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Melius Club

Alta fedeltà e musica dal vivo


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Inviato

Concordo con chi sostiene che se uno non ha mai sentito suonare un Oboe, non sa come suona un Oboe ... ma, non ci illudiamo troppo e non ci sopravvalutiamo troppo. Quello che ascoltiamo nei nostri impianti, è una verosimiglianza del suono reale, deciso dall’etichetta, dal tecnico dei microfoni, dall’ingegnere del suono, ecc. Se aggiungiamo che la stessa musica può essere suonata da musicisti diversi, in sale diverse, con strumenti musicali diversi ... e che viene riversata su supporti diversi e in modi diversi, con strumenti diversi ... e infine l’ascoltiamo in impianti diversi, in ambiente diversi con orecchie diverse e in stati d’animo diversi ... A me sembra che qui si confonda il musicista con l’audiofilo. L’essere il primo, non determina automaticamente l’essere anche un esperto secondo ... ed essere un audiofilo, non vi fa un musicista. 

Sono due mondi paralleli, il musicista vive della musica reale, l’audiofilo della musica riprodotta. Sempre musica è, ma di diversa matrice. 

E chi è musicista tra noi, dovrebbe sapere questa cosa ... che musica dal vivo e alta fedeltà, hanno in comune solo la musica, ma sono cose diverse. 

L’essere andato a tanti concerti, non mi fa un audiofilo migliore, ma solo uno che sa come suona un oboe, il che, è già una gran cosa. 😉

  • Melius 1
Inviato

@iBan69

Però è vero che esiste una categoria di audiofili autoreferenziali, che praticano poco o nulla le sale da concerto (senza essere necessariamente musicisti), che più che i suoni reali inseguono, nei loro progetti il suono di altri impianti.

  • Melius 1
Inviato

@diego_g verissimo Diego, e questi sono di solito quelli più esperti ... 😉

Inviato

D’altro canto, chi va hai concerti, pensa di saper far suonare meglio il suo impianto ... 

Membro_0023
Inviato

Alla fine, come volevasi dimostrare, affiora la seguente situazione: chi ascolta musica dal vivo o suona, cerca di raggiungere, tramite l'impianto, i suoni reali. Chi, per pigrizia o impossibilità, non va ai concerti, si trincera dietro mille alibi di fantasia per giustificare questa mancanza. 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Come si fa a non generalizzare?

Nessun impianto riproduce una orchestra.

Io hai concerti ci vado e ne ho frequentato a dismisura.

Ma mai mi sono sognato di mettere su un impianto che potesse riprodurli fedelmente.

emiliopablo
Inviato

@diego_g certo direi che esistono i Manieristi e i Naturalisti ... i primi valutano un ascolto di un impianto nella misura in cui è riconducibile alla memoria di  ascolti di altri impianti ritenuti validi  

mentre i secondi valutano un ascolto di un impianto nella misura in cui è riconducibile alla memoria di altri ascolti simili dal vivo. 
Nel nostro ambiente è più utile sapere che un certo ampli riproduce un vìolino come quello di quel tizio al teatro oppure che lo riproduce più simile a quell’ ampli piuttosto che a quell’altro ancora?

Intendo dire che qui dentro, inseguiamo un suono manierista anche se inconsapevolmente non vogliamo ammetterlo ... 

  • Melius 1
Inviato
13 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Sono due mondi paralleli, il

È proprio così.

9 minuti fa, diego_g ha scritto:

Però è vero che esiste una categoria di audiofili autoreferenziali, che praticano poco o nulla le

È verissimo anche questo.

Come è verissimo che esiste una (piccola) categoria di audiofili/musicisti  che è ancora più aurtoreferenziale.

Parlare di verosimiglianza quando si ha un sistema che, ad esempio, si ferma a 50 hz fa' un po' ridere.

Vogliamo parlare di timbrica ?

Bene.   Io ho dei cd che riproducono il pianoforte (quale ?   Boh) come una pianola.

Cosa dovrei ascoltare ?   La riproduzione fedele della registrazione, che fa cagare, oppure il mio impianto dovrebbe inventarsi una riproduzione che nella registrazione non c' è ?

E non parliamo poi della dinamica....

Avete mai sentito l' esplosione dinamica di una musica bandistica, con i fiati che all' improvviso ti prendono completamente per travolgerti senza provocarti nessun fastidio ?     Al netto delle capacità di riproduzione del vostro impianto, conoscete registrazioni che possano portare a casa vostra tali dinamiche ?

 

Inviato
1 ora fa, terlino ha scritto:

veramente servono queste discussioni? Io pensavo di no. Pensavo che ormai si fosse capito che l'impianto è un lontano riproduttore dell'evento reale.

Concordo, lo scrivo spesso, anche se non sono diplomato all' Accademia della Crusca . . . 

1 ora fa, terlino ha scritto:

Più estensione verso gli estremi li ottengo con diffusori che lo possono fare, intanto dovrebbero essere flat almeno fino ad certo volume da 20 a 20.000 Ha.

Concordo, magari 20 - 20.000 è pure troppo, ma sicuramente non 90 - 12.000 . . . .!!

1 ora fa, terlino ha scritto:

Ma si sa l'audiophilo si sa che è il più grande degli illusi.

Sai, in questo si è in buona compagnia con tecnici, artisti, professori, insegnanti, elettricisti, ognuno, spesso anche, non sempre, in buona fede, convinto di conoscere la vera alchimia della musica riprodotta, e che cerca di catechizzare coloro che non sono portatori del verbo, non riuscendo ancora oggi, anno domini 2021, a fare proprio il concetto che ogni ascoltatore è un mondo a sè, ogni evento anche, ogni sensazione, ogni emozione, ogni apporccio alla musica portatore di qualche novella, buona, adeguata, giusta, aggressiva, gratificante, entusiasmante, anche in funzione di uno stato d' animo del momento . . . 

Quindi, fatti salvi i fondamentali, che come hai ben scritto si trovano anche in una radio, basta con questa menata della perfetta riproduzione cristallina del do di un pianoforte Steinway, quando poi il vero senso del brano viene minato da mancanza di coerenza tonale, temporale, spaziale e di dinamica e completezza . . . 

La musica è un tutto coerente, grande, enorme, gratificante se ognuno vi trova il suo, a prescindere da purismo eccessivo o da maggiore o minor conoscenza delle note di una suite in Do minore, certo se le distorsioni e i riverberi superano la nostra capacità ad apprezzare, forse qualcosa non sta andando per il verso giusto . . . !!!  😀

saluti , Dario 

Inviato

Edoardo, non solo non esistono registrazioni con simile impatto, ma nessun impianto è in grado di riprodurla.

Ma ci si può illudere, io stesso lo faccio spesso.

Inviato

Mio cugino (vero ) e' un virtuoso della chitarra acustica.    Suona, insegna, ha suonato con grandissimi (una delle sue chitarre e' firmata da Paco de Lucia, non so se mi spiego .....).

Quando, di tanto in tanto, parliamo di questo argomento, mi  dice che è tutto ridicolo.

Ogni chitarra suona in modo diverso,  che può essere anche MOLTO diverso.  

E quindi il povero ascoltatore non potrà mai sapere come suona realmente QUELLA chitarra, come è stata registrata, e come DOVREBBE essere riprodotta dal nostro impianto (e nel nostro AMBIENTE.....).

Queste discussioni, peraltro periodicamente ricorrenti, sono il classico esempio della abitudine alle pippe aufiofile che ci accompagna nel nostro cammino.

Se faccio leggere questo thread ad un (musicista) estraneo  al nostro micromondo, chiede subito un TSO per tutti.

 

P.S. - se sapeste con quale impianto ascolta mio cugino, vi mettereste a piangere.    Ma mio cugino suona, e ascolta quello che suona.    Non si fa le pippe.

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, terlino ha scritto:

Edoardo, non solo non esistono registrazioni con simile impatto, ma nessun impianto è in grado di riprodurla.

Ma ci si può illudere, io stesso lo faccio spesso.

Esatto.

Ed anche io mi illudo, e ne sono  consapevole.

Alcuni non ne sono consapevoli, ma sempre di illusione si tratta.

Inviato
3 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

La musica è studio, sudore e sangue

Concordo, non sai che fatica a portare su per la scala a chiocciola i miei nuovi diffusori, 50 kili l' unno . . . !! 

E quanto tempo a valutare come e con che approccio farli salire . . . 

3 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

La musica è composta da uomini, gli strumenti musicali sono prodotti da uomini e suonati da uomini.

Vero, e non ci sono 2 uomini, o donne, uguali !!! 

3 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

La musica è scritta, e persino misurata da un metronomo, analogico o digitale che sia. La musica è schemi, note, armonie. È Conservatorio. È strumenti accordati su frequenze esatte, è divisione dei tempi

Sicuramente, ma non confondiamo il purismo compositivo, esecutivo e filologico, dalla fruizione domestica che è una riproduzone di n passaggi di manipolazione sonora portata su supporto . . . 

saluti , Dario 

Inviato
5 minuti fa, meridian ha scritto:

Sicuramente, ma non confondiamo il purismo compositivo, esecutivo e filologico, dalla fruizione domestica che è una riproduzone di n passaggi di

Infatti sono due cose diverse e molto distanti tra loro.

 

Inviato
51 minuti fa, emiliopablo ha scritto:

direi che esistono i Manieristi e i Naturalisti ... i primi valutano un ascolto di un impianto nella misura in cui è riconducibile alla memoria di  ascolti di altri impianti ritenuti validi  

mentre i secondi valutano un ascolto di un impianto nella misura in cui è riconducibile alla memoria di altri ascolti simili dal vivo. 
Nel nostro ambiente è più utile sapere che un certo ampli riproduce un vìolino come quello di quel tizio al teatro oppure che lo riproduce più simile a quell’ ampli piuttosto che a quell’altro ancora?

Intendo dire che qui dentro, inseguiamo un suono manierista anche se inconsapevolmente non vogliamo ammetterlo ... 

E' complicato e forse anche inutile cercare di dirimere il peso di ascolti reali e il peso di riproduzioni, perchè ognuno di noi ha fatto un certo percorso, ascolta generi musicali differenti, e io qui scrivo, ognuno degno , anche se si parla di musica eletttronica, per fare un esempio lontano dal purismo acustico, genere tra l' altro tra i più difficili da gestire per la dinamica e le caratteristiche dei suoni che la compongono, le macchine sono sepsso impietose verso la musica . . . !

Detto ciò, se io ascolto solo quartetti d' arco, avrò determinate esigenze, differenti da chi ascolta techno, ma in teoria un buon sistema audio dovrebbe rendere verosimili entrambi i generi . . .

Chiaro che la fruizione dal vivo aiuta, molto , a farsi idee e orecchie sul proprio genere musicale, ma ci sono altri percorsi, paralleli, che possono dare valide indicazioni . . . 

Io utilizzo, da ormai quasi 15 anni, 3-4 brani che conosco, posso dire, molto bene, e che ho ascoltato, in almeno 100- 150 sistemi audio differenti, 2 di questi sono passati in quasi tutte le fiere, manifestazioni sistemi audio ascoltati da amici, conoscenti, e da tutti coloro che mi hanno ospitato negli ultimi lustri . . . 

Credo, senza spocchia, di poter dire, dopo 2-3 minuti, se un sistema ci azzecca o meno, e quali sono le aree di bontà e di miglioramento, senza tanti fronzoli, e guardacaso, 8 su 10 ci azzecco e chi ha avuto un mio punto di vista spesso ha fatto qualche piccolo cambiamento, magari anche solo la posizione dei diffusori allargata di 20 cm, o qualche ulteriore verifica di timbrica e altro, e quindi anche la musica riprodotta, aiuta , certo, bisogna avere metodo e costanza . . . 

saluti , Dario 

Inviato

Le 2 questioni fondamentali:

- deve, l'audiofilo, essere anche conoscitore profondo di musica dal vivo?

- può, un sistema di riproduzione HiFi, avvicinarsi all'evento reale?

A mio avviso la risposta è, in entrambi i casi, sì.

L'audiofilo deve inevitabilmente conoscere come suona un evento reale, che insieme all'esperienza maturata in ascolti di sistemi di riproduzione darà la possibilità di comporre e settare al meglio il proprio, di impianto.

Aggiungo, il musicista, che dal canto suo vive tra gli strumenti musicali, dovrà fare esperienza di sistemi HiFi a completamento delle conoscenze necessarie e sufficienti.

Riguardo al secondo punto tendo a fare sempre un esempio: avete mai assistito ad un soundcheck? Il soundcheck - in breve - è il momento in cui si amplificano gli strumenti (voce compresa), acustici e non, precedentemente ed opportunamente microfonati e si costruiscono i suoni che usciranno dall'amplificazione da palco ed esterna o verranno ripresi in studio. E' un momento nel quale produzione e riproduzione si fondono, in un tempo sufficiente a fare un confronto diretto. Beh è un'esperienza interessante, che fa capire come gli apparati di riproduzione riescono ad avvicinare in maniera impressionante il suono reale degli strumenti.

In conclusione, ho estrema fiducia nei sistemi di riproduzione, un po' meno nelle mie capacità... 🙂

  • Melius 2
Inviato

È così difficile capire che "verosimile" non significa "identico"?

Proprio chi conosce la musica dal vivo è il primo a sapere che qualsiasi impianto non potrà mai replicare esattamente un concerto.

Mi verrebbe da dire che sono piuttosto i Manieristi (sfrutto la bella definizione di @emiliopablo ) che inseguono con determinazione assoluta la chimera della riproduzione perfetta.

Infatti, come qualcuno ha già detto, spesso i musicisti non sono nemmeno interessati all'alta fedeltà. Però si accorgono se un impianto suona in modo verosimile.

Poi, ragazzi, anch'io mi diverto un mondo a giocare con i nostri apparecchi, anche oltre il ragionevole 😁🤗.

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