ilmisuratore Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 42 minuti fa, SimoTocca ha scritto: A parte gli scherzi, se ti interessa dai un’occhiata a questo sistema cuffia che è superiore a qualsiasi altro sistema “diffusori” da me ascoltato Sicuramente sarà un bel sentire Non ho ascoltato sistemi in cuffia di quelli eccezionali, ho ascoltato un vasto numero di impianti convenzionali, i migliori possibili, ma con le cuffie ho un esperienza molto limitata [ascoltate una 10na e con palcoscenico abbastanza falso]
Max440 Inviato 22 Ottobre 2023 Autore Inviato 22 Ottobre 2023 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: In cuffia, per esempio, la registrazione di Mata è inascoltabile perché suona a momenti troppo piano e a momenti troppo forte, oltre ad avere una bruttezza imperdonabile degli archi…che sembrano “forchette” da come suonano metallici! Oh.... finalmente uno che ci sente ! Un caro saluto, Max
Max440 Inviato 22 Ottobre 2023 Autore Inviato 22 Ottobre 2023 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: 1) Chi ha mai ascoltato questo brano dal vivo? 2) Quale orchestra e quale teatro? 3) In quale poltrona vi siete seduti (domanda importantissima per i teatri con acustica mediocre, cioè la maggior parte)? Purtroppo questo nello specifico, mai dal vivo. Però ho ascoltato una cinquantina di concerti sinfonici (lo so, per qualcuno sono pochi, ma il tempo è quello che è ...) soprattutto alla Scala e al Conservatorio di Milano, e diverse prove orchestrali al conservatorio quando ero studente. Quindi mi sono seduto sia in prima fila con la sala semivuota (prove) che in trentesima fila con la sala piena ...: direi che come suona un orchestra dal vivo ce l'ho abbastanza in mente
fabrizio Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 Salve, questa di De Waart mi sembra sia stata segnalata, la ripropongo, Philips ha sempre lavorato bene in passato ( una delle pochissime etichette assiemea RR che può essere utilizzata come test per la fase asoluta) anche questa è una 16/44 ed è dell’83. Non ha compressione , una bella dinamica , una sontuosa scena ( che non sarà apprezzata a pieno dai cuffiofili) e , per me una ottima esecuzione. Ho iniziato con la traccia dei Pini e me lo sono ascoltato tutto
Titian Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: perché dal vivo in realtà è proprio tuta un’altra cosa! Come già scritto molte volte per me il suono "dal vivo" può cambiare radicalmente a dipendenza dal posto d'ascolto, sala, orchestra, disposizione orchestrale e direttore. Potrei scrivere paginate, solo considerando i trenta concerti da metà agosto, e lo farò ma non qui anche perché non penso che interessi poi molto, visto che ciascuno ha le proprie idee e le vuole tenere. Quando poi scrivo sul suono / timbro non esprimo le mie convinzioni, che veramente non sono così importanti, ma quello che questi grandi maestri pensano e cercano di raggiungere. Interessantissimo ascoltare Ivan Fischer che mi spiegava per dieci minuti dopo un concerto il perché ha messo i contrabbassi allineati dietro i legni. Al momento mi interessa proprio il tema timbro nell'interpretazioni e registrazioni, tema che discuto con i diversi direttori e musicisti, il prossimo appuntamento prioprio in dieci giorni con il Yannick e membri della Philadelphia Orchestra a Baden-Baden. Abbiamo già iniziato ad organizzare il tutto con la scelta dei musicisti da intervistare e come / quando.
pro61 Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 @Titian interessante, c'è qualcosa in rete, da dove si possa leggere o ascoltare di queste cose?
ilmisuratore Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 50 minuti fa, Max440 ha scritto: Oh.... finalmente uno che ci sente ! Il suonare *troppo piano e troppo forte* lo reputi un difetto ? [aldilà del resto che non mi ha toccato l'anima]
Titian Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 @pro61 Al momento no, sto preparando tutto poi su ReMusic.it dove ho già presentato la sala da concerto KKL di Lucerna.
fabrizio Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 Salve, ho cercato l’Album di Osawa ma non ho trovato quello che era stato proposto. Ho invece una sua riedizione nella collana Galleria della DG ; al primo ascolto mi sono chiesto come facevate ad apprezzarloz: ennesima riproposizione monodimensionale ( una sorta di mono orrizzontale) che sembra ormai andare di moda, anche se in questo caso meno sparato di quello di Chailly. Per fortuna sono poi riuscito a trovare il brano dei Pini della Via Appia su due raccolte che riguardavano Osawa e la Boston; qui altra musica , bellissima registrazione . Questo ci fa capire quanto possono cambiare i giudizi a distanza quando si discute su riferimenti diversi. Chi ha ancora l’ardire di ascoltarsi per l’ennesima volta i Pini , ci provi
grisulea Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 2 ore fa, SimoTocca ha scritto: fra quelli che contano di più c’è la dinamica, ma non quella misurata DR… Con cosa la vorresti misurare? DR o CF sono più che sufficienti a stabile se c'è dinamica o non c'è. Il loro responso è significativo.
grisulea Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 48 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: 1 ora fa, Max440 ha scritto: Oh.... finalmente uno che ci sente ! Il suonare *troppo piano e troppo forte* lo reputi un difetto ? [aldilà del resto che non mi ha toccato l'anima] Ormai siamo all'assurdo. 1
mozarteum Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 18 ore fa, one4seven ha scritto: Invece è determinante anche sul modo di "porgere" il suono. E ma lo porge male. Il corno inglese ha una lunga frase all’inizio dell’ultima traccia dei pini nella quale dialoga con fagotto e poi clarinetto. Nell’esecuzione di Chailly e’ giustamente arioso e si espande (che non vuol dire in faccia) come lo si ascolta dal vivo (come dicevo l’esperienza piu’ recente proprio qualche giorno fa con Ivan Fischer a Roma). In Mata e’ introverso e neanche si percepisce il timbro dello strumento nelle sue inflessioni. Poi e’ evidente che l’edizione di Chailly e’ dinamicamente piu’ schiacciata. Questo per dire che la riuscita di una registrazione dipende da tante cose di cui la dinamica e’ una e neanche decisiva in se’ solo considerata. Continuo a preferire Sinopoli e Ozawa
mozarteum Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 Simotocca intendeva forse dire un’altra cosa. Che la dinamica misurata non da informazioni sul “modo” con cui procede il passaggio dal pianissimo al fortissimo. Paradossalmente e l’ha notato anche oneseven la naturalezza che si osserva in Ozawa (riversamento migliore) e anche in Sinopoli, non si avverte allo stesso modo in Mata.
mozarteum Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 Fatevi un regalo e sentite lo Stravinsky che vi ho sopra segnalato. Petroucka Monteux Boston. Da me suona portentoso, tridimensionale, scolpito, pieno di luce timbrica, dinamica vividissima all’orecchio. E’ pure un capolavoro musicale di ritmi, colori, poesia quasi felliniana Registrazione anni d’oro hifi 1
one4seven Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 @mozarteum ma chiaro che dipende da tante cose. Però a me le cose "schiacciate" non piacciono. Risultano piatte, ed appiattiscono anche il piacere di una timbrica corretta. E su un crescendo men che meno.
mozarteum Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 Ma non sono schiacciate in modo rozzo da alterare significativamente il messaggio. Comunque anche negli interventi qui si registra una diversita’ di vedute a seconda che si conoscano i pezzi o no. Nella musica classica e’ fondamentale che la registrazione colga piu’ aspetti caratterizzanti dell’interpretazione di cui la dinamica e’ solo uno. Se c’e’ dinamica e poi gli archi o gli assoli suonano come in Mata come si puo’ dire che sia una buona registrazione? Comunque ne’ Sinopoli ne’ Ozawa suonano piatte. Niente affatto. la Registrazione di Chailly lo e’ un po’ di piu’ ma si consideri che l’acustica della Scala dove il suono e’ stato ripreso non ha riverberi ne’ ambienza particolari. 1
grisulea Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 6 minuti fa, mozarteum ha scritto: Che la dinamica misurata non da informazioni sul “modo” con cui procede il passaggio dal pianissimo al fortissimo. La dinamica misurata ti dice lo scarto. Il passaggio da uno stato all'altro è un dato di fatto non un modo, è il sistema che deve essere in grado di gestirla.
fabrizio Inviato 22 Ottobre 2023 Inviato 22 Ottobre 2023 18 minuti fa, mozarteum ha scritto: la Registrazione di Chailly lo e’ un po’ di piu’ ma si consideri che l’acustica della Scala dove il suono e’ stato ripreso non ha riverberi ne’ ambienza particolari. Salve, no, qui la Scala proprio non c'entra; qui hanno toppato, alla grande , e basta. Saluti, Fabrizio.
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