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Guerra in Ucraina: monitoraggio e analisi situazione sul terreno [thread unico]


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Inviato
55 minuti fa, veidt ha scritto:

pantalone....a stelle e strisce

Mi raccomando, marmottiamo alla grande. 

Inviato

Ma quanti chilometri hanno macinato quelli della Wagner in poche ore??!! Ora sono a metà strada praticamente e a quanto pare stanno trovando poca resistenza 

Inviato

Non è escluso, almeno io non mi sentirei di escluderlo, che il mercenario Wagner faccia parte di un disegno un po' più grande, sostenuto dai numerosi oligarchi perseguitati o in disaccordo con pootin e rifugiati all'estero e dall'opposizione interna. E magari anche dalle intelligence di molti paesi occidentali.

 

Insomma un colpo di stato ben architettato e pazientemente costruito attraverso il Cavallo di Troia della Wagner inviata prima a sostenere pootin e appena possibile, a rivoltarlo.

 

Mi sembra un'ipotesi affascinante. 

  • Melius 1
Inviato

La Russia era indifferente alle difficoltà della guerra e Putin godeva del più alto consenso interno. Come tutti i dittatori un attimo prima di essere brasati dalla storia. Ma magari tutti i cittadini insorgeranno per difendere il loro presidente, chissà. 

Inviato

@Velvet ma non lo dicevo a te in particolare, dicevo per dire che ha scelto la parte giusta nel momento giusto. Il suo impegno per l’ucraina è totale, una delle più invasate in UE, si è tirata dietro persino VdL e Metsola… prima non ci venivano mai in italia i vertici UE, ma mai proprio.

Ne avrà grandi vantaggi, Berlu che muore lascia il partito e Putin che cade è una botta di cuelo da numero secco al casinò con l’ultima fiches.

E anche non cadesse completamente, la guerra in ucraina putin l’ha persa.

Tre giorni e finiscono i viveri al fronte, girano i fucili ad est… come nel 1917

Inviato
1 minuto fa, Panurge ha scritto:

Ma magari tutti i cittadini insorgeranno per difendere il loro presidente, chissà. 

Ce li vedi?

Io no.

  • Melius 1
Inviato

L’analisi più interessante e accurata  letta fin’ora, viene, come al solito, da un analista militare. Per quanto lunga, vi consiglio  di leggerla fino in fondo:

 

Giorno 482

Ovviamente è di gran lunga troppo presto per commentare l’accaduto nelle ultime ore in Russia. È anche troppo presto per trarre conclusione da un’analisi che è appena cominciata. Ma qualcosa possiamo cominciare a dire, analizzando almeno le conseguenze militari dei pochi fatti noti e realmente accertati; le conseguenze politiche non mi competono, e le lascio ad altri.

Prigozhin ha da tempo intrapreso una via di crescente indipendenza dalle autorità centrali di Mosca, e in particolare non ha fatto mistero della sua ostilità nei confronti del Ministro della Difesa Shoygu e dei vertici militari per come hanno condotto la guerra (professionalmente non posso dargli torto). Così facendo non ha mostrato slealtà a Putin, e ha anzi ribadito velatamente il suo sostegno alla presidenza.
Da ieri però ha cominciato a criticare duramente le motivazioni stesse della guerra, negando esplicitamente i famigerati “bombardamenti” ucraini nel Donbas e anche le intenzioni ostili del governo di Kyiv: in questo modo si è distaccato nettamente da Putin, sposando in pratica la narrativa occidentale e ponendosi in rotta di collisione con Mosca.
Sempre ieri, ha inscenato un “attacco” missilistico governativo ai suoi campi vicino Bakhmut in coincidenza con l’arrivo a Rostov di Shoygu, presumibilmente intenzionato a farlo arrestare. Dopo la sceneggiata ha attivato le sue forze puntando a sud, e apparentemente sono scoppiati scontri fra le sue forze e quelle lealiste sul fronte di Bakhmut, rilevate dalle unità ucraine in prima schiera.
Surovikin, Comandante operativo in Teatro e basato a Rostov, è apparso ambiguo sulla situazione; Shoygu ha lasciato precipitosamente la città e Surovikin è comparso in un breve filmato dove inviterebbe Prigozhin a tornare al fronte, ma l’atteggiamento sembrerebbe più quello di un prigioniero costretto a parlare che altro.
Durante la notte, i Wagner hanno occupato dopo brevi scontri Rostov.

Rostov non è una città qualsiasi, anche se i media l’hanno ignorata quasi completamente durante tutta la guerra. Inizialmente era solo il Comando del Fronte Sud, emanazione operativa del Distretto Militare Meridionale, ma con l’avvento di Surovikin al Comando Operativo dell’intero Teatro ucraino, è diventata il centro nodale dell’organizzazione di Comando e Controllo russa per l’intera campagna contro Kyiv. Inoltre, data l’organizzazione e il tracciato delle ferrovie russe, è anche il centro logistico principale dello sforzo bellico dell’Armata di Putin, per tutte le forze a sud del Siversky Donets (quelle a nord dipendono da Belgorod).
Il controllo di Rostov, oltre a recidere la catena di comando fra Mosca e il Teatro ucraino, blocca anche i rifornimenti alle unità in prima linea. È vero che Prigozhin ha anche affermato che le operazioni militari contro l’Ucraina non verranno interrotte, ma data la situazione tale dichiarazione appare sostanzialmente di facciata, in quanto oltre ad essere tecnicamente impossibile assicurare rifornimenti attraverso un fronte di guerra interno, a lui non conviene che forze militari potenzialmente a lui ostili operino alle sue spalle mentre marcia su Mosca.
È interessante vedere come le truppe di confine (formalmente controllate dall’FSB) e quelle di sicurezza interna (la Rozgvardya) non abbiano opposto resistenza, o abbiano ceduto molto in fretta, e neppure i reparti regolari (soprattutto logistici o di supporto) presenti in città abbiano offerto lealtà al governo centrale. La posizione di Surovikin, che di queste ultime forze aveva il controllo diretto, appare sempre più opaca: un suo supporto a Prigozhin sancirebbe la natura di colpo di stato militare a quanto in atto, mentre un suo sostegno alle autorità centrali ridurrebbe il tutto ad un’iniziativa personale. Se invece risultasse ridotto all’impotenza (ipotesi più probabile al momento), sarebbe indice di uno sfaldamento drammatico dell’organizzazione militare russa, ancora più netto di quanto da noi preconizzato in precedenza.

Messa in sicurezza Rostov e assunto il controllo dei suoi centri di comando, dell’aeroporto e della stazione ferroviaria, la Wagner ha mosso verso nord durante la notte senza incontrare alcuna resistenza, e Prigozhin – che ricordiamo essere un maestro della propaganda oltre che il patron della “fabbrica dei troll” di san Pietroburgo – ha emanato una serie di proclami intimidatori durissimi rivolti alle forze di sicurezza, avvisando che i suoi uomini, da tutti riconosciuti in Russia come i combattenti più duri del paese, avrebbero schiacciato senza pietà qualsiasi ostacolo sulla loro strada verso la “giustizia”.
Psicologicamente si tratta di un colpo fortissimo, perché fa leva su tutta la propaganda che i russi si sono visti rovesciare addosso in un anno e mezzo di guerra: i “musicisti” della Wagner per tutti sono i migliori soldati del mondo, e affrontarli è un suicidio.

Nel frattempo il regime ha reagito come un dinosauro; Putin ha aspettato molte ore a dire la sua; nel frattempo il Ministero della Difesa ha provveduto a smentire le sue accuse e a ordinare il suo arresto, mentre il Ministero della Giustizia lo ha dichiarato “agente straniero”. Alla fine Putin ha parlato di “tradimento”, ma senza attaccare direttamente il suo vecchio amico, che pare abbia il controllo dei suoi beni personali.
Gli uffici della Wagner a san Pietroburgo sarebbero stati perquisiti, quelli vicino a Mosca semplicemente circondati, e la Rozgvardya sarebbe scesa in forze nelle strade di Mosca applicando le procedure di emergenza e allarmando seriamente per la prima volta i moscoviti.
Nessuna reazione nota da parte dell’esercito di campagna.

Durante la notte le colonne della Wagner hanno mosso da Rostov verso nord, ma anche verso est e sud, occupando una serie di centri nodali delle comunicazioni federali, e in mattinata hanno preso il pieno controllo di Voronezh.
Voronezh è un’altra località importantissima: rappresenta l’unico vero snodo logistico fra Mosca e Rostov; con questa città controllata da Prigozhin, non esistono più collegamenti terrestri fra Mosca e l’esercito regolare nel teatro ucraino.
Pare che ci sia stato un attacco aereo contro le colonne di Wagner sull’autostrada, ma non si ha conto dell’esito di tale azione; per il resto, non risultano al momento azioni militari lealiste contro Prigozhin.

A questo punto non posso non tornare al mio punto centrale: quello che continuo ad essere il perno intorno a cui è ruotata finora la guerra e che spiega le incredibili difficoltà russe.
La motivazione al combattimento.
I mercenari della Wagner sono veterani induriti, hanno commesso numerose atrocità, hanno visto tantissimo sangue, e molti di loro sono anche imbevuti come il loro capo di una retorica ultra-nazionalista di spiccata matrice neo-nazista; non vanno assolutamente confusi con dei “combattenti per la libertà”. Ma sono soldati che si sentono traditi dal governo centrale per come la guerra è stata condotta, e al netto del loro patriottismo hanno ormai individuato in tale governo il loro nemico principale. 
Sono i soldati meglio armati e addestrati di tutta la Russia, e sono altamente motivati a combattere... Contro il governo russo.
Ma sono al massimo 25 mila uomini.
Contro di loro, le forze di sicurezza e l’esercito in via di mobilitazione (al netto delle forze ingaggiate in Ucraina e bloccate lì) ne avranno almeno dieci volte di più. Si tratta però di forze poco o punto addestrate, equipaggiate alla leggera, e... Quanto motivate?
Il nazionalismo russo porta a sostenere seppure con scarso entusiasmo, la guerra contro l’Ucraina, e questo grazie ad una massiva propaganda nazionalista. Ma adesso il pericolo arriva proprio da quelli che finora sono stati dipinti proprio come eroi nazionalisti, e che per di più passano per i “soldati migliori del mondo”. I mobilitati dell’ultimo momento e i militi della Rozgvardya sapranno trovare la motivazione di affrontarli in combattimento? Lo faranno per difendere il regime, proprio quando Prigozhin ha detto loro chiaro e tondo che le motivazioni per la guerra all’Ucraina erano false?
Lo vedremo anche troppo presto.

Nel frattempo, cosa faranno gli ucraini?
L’occasione per sferrare l’attacco principale della controffensiva, scatenando la “massa di manovra”, è ghiotta: come abbiamo visto, l’esercito russo ha la catena di comando e quella logistica entrambe interrotte, il morale deve essere a pezzi e l’incertezza dei comandanti locali al massimo.
D’altra parte, un’offensiva adesso pur se condotta in condizioni ormai molto favorevoli, porterebbe ad un elevato numero di morti, e l’Ucraina ne ha già avuti molti.
Ma soprattutto, esiste la concreta possibilità di un coinvolgimento diretto dei Servizi ucraini in quanto sta accadendo: Budanov è scomparso per alcuni giorni (quando lo davano per morto), ed è noto per le sue iniziative più “creative”: tutto questo potrebbe essere parte dello “shaping” per la controffensiva, e Prigozhin potrebbe essere in coordinamento con Kyiv.
Lo vedremo molto presto.

Troppo presto per dire come andrà a finire. “Prigo Pelato” (non è mia, ma è fantastica!) potrebbe avere le ore contate... Oppure potrebbe essere l’orso Vladimiro ad essere arrivato alla fine.
Intanto i soldati ucraini sul tetto dei loro Leopard mangiano popcorn.

Col. ORIO GIORGIO STIRPE

  • Thanks 2
Inviato
3 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Ma soprattutto, esiste la concreta possibilità di un coinvolgimento diretto dei Servizi ucraini in quanto sta accadendo: Budanov è scomparso per alcuni giorni (quando lo davano per morto), ed è noto per le sue iniziative più “creative”: tutto questo potrebbe essere parte dello “shaping” per la controffensiva, e Prigozhin potrebbe essere in coordinamento con Kyiv.

 

Confermerebbe ciò che ipotizzavo prima, ovvero l'iniziativa non sarebbe del cuoco sanguinario ma una cosa orchestrata molto più in grande e con arguzia.

Inviato

sto cagotto che ha preso farà bene alla Ue che, spero, troverà il modo per prendere sempre più le sembianze da stati uniti d’europa. 
Sperando che non vinca il conosciuto “finita la festa, gabbato lu santo”

  • Melius 1
Inviato
43 minuti fa, veidt ha scritto:

Il popolo russo allora si strinse ancor di più intorno a Stalin pur di non tradire la rivoluzione d'Ottobre. Il popolo russo rifugge da ogni forma di demagogia politica come quelle occidentali, è una verità storica. 

scusa per la risata al commento. Capisco il tuo impegno a intortare di "fatti storici" la tua opinione per carcare di dargli un tono serio... ma la conclusione e' banale e solo una tua speranza. In una situazione del genere non puoi pensare di uscirne rafforzato semmai destabilizzato. E nella migliore delle ipotesi ci vorra' tempo per avere la stessa "pienezza" dei poteri che aveva prima. Ma capisco la Vostra filosofia , come la giri la giri e' sempre positiva per il duce putiniano. Un bias granitico , lo stesso che vi faceva dire che il duce sanguinario ha attaccato l'Ucraina per difendersi dalla Nato.

Un ragionamento senza nessun nesso logico , se non quello di difesa dei propri bias.

Ci si puo' svegliare in qualsiasi momento, va sempre bene.

Inviato
1 minuto fa, criMan ha scritto:

va sempre bene.

'nsomma... 

Va bene fin che è sulla pelle degli altri. Ma se ci sei dentro è meglio svegliarsi in tempo.

Inviato

Stranissima l'evocazione del 1917 da parte di Putin nel suo discorso alla nazione... 

Inviato
1 ora fa, FabioSabbatini ha scritto:

Povero Putin quanti grattacapi 

Sarà stressato 

Gli verranno ipertensione e colite, in forma di crampi e diarrea. :classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato

Per Xi è una travata in fronte, secondo me. 

  • Melius 2
Inviato
39 minuti fa, Velvet ha scritto:

Non è escluso, almeno io non mi sentirei di escluderlo, che il mercenario Wagner faccia parte di un disegno un po' più grande, sostenuto dai numerosi oligarchi perseguitati o in disaccordo con Putin e rifugiati all'estero e dall'opposizione interna. E magari anche dalle intelligence di molti paesi occidentali.

Insomma un colpo di stato ben architettato e pazientemente costruito attraverso il Cavallo di Troia della Wagner inviata prima a sostenere Putin e appena possibile, a rivoltarlo.

C'è più di una ragione per credere che sia così ...

Attendiamo sviluppi, sempre che prima non ci arrivi qualche testata nucleare nel deretano :classic_huh:


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