NickMaro Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 2 ore fa, giannisegala ha scritto: godono come maialine Ahahahahaha
Variable Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 @giannisegala E' solo una questione statistica. Le Ls3/5a vengono consigliate con tanti ampli a valvole, compresi i mc, con alcuni ampli a stato solido, di solito inglesi o in classeA, ma raramente con i McIntosh; non so perchè, ed è per questo che ce le voglio provare. Per ora le maialine si godono gli accu.
iBan69 Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 Provate le Spendor 3/5 da 11 ohm, con un McIntosh 452, e con diversi valvolari da 15 a 50watt. Con ciascun abbinamento, fornivano sempre un delizioso risultato sonoro, pur differente. Credo che non esistano problemi di sorta a pilotarle, con qualsiasi McIntosh, lasciando solo al gusto personale, le proprie preferenze.
arabianig Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 @Variable Salve io piloto con un McIntosh 462 e c53 le stupende Falcon ls3/5a gold badge con uscita 8 ohm. accopiata stupenda e prima con ma900 1
mla Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 34 minuti fa, arabianig ha scritto: @Variable Salve io piloto con un McIntosh 462 e c53 le stupende Falcon ls3/5a gold badge con uscita 8 ohm. accopiata stupenda e prima con ma900 Non posso non chiederti delle differenze di suono tra i due sistemi di amplificazione
arabianig Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 @mla salve posso dirti che la differenza c’è stata come scena sonora si e aperta un po’ di più e profondità sempre quelli che percepiscono le mie orecchie. nulla togliendo al 9000 è una grande macchina ma da tempo mi ero prefissato al mio sogno pre e finale e ne sono sodisfatto 1 1
zagor333 Inviato 9 Aprile 2024 Inviato 9 Aprile 2024 4 ore fa, arabianig ha scritto: io piloto con un McIntosh 462 e c53 le stupende Falcon ls3/5a gold badge con uscita 8 ohm. Mi unisco al meraviglioso gruppo delle magiche scatolette: io piloto con un finale McIntosh MC452 (parente stretto del MC462) delle meravigliose Stirling v2 (11 ohm nominali) sempre con uscite da 8 ohm. Con uscita variabile lettore cd/sacd MCD500, con pre passivo nel caso del vinile, e ultimamente anche con il finale e pre phono collegati a un amplificatore cuffia che fa anche da pre M2Tech Marley MKii. Con circa 1 watt indicato dai Vmeters sono uno spettacolo. Con il vinile poi c’è anche un quid in più. Insomma le magiche scatolette che siano 15 ohm o 11 ohm sono un carico facile per l’amplificatore, però per tirare fuori tutta la loro anima, servono amplificazioni di qualità (SS o valvole che siano).
Questo è un messaggio popolare. marcellocroce Inviato 9 Agosto 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Agosto 2024 Questo 3D mi ha incuriosito e me lo sono letto tutto. Ho un MC2500 (da 30 anni circa ma in condizioni ottimali) che ha morsetti a 1, 2, 4, 8 ohm in collegamento stereo. Ho inìzialmente collegato le mie casse sui morsetti a 4 ohm dato che questa è l' impedenza minima che presentano, come si evince dalle misure, qui pubblicate, con fase prossima a 0°, quindi resistiva. Ricordo che i minimi di impedenza sono sempre pressoché resistivi in qualsiasi cassa acustica. I risultati all' ascolto non mi hanno mai dato alcunché da criticare. Poi ho provato anche le uscite a 2 ed a 8 ohm. Cambiando le uscite, il livello d' uscita varia in modo sostanziale ed è quindi difficile se non impossibile fare una comparazione d' ascolto istantanea che sia davvero affidabile. Ovviamente l' uscita a 8 ohm suona ben più forte di quella a 4, e quella a 2 suona ancora meno. E come è stampato sul retro dell' amplificatore, le tensioni erogate alla massima potenza sulle diverse impedenze sono differenti e, nell' ordine, 22,4V a 1 ohm, 31,6 a 2 ohm, 44,7 V a 4 ohm, 63,2 a 8 ohm. Le tensioni sono via via più elevate perché la potenza erogata vale sempre VE2/Z e quindi, ad esempio, avremo (22.2 x 22,2)/1 = 492.82 ad 1 ohm oppure (44.7 x 44,7)/4 = 499.5 a 4 ohm, sempre circa 500 W sono (su carichi resistivi). L' indicazione fornita dai meter in posizione HOLD segue di conseguenza. Per non perdere potenza d' uscita, quindi, (visto che la si paga all' acquisto), è opportuno non collegare altoparlanti di impedenza alta alle uscite ad impedenza più bassa, ma neppure fare il contrario, perché si potrebbe incorrere nell' intervento della protezione Sentry Monitor, che funziona da limitatore tensione/corrente, con possibili effetti udibili sul suono. Certo che potrebbero essere difficili da sperimentare "de visu" sia perché intermittenti ma anche a rischio guasti negli altoparlanti. Parlare di differenze timbriche od altro delle uscite è davvero difficile, ma a me è sembrato che, con le mie casse (tre vie bass reflex con woofer da 12", medio da 6" e driver da 1" con tromba), l' uscita a 4 ohm sia da preferirsi alle altre. Niente di preciso, ma una pura lieve sensazione di suono più "largo" e "solido" che con le altre. Quella ad 8 ohm mi dava l' impressione di perdere qualcosa di controllo delle basse frequenze. Quella a 2 ohm invece, mi dava l' impressione di qualche asprezza di troppo in gamma acuta. Ho operato con l' amplificatore fino a leggere quasi 100W di picco sul meter, quindi a volumi assai elevati, con il CD Trio Loussier Trio Play Bach (edizione Ermitage ERM420 DDD), che presenta pianoforte, contrabbasso e batteria proprio come standoci nel mezzo sul palco. Tutto sommato queste "impressioni" sono plausibili se si considera che, in gamma bassa, gli sfasamenti dell' impedenza delle mie casse sono pesanti (- 60° a 87 Hz con modulo a 7.3 ohm), mentre, invece. a 6000 Hz, il modulo è 20 ohm. I minimi sono a 4 ohm e pressoché resistivi (la cassa è dichiarata 6 ohm secondo le norme IEC 60268-5, che prevedono che i valori minimi siano almeno l'80% della impedenza nominale). Il patema d' animo che sembra affliggere alcuni a proposito degli autotrasformatori degli ampli Mc Intosh è che questi possano limitare la corrente erogata o che si abbia in certi casi l' intervento delle protezioni tensione/corrente anzitempo, con conseguente degrado delle prestazioni udibili. Alcune misurazioni compiute da riviste sembrano indicare con precisione i termini di questa questione su alcuni modelli provati, ma non mi sono noti casi di vero e proprio malfunzionamento. Ci sono poi alcune dichiarazioni su questo argomento specifico. Il noto progettista di amplificatori Bascom H. King, riporta su Audio del Febbraio 92, provando il MC2600, che "Mc Intosh asserisce che l' amplificatore potrà pilotare carichi pari al 20% dell' uscita selezionata dall' autotrasformatore, prima che si attivi il limitatore". Dunque il 20% di 8 ohm sarebbe 1,6. Un po' difficile da credere, ma chissà, può essere che lo possano dimostrare. Bisognerebbe appurare quello che accade con sfasamenti drastici (come nel mio caso), ed in regime transiente, il che non è propr a io facile da fare in laboratorio con strumenti anche per il risultante limitato tempo di osservazione del enomeno, mentre una valutazione all' ascolto ciò non pone alcun problema, almeno con certe casse acustiche (che non distorcessero di loro durante siffatto test). Peter Aczel di The Audio Critic (Issue 23 Winter 95/96) provando il MC500 di pari potenza, asserisce che il migliore comportamento di erogazione di corrente agli strumenti si ottiene con l' uscita a 2 ohm e ciò mi sembra ben plausibile, ma non è detto che sia sempre la soluzione migliore, perché il rischio di perdere parecchia potenza nell' uso reale con carichi di impedenza maggiore è ben presente (questa si dimezzerà al raddoppio del valore ohmico). Che se ne può concludere? Che l' unica cosa da fare è ascoltare e farsi una propria idea con le proprie casse acustiche. Sebbene ci siano prodotti moderni con impedenze "impossibili", dubito seriamente che ci sia un problema di limitazione di corrente nei Mc Intosh a causa degli autotrasformatori, posto che si selezioni l' uscita più adatta. Nel manuale del MC2500 (negli altri non so dire), si indicano le uscite da impiegare così come segue: 1 ohm > da 0.9 a 1.8 ohm 2 ohm > da 1.8 a 3.6 ohm 4 ohm > da 3.6 a 7.2 ohm 8 ohm > da 7.2 a 14.4 ohm Sempre nel manuale si legge: "Nel caso si impieghi un impedenza di carico più bassa di quella sezionata in uscita, si può incorrere in riduzione di potenza, aumento di dissipazione e possibile distorsione. Nel caso invece si impieghi un impedenza di carico maggiore di quella selezionata in uscita, la potenza erogata sarà limitata" Saluti Marcello Croce 2 1
zagor333 Inviato 9 Agosto 2024 Inviato 9 Agosto 2024 9 minuti fa, marcellocroce ha scritto: Che se ne può concludere? Che l' unica cosa da fare è ascoltare e farsi una propria idea con le proprie casse acustiche. Concordo pienamente. E grazie per questo tuo interessantissimo post. 👏
aldofive Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 Il 9/8/2024 at 16:24, marcellocroce ha scritto: 1 ohm > da 0.9 a 1.8 ohm 2 ohm > da 1.8 a 3.6 ohm 4 ohm > da 3.6 a 7.2 ohm 8 ohm > da 7.2 a 14.4 ohm Quindi siamo sempre lì. Io ho i diffusori indicati con impedenza 6/4 ohm e dovrei, in base a questo schema, collegare a 4 ohm. Ma ho sempre preferito il suono con il collegamento a 8 ohm. Farò un altra prova quando ricollocheró l'impianto. Al momento sto ristrutturando casa. Magari con distanza dei diffusori più vicina alla parete posteriore e con ambiente di ascolto tutto nuovo potrò ottenere un risultato migliore.
Amministratori cactus_atomo Inviato 11 Agosto 2024 Amministratori Inviato 11 Agosto 2024 @aldofive il punto vero è che nessun diffusore ha una impedenza costante, le vriazioni possono essere signficative, un diffusor dichiarato per 8 ohm può avere un minimo a 3,5, senza una cuva di impedenza misurata non se ne esce (in via teorica ovviamente), ci sono costruttori che indicano ll'impedenza tipica altri una impedenza media (mediata rispetto a che) altri ancra l'impedenza minima. l'unica è provare con il carico reale dei nostri diffusori potrebbe anche non cambiare nulla a molto poco. a provare non si rompe nulla (tranne l'impoderabile ossia un errore di sbagio dovuto alla fretta) 1
aldofive Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 1 ora fa, cactus_atomo ha scritto: l'unica è provare con il carico reale dei nostri diffusori Provato più volte in passato. Ho sempre rilevato un suono tagliente e affaticante a 4 ohm. A 8 ohm molto più piacevole, pieno e musicale. Certo con i diffusori sopra il metro dalle pareti posteriori, pena un basso troppo gonfio e impastato. Per questo dicevo, visto che dopo i lavori di ristrutturazione sarò probabilmente costretto ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore (credo 80 cm di distanza) farò un ulteriore prova a 4 ohm.
PietroPDP Inviato 12 Agosto 2024 Inviato 12 Agosto 2024 15 ore fa, aldofive ha scritto: Quindi siamo sempre lì. Io ho i diffusori indicati con impedenza 6/4 ohm e dovrei, in base a questo schema, collegare a 4 ohm. Ma ho sempre preferito il suono con il collegamento a 8 ohm. Farò un altra prova quando ricollocheró l'impianto. Al momento sto ristrutturando casa. Magari con distanza dei diffusori più vicina alla parete posteriore e con ambiente di ascolto tutto nuovo potrò ottenere un risultato migliore. Resta tranquillo con quelli da 8 ohm, magari quella dicitura poteva valere per amplificazioni del passato o per quel modello specifico. Con le amplificazioni recenti col 90% dei diffusori stai a posto con quella da 8 ohm, anche io ho provato vari diffusori e quella da 4 non mi è mai piaciuta minimamente, diventa aggressivo e si perde tutto il bello del suono MC. Poi non escludo qualche raro caso in cui qualche diffusore ha bisogno dell'uscita a 4 Ohm, infatti ho detto il 90% dei diffusori e non il 100, ma se con i tuoi diffusori adesso stai con l'uscita ad 8 ohm e la preferisci non c'è spostamento in ambiente dei diffusori che tenga, sempre con quella da 8 ohm suoneranno meglio. 1
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