naim Inviato 19 Febbraio 2023 Inviato 19 Febbraio 2023 50 minuti fa, Berico ha scritto: bene stanno allargando , ma non sono i tmb. No, infatti. Sono cose un poco più ''libere'' 1
one4seven Inviato 19 Febbraio 2023 Inviato 19 Febbraio 2023 @naim più che altro @Berico intendeva quello che stavamo dicendo più sopra, cioè che il catalogo TBM, non fosse disponibile in streaming. Ma, aggiungo io, nemmeno tutti gli altri titoli del filone jazz/fusion/funk dei 60/70 nonché primi 80, delle altre etichette, tipo East Wind... E Columbia su tutte. Che poi ad oggi, è tutto in mano a Sony. Quindi figurati il filone free ed avant-gard di cui hai postato degli ottimi esempi. Qualcosa in vero c'è, sono i titoli che la BBE Music ha recentemente ristampato in vinile per il nostro mercato. Ma parliamo di una decina di titoli nemmeno. Insomma, chi è interessato a questa ampia e prolifica parentesi musicale nipponica, deve ancora rivolgersi ai supporti di importazione (se li trova ed a caro prezzo), oppure via di YouTube, dove c'è davvero tutto.
naim Inviato 19 Febbraio 2023 Inviato 19 Febbraio 2023 5 minuti fa, one4seven ha scritto: intendeva quello che stavamo dicendo più sopra, cioè che il catalogo TBM, non fosse disponibile in streaming. Ah ok, ho capito.
gorillone Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 Che cos’è? Un plebiscito pro hi-res? Certo che il mondo è strano, leggo di gente che vuole liberare spazio … ma se non hai libri, dischi, dvd, cd, strumenti musicali … cos’hai in casa? Le cose scelte dalla moglie? Vedo tante pubblicità di case vuote con solo dei monitor che mi fanno una tristezza infinita, una vuotezza desolante, peggio delle Terre desolate (Waste land) di Thomas Stearns Eliot! E ci vivono dentro, ohibò, che schifo! Sarò fatto male io, ma non seguo mai le mode … se non un po’ per i vestiti, per i quali sei quasi obbligato, altro non trovi. La mia sorgente preferita è il mio Revox b77 hs, poi giradischi, cd e anche cassette, ma la liquida … non mi piace all’ascolto e non la trovo neanche comoda, mi spiace 1
one4seven Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 29 minuti fa, gorillone ha scritto: cos’hai in casa? Le cose scelte dalla moglie? A volte non ha semplicemente spazio... Le abitazioni moderne, tendono ad essere sempre più piccole. Oggi un appartamento di 80mq (di proprietà) è diventato un lusso. 20/30 anni fa era considerato poco più di un buco. Con questi spazi è già difficile, se non impossibile per quieto vivere, infilarci un impianto, figuriamoci una collezione di dischi/film/libri e quant'altro. La fruizione di contenuti "a noleggio", si inserisce perfettamente in questa tendenza, tenendo conto anche delle differenze di costo, rispetto all'acquisto.
Discopersempre2 Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 Io non mi pronuncio che è meglio per tutti 🤨... però sappiate che sto preparando una makumba 😈 chiamata "virus a 45/33 giri", che a breve infetterà i vari qubuz, tidal🤢 ecc. Sono analogico🥰 e povero😭.....quindi pericolosissimo 🙃 2
Ggr Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 L'analogico serio, cone dicono qua, costa più del digitale. 10 euro mese per quobuz. 40 euro per un disco..magari preso da un master digitale.... 1
Mamo Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 @Ggr e con questo hai detto tutto. In questo forum, di pensionati statali ce ne saranno pochi per cui si ragiona in termini diversi. Per fortuna c'è spazio per tutti. 1
Questo è un messaggio popolare. audio_fan Inviato 20 Febbraio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Febbraio 2023 Il 12/2/2023 at 22:59, antonew ha scritto: ... la rete ,che neanche si immagina quanto sia contaminato dal rumore. ...a carissimo prezzo... ...esser spennato. Rumore delle rete: potresti essere giustificato se fossi un "analfabeta digitale", ma solo in questo caso. Ciò che arriva dalla rete, sia esso un flusso musicale o la tua cartella clinica o il tuo estratto conto bancario, è conforme bit-per-bit all' originale, per il semplice fatto che quando non lo è il collegamento innesca una procedura di tentativi di ritrasmissione e se questa non riesce viene interrotta la connessione. Quindi ciò che hai non è una musica con qualche bit in più o in meno ma il messaggio "linea interrotta". Carissimo prezzo: immagino che non ti riferisci ad un abbonamento mensile che va dai 10 euro (amazon music HD) ad una ventina di euro (Qobuz) mensili. Certo ci sono italiani che con simili tariffe avrebbero ben il diritto di considerarsi "spennati", ma credo che queste persone abbiano altro per la testa che Qobuz e non sia proprio il caso di tirarli in ballo. 2 1
Ggr Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 Sino ad ora sullo schermo dello streamer non ho ancora visto estratti delle mie analisi del sangue. Speriamo bene. 2
gorillone Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 @one4seven Capisco, però io sono pieno di libri e librerie. La mia povera moglie era una insegnante di materie classiche, grande lettrice; io leggo molto, ascolto molto. Certo, io non ho problemi di spazio 1
gianventu Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 26 minuti fa, audio_fan ha scritto: Rumore delle rete: 'sti impuniti della Telecom che non alimentano in lineare gli armadi. Un chiaro gomblotto per danneggiare le auree 'recchie degli audiofili. Propongo una class action. 2
antonew Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 @audio_fan ancora a queste considerazioni da medioman i bit ma chi ha parlato di bit che cambiano stiamo messi bene a questo punto continua pure ad usare piattine, alimentatorini switch che fan pendant col piattume e del tuo impianto.
giacomino Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 Il 19/2/2023 at 13:27, SimoTocca ha scritto: HiRes in streaming forever! 🎹🎷🎻🥁🎉🎉🎉W la Musica! Super condivido tutto!!!
one4seven Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 2 ore fa, Ggr ha scritto: 10 euro mese per quobuz. 40 euro per un disco.. Eh si... è anche una questione di rapporto q/p. In mezzo alla varie rimasterizzazioni in Hi-Res c'è anche molta "monnezza", diciamolo. Molti casi sono occasioni perse per far suonare bene in digitale titoli che fino ad oggi potevano lasciare a desiderare in CD, anche se so che @SimoTocca non è del tutto concorde con me su molti titoli di cui abbiamo discusso nel tempo. Ma ci sono anche altrettanti casi in cui, secondo me, le rimasterizzazioni in hi res disponibili in streaming/download chiudono la partita sia dal lato del costo che dal lato della qualità. Un esempio che mi è molto caro: l'ampio catalogo di Herbie Hancock, soprattutto del periodo fusion/funk sotto etichetta Columbia (Head Hunters, Thrust etc.. etc..). Puoi andare a cercarti il SACD o l'la ristampa LP audiophile, o probabilmente meglio qualche stampa LP d'epoca (come faccio io, per curiosità e divertimento), ma se badiamo al sodo, con gli hi-res sui dischi di Hancock il discorso qualità lo ritengo chiuso (aka molto difficile fare di meglio, tanto che alla fine è più una questione di gusti che di qualità intrinseca), a maggior ragione se guardiamo anche al costo. Se parliamo poi di Musica Classica... il discorso è chiuso in partenza, tanto è il divario sulla stragrande maggioranza dei titoli. 1
Gici HV Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 Mi domando perché un analogista convinto, ma anche un semplice collezionista di supporti fisici, appena ha la possibilità spara a zero sullo streaming..🤔 ..io comunque i miei dischi, CD, DVD, libri e annessi vari non li vendo ma non ho nessuna intenzione di comprarne altri, continuo imperterrito con lo streaming e con la massima soddisfazione.😉 2
SimoTocca Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 58 minuti fa, one4seven ha scritto: mezzo alla varie rimasterizzazioni in Hi-Res c'è anche molta "monnezza", Non ho mai detto che è tutto oro quel che luccica! O meglio, per la musica classica questa equazione potrebbe anche essere vera…e lo stesso per il jazz…ma per la musica Pop e Rock no, non basta la scritta “HiRes” per garantire qualità! Del resto, amici miei, lo streaming in HiRes è iniziato da neppure 5 anni e voi vorreste che tutte le registrazioni del mondo fatte in oltre 100 anni fossero tutte già tutte disponibili in streaming e in HiRes e possibilmente appena rimasterizzate? Suvvia… No, ancora il Jazz giapponese non è tutto disponibile, così come molti altri album più “di nicchia”… Ma detto così poi non è neppure vero, lo dico male! La “nicchia” non c’entra niente, per esempio nella musica classica… perché io ho scoperto centinaia e centinaia di album di qualità artistica elevregistrati in maniera eccezionale, per qualità, di piccolissime case discografiche che neppure sapevo esistessero! Qui pero si sta dicendo ben altra cosa, poi si può anche far finta di non capire. Qui si sta dicendo che ciascuno deve usare la sorgente che preferisce, anche per motivi di affezione o anche solo di abitudine… ci mancherebbe! Ma si sta anche dicendo che la qualità audio dei formati HiRes “pieni”, 24/96 per intendersi, ha raggiunto qualità audio tale che analogisti convinti, che ascoltano su impianti da qualche centinaio di migliaia di euro (vedi l’ultima recensione del direttore di The Stereophile sopra citata nel mio precedente post) sostengono che ormai mettono sul gira il vinile solo “per celebrare” il weekend, ma che la qualità audio del file digitale corrispondente lo ha addirittura superato… quel vinile girato su un giradischi da 100.000 dollari! È tutto questo con un esborso economico molto molto più modesto…non solo per il software dico, ma anche per l’hardware!
Stebroc Inviato 20 Febbraio 2023 Inviato 20 Febbraio 2023 Il 16/2/2023 at 09:44, one4seven ha scritto: certo, ma i Casiopea per fortuna ci sono in streaming. Però, faccio un esempio, volessi ascoltare un disco per me fenomenale come Green Caterpillar di Masaru Imada Trio, niente da fare. (Però lo becchi su YouTube per fortuna, li c'è davvero tutto) Ma come questo altre centinaia di titoli coevi. Eppure è quasi tutta roba oggi in mano alla Sony. Ottimo Forse sbaglio, ma ricordo che eri un pò restio ad affrontare scene diverse da quella anglofono. Magari è passata acqua sotto i ponti...d'altra parte il Giappone è tra le nazioni musicalmente più interessanti che esistano. In risposta al quesito (sempreverde ) del thread, sarà una risposta democristiana, ma per me non c'è un vincitore assoluto e inequivocabile. Ci sono casi in cui vince la liquida ( o meglio, il digitale) e altri casi in cui vince l'analogico. Da parte mia, per praticità ( e per poca fascinazione di quel rito), anche se ho un cd preferisco importarlo sull'hard disk e ascoltarlo da lì. Diverso il discorso del vinile, che ti invoglia di più a seguire il suo rito. Quindi, se si può, e fermo restando le preferenze di ognuno, perché scegliere e non farsi invece sia l'analogico che il digitale? Resta il fatto che per me, un divoratore di musica, non può oggi prescindere dalla liquida intesa come streaming ( che se non è spotify/tidal etc, è almeno youtube) per scoprire nuova roba ed eventualmente poi acquistarla.
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