Vai al contenuto
Melius Club

Paolo Conte alla Scala


London104

Messaggi raccomandati

Inviato
4 minuti fa, garmax1 ha scritto:

In realtà, Jarret ha registrato per ECM sia Goldberg (al cembalo se non sbaglio) che i due libri CBT al piano queste.

 

Ma quale in realtà..,hai capito cosa ho scritto? hai letto bene? Ho scritto che queste musiche Jarreth non le ha suonate al concerto della Scala. Ma forse volevi dare sfoggio di cultura discografica... :classic_biggrin:

 

Inviato
2 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Prendi le cose troppo alla lettera

Massì avevo capito , voleva essere una battuta

Inviato
1 minuto fa, analogico_09 ha scritto:

Ma forse volevi dare sfoggio di cultura discografica

No, purtroppo sono stati i primi dischi per musica di tastiera di Bach acquistati! Dopo ho recuperato comunque.

 

Ho capito che tu intendevi al concerto fatto alla Scala, ma l'autore della lettera quando scrive:  numerose incursioni interpretative dell’artista nel repertorio classico secondo me si riferisce al repertorio registrato dal pianista

Inviato
1 minuto fa, garmax1 ha scritto:

Massì avevo capito , voleva essere una battuta

 

Non c'è niente di male  nel fare le battute.., magari fanne una ogni tanto non una dietro l'altra, possibilmente cambiando interlocutore. Ci sono argomenti più interessanti e divertenti sui quali soffermarsi.

Inviato
6 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

magari fanne una ogni tanto non una dietro l'altra

Questa la devi spiegare? Dove ne avrei fatte una dietro l'altra?

 

8 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Ci sono argomenti più interessanti e divertenti sui quali soffermarsi

Questo non sta a te decidere.

Scusami Peppe ma mi sembri inutilmente troppo acido

Inviato
31 minuti fa, garmax1 ha scritto:

Ho capito che tu intendevi al concerto fatto alla Scala, ma l'autore della lettera quando scrive:  numerose incursioni interpretative dell’artista nel repertorio classico secondo me si riferisce al repertorio registrato dal pianista

 

 

Bene, Max, basta chiarire bene quello che intendevi esattamente dire. Non ha importanza secondo me a cosa si riferisse l'autore della lettera, per me è una argomento prtestuoso: sta di fatto che benchè Jarrett abbia registrato brani di musica barocca, manco "classica", se vogliamo essere precisini, alla Scala il pianista ha suonato altro già scritto cosa. Non ha neppure suonato le variazioni su la ci darem la mano dall'opera di Mozart... :classic_sad: visto che suoinava all'opera... :classic_wink:

Bechè tu sia un affermato violinista classico, mettiamo il caso,  se ti inviano a suonare alla scala, secondo il criterio dell'autore delle lettera non potrai andare a suonare "suona suona per me oh Violino tzigano"

Inviato
25 minuti fa, garmax1 ha scritto:
33 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Ci sono argomenti più interessanti e divertenti sui quali soffermarsi

Questo non sta a te decidere.

Scusami Peppe ma mi sembri inutilmente troppo acido

 

Il mio è un semplice invito non decido io di cosa dovresti parlare, ci mancherebbe, seguiti ancora a fraintendere. In quanto all'acido ti sbagli, rispondo in modo adeguato e scherzoso alla  piega che hai preso di fare le pulci a ciò che scrivo fraintentendendo. Non credo che sia l'unica cosa che ti stia a cuore fare, ti invito quindi a leggere ciò che ho scritto nella sua interezza ed esattezza e se credi di portare anche le tue opinioni.

Quindi possiamo chiudere la polemica e tornare in tema per parlare di quello che vuoi, io idem. .

Inviato

E, dopo le polemiche, gli inviti a desistere, le dispute tra conservatori e innovatori, le indignazioni dei sacerdoti del Tempio sacro quale è il Teatro della Scala di Milano, il concerto c’è stato ed è stato un grande successo con relativa ovazione e tutti in piedi ad acclamare il mitico Paolo Conte, l’ottantaseienne chansonnier astigiano. Riporto, per i non abbonati, questo articolo del Corriere della sera che condivido in pieno. Il mio unico rammarico è che non siano previste repliche a beneficio di coloro che sono rimasti esclusi per il troppo rapido sold out. Io l’ho ascoltato in diverse occasioni per lo più nei suoi concerti anche all’aperto. Penso che. alla Scala, quell’atmosfera intima e complice che lui sa creare con tanta semplicità, sarà stata ancora più magica. 

.

Paolo Conte, ovazione alla Scala per il cantautore. Meyer: «Costruiamo ponti, non muri»

di Andrea Laffranchi

Il primo cantautore a esibirsi nel tempio della lirica di Milano è salito sul palco in abito scuro e t-shirt. Nel pubblico anche Giuliano Sangiorgi, Vinicio Capossela, Biagio Antonacci e Madame

 

Se i rapper vincono il premio Tenco, tabernacolo della canzone d’autore, vuoi che un cantautore non possa esibirsi alla Scala, simbolo della classicità? Mai come in quest’epoca la musica è fluida. E se all’estero sale storiche come la Wiener Staatsoper o la Philharmonie a Berlino guardano oltre sinfonica e lirica, l’Italia della musica si è spaccata sul concerto di Paolo Conte alla Scala. La polemica è rimasta fuori dal foyer domenica sera. Chi era qui — circa 2mila spettatori per un sold out arrivato in 24 ore — non aveva dubbi sulla titolarità dello chansonnier astigiano. 

Per un’ora e mezza, spettacolo diviso in due tempi, il teatro milanese si è lasciato avvolgere da atmosfere inusuali per quei velluti e quegli stucchi. La classe, nel foyer e sul palco, però era quella cui il teatro è abituato. Conte, 86 anni, ha messo lì la sua voce graffiata, quel suo modo di cantare dolente e allo stesso tempo ironico di uno che ne ha viste tante nella sua lunga vita. E non solo perché ha fatto anche l’avvocato nello studio di famiglia. Ci sono poi le sue canzoni che hanno spesso un appeal più sottile di quanto ne avesse l’opera quando nacque come divertimento popolare: ritmi vintage, tocchi jazzati, serate fumose.

Abito scuro e t-shirt, il cantautore entra in scena e si protegge gli occhi dalle luci. Applausi. Si siede al piano e via, con un ensemble di undici elementi e tre coriste, a ricamare racconti, a far viaggiare la mente nel tempo e sul mappamondo, a portare storie di una volta ma universali e sentimenti privati ma che toccano tutti, a regalare «quintali di poesia» come dice «Recitando», uno dei brani del primo atto. Che si era aperto con il viaggio di «Aguaplano» e la prima ovazione a «Sotto le stelle del jazz». 

Non c’è scenografia. solo il pianoforte di Conte al centro e le pedane per i musicisti. Le luci giocano su coppie cromatiche. Non difficile prevedere quale su «Alle prese con una verde milonga». Le protagoniste sono le canzoni, ancora più di quanto non lo sia Conte. Si alza per un paio di brani, inforca gli occhiali da sole. E prima dell’intervallo piazza «Dal loggione», storia di sguardi e gelosie dall’interno di un teatro. 

Nel secondo atto «Via con me» è il colpo che non può mancare, la canzone italiana ai suoi massimi livelli espressivi. «Diavolo rosso» è una cavalcata senza confini con i musicisti liberi di andare. Bis vero con «Via con me», cori e battimani del pubblico a tenere il tempo.

Nei giorni scorsi era stato Piero Maranghi, editore del canale Classica HD (Sky), a parlare di «profanazione» e «schiaffo» alla tradizione della Scala con una lettera al Foglio. Fra chi gli aveva risposto Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che anche ieri sera sottolineava l’idea di una musica «universale». 

Dominique Meyer, sovrintendente e direttore artistico della Scala, accoglie gli ospiti nel foyer e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. È stato lui, su sollecitazione di Caterina Caselli, a trovare un buco nel cartellone e ad accettare la sfida. «Una polemica di piccola gente che vuole tenere tutto per sé. La Scala non è un piccolo club, è un teatro aperto. Preferisco chi costruisce ponti a chi innalza muri». Per il premio Oscar Paolo Sorrentino, «Conte non ha scritto solo canzoni ma ha creato un immaginario». Alleggerisce il clima Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro: «Non c’è rischio che questa sera si sia creato un precedente perché nessuno può venire dopo un grande come Paolo Conte: non faremo la corsa noi Negramaro o rapper come Lazza, tranquilli». Anche Vinicio Capossela gioca con l’ironia: «In fondo le opere sono canzoni eseguite con una maggiore estensione vocale». C’è anche Biagio Antonacci: «Che un luogo sacro per la musica apra al cantautorato di qualità assoluta come questo mi sembra un importante segnale inclusivo». Madame, reduce da Sanremo, rappresenta un mondo lontano anche da quello dello chansonnier: «È una sfida aprire al cantautorato e speriamo che questo spettacolo sia soltanto l’inizio di una lunga serie».

https://www.corriere.it/spettacoli/23_febbraio_19/01-spettacoli-apretcorriere-web-sezioni-5c567256-b09e-11ed-bbef-91b6ba0d81d3.shtml

.

Segnalo altri due articoli interessanti:

https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2023/02/19/ovazione-alla-scala-per-paolo-conte_e0088041-b1e4-4326-98be-71fdf4b51d80.html

.

https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2023/02/19/news/paolo_conte_concerto_live_teatro_alla_scala_milano-388593697/

 

 

 

  • Melius 1
Inviato

Però, come sostiene oggi Augias su Repubblica, è più una questione di soldi che altro :classic_biggrin:.

Inviato
14 minuti fa, faber_57 ha scritto:

Però, come sostiene oggi Augias su Repubblica, è più una questione di soldi che altro :classic_biggrin:.

È cosa dice Augias? 

Inviato
4 ore fa, mom ha scritto:

se all’estero sale storiche come la Wiener Staatsoper o la Philharmonie a Berlino guardano oltre sinfonica e lirica,

E quindi non solo a Barcellona; ciò vuole significare che la musica non può essere  sezionata e obbligatoriamente risultare incompatibile  sempre nelle sue diverse accezioni.  Era il sogno di Stravinskij e di tanti suoi contemporanei. Forse, finalmente, oggi ci si sta arrivando.

Inviato

Sono le posizioni di potere finalizzate alla conservazione della casta, o "schiatta" come dicheno al paese mio.., dei privilegi di classse, lo stare in eterno immobili in adorazione della "forma" che fa male alla musica, limitandone la diffusione, e quindi impedendo che la musica possa arrivare ovunque vi sia qualcuno "riunito in mome della stessa"...

La realtà ha dato "ragione" alla musica e torto al criticone!
Amen!

 

 

p.s. (dando anche ragione a chi in primissime battute ha qui criticato il criticone... :classic_cool: )
 

Inviato
18 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Sono le posizioni di potere finalizzate alla conservazione della casta

Questa è una chiave di lettura, ma secondo me non è l'unica. Certe tradizioni nascono e crescono attorno ad un sentimento identitario, e più che una conservazione della casta sono una affermazione dei propri valori, di ciò in cui si crede. Ad un certo punto, quando la difesa dell'identità significa suicidio, si comincia, con gran fatica, ad aprirsi un po'. Però quello, secondo me, è il momento in cui si inizia a morire, semplicemente perché il mondo è cambiato ed i valori nei quali credevi sono sempre meno condivisi.

  • Melius 1
Inviato
40 minuti fa, faber_57 ha scritto:

Però quello, secondo me, è il momento in cui si inizia a morire, semplicemente perché il mondo è cambiato ed i valori nei quali credevi sono sempre meno condivisi.

@faber_57 io però preferisco interpretare questo momento come quello della morte dell’araba fenice dalle cui ceneri nascerà qualcosa di nuovo : un uovo con sorpresa (speriamo bellissima!).  🤗 

Inviato
11 minuti fa, mom ha scritto:

io però preferisco interpretare questo momento come quello della morte dell’araba fenice dalle cui ceneri nascerà qualcosa di nuovo

Giuro che volevo scriverlo io (:classic_biggrin:) ma mi è sembrato troppo ottimistico...

Inviato
1 ora fa, faber_57 ha scritto:

Questa è una chiave di lettura, ma secondo me non è l'unica.

 

Non ho detto che sia l'unica.
 

1 ora fa, faber_57 ha scritto:

Certe tradizioni nascono e crescono attorno ad un sentimento identitario, e più che una conservazione della casta sono una affermazione dei propri valori, di ciò in cui si crede.

 

Certo, riaffermazione e difesa di valori di casta, quindi del privilegio, di un'identità non solo culturalmente dominate, che tale voglòia essere  Il totale non cmbia...

1 ora fa, faber_57 ha scritto:

Ad un certo punto, quando la difesa dell'identità significa suicidio, si comincia, con gran fatica, ad aprirsi un po'. Però quello, secondo me, è il momento in cui si inizia a morire, semplicemente perché il mondo è cambiato ed i valori nei quali credevi sono sempre meno condivisi.

 

 

Questo non lo capisco, anzi non sono interessato a cosa accade nei  conflitti di classe o di casta. Penso che l'apertura che eviti loro il suicidio sia un affare di chi è costretto a farlo per "convenienza" o costrizione. Come già detto sopra poco fa  - mi scuso se mi autoriferisco - a me sta a cuore che la musica venga "liberata" a prescindere, che raggiunga tutti, ovunque non per gentile concessione di chi ha potere di parte nella divulgazione e promozione musicale, ma attraverso la riappropriazione "naturale", spontanea, da parte dei diversi contesti socio-culturali fortemente legate alle proprie espressioni artistiche, culturali, ovvero musicali.
Certo l'omologazione oramai radicata e si va rinforzando.., ma non in tutti i "luoghi" fisici e mentali, individuali e collettivi della musica, della cultura, dell'arte, ci sia lascia aggreg(gi)are... di spiriti liberi ve ne sono ancora...
Non credo tuttavia che i sistemi delle "prigionie" fortemente consolidate possano essere ridotte tutte in macerie.., quelle rimarranno ancora, credo per molto,  ci vorrà semmai tempo.., per cui non prevedo un'"araba fenice" delle astrattezze risorgenti dalle macerie stesse, bensì un impulso passionale, una presa di coscienza intellettuale e "morale" che funga da alternativa promossa dalle persone di buona volontà, non già un assedio della roccaforte con lo scopo di fare solo morti e feriti... Che siano essi stessi a decretare il proprio decadimento, il crollo della casa usher...

 

Inviato
1 ora fa, faber_57 ha scritto:

Giuro che volevo scriverlo io (:classic_biggrin:) ma mi è sembrato troppo ottimistico...

 

 

Infatti, come dicevo sopra, trovo anc'hio troppo "ottimistica" la cosa.

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Bianco
      mattia.ds
      mattia.ds ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Bianco
    • Ottimi Contenuti
      Gidaloz
      Gidaloz ha ottenuto un badge
      Ottimi Contenuti
    • Reputazione
      Luca44
      Luca44 ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      teppo
      teppo ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Badge del Vinile Oro
      zigirmato
      zigirmato ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
×
×
  • Crea Nuovo...