enzo966 Inviato 17 Maggio 2023 Inviato 17 Maggio 2023 Dalle mie parti, nel novembre 2019, piovve quanto piove in media in un anno (circa 840 mm) e franò in ogniddove tirando via anche un viadotto della A6 e numerosi tratti di varie strade. A quattro anni di distanza, appena cade una pisciatina di pioggia, si muovono numerose frane; di solito, in zone boschive ma, dovesse riverificarsi l'intensità del 2019, non escluderei disastri ben maggiori. Quando un territorio viene martoriato da tali eventi, prima che si stabilizzi può passare molto tempo; si spera che, durante questo tempo, non piova troppo intensamente.
enzo966 Inviato 17 Maggio 2023 Inviato 17 Maggio 2023 Comunque, certe precipitazioni fanno paura: ricordo di amici che mi telefonavano terrorizzati ed anch'io lo ero: mi è venuta la fobia e, da allora, spero che non piova mai! Vabbè quasi mai: facciamo 300-350 mm/anno a non più di 3 mm/h.
Jack Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 @max porca miseria!! La trattoria Ganzole! Parecchie volte ci siamo fermati li a pranzo o a cena. È distrutta porca miseria ladra! sono passato per 20 anni da quella strada a cavallo del secolo …uscendo sulla Bo - Fi a sasso marconi per andare alla zona industriale di Pian di Macina dove avevamo due importantissimi fornitori. Non c’è più la strada! salendo e scollinando verso Rastignano e poi Bologna ci sono bellissimi panorami collinari tipici. Mi spiace molto, ho molti ricordi di quei luoghi. —— Sono via e non sto seguendo molto. Non sapevo ci fossero dei morti. Ho letto il 3ad ma non sono ferrato e non so esprimere pareri sulle responsabilità e su come vadano regolate e gestite le acque. Vorrei, voglio, solo esprimere solidarietà e cordoglio per le vittime. Credevo ci fossero solo danni alle cose maledizione. 1
maurodg65 Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 https://www.ilfoglio.it/cronaca/2023/05/17/news/catastrofi-in-fila-ecco-tutte-le-alluvioni-che-hanno-colpito-l-emilia-romagna-5277649/ Catastrofi in fila: ecco tutte le alluvioni che hanno colpito l'Emilia Romagna 17 mag 2023 Foto Ansa Nella regione che oggi è allagata dalla nuova ondata di maltempo sono morte per alluvione o frana 54 persone dal 1986 al 1990. La storia degli eventi secondo le “Memorie descrittive della carta geologica d’Italia” La solidarietà con i romagnoli è rafforzata dal lavoro sulla memoria. Il lavoro sulla memoria non si esercita nel fluire continuo del presente sulle piattaforme social; il suo strumento si sofferma invece sulla carta indelebile su cui gli studiosi del passato posavano i fatti. Ecco che cos’è accaduto dal 1945 al 1990 in Romagna durante le due classiche stagioni delle piogge, cioè primavera e autunno, secondo le “Memorie descrittive della carta geologica d’Italia”, di Vincenzo Catenacci, Servizio geologico nazionale, stampato dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato 31 anni fa. Tutti i verbi sono al tempo presente, modo indicativo: come se fosse oggi. Il 27 novembre 1949 in provincia di Ravenna il Senio rompe l’argine e allaga 2.200 ettari. Il 5 dicembre 1959 a Sant’Agata in provincia di Ravenna il Santerno sommerge 3.300 ettari. Il 27 dicembre 1961 il Marecchia in piena sbriciola il ponte di Santarcangelo di Romagna mentre vi passava un’auto; annegano le tre persone che vi erano dentro. Autunno 1963. Frane e allagamenti in Romagna e in Emilia per le piogge torrenziali. In provincia di Forlì crolli a Bagno di Romagna, a Civitella Romagna (2 frane), a Predappio (5), a Premilcuore, Santa Sofia, Sarsina, Torriana, Verghereto. In provincia di Ravenna crollano terreni a Brisighella, con 11 frane tra le quali quella di Monticello che travolge anche la chiesa e la canonica di Monticino e lambisce il centro di Brisighella; ma anche a Casola (7 frane) e a Riolo Terme (4 frane). In Romagna le frane di quei giorni coprono in tutto circa 1.700 ettari. Il 4 novembre 1966, mentre vanno sott’acqua Firenze e Venezia, il Senio tracima a Passo Donegallia e inonda 2.200 ettari. L’anno 1973 è devastante. Dal 1° gennaio al 1° ottobre ci sono decine e decine di alluvioni in tutta la regione. Il 7 e l’8 marzo 1973 a Ravenna la rete di fossi non riesce più a smaltire l’acqua e sono allagati 20 chilometri quadri fra città e campagna. Il 27 settembre 1973 a Cesena il torrente Pisciarello allaga le campagne fra Ponte Pietra e Casone e interrompe la statale 304. Il 19 agosto 1977 un nubifragio (non è ancora stata inventata la locuzione corriva “bomba d’acqua”) allaga Cattolica e San Giovanni in Marignano. Nel 1978 crolla ancora la frana di Linaro, frazione di Mercato Saraceno (Forlì). Il paese si affaccia su uno sperone alto su un’ansa del torrente Borello; la parete verticale di roccia continua a cedere da secoli. Una parte dell’abitato fu sbriciolata nel 1819, poi attorno al 1955. Accadrà ancora. Nella primavera del 1978 a Brisighella (Ravenna) in località Zattaglia la frana sul torrente Sintra si rimette in movimento e sprofonda nel letto del fiume; danneggia due case abitate e distrugge un capannone. Nel marzo 1985 le piogge primaverili rimettono in movimento la frana di Case Gamberini a Bagno di Romagna, vicino al corso del Savio. I geologi classificano il fenomeno come “franamento di tipo rotazionale con colamento al piede”. Danni alle abitazioni, a un’osteria e alla provinciale 26. Nel 1986 si risveglia la frana di Linaro, frazione di Mercato Saraceno. La pioggia battente sbriciola altre parti della parete di roccia; si sgretola e precipita la porzione di un cortile; parti di edifici restano sospese nel vuoto. A Pescaglia, in comune di Sarsina, il terreno smotta e danneggia diverse costruzioni; a rischio la statale 71 umbro-casentinese e la provinciale fra Sarsina e Ranchio. La rupe che sovrasta Torriana minaccia di cadere sulle case lungo la provinciale per Montebello. Nel dicembre 1988 viene rinnovato secondo i nuovi criteri il censimento regionale del rischio idrogeologico. Sono 152 in 80 comuni i centri abitati da consolidare o addirittura da trasferire subito senza-se-e-senza-ma. In provincia di Forlì sono 22 gli abitati a rischio all’interno dei comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Civitella, Coriano, Meldola, Mercato Saraceno, Montefiore Conca, Montegridolfo, Portico San Benedetto, Predappio, Santarcangelo, Santa Sofia, Sogliano al Rubicone, Torriana, Verghereto e Verucchio. In provincia di Ravenna sono a rischio 4 paesi nei comuni di Brisighella e Casola Valsenio. Il 2 settembre 1989 un nubifragio allaga diverse zone del Ravennate e inonda la riviera fra Porto Corsini e Cervia. La provincia italiana più colpita da frane e alluvioni è Cuneo. Gli eventi che hanno ucciso più persone sono un nubifragio nel Salernitano (297 morti fra il 25 e 26 ottobre 1954), la frana nel bacino idroelettrico del Vajont (ottobre 1963; furono accertati 1.917 morti) e il crollo dei bacini minerari in val di Stava, Trentino (269 morti nel luglio 1985). Dal 1986 al 1990 in Emilia-Romagna sono morte per alluvione o frana 54 persone.
Guru Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 @maurodg65 Questo elenco è incompleto, mancano l'alluvione del Panaro del 1982, molto estesa ma che fortunatamente interessò un territorio poco abitato, e quella del Secchia, non ricordo se del 2012 o 2014, che fece un morto.
Guru Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 @Roberto M Copertina fatta da sciacalli e postata da uno sciacallo. Vedrai quanti voti porterà in Emilia-Romagna.
wow Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 9 ore fa, nullo ha scritto: Doveva essere largo una trentina di metri, poi alle rimostranze degli operatori turistici e la fuga dalle responsibilità dei politici di tutte le fatte e colori, hanno concluso così. Promettendo però in cambio casse di espansione a compensare.... Mai viste. No comment
Gaetanoalberto Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 42 minuti fa, maurodg65 ha scritto: nubifragio allaga diverse zone del Ravennate e inonda la riviera fra Porto Corsini e Cervia. La provincia italiana più colpita da frane e alluvioni è Cuneo. Gli eventi che hanno ucciso più persone sono un nubifragio nel Salernitano (297 morti fra il 25 e 26 ottobre 1954), la frana nel bacino idroelettrico del Vajont (ottobre 1963; furono accertati 1.917 morti) e il crollo dei bacini minerari in val di Stava, Trentino (269 morti nel luglio 1985). Dal 1986 al 1990 in Emilia-Romagna sono morte per alluvione o frana 54 persone. Un articolo che nel complesso sembra serio. I dati si dovrebbero mettere assieme così. Chissà se abbiamo uno studio a livello nazionale. Comunque, anche in questo caso il sensazionalismo ha vita breve, e piuttosto che lo sciacallaggio servirebbero programmazione ed azione continuativa per decenni. 1
nullo Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 3 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: programmazione Però torniamo al fatto che se costruisci in depressioni, di fianco a fiumi che scendono dalle colline appena retrostanti e che formano enormi impluvi poi, quando si hanno manifestazioni meteoriche straordinarie, il danno è servito su un piatto d’argento. Fare prevenzione poi diventa difficile quando affronti tali masse e con quella velocità. certo però che le analisi dopo tali batoste lasceranno un sedimento e potranno insegnare come cambiare regolamenti e modalità di progettazione.
Velvet Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 Di fronte a 9 morti e oltre 10.000 persone sfollate la prima pagina di Libero più che sciacallaggio è bassissima nefandezza. Ma almeno ci dà la tara del livello cloacale cui si è arrivati in questo paese, specie in certi ambientini.
vizegraf Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 22 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Comunque, anche in questo caso il sensazionalismo ha vita breve, e piuttosto che lo sciacallaggio servirebbero programmazione ed azione continuativa per decenni. D'accordo. Però vorrei capire una cosa. Se a farlo è un giornale di sx si tratta di denuncia. Se invece è un giornale di cdx è sciacallaggio. Me lo spieghi ?
Velvet Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 7 minuti fa, vizegraf ha scritto: Se invece è un giornale di cdx è sciacallaggio. La prima pagina di Libero a qualsiasi essere senziente non credo sia necessario spiegare perchè è solo sciacallaggio. Ben diverso il taglio de Il Foglio (spero tu ti riferissi a questo, che forse è l'unico giornale italiano di destra scritto da alfabetizzati per alfabetizzati, ma nessuno mi pare lo definisca sciacallo) il quale oggi ha 2 o 3 articoli interessanti che io stesso invito a leggere.
Gaetanoalberto Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 14 minuti fa, vizegraf ha scritto: invece è un giornale di cdx è sciacallaggio. Se leggi molto indietro, più o meno prima o seconda pagina, potrai vedere che ho postato solo due volte. Non ho proprio avuto in mente la politica, semmai la mia avversione all'abitudine di giudicare diversamente questi eventi, a seconda di dove avvengono e di chi coinvolgono. Per cui se ci stanno antipatici si tratta di incuria, abusivismo, faciloneria edilizia e devastazione del territorio. Se ci stanno simpatici, si tratta dell'irrefrenabile forza della natura maligna creatrice. Lo sciacallaggio è tale qualunque parte lo faccia. 1
stefano_mbp Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 Ritengo che nessuno, di nessuna fazione, avrebbe potuto fare qualcosa. Si è trattato di qualcosa di molto simile alla “tempesta perfetta”, una serie di concause che si sono verificate purtroppo tutte assieme. Leggerei con attenzione la spiegazione degli eventi descritta da ilsole24ore, mi sembra oggettiva e fortunatamente ha lasciato la politica da parte
Gaetanoalberto Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 33 minuti fa, nullo ha scritto: se costruisci in depressioni, di fianco a fiumi che scendono dalle colline appena retrostanti e c Naturalmente. Si aggiunga che chi lo ha fatto si dichiarerà sempre incolpevolmente innocente (e talvolta purtroppo è perfino vero!)
Roberto M Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 21 minuti fa, vizegraf ha scritto: Però vorrei capire una cosa. Se a farlo è un giornale di sx si tratta di denuncia. Se invece è un giornale di cdx è sciacallaggio. L’articolo di Senaldi (prima pagina di Libero, sopra) spiega bene questo fenomeno, ed il parallelo con il Covid in lombardia ci sta tutto. Qui peraltro la denuncia si basa su un dato oggettivo, il PD al governo in Emilia Romagna con Bonaccini e Schlein non e’ riuscita a spendere i 55 milioni stanziati da Renzi proprio per prevenire questi disastri. Non lo dico io, Senaldi o Libero. Lo dice la Corte dei Conti e ne da conto il giornale online Open, sciacalli anche loro ? https://www.open.online/2023/05/04/corte-conti-bonaccini-schlein-fondi-sicurezza-idrica-emilia-romagna/
Panurge Inviato 18 Maggio 2023 Inviato 18 Maggio 2023 Mah, c è modo e modo, d'altronde pure gli snuff movies Hanno il loro pubblico. 1
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