Grancolauro Inviato 10 Dicembre 2023 Inviato 10 Dicembre 2023 L'altro giorno ero in stazione a Milano in attesa di un treno che non arrivava, e bighellonando da Feltrinelli ho visto l'ultimo numero di Musica Jazz sullo scaffale delle riviste. Ci fu un periodo, fine anni '90, in cui ero abbonato a questa rivista che leggevo tra l'altro con soddisfazione, pur non essendo affatto un esperto di jazz. Poi, per varie ragioni persi interesse per questo genere musicale, e non l'acquistai più. Sta di fatto che ho preso da Feltrinelli l'ultimo numero e mi è piaciuto molto! Non il CD allegato, francamente, ma le molte recensioni, gli articoli presenti, l'impostazione generale della rivista. Al punto che mi è venuta voglia, a 20 anni di distanza, di riabbonarmi. All'epoca del web, con tutto il materiale online che si può trovare, forse son soldi buttati... Tuttavia, non so perché, ho l'intuizione che potrebbe non essere così. Voi che ne pensate delle riviste musicali di carta? Le comprate ancora? Che fareste al posto mio? Buona domenica! 1
Questo è un messaggio popolare. yukatan Inviato 10 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Dicembre 2023 @Grancolauro io sono del tuo stesso avviso, perché se sei arrivato a scrivere un post per esternare la tua voglia di abbonarti ad una rivista cartacea dentro di te la scelta l’hai già fatta. Nel paese dei balocchi digitali, l’avere un contatto fisico con qualcosa di materiale, secondo me è la nuova frontiera della modernità. Il riscoprire il rapporto fisico con oggetti, cd vinili o riviste, ridona quel calore che purtroppo con il proliferarsi del digitale è venuto a mancare. Conosco amici che non hanno mai mancato un numero di riviste dell’alta fedeltà pur essendo molto avvezzi al digitale e alle notizie della rete. Ritornare alle riviste cartacee é un po’ riprendere possesso di se stessi e delle proprie passioni. Dopo tutta sta pippa che ti ho scritto, mi hai fatto venire voglia di andare in edicola a prendermi l’ultimo numero di Musica Jazz e per questo ti ringrazio@Grancolauro 3 1
Grancolauro Inviato 10 Dicembre 2023 Autore Inviato 10 Dicembre 2023 25 minuti fa, yukatan ha scritto: Ritornare alle riviste cartacee é un po’ riprendere possesso di se stessi e delle proprie passioni. Grazie! Ho proprio la tua stessa impressione. Nel concreto, l’altro giorno in treno mi sono proprio divertito come un bambino a leggere la rivista toccando i fogli di carta, guardando le figure. È come se questo attivasse nella mente sensazioni e pensieri che lo schermo del computer non attiva. Sarà che noi non siamo nativi digitali e abbiamo imparato da piccoli ad interagire con le informazioni in modo diverso. Comunque sia, grazie del sostegno. In effetti al momento sono più per il sì che per il no riguardo al nuovo abbonamento 🙂 1
Azoto One Inviato 10 Dicembre 2023 Inviato 10 Dicembre 2023 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: L'altro giorno ero in stazione a Milano in attesa di un treno che non arrivava, e bighellonando da Feltrinelli ho visto l'ultimo numero di Musica Jazz sullo scaffale delle riviste. Ci fu un periodo, fine anni '90, in cui ero abbonato a questa rivista che leggevo tra l'altro con soddisfazione, pur non essendo affatto un esperto di jazz. Poi, per varie ragioni persi interesse per questo genere musicale, e non l'acquistai più. Sta di fatto che ho preso da Feltrinelli l'ultimo numero e mi è piaciuto molto! Non il CD allegato, francamente, ma le molte recensioni, gli articoli presenti, l'impostazione generale della rivista. Al punto che mi è venuta voglia, a 20 anni di distanza, di riabbonarmi. All'epoca del web, con tutto il materiale online che si può trovare, forse son soldi buttati... Tuttavia, non so perché, ho l'intuizione che potrebbe non essere così. Voi che ne pensate delle riviste musicali di carta? Le comprate ancora? Che fareste al posto mio? Buona domenica! L’anno scorso mi sono riabbonato dopo una quindicina d’anni, lo rifarei 1
Mxcolombo Inviato 10 Dicembre 2023 Inviato 10 Dicembre 2023 @Grancolauro anch’io sono stato abbonato a musica jazz per diversi anni. Apprezzavo molto la rivista e un po’ meno i cd allegati. Ottime le recensioni che mi hanno consentito di scoprire diversi nuovi artisti. Ogni tanto penso di riabbonarmi ma in questo periodo ascolto prevalentemente musica lirica e classica. Non escludo di farlo in futuro.
Grancolauro Inviato 10 Dicembre 2023 Autore Inviato 10 Dicembre 2023 1 ora fa, Mxcolombo ha scritto: Ottime le recensioni che mi hanno consentito di scoprire diversi nuovi artisti. Questo è un aspetto che mi interessa particolarmente. Ho letto le recensioni dell’ultimo numero di Musica Jazz e mi sembravano fatte bene, sufficientemente approfondite, con buoni spunti. Così ho provato poi ad ascoltare su Qobuz qualche disco recensito e si trattava di segnalazioni interessanti. Nel mare magnum delle cose che escono ogni giorno questo lo trovo davvero utile
yukatan Inviato 10 Dicembre 2023 Inviato 10 Dicembre 2023 59 minuti fa, Grancolauro ha scritto: sembravano fatte bene, sufficientemente approfondite, con buoni spunti. Così ho provato poi ad ascoltare su Qobuz qualche disco recensito e si trattava di segnalazioni interessanti. È questo lo spirito da intraprendere, inquadrare il recensore, approfondire sullo streaming e poi eventualmente, dopo giusta ponderazione, acquistare il prodotto fisico 👍
Grancolauro Inviato 10 Dicembre 2023 Autore Inviato 10 Dicembre 2023 @yukatan sì, in effetti è più o meno quello che ho sempre fatto in passato. Ultimamente si fa un po’ fatica a trovare il recensore di cui fidarsi, i cui gusti sono un po’ anche i tuoi insomma. O almeno così capita a me
rebus Inviato 11 Dicembre 2023 Inviato 11 Dicembre 2023 Io sono da molti anni felicemente abbonato a Blow Up e lo trovo una lettura molto più interessante di tanti contenuti che si possono trovare in rete. Tant'è che regolarmente sono tentato di abbonarmi anche ad altre riviste (fra le quali Musica Jazz, che anch'io ho ricevuto per anni in passato) ma poi vedo che il tempo scarseggia e faccio già fatica a stare dietro alla prima, per cui desisto. Però lunghissima vita alle riviste cartacee! Fra l'altro negli ultimi anni ho notato una triste moria fra le riviste in edicola, non solo fra quelle musicali, e trovo che sia una grave perdita, quindi non posso non plaudere a un ritorno alla lettura su carta! Non solo è più gratificante, le foto sono più godibili, la lettura meno stancante, ma anche si crea un rapporto e personale diretto con la rivista (oltre che coi suoi contenuti), che in digitale a mio avviso manca. 1
Grancolauro Inviato 15 Dicembre 2023 Autore Inviato 15 Dicembre 2023 Solo per la cronaca, mi sono alla fine ri-abbonato a Musica Jazz 🙂 La cosa carina è che con l’abbonamento si possono scarica i numeri delle annate precedenti in formato elettronico. Non lo sapevo, ottima cosa! 1
Gaetanoalberto Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 7 ore fa, Grancolauro ha scritto: ri-abbonato a Musica Jazz 🙂 Sono abbonato da tre anni mi pare. Si parlava dei cd e dal mio punto di viata, ma io sono di "bocca buona" , ne pubblicano anche di buoni e nel complesso offrono uno spaccato musicale interessante, portando alle nostre orecchie materiale.che magari da soli non cercheremmo, lo dico in senso positivo. Tra l'altro puoi interrompere quando vuoi. Uso le recensioni come guida prima di tutto per l'ascolto in liquida, gli articoloni poi sono un buon viatico di conoscenza, anche se non sempre leggo tutto. Tenere in vita queste attività fa bene al cuore, un po' come il vinile, e molto meno male al portafoglio, diversamente dal vinile. 1
Grancolauro Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 23 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Uso le recensioni come guida prima di tutto per l'ascolto in liquida, gli articoloni poi sono un buon viatico di conoscenza, anche se non sempre leggo tutto. Stessa cosa faccio io. Confesso che gli articoloni tendono ad annoiarmi un po’. Limite mio, che tendo a perdere l’attenzione dopo pochi minuti... Le recensioni invece mi piacciono molto e su Musica Jazz scrive gente in gamba, capace, in poche frasi, di catturare l’attenzione. Ad esempio, nel numero di Novembre c’è una recensione di un disco di Micke Nock, pianista sconosciuto che mai avrei ascoltato, che ha attirato la mia attenzione, facendomi conoscere un musicista straordinario! Più di così cosa posso chiedere a una rivista?? ciao e buoni ascolti 1
analogico_09 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 @Grancolauro Abbiamo parlato chissà quante volte della rivista Musica Jazz (durante le ultime svolte di Videohifi l'attuale direttore della rivista, Luca Conti, era a condividere nel forum delle bellissime discussioni sul jazz e sulla musica del '900, peccato che a un certo punto dovemmo avvertire la sua mancanza). Musica jazz, a partire degli anni '60, per diversi lustri a seguire, rappresentò la mia bibbia, il mio vangelo, il mio"racconto" critico e informativo quotidiano delle vicende del genere musicale più potente del ventesimo secolo, del "fatidico" '900 musicale, subendo a sua volta ogni meraviglia delle culture musicali dell'intero pianeta. Con l'avvento del jazz la musica pop e colta dell'universo non fu più la stessa. Esagero? Si.., e lo faccio molto volentieri sapendo di avere ragione... Le mie frequentazioni in jazz, concerti, incontri, cronache musicali di varia natura, potevo poi rileggerle sulla rivista che recensiva tutti i concerti che si davano in Italia, mese per mese, a cura dei migliori conoscitori di jazz del belpaese.., evito di scrivere la parola "critici".., erano "penne" che il jazz lo vivevano, era più che un "osservare", erano gli stessi musicisti a parlare di musica del loro piiù vicino distretto... Invece di ripetermi su quella che è la mi esperienza , "sinergetica" oserei dire, con tale rivista, potrei segnalare un paio di post dello scorso maggio nel quale sinteticamente ne parlo "autoreferenzialmente" ma anche non.., molti altri amici potrebbero riconoscersi nelle cose che racconto io di pe che erano di tanti... mi risparmio la fatica di ripermi.., ovviamente le vicenda della rivista sono talmente varie e complessa a seconda delle "stagioni" che varrebbe la pena di iniziare qualche discussione più mirata per approfondire, magari un po' per volta l'argomento potrebbe spontaneamente tornare d'attualità. Per chi vorrà leggere lascio qui il link delle mie quattro chiacchiere non senza prima rispondere alla tua domanda. Nomostante da diversi anni non sia più assiduo lettore di Musica Jazz, il mio spassionato parere è che vale assolutamente la pena di abbonarsi o tornare ada abbonarsi alla più grande rivista di Jazz italiana, di sicuro prestigio anche all'estero. Certo, negli anni in cui il jazz era ancora ai massimi livelli della sua eroicità, anche la "nostra" rivista aveva di che scrivere di più glorioso su una musica (cento, mille, ennemila musiche) ancora "argonaute". Non per questo l'attuale Musica Jazz non seguiti tuttavia a rappresentare al meglio delle possibilità e delle competenze i nostri giorni musicali decisamente più "spaesati"... ma è il segno dei tempi attuali, iniziati già da diversi lustri a questa parte, nei quali un po' tutte le altre arti si ritrovano... "spaesate". Dove meno, dove più. https://melius.club/topic/14716-un-ottimo-articolo-sul-bebop/?do=findComment&comment=849348 https://melius.club/topic/14716-un-ottimo-articolo-sul-bebop/?do=findComment&comment=849867 1
Grancolauro Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 @analogico_09 Grazie Peppe, leggerò senz'altro le tue riflessioni sulla Musica Jazz. Come accennavo all'inizio, ho comprato il numero di novembre e mi è piaciuto molto. Ad esempio, mi ha fatto scoprire scoperto Mike Nock, pianista neozelandese poco noto in Europa il cui ultimo lavoro mi sta piacendo molto. DIversamente da te che rimpiangi gli anni eroici del jazz, a me affascinano i percorsi dei jazzisti contemporanei. Mi sembra che la loro musica raccolga e sviluppi l'eredità della musica classica del '900 dando ad essa nuova vita. 1
giorgiovinyl Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 20 ore fa, Grancolauro ha scritto: Solo per la cronaca, mi sono alla fine ri-abbonato a Musica Jazz 🙂 La cosa carina è che con l’abbonamento si possono scarica i numeri delle annate precedenti in formato elettronico. Non lo sapevo, ottima cosa! Tutte le annate precedenti? Anche quelle storiche di cui parlava Peppe?
Grancolauro Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 @giorgiovinyl no, dal numero di gennaio 2016 in avanti, mi sembra guardando la mail che mi hanno inviato
campaz Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 Mi sono riabbonato a Musica Jazz cinque anni fa (tre l'altro mi addebitano il dovuto su carta di credito mese per mese) dopo una pausa. Avevo iniziato originariamente con il numero dedicato alla morte di Miles e adesso... ho un paio di scaffali della Billy piene di quelle riviste. Solo lodi per Luca Conti, grande esperto in molti campi (che io sappia letteratura di genere, dovrebbe aver diretto il Giallo Mondadori, ed è anche un traduttore). Mediamente ottimi tutti gli articoli (molto migliori rispetto a quelli pubblicati da Down Beat). Unica paturnia: il CD allegato. Ne ho riempito una scatola da scarpe e li ho regalati tutti intonsi a mio cognato. Preferisco come veste editoriale quella di Musica, rivista dedicata alla classica: solo parole e immagini, per l'ascolto ci pensa Qobuz. Ma è a anche vero che MJ ha ripreso a stampare vinili, quindi problema mio.
analogico_09 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 4 ore fa, Grancolauro ha scritto: Grazie Peppe, leggerò senz'altro le tue riflessioni sulla Musica Jazz. Come accennavo all'inizio, ho comprato il numero di novembre e mi è piaciuto molto. Ad esempio, mi ha fatto scoprire scoperto Mike Nock, pianista neozelandese poco noto in Europa il cui ultimo lavoro mi sta piacendo molto. DIversamente da te che rimpiangi gli anni eroici del jazz, a me affascinano i percorsi dei jazzisti contemporanei. Mi sembra che la loro musica raccolga e sviluppi l'eredità della musica classica del '900 dando ad essa nuova vita. A dire il vero, Damiano, le mie nostalgie per il jazz di quando era IL jazz ... sono senza rimpianti. Li ho vissuti così intensamente quei decenni di autentico jazz che non avrei ragione di provare rimpianti, anzi il ricordo mi esalta e seguita ancora ad arricchirmi non solo musicalmente. Ho tuttavia più volte confessato che i percorsi del (cosiddetto) jazz contemporaneo mi lascia in larga misura indifferente, a volte perfino mi disturba il manierismo che pesso tradusa da ogni nota di musiche molto lontane da quella che è la mia idea di jazz. Ma non vorrei rinfocalare vecchie polemice.., potrei però cercare di ricordare come la storia del grande jazz, iniziando dalla trazione, fino alle ultime grandi e varie svolte della "New Thing", fino a Free inoltrato, sia prodiga di ponti a doppia carreggiata gettati tra l e esperienze musicali afroamenricane e gli impulscompositivi i della musica "colta" occidentale, non solo novecentesca. Tra il jazz e Strawinsky vi sono state reciproche comprensioni e reciproche trasmigrazioni, prestiti e lasciti.., e quanta musica colta sarà possibile ravvisare per esempio nei pianisti jazz, in Powell, in Monk, in Taylor, in J. Byard, Tyner, ecc, ecc, e quanto jazz risuoni nella "colta"... Di esempi se ne potrebbero fare a iosa, non è dunque una cosa che sia inizata ora. Il jazz non è una semplice etichetta musicale, è uno stato musicale e principalmente mentale, psichico, spirituale, razziale, antropologico, di fronte al jazz bisogna assumersi delle "serie" responsabilità, non è un contenirore delle indifferenziate musicali... permettemi di dirlo in maniera un po' colorita... ma insomma se ci si fa caso si scopre che nel web e anche nei negozi, tutto ciò che non è di classificazione certa va etichettata come jazz... un auyentico obrobrio! Capisco e rispetto tuttavia la tua genuina e conapevole esperienza musicale che per ovvi motivi anagrafici inizia dopo la mia dove la stessa percezione delle cose in musica non potrebbe non essere diversa sotto molti aspetti anche con quei momenti di condivisone che non sono mai mancati tra di noi. 2
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