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Melius Club

La vera storia (o quasi) del Risorgimento


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Gaetanoalberto
Inviato
10 ore fa, Panurge ha scritto:

non stiamo ancora a recriminare

Seh, ancora si fanno ricorsi sullo scudetto del 2006....

Inviato
9 ore fa, Panurge ha scritto:

Leggenda ampiamente confutata. 

Barbero la confuta affermando di non aver trovato prove che ne confermino il particolare utilizzo! Tutto ciò è molto singolare per un esperto di storia. 

Altri autori di prove ne hanno trovate, compresi i verbali di consegna di 1000 napoletani alla guarnigione di Fenestrelle che poi sono stati "rieducati" e reinquadrati nel Regio esercito,rapporti che parlano di tentativi di evasioni dal Club, relazioni di visite ministeriali al campo di concentramento di San Maurizio Canavese dove pare fossero rinchiusi 3000 napoletani (Bastogi e Ricasoli), le mozioni parlamentari di Proto Carafa, articoli di riviste dell'epoca che parlano di prigionieri cenciosi, malnutriti, torturati e vessati, i registri parrocchiali che riportano i nomi dei soldati meridionali morti. Direi che uno storico non può indagare la Storia in questo modo. 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
15 ore fa, audio_fan ha scritto:

Il revisionismo del Risorgimento non ha nulla a che fare con la Storia

Ha invece molto a che fare con la frustrazione collettiva di molti meridionali

Dottore, grazie per la psicanalisi.

Per la fattura mi rivolgo alla signorina. Come dice? Ah tutto a nero, va bene.

  • Haha 2
Gaetanoalberto
Inviato
4 ore fa, Max440 ha scritto:

sei troppo ingenuo o sei troppo buono

Le due cose si accompagnano.

Non so nello specifico a cosa ti riferisci, comunque una buona ricerca storica fornisce elementi per una visione più completa della realtà.

Dall'altra parte, l'accertamento dei singoli episodi e la ricostruzione del quadro generale sono due cose diverse.

Personalmente credo alle concause: alcune politiche, altre relative a dinamiche di classe e di interesse, altre dovute a cambiamenti economici (per esempio la sopravvenuta inutilità dello zolfo nel passato, o l'ingresso nella UE di altri paesi mediterranei in tempi recenti), altre sicuramente alla propensione più o meno ladresca delle classi dirigenti, chd qualcuno vorrebbe solo meridionali e io direi nazionali.

Per niente trascurabili e decisive sono poi le dinamiche derivanti dalle decisioni dello Stato sull'impiego delle risorse.

@Panurge ha parlato di un paese nel suo insieme profondamente agricolo, ed è una grande verità.

Negli stati come il nostro, in cui è mancato il forte accumulo di capitali privati, gli impieghi piú o meno direttamente legati all'uso ed alla destinazione delle risorse pubbliche e di tutto ciò che al pubblico è collegato sono (allora come adesso) fondamentali.

Da questo punto di vista l'unificazione è stata un motore formidabile, senza il quale non si sarebbe innescato lo sviluppo.

Ovviamente se l'assetto degli interessi porta ad uno squilibrio delle decisioni, il risultato è un divario che si amplia anziché ridursi.

Non so se per bontà od ingenuità, credo però che una maggiore consapevolezza dell'enorme peso delle decisioni di politica sociale e di impiego delle risorse, non debba essere piegata ad una sorta di inclinazione neoborbonica.

Intanto è semplicemente un atto di verità storica dovuto, ma poi dovrebbe servire da contrappeso alla retorica opposta, semplificatrice, che scarica il problema sul lassismo "genetico" oppure sulla incapacità "genetica" di amministrazioni ed imprese del sud.

Insomma la retorica fasciocattodemoleghista che più si diffonde quanto più scema la capacità di analisi in una parte molto consistente della popolazione di alcune aree.

Solo che esiste un forte rischio, su cui si è giocato nei decenni recenti, quello di ritenere inesistente l'Italia, oppure gli italiani, oppure di considerare l'unificazione solo un gioco di potere.

Su questo si costruiscono le idee che minano ancora oggi l'unitá del paese, soorattutto se a promuovere le riforme ci sono, oggi come allora e come sempre, politiche latrones come quelle di Calderoli.

Non dimentichiamo i celti, i cappelli vichinghi, che dicono molto dell'operazione, per i più sospettosi esterofinanziata, che si è tentata.

Pensa che la commissaria di lettere della commissione che presiedevo, ha preteso da un alunno prima della mia cazziata, la risposta che l'italiano non esisteva prima dell'unificazione, tanto è vero che si è detto "abbiamo fatto l'Italia, ora facciamo gli italiani"

L'Italia esiste, la cultura italiana esiste, da tempo prima che nascesse lo stato.

L'Italia è stata voluta, con la partecipazione del popolo.

Altra cosa è che, come spesso accade, le scelte politiche successive restino squilibrate.

Neppure si può negare il peso della gestione clientelare: su questo osservo, per diretta conoscenza, che la gestione è clientelare al nord come al sud, ma in un contesto meno sviluppato il crimine andrebbe punito con la fucilazione ed è una colpa assai più grave, mentre nelle zone sviluppate scivola in un mare più ampio e meno tempestoso.

Buttare il bambino con l'acqua sporca sarebbe il desiderio di qualcuno, altri si stanno adoperando attivamente per legalizzare e sancire l'iniquitá facendola pure Costituzione. 

  • Melius 1
Inviato
5 ore fa, Max440 ha scritto:

utile idiota

ma anche un inutile testiculus

Inviato

Il buon Garibaldi andò a Caprera comprando prima metà isola, poi anche la seconda metà con l'aiuto di una colletta organizzata da una loggia massonica americana.  Aveva aziende agricole che seguiva personalmente,  con piglio non propriamente democratico. Insomma un pensionamento d'esilio più che dignitoso, meglio di quello toccato a Prigozhin.

  • Haha 1
Inviato
17 ore fa, Revenant ha scritto:

thread cerca di sostenere la tesi secondo la quale il sud è stato depredato dai piemontesi

Questo no! È stata esportata la democrazia e presa qualcosina a titolo di rimborso spese.

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
2 ore fa, audio2 ha scritto:

inutile testiculus

:classic_unsure: Na via di mezzo mai neh?

Inviato
25 minuti fa, appecundria ha scritto:

È stata esportata la democrazia

Però poi il sud si è vendicato esportando a sua volta in tutta Italia e anche in America......ma non si è trattato di democrazia.

Inviato
4 ore fa, wow ha scritto:

Barbero

Non solo Barbero in verità. 

 

 

Screenshot_20230826_225727_com.android.chrome.jpg

Inviato
2 minuti fa, Akla ha scritto:

biografis di Saragat

"Una vita per la barbera" , molto rara. 

 

 

 

 

Inviato

Da Barbera a Barbero è un attimo 

Inviato

@melos62Barbera, da 12 anni direttore della mostra del cinema di Venezia, il nome porta bene, non so se dura però. 

Inviato
1 minuto fa, Panurge ha scritto:

il nome porta bene, non so se dura però. 

Non è da invecchiamento in barrique

Inviato
1 minuto fa, melos62 ha scritto:

Non è da invecchiamento

In effetti 10-12 anni è il limite massimo anche per i più tosti. 

Gaetanoalberto
Inviato
7 minuti fa, Panurge ha scritto:

10-12 anni è il limite massimo

L'ho sempre pensato adatto a medio invecchiamento. Barrique poi no. Comunque le mie a 10 anni non ci sono mai arrivate.


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