Musica pop-rock ed etichette audiophile

[azn131]

Il 5/12/2022 at 15:51, one4seven ha scritto:

Ho una stampa Italiana in ottime condizioni presa tempo fa a 5€

ho preso una stampa jap di Born in the USA a 19€, leggermente ondulata (dovrò spianarla perchè l'ondulazione è molta anche se non influisce sulla riproduzione). Come alzo il volume esce un suono incredibile e potente oltre che dettagliato!

[one4seven]

@azn131 la prova volume (più alzi e meglio va) è il test principale per valutare se si tratta di una buona stampa. 👍

[azn131]

@one4seven ho dovuto abbassare perché altrimenti i vicini mi avrebbero preso a pietrate 😅😂

[Stebroc]

Se è vero che le incisioni nel pop/rock non sono al livello di classica e jazz, per me solo a volte è un problema, e forse è anche giusto che sia così (come ha detto qualcuno un suono  "sporco" è spesso voluto dall'artista). Nel senso che è musica con un diverso immaginario, diverse caratteristiche, e quindi si può fare anche a meno della perfezione audiofila di altri generi.

 

Intendiamoci, anche a me piacciono le buone registrazioni nel pop, ma sarà quello che ho scritto sopra, sarà quel che sarà, io ne trovo parecchie. E se non eccellenti, molte sono comunque godibili e "centrate". Vedi gli U2, che in molti definiscono mal incisi, ( e per molti parametri è cosi) ma caspita, io trovo azzecatissimo il suono di dischi come "Boy" o "War".

 

Ovvio, spesso per trovare l'incisione giusta bisogna districarsi tra ristampe varie, ma alla fine qualcosa di decente lo si riesce solitamente a rimediare.

 

Sono rari i casi in cui trovi dei dischi totalmente inascoltabili, vedi certo indie rock, o ad esempio "what's the Story" degli Oasis.

[Membro_0024]

5 ore fa, Stebroc ha scritto:

Sono rari i casi in cui trovi dei dischi totalmente inascoltabili, vedi certo indie rock, o ad esempio "what's the Story" degli Oasis.

vero, nello stesso periodo usciva invece uno dei dischi che amo di più come incisione, OK Computer dei Radiohead un capolavoro sia artisticamente che come audio