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Melius Club

Phase Linear vintage pre 4000 e finale 700: ancora attuali?


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Inviato

Ciao a tutti.

Ho un po’ di domande relativamente a queste elettroniche, alcune delle quali figurano nella storia dell’alta fedeltà:

- quanto ai pre, esiste il Model 4000 (tra i pre più belli, se non il più bello, che abbia mai visto) ed il Model 4000 Series Two: differenze tecniche e di suono, al di là di essere il secondo storicamente più recente? Ho letto da qualche parte, che, almeno il 4000 ha al suo interno schede proprietarie non sostituibili e, pertanto, non riparabili: è vero? Il Model 4000 Series Two non ha questo problema? Che succede, quindi, se il Model 4000 dovesse guastarsi? 

- quanto ai finali esiste il Model 700, il Model 700B (che, al di là della sua bellezza estetica, è annoverato tra i finali che hanno fatto la storia dell’alta fedeltà) ed il Model 700 Seris Two: differenze tecniche e di suono, al di là di essere il secondo ed il terzo storicamente più recenti?

- immaginando che siano elettronicamente a posto, il loro suono è ancora attuale rispetto alle elettroniche più recenti?

- come mai in America queste elettroniche hanno, in genere, una quotazione molto più altra rispetto alle quotazioni europee?
Grazie, sin da ora, a chi sazierà la mia fame di conoscenza storica di queste elettroniche.

Gianluca

Inviato
6 ore fa, GFF1972 ha scritto:

immaginando che siano elettronicamente a posto, il loro suono è ancora attuale rispetto alle elettroniche più recenti?

Posso rispondere solo a questo; i progressi dell'elettronica e la conseguente diminuzione dei prezzi oggi rende questi bellissimi oggetti nella maggioranza dei casi pezzi da collezione.

Non dico che non possano dare ancora soddisfazione, ammesso che siano in buono stato (non facile) o siano ricondizionati, dico solo che la tecnologia ha fatto in tutti i campi notevoli progressi anche se purtroppo in molti casi solo orientati alla riduzione dei costi.

Il suono (mi riferisco ai finali di potenza) dipende dal tipo di carico sul quale vengono collegati, pertanto va molto al gusto finale dell'ascoltatore + accoppiamento finale>diffusori.

Infine, a mio avviso, i prezzi sono fuori mercato per le prestazione, se si ragiona in termini di collezionismo allora non si può applicare nessuna regola, sempre a mio modesto parere.

Inviato

Mah...  anche nel campo delle incisioni su disco la tecnologia ha fatto notevoli progressi... diciamo che ha fatto passi da "gigante"; stranamente però alcuni dischi  fatti con sistemi considerati oggi obsoleti di 50 anni fa sono ancora oggi punti di riferimento (vedi l'età d'oro del vinile).  Per il resto vale quello scatto da @pfsoft  ricondizionamento e abbinamento con casse secondo le specifiche dei finali. 

  • Melius 1
Inviato

@magoturi Perfettamente d'accordo, aggiungendo:

Svantaggi

6) Nessuna garanzia.

E un appunto ai vantaggi, punto 4:

L'ecologia comunque ha una sua importanza, riempire il mondo di rottami non riciclabili non è una sana politica, dal momento che però già esistono è tardi per considerarlo in un eventuale acquisto.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

i finali del passato sono spesso ottimi, e acquistabili ad una frazione del costo di prodotti omologhi nuovi, in genere somo riparabili non avendo componentistica secretata resinata o con sigle abrase (e di norma i service si trovano). Hanno il plus di essere belli ma spesso più ingombranti di molti prodotti nuovi, ma direi che questo aspetto fa parte del loro fascino estetico. ho un phase linear 400 prima serie, preso a poco causa un canale non funzionante e restaurato ottimanemte dal buo @TheoTks.che ha anche aggiunto una protezione per i diffusori eliminabile per gli amanti dell full original (ma vista lìetà è meglio essere prudenti). Come pre gli ho abbinato un 2000 ma ha un problrma (forse caussto durante i lavori di ristrutturazione casa) e sto sspettando settembre per portarlo a riparare. A quanto mi dice un amico che si intende di riparazioni è morto un componente (transistor) non più a catalogo ma di cui esistono in commercio gli equivalenti . 

I vrcchietti vanno revisionati con cura, non solo per farli cantare a dovere ka nanche per la sicurezzadi chi li usa (il mio pre ad esempio mi fa una cosa molto strana, si accende e funziona inparte pure se manca fusibile e porta fusibile.Quindi evito di metterci mano non sapendo meolto della sua storia pregresssa

Ovviamente vanno pagati il giusto, tenendo conto di età conduizioni eletriche, estetica, e del fatto che una revisione per stare tranquilli è d'obbligo.  I pre del passato non sono a mio parere allaltezza dei finali, si salvano solo per la presenza di sezioni fono decisamente di livello almeno ragionevole ma spesso i commutatori danno problemi e la resa sonora complessiva è come dire piatta

Inviato

@magoturi @pfsoft @cactus_atomo Il 700B pesa circa 20 chili (più o meno, il 700 ed il 700 Series Two perdano lo stesso); a parte i finali in classe “D”, trovatemi un amplificatore che eroghi 350 watt con “soli” venti chili di peso. A me non ne viene in mente nessuno. Tralascio l’estetica, perché, almeno su questo versante, penso siamo tutti d’accordo nel dire che non c’è storia e competizione tra il vintage ed il contemporaneo. Detto ciò: come suona questo Model 700B? Può ancora competere con gli amplificatori contemporanei?

Grazie,

Gianluca Festa Ferrante

Inviato

@GFF1972 alle mie orecchie meglio delle moderne realizzazioni di costo umano....

SALVO

  • Melius 1
Inviato
31 minuti fa, GFF1972 ha scritto:

trovatemi un amplificatore che eroghi 350 watt con “soli” venti chili di peso. A me non ne viene in mente nessuno.

Beh, almeno uno, + o - contemporaneo, che lo batte in rapporto peso/potenza c'è, il Carver m400.

 

Inviato

@TheoTks Il Carver è 200 Watt a canale, non 350 Watt come il 700B; poi, non regge il confronto nemmeno esteticamente; non l’ho mai sentito suonare e, pertanto, non mi esprimo sul suono, ma non penso sia minimante paragonabile al 700B.  

  • Moderatori
Inviato

@TheoTks la "mano" è la stessa ,se ben ricordo.

Io ho due PL 400  prima serie,un pre 4000 da revisionare ( totalmente muto!) e un Carver M 0.5 T da 140 watt per canale.

Inviato

@GFF1972  Non intendevo fare un confronto diretto , il mio era un intervento piu che altro scherzoso.

@paolosances Infatti Bob Carver proveniva da Phase-Linear, conosco poco i preamplificatori, i finali serie 700 mi hanno sempre dato una impressione così-così, anche per un esagerato rail  che supera i 100Volt, comunque come funzionamento (suono) niente da dire, ho tenuto (1980) per un breve periodo un 700 assieme a casse Dalquist DQ10 e ne ho conservato un ottimo ricordo (l'insieme però costava troppo per le mie tasche)

Inviato
3 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

ho un phase linear 400 prima serie, preso a poco causa un canale non funzionante e restaurato ottimanemte dal buo @TheoTks.che ha anche aggiunto una protezione per i diffusori eliminabile per gli amanti dell full original (ma vista lìetà è meglio essere prudenti).

Infatti, in alcuni forum americani, i Phase Linear sono stati soprannominati "Flame Linear" ........

  • Haha 1
Inviato

@cactus_atomo @Pimpinotto Mi spiegate il perché di questa esigenza di protezione per i diffusori?

Comunque, la mia osservazione empirica è la seguente: considerando la (enorme) potenza erogata, l’estetica (bella) ed il peso (molto, ma molto, meno rispetto a prodotti moderni di equivalente potenza), se il suono che sono capaci di riprodurre è anche gradevole, almeno da quanto riportato in questa discussione da chi li ha ascoltati, il paragone con una elettronica moderna non esiste; anche perché il costo è anche di gran lunga inferiore rispetto ad una elettronica moderna di equivalenti caratteristiche. L’unico neo è la difficoltà di trovare ricambi, ma a me sembra che di questo diffusore in rete si trovi un po’ tutto.

Altra cosa che ho notato è che il 700B in America ha quotazioni in media molto più alte rispetto all’Europa: come mai? Da noi è apprezzato meno?

Grazie,

Gianluca

 

 

Inviato

....ho ancora in una saletta la serie 700b e un 400 seconda serie li uso con casse JBL e devo dire che hanno ancora, secondo me, un loro "perchè". Suono gradevole certo che si (dipende  comunque anche dai gusti personali) ....cattivo" (leggi potenza)...? Molto, spingono le casse al loro limite senza problemi. Non gradiscono sistemi sotto i 4 ohm. A suo tempo me li ha curati il lab di Padova OTL.

Inviato
1 ora fa, GFF1972 ha scritto:

ma a me sembra che di questo diffusore in rete si trovi un po’ tutto

volevo dire di questo amplificatore in rete …

Inviato
6 ore fa, Pimpinotto ha scritto:

che ha anche aggiunto una protezione per i diffusori

Infatti, la protezione è più che mai utile; infatti il progettista si affida, a questo scopo, alla rapida fusione dei fusibili di alimentazione in caso di corto drastico e potrebbe anche andare, ma innanzitutto, è bene che all'accensione e allo spegnimento le uscite siano interrotte per il tempo nel quale il circuito si stabilizzi (molti finali fanno un apprezzabile botto, più marcato allo spegnimento), poi un guasto che non sia rappresentato da un corto netto, ma da una alterazione dell'offset (evenienza piuttosto rara, ma possibile), metterebbe a serio rischio il diffusore del canale interessato.

Il compito della protezione é

1) ritardare l'inserimento del carico per dar tempo al finale di stabilizzarsi

2) tenere sotto controllo l'offset e disinserire il carico in caso di alterazione al superare dello scalino di tolleranza

3) disinserire il carico quando venga superato, oltre un tempo di soglia, il limite clipping

4) controllare lo spegnimento (ossia disinserire il carico subito dopo che il finale viene spento per evitare che il relè rimanga eccitato per la carica residua degli elettrolitici)

Certo si può anche fare senza, ma secondo me, è inutile correre rischi evitabili (da un certo tempo in poi, la stragrande maggioranza dei marchi, ha adottato circuiti simili)

Inviato

@TheoTks Interessante. Questa protezione in cosa si sostanzia? Forse, in un interruttore posto tra i circuiti dell’amplificatore ed i connettori dei cavi di potenza?

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