendenti per le imprese e oltre 5 per le imprese agricole, art. 35), quasi a voler limitare la crescita dimensionale delle imprese (i lavoratori all'epoca votavano in massa per il Pci). Venuto meno il rischio del Pci, quella costruzione politica, che implicitamente prevedeva un occhio di particolare favore per gli autonomi, a cominciare da un fisco cieco più che miope, ha perso la sua ragion d'essere. Rimane il dato di fatto che l'autonomo e il microimprenditore vota a destra, prima Fi, poi Lega, oggi FdI, e vorrebbe che quella costruzione politica, nonostante le condizioni politiche, storiche ed economiche siano radicalmente mutate, continui a permanere. Strizzare l'occhio alla piccola evasione fiscale con il tetto più alto al contante o il venir meno dell'obbligo del pos è un segnale piuttosto chiaro. Che poi piccolissime attività che i processi economici hanno reso del tutto marginali possano ancora sopravvivere, anche con un margine di evasione fiscale, è altro discorso. Vi è poi una massa di autonomi che sono tali solo sulla carta, con un solo committente che li tratta come dipendenti, stabilendo in molti casi anche l'orario di lavoro. Questa è una stortura che deve essere sanata per via legislativa. L'imprenditore è un lavoro difficile, che richiede qualità particolari. Il tempo dell'operaio che dopo qualche anno si inventa imprenditore è ormai passato. Il Paese ha bisogno di meno imprese, ma meglio strutturate e con dimensioni coerenti con le economie di scala adeguate all'attività svolta. 3
stefanino Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 18 minuti fa, extermination ha scritto: ma non generano flusso di cassa! La tredicesima non sono soldi forse? la liquidazione non puoi chiederla come anticipo ? (e comunque ti viene data)
mozarteum Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 6 ore fa, camaro71 ha scritto: qualcosa significherà Liberta’ anzitutto
mozarteum Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 42 minuti fa, stefanino ha scritto: neanche l'idraulico ha a chiacchera Passa direttamente ai fatti
extermination Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 @stefanino Vabbè va! Butta a mare il tuo modesto lavoro da autonomo e passa serenamente a dipendente con 1800 netto mese x 13 mensilità
mozarteum Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 Ma non e’ neanche questione di retribuzione. E’ una questione di liberta’ mentale, di totale indipendenza nell’organizzare il tempo, le vacanze ecc. E anche quella sensazione bellissima che tutto cio’ che ti permetti e ti circonda e’ dovuto all’apprezzamento professionale che di te fa un certo mercato in liberissima concorrenza senza tutela alcuna. E’ una condizione diffcile (difficile non mollare e arrivare) ma bella. Ovviamente nelle professioni e’ relativamente meno difficile restare a galla rispetto a un imprenditore una volta “arrivati” 1
extermination Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 59 minuti fa, mozarteum ha scritto: Ma non e’ neanche questione di retribuzione. E’ una questione di liberta’ mentale, di totale indipendenza nell’organizzare il tempo, le vacanze ecc. Certamente ! Ma per cullarti in quella che definisci libertà mentale devono esserci le condizioni fisiche. Buoni clienti che pagano e che pagano bene dunque poche beghe nella gestione del credito e un carico di lavoro che ti consenta quella " naturale' libertà mentale di cui parli. Se la mente, come invece spesso accade nell'autonomo, è impegnata su 100 altri fronti e preoccupazioni ( non da ultimo quantità e qualità della clientela ed annessa remunerazione dei beni- servizi venduti) stai fresco e ce n'è di che da non dormirci la notte.
Gaetanoalberto Inviato 30 Novembre 2022 Inviato 30 Novembre 2022 Non so se sono già intervenuto a vanvera anche in questo TD. Mi sembra in corso l'ennesima distinzione tra Oriazi e Curiazi (dipendenti e autonomi) . Ho vissuto entrambe le condizioni. Tra l'altro, dovendomi occupare anche di istruzione, ricordavo che qualunque attività umana può essere svolta in posizione d'indipendenza oppure di autonomia. Distinguere a volta è difficile, poiché il margine di libertà, responsabilità ed autonoma organizzazione varia molto, e non dipende dalla partita Iva. Non a caso la Cassazione, che si trova spesso davanti al dilemma di qualificare un certo rapporto, ricorre ai cosiddetti "indici di subordinazione", che sono molteplici. Senza stare a fare i saputelli, potremmo dire che dello stesso "rischio di impresa", che ovviamente corre in maggior misura l'autonomo almeno per la responsabilità debitoria, non è indenne il dipendente, che a volte affonda insieme all'impresa che va male. Quanto alle soddisfazioni ed all'autonomia di organizzazione, dipende molto dalle singole fattispecie. Quali che siano le personali preferenze (in un mondo libero, possiamo scegliere), meglio non generalizzare. Un medico ha grandi responsabilità (o piccole) sia o meno dipendente. Siccome si parla di sistema fiscale ad esempio, può essere legittimo trattare un po' diversamente le diverse tipologie di reddito, in relazione alla diversa natura dell'attività, se volessimo in qualche modo compensare il maggior rischio. Forse però non è la strada giusta, ma proprio la più sbagliata, quella di passare per il "nero" implicito. Poi è abbastanza giusto il tema introdotto da @Savgal: premessa la possibilità di un trattamento legislativo anche differente, non è opportuno premiare l'inefficienza. Qualche tentativo di indirizzare l'economia verso la formazione di attività di dimensioni più grandi sì è fatto, ma viene molto combattuto da chi svolge attività di piccole dimensioni. Penso sia un fattore di arretratezza economica. Edit: letto @extermination, direi che a non dormir la notte sono (alcuni) autonomi e dipendenti.
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