Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 14 Aprile 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2021 Un amico mi ha segnalato che è ricomparso su YouTube il film "England, my England" di Tony Palmer, dedicato alla vita e all'opera di Henry Purcell. Oltre ad essere bellissimo dal punto di vista cinematografico, il film è interessante perché le musiche di Purcell accompagnano le immagini dall'inizio alla fine. Un'occasione per scoprire questo geniale compositore, ingiustamente sottovalutato al di fuori dell'Inghilterra. Il film è in lingua originale ma sono disponibili su YouTube i sottotitoli in lingua italiana, abbastanza efficaci mi sembra. Ascolto e visione consigliatissimi direi. Buona giornata a tutti! 4 1
analogico_09 Inviato 14 Aprile 2021 Inviato 14 Aprile 2021 8 ore fa, Grancolauro ha scritto: Un amico mi ha segnalato che è ricomparso su YouTube il film "England, my England" di Tony Palmer Molto interessante, io ho il DVD originale, con sottotitoli in italiano; ne avevo anche parlato nell'altra "vita" (senza ricevere il grazie di @Gabrilupo :DDD... ma sono sopravvissuto... :DDD ) Sempre interessante, sempre di Palmer, ho anche l'altro docu-music su Handel "God Rot Turnibridge Welles" - dvd originale sottotitoli in italiano - su cui mi sono più volte soffermato, parlando di Hande, anche ultimamente nel topic della musica barocca, se non ricordo male: nel film si racconta anche della celebre sfida di improvvisazione al clavicembalo sulla passacaglia tra Handel e Scarlatti)... Entrambi lavori davvero sfiziosi di un regista che ha realizzato molti documentari e filmari vari di opere, teatro, su altri musicisti, compositori, non solo di classica... prendo dal web:https://www.amicimusicapadova.org/musicisti/tony-palmer/ L'ampia produzione cinematografica di Tony Palmer comprende oltre cento titoli e attraversa tutta la musica dai Beatles, Jimi Hendrix e Frank Zappa fino ai famosi ritratti su/con Walton, Britten, Stravinsky, Maria Callas, John Osborne, Margot Fonteyn e Menuhin. Il suo film su Wagner (7 ore e 45 minuti), intepretato da Richard Burton, Laurence Olivier e Vanessa Redgrave, è stato descritto dal Los Angeles Times come "one of the most beautiful films ever made". Tra gli oltre over 40 premi internazionali ci sono 12 Gold Medals al New York Film & Television Festival, molti BAFTA (British Academy of Film & Television), nomine e riconoscimenti agli EMMY. Palmer è l'unica persona che ha vinto due volte il Prix Italia.
Gabrilupo Inviato 14 Aprile 2021 Inviato 14 Aprile 2021 @analogico_09 Te le leghi proprio tutte al dito, eh?🤣
analogico_09 Inviato 14 Aprile 2021 Inviato 14 Aprile 2021 6 minuti fa, Gabrilupo ha scritto: @analogico_09 Te le leghi proprio tutte al dito, eh?🤣 No è che ci ho una buona memoria e sebbene me ne abbia fatte tante me le ricordo tutte... 😎 perchè ti voglio bene, sennò m'arimbalzerebbe... 😆☺️😋
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 14 Aprile 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 2021 9 ore fa, Grancolauro ha scritto: Un'occasione per scoprire questo geniale compositore, ingiustamente sottovalutato al di fuori dell'Inghilterra. Più che sottovaluto, Purcell è abbastanza misconosciuto in Italia, con la sola eccezione forse del Dido and Aeneas.., ma l'inglese ha composto altre opere della meravigla, strumentali, vocali, corali, sacre, profane... Amo particolarmente la Funeral Sentences (for Queen Mary.., straordinarie anche le due Odi for Queen Mary's Birthday.., così è la vita, si nasce, si festeggia, si muore....), dalle armonie arditissime, nell'intreccio di voci di estrema raffinatezza (forse la prediligo anche perchè vissi la grande gioia di cantarla, come basso, nel Coro da Camera Italiano, per l'occasione ristretto, diretto da Paul Goodwin compositore, direttore di ensemble strumentali e vocali, ecc, prima primo oboista della The Academy of Ancient Music di Christopher Hogwood.) Già che siamo in tema di video musicali, o musica filmata, propongo questa magnifica esecuzione del Baroque Brass of London e Choir of Clare College Cambridge & Timothy Brown, in una ripresa video molto suggestiva... (Kubrick utilizzo la "marcia" (funebre) iniziale per Arancia Meccanica, ma stranamente, e forse non sbaglio, non viene citata nei crediti degli scores) 3
Grancolauro Inviato 15 Aprile 2021 Autore Inviato 15 Aprile 2021 @analogico_09 Grazie per le tue osservazioni. Non sono un esperto di Purcell e conosco poco in generale la musica barocca, purtroppo. Ma Purcell esercita un forte fascino su di me per ragioni misteriose. Confesso che la mia curiosità è nata proprio dalla colonna sonora di Arancia meccanica ma poi, spulciando qua e là, ho ascoltato varie cose che mi sembrano di una straordinaria modernità, che ti fanno entrare in un mondo "altro" eppure stranamente familiare. A me piace in particolare King Arthur e molte delle arie incise da Emma Kirkby e Andreas Scholl. Mi sembra che Purcell avesse una capacità di invenzione e di introspezione straordinaria, inimitabile. Quindi, se tu o altri avete consigli di ascolto o osservazioni di qualsiasi tipo su questo compositore, per chi come me non ne sa quasi niente, sono tutt'orecchi 🙂 A proposito della “contemporaneità” di Purcell, ecco una versione di “O Solitude” cantata da Rosemary Standley che ovviamente fa storcere il naso dal punto di vista filologico, ma che a me piace molto e mostra come questo brano potrebbe essere stato scritto ieri 1
luckyjopc Inviato 18 Aprile 2021 Inviato 18 Aprile 2021 Per le funeral sentences mi piace herreweghe. Altre esecuzioni rimarchevoli?
faber_57 Inviato 18 Aprile 2021 Inviato 18 Aprile 2021 Due artisti discussi (Currentzis e Peter Sellars) collaborano. Questo breve frammento mi piace molto. 1
Membro_0013 Inviato 18 Aprile 2021 Inviato 18 Aprile 2021 Il 14/4/2021 at 22:52, analogico_09 ha scritto: Kubrick utilizzo la "marcia" (funebre) iniziale per Arancia Meccanica, ma stranamente, e forse non sbaglio, non viene citata nei crediti degli scores) La marcia funebre è un prestito: proviene dalla scena del funerale nel 4º atto dell'Ercole Amante di Cavalli, ed era già stata utilizzata qualche anno prima dallo stesso Purcell nelle musiche di scena (strepitose) composte per il dramma "The Libertine". Al di là delle questioni filologiche - che notoriamente mi appassionano - io considero Purcell uno dei grandissimi di ogni tempo, nello stesso empireo di Bach, Handel e Beethoven. Tra le sue cose migliori, che finora non abbiamo nominato, vorrei ricordare il consistente corpus delle sue musiche di scena. Nella maggior parte dei casi si tratta di un paio di arie o cori accompagnate da una suite strumentale, ma è proprio lì che si trova il tesoro nascosto dell'Orpheus Britannicus. In certi casi siamo in presenza anche di mezz'ora di musica di assoluta bellezza: è il caso non solo di "The Libertine", ma soprattutto di "Bonduca", un capolavoro assoluto interrotto dalla morte prematura di Purcell, e che - da quel che ci è rimasto - avrebbe superato in bellezza le ampie e più note musiche di scena composte per "The Fairy Queen", "King Arthur" e "The Indian Queen". Per chi volesse conoscere questo tesoro musicale poco frequentato, esiste un'integrale in 6 CD Oiseau Lyre, realizzata in maniera eccellente dal compianto Christopher Hogwood tra il 1976 ed il 1982. O ancora vorrei ricordare una rarità assoluta come le "Chansons de tavernes", canoni a 3 voci a cappella di carattere spiritoso e spesso scurrile, di cui l'indimenticato Deller Consort lasciò una divertita e storica registrazione per la Harmonia Mundi. Ma, dato che io sostengo da sempre che il personaggio chiave per capire lo sviluppo della musica vocale barocca è il nostro Francesco Cavalli, vi racconto una storia: nel 1687 giunse in Inghilterra il cantante castrato Giovanni Francesco Grossi, detto "Siface" dal suo ruolo cavalliano preferito. Tra Purcell e Siface nacque una grande amicizia, tanto che - alla ripartenza del cantante per il continente - Purcell gli dedicò uno struggente brano d'addio per clavicembalo, intitolato "Sefauchi's farewell". Siface fece conoscere a Purcell il verbo musicale italiano, all'epoca influenzato dalla figura dominante di Cavalli, tanto che - se si analizza lo stile del Nostro - proprio dal 1687 le influenze italiane diventano decisive, in particolare nella composizione dei meravigliosi lamenti su tetracordo discendente (non solo quello da Dido & Aeneas, ma anche quello da The Fairy Queen), e si affiancano a quelle lulliane, il tutto in una rielaborazione geniale come pochissime altre nella storia della musica.
luckyjopc Inviato 18 Aprile 2021 Inviato 18 Aprile 2021 https://www.amazon.it/PurcellS-Trumpets-Nounou/dp/B002OT73FU ho trovato questo disco con molte belle musiche strumentali, non solo per tromba
Membro_0013 Inviato 19 Aprile 2021 Inviato 19 Aprile 2021 17 ore fa, faber_57 ha scritto: Due artisti discussi (Currentzis e Peter Sellars) collaborano. Questo breve frammento mi piace molto. Eccezionale realizzazione, quella di Currentzis e Sellars. Come sempre, il teatro di Sellars è "esplosivo" sia dal punto di vista delle idee che dal punto di vista della resa emozionale, e Currentzis sembra nato per dirigere Purcell, di cui offre una resa musicale intensa ed espressiva, che trascende la "maniera" un po' ingessata, anche se a suo modo apollinea, a cui ci hanno abituato gli inglesi. Esiste anche un DVD, secondo me imperdibile, di questa produzione del teatro lirico di Perm, esportata con grande successo (e moltissime polemiche) a Madrid. Se qualcuno volesse approfondire, io a suo tempo pubblicai un editoriale su questa produzione: http://www.operadisc.com/vis_tutto_backstage.php?idback=149
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 19 Aprile 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Aprile 2021 15 ore fa, Don Giuseppe ha scritto: La marcia funebre è un prestito: proviene dalla scena del funerale nel 4º atto dell'Ercole Amante di Cavalli, ed era già stata utilizzata qualche anno prima dallo stesso Purcell nelle musiche di scena (strepitose) composte per il dramma "The Libertine". Al di là delle questioni filologiche - che notoriamente mi appassionano - io considero Purcell uno dei grandissimi di ogni tempo, nello stesso empireo di Bach, Handel e Beethoven. Tra le sue cose migliori, che finora non abbiamo nominato, vorrei ricordare il consistente corpus delle sue musiche di scena. Nella maggior parte dei casi si tratta di un paio di arie o cori accompagnate da una suite strumentale, ma è proprio lì che si trova il tesoro nascosto dell'Orpheus Britannicus. In certi casi siamo in presenza anche di mezz'ora di musica di assoluta bellezza: è il caso non solo di "The Libertine", ma soprattutto di "Bonduca", un capolavoro assoluto interrotto dalla morte prematura di Purcell, e che - da quel che ci è rimasto - avrebbe superato in bellezza le ampie e più note musiche di scena composte per "The Fairy Queen", "King Arthur" e "The Indian Queen". Per chi volesse conoscere questo tesoro musicale poco frequentato, esiste un'integrale in 6 CD Oiseau Lyre, realizzata in maniera eccellente dal compianto Christopher Hogwood tra il 1976 ed il 1982. O ancora vorrei ricordare una rarità assoluta come le "Chansons de tavernes", canoni a 3 voci a cappella di carattere spiritoso e spesso scurrile, di cui l'indimenticato Deller Consort lasciò una divertita e storica registrazione per la Harmonia Mundi. Grazie di tutte queste info preziose. Purcell aveva un grande senso del teatro. Nella passata edizione del forum mi soffermai su un disco L'Oiseau-Lyre, PURCELL Theatre Music, vol.- IV, della serie da te citata suppongo, che contiene tre opere: "The Virtuous Wife"; "The Old Bachelor", "Amphitryon" con la direzione di Hogwood e Academy of A. M. Oltre il Funeral Sentences, anche nella sacra, o "celebrativa", abbiamo di Purcell delle opere bellissime, il Te Deum Ode:Yorkshire Feast, LP CBS Master Works, con interpreti straordinari: Malgoire, Pro Cantione Antiqua, P. Esswood, Birgit Grenat, Mary Beverley Laudate Ceciliam (Hymn for St. Cecilia's Day) e Secular Motets / Pro Cantione Antiqua London... e poi le due Odi for Queen Mary's Birthday che sono tra le mie cose preferite di Purcell e del suo "secolo" musicale... rigorosamente nell'interpretazione di David Munrow e il suo strepitoso Consort.., solisti di canto eccellenti.., tra cui il mio James Bowman... Un assaggio... oboe e voce umana che si (con)fondono... di una bellezza sfinente. 2 1
analogico_09 Inviato 19 Aprile 2021 Inviato 19 Aprile 2021 P.S. - Courrentzis non mi "convince"... ne parlammo a lungo... motivai, difficile ripetersi a "freddo"...
Grancolauro Inviato 19 Aprile 2021 Autore Inviato 19 Aprile 2021 Scusate, volevo chiedevi cosa pensate dell’uso del vibrato con la voce nella musica di Purcell. Mi rendo conto che questo è un argomento molto dibattuto e controverso. Personalmente preferisco la voce ferma e l’uso del vibrato sono negli abbellimenti (tremolo). Il vibrato “caprino” lo trovo insopportabile, e lo era anche nel ‘600, per quanto ne so. Mi sembra un criterio importante per valutare le interpretazioni della musica vocale di Purcell, o mi sbaglio?
faber_57 Inviato 19 Aprile 2021 Inviato 19 Aprile 2021 6 ore fa, Don Giuseppe ha scritto: Eccezionale realizzazione, quella di Currentzis e Sellars. Devo procurarmi il Blu Ray. Concordo con il tuo giudizio sulla Theodora Christie-Sellars: una splendida riuscita sia musicale sia registica. 1
Gabrilupo Inviato 19 Aprile 2021 Inviato 19 Aprile 2021 @Grancolauro Al di là di Purcell questo è uno dei "busillis" della vocalità (ma non solo) nella musica cosiddetta antica. Ascolta queste due versioni di un meraviglioso mottetto di Tomàs Luis De Victoria, sentirai nettamente la differenza fra le due scuole di pensiero al riguardo: 1
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