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Melius Club

Milano Hi-Fidelity 2023


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Premessa: è stata la mia prima volta a Milano, e gli audiofili sono uguali a tutte le latitudini: over 50 e ognuno alla ricerca di qualcosa che sa non troverà, magari già ce l'ha o forse cambierà,  chissà.

Dalle 11. 30 alle 14.30 ho girato per le sale abbastanza bene, poi inevitabile ressa.

Alcuni setup erano interessati secondo me.

Inizio con una menzione d'onore per Revoxmania e Montagna Audio.

molto bella l'esposizione di Acoustic Signature.

Nella sala LP audio c'erano anche le argon audio A55, purtroppo in esibizione statica.

Lindemann merita un ascolto approfondito.

Nella saletta con le Mg1.7i mi è piaciuto l'abbinamento con l'integrato Marantz 40n.

Buscemi presenta un impianto TOP, da solo merita una passeggiata al Melia.

Al piano-1 le piccole casse laccate nere della technics, insieme al gira SL-1500, hanno un loro perché. 

Il confronto della lunga fila per ascoltare le abedo (spettacolari, 23k), le JBL s3900 (12 k) e infine le indiana line (tesi 661, 900 euro) la dice lunga sugli appassionati. 

Questa mostra oltre a rivolgersi a  spendaccioni diversamente giovani che comprano compulsivamente giocattoli nuovi, potrebbe fare MOLTO di più per far entrare in molte case un suono di qualità riprodotto correttamente.

Le indiana line in sottoscala, le argon statiche, i pochi diffusori attivi non vanno certo in questa direzione. 

Per il resto complimenti all'organizzazione, in un bel contesto, con molti apparecchi di alto livello che ho potuto vedere e toccare dal vivo solo qui.

Se potete andare, sono sicuro tornerete in qualche modo soddisfatti. 

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13 ore fa, nicoelle ha scritto:

le Tannoy Canterbury i pannelli attivi a fianco nella stessa sala (non ricordo il nome)le grosse Pylon e il piccolo impianto Technics

 i pannelli attivi mi hanno invece un pò deluso. Forse perché dopo aver ascoltato le tannoy avevo l'orecchio "condizionato".

Technics mi ha stupito con i diffusori, sia i bookshelf che le torri, ma non ho capito bene in che fascia di prezzo si colloca.

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Ad ogni edizione mi sento di ringraziare Stefano Zaini, grazie a lui, alla sua perseveranza, ad oggi abbiamo più eventi gratuiti all'anno con tanti espositori sebbene a questa edizione, rispetto alla precedente, ci sia stato un calo di adesioni e ciò ha causato anche un maggior affollamento delle sale. 

Quello che continua a preoccupare è l'età media molto alta anche se ho notato più presenze femminili e qualche raro under 50. Questo mercato sembra ormai essere destinato a confluire come piccola nicchia nel mercato del lusso e per il resto a scomparire.

  

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14 ore fa, Berico ha scritto:

Andate ad ascoltare le Elac

Fatto, sala ed ambiente all' altezza ma suono non di mio gradimento; anche qui fatica d'ascolto.

Mi unisco ai complimenti rivolti a Zaini per la sua tenacia in tempi difficili come questi; hobby sempre più di nicchia che inevitabilmente tenderà a scomparire causa mancato ricambio generazionale e costi elevati per oggetti che vorrebbero essere di lusso ma non si possono ostentare come una Ferrari, un orologio o un vestito; siccome la tendenza è quella di apparire, la naturale conseguenza purtroppo sappiamo quale sarà.

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Fatto un passaggio in mattinata, tanta gente, mi sembra più delle scorse due edizioni.

Sono rimasto colpito dalla sala Audio Natali, impianto per me stratosferico (ci mancherebbe Wilson Audio Sasha DAW pilotate da pre e finale D'Agostino progression, trittico DCS come sorgente...). Sempre piacevole il competente Marco Cicogna che introduce brani e sfumature davvero belli e con unn impianto del genere...beh.

Il caso poi ha voluto che ascoltassi le Fanfare for the common Man di John Wilson & BBC Philharmonic e pochi minuti dopo suonasse esattamente lo stesso brano nella sala del Tempio del suono. In questo caso impianto tutto McIntosh con le grosse Sonus Faber. Che dire...non me ne vogliano gli appassionati degli occhioni blu (ne ho avuti 2 ampli anche io in passato), ma molto molto distante dal setup di AudioNatali.

Stupendi i giradisci Acoustic Signature!

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Andato ieri e, dopo aver letto i commenti, sono sempre più dell'idea che ognuno "sente" a modo suo. Senza offesa, ma giudicare positivamente l'accoppiata Magneplanar + Marantz vuol dire che si ha un subwoofer automatica incorporato nel corpo dell'ascoltatore. Senza offesa, ma giudicare negativamente la demo di Acustica Applicata vuol dire avere un "modello sonoro" strampalato. Ma meglio dei nastri master.....cosa vuoi sentire ? Detto questo, un plauso alla sala di Spinelli HiFi dove sono riusciti nel miracolo di far suonare "veramente" le B&W con l'integrato di Roberto Garlaschi, un oggetto semplice ma ben costruito ed in grado di domare diffusori non certo facili. Costa caro.....ma è un prodotto artigianale completamente realizzato a mano in Italia. La delusione enorme però l'ho incassata da NAIM. Stanza troppo piccola (o diffusori troppo grandi)), al quale sommare una supercazzola di dimostrazione che neanche il conte Mascetti. Mi spiego. Ma che senso ha dimostrare un sistema a 4 telai (streamer dac+ pre + 2 finali mono) da circa 30.000,00 euro per poi farti sentire che aggiungendo 2 alimentatori separati ( 14.000,00 euro, mica pizza e fichi) suona meglio ? Per graduare l'investimento ? Ma io voglio conoscerlo l'audiofilo che si porta a casa il sistema a 4 telai, consapevole ( perché me lo hanno dimostrato ) che il suo sistema non suona al top e deve scucire un altro 50% per farlo suonare come Dio comanda ). Manco Tafazzi....

Diciamoci la verità, cara NAIM : con la scusa di onorare la filosofia aziendale (dove però erano previsti pre senza alimentatore), cerchi di far passare il concetto di "diluire la spesa" quando sai benissimo che non lo farà nessuno.

Almeno fino a prova contraria- Eppoi tutto questo "senso del ritmo" della nuova serie 300 io l'ho ascoltato senza problemi in alcune altre salette. Sarò tranchant, ma se va vanno avanti così venderanno solo i Mu-So (bellissimi e ben suonanti).

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2 ore fa, ninomau ha scritto:

Spero sia un caso limite.

No, non lo è, e non soltanto nel "nostro" settore: il mese scorso abbiamo acquistato per la terza volta in 15 anni lo stesso modello di automobile di un famoso marchio e il prezzo del nuovo è quasi il doppio di quello del primo acquisto.

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Io non sarei così negativo…Ho visto tanti appassionati, persone appartenenti al gentil sesso e anche diversi giovani ….eppoi mai così tanta gente interessata ad apparecchi e dischi ma soprattutto a tanta musica ! Ho visto e sentito impianti ben suonanti composti anche da pochi apparecchi dal costo relativamente contenuto……Quindi w la musica e l’alta fedeltà senza eccessi 😀💪🏻🎼🎼🎼

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