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Philips Vam1250, una meccanica cd di ....


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Inviato

@cactus_atomo @Velvet

Vi ringrazio, effettivamente il lettore funziona bene così com'è, in oltre ho provato a collegarlo al interfaccia piu dac in ottico e in coax E funziona. 

Collegandolo direttamente al dac funziona solo in ottico,  mentre per farlo andare in coax devo passare dall"interface,  è un mistero,

È piuttosto pesante per essere un lettore cd, da peso sembra un amplificatore. 👍

Ciao e grazie ancora. 

 

Inviato

Riguardo ai vantaggi che si ottengono disaccoppiando il lettore CD dal tavolo di appoggio la cosa sembra avere un fondamento. Le vibrazioni trasmesse al sistema di lettura produrrebbero un effetto simile all'acoustic feedback dei giradischi , soprattutto se si ascolta ad alto volume. La cosa migliore sarebbe addirittura sistemare il lettore e qualsiasi apparecchio che soffra di problemi di microfonicità in un vano isolato acusticamente o in un altro locale. Comunque dei supporti antivibrazione fatti come si deve dovrebbero quasi eliminare la trasmissione diretta di vibrazioni allo chassis del lettore ma non possono impedire al lettore di risuonare se investito dalle onde sonore emesse dagli altoparlanti. Va appesantito. In ogni caso fa rabbia che in lettori di pregio si montino meccaniche da quattro soldi e li si faccia pagare poi uno sproposito.

Membro_0006
Inviato
4 ore fa, diego_g ha scritto:

L'effetto era udibile

LOL

Nerodavola62
Inviato
43 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

Comunque dei supporti antivibrazione fatti come si deve dovrebbero quasi eliminare la trasmissione diretta di vibrazioni allo chassis del lettore ma non possono impedire al lettore di risuonare se investito dalle onde sonore emesse dagli altoparlanti. Va appesantito. In ogni caso fa rabbia che in lettori di pregio si montino meccaniche da quattro soldi e li si faccia pagare poi uno sproposito.

 

I lettori Nova progettati dal buon Arigò (che tutti speriamo ritorni sul mercato) impiegano la Philips CD Pro 2 installata su un supporto costituito da due pesanti piastre in ottone spesse 1 cm l’una, e fissate in modo elastico al telaio.

Pensare che è un apparecchio che andava via a costi accessibili e garantito a vita... fa riflettere.

mauro

 

Inviato

@Paolo 62 Negli anni 90 era un tweak abbastanza diffuso appesantire il lettore cd con una lastra di pietra, più o meno spessa a seconda della resistenza dello chassis

Inviato

@rob1111

Ridi pure, per carità.

Magari fai una prova, costa davvero niente.

Così per curiosità e per non avere un partito preso. 😉

Inviato
Il 6/5/2021 at 10:54, lufranz ha scritto:

Altrimenti si torna alla storia del lettore hi-end (comecavolosichiamava, mi pare Goldmund) venduto a peso d'oro che dentro un case lussuoso montava un banale kit OEM Pioneer dal costo industriale di una pizza con patatine.

Lo stesso kit di meccanica ed elettronica, in un case commerciale col marchio Pioneer, si trovava nei megastore a cifre intorno ai 150 euro.

Io mi ricordo il caso di un lettore CD Jadis, recensito da FdS del costo di circa 4 milioni delle vecchie lire che altro non era che il lettore Philips più economico (costo circa 300 mila lire) con una carrozzeria differente, ovviamente più pesante e raffinata, ma senza neanche essersi curati di usare componentistica di migliore qualità (la Marantz, per esempio, lo commercializzava facendolo pagare 100 o 200 mila lire in più ma utilizzava elettrolitici "audio grade").


A proposito di tale prova, mi ricordo anche che, sulla rubrica della posta, un paio di numeri dopo, il direttore della rivista (G.M.B), cazziò pubblicamente il recensore per non essersi accorto della cosa e, probabilmente, per aver giudicato "equo" il prezzo del lettore francese.

Mi ricordo anche una meccanica CD "stand alone" dell'americana EAD che utilizzava un lettore CD Pioneer "stable platter mechanism" che non si erano manco preoccupati di togliere i convertitori D/A per cui, ricablando i pin jack delle uscite analogiche, era possibile utilizzarla nuovamente come lettore CD integrato.

Inviato

Buongiorno a tutti, leggendo questo thread credo di essere molto fortunato; ho infatti tre lettori cd montanti la stessa meccanica, marantz cd14, cd 63 e 53 e non ho mai avuto problemi; ora se lasciamo stare gli ultimi due che li ascolto raramente, vi assicuro che il 14 lo uso regolarmente ogni giorno da.... fatevi voi il conto, l’ho preso usato dopo due anni dalla sua uscita sul mercato. Ricordo però un periodo in cui veniva consigliato l’uso di due cd contemporaneamente per dare, dicevano, maggiore stabilità; in realtà poiché mi sembrava una gran c........ta ho provato, aprendolo, a vedere cosa succedeva e mi sono accorto che la meccanica si sforzava parecchio oltre a vibrare di più; ecco forse molte di queste meccaniche, plasticose si ma robuste, non sono state trattate bene e con gli anni ne hanno risentito. Se non ricordo male vendevano anche dei dischetti in non so che materiale, da sovrapporre al cd. 
buona domenica a tutti 

Inviato

Nelle generazioni recenti di lettori CD, hanno spostato la tecnologia nei circuiti servo ed in quelli di correzione errore. Ciò ha reso meno critica la precisione delle parti meccaniche, consentendo risparmi ingenti a livello industriale. Il canto del cigno delle meccaniche philips "pivot" è la CDM-9. Si trova anche nei lettori photo cd (hanno avuto anche loro una vita brevissima). 

Inviato

Un correzione d'errore posteriore alla lettura altro non è che un'interpolazione del dato nella quale il lettore cerca di "indovinare" con una certa approssimazione cosa c'era in quei bit mancanti e lo ricostruisce.

Meno errori di lettura ci sono, meno interpolazioni avvengono.

E (anche) questo spiega il perché a parità di DAC esterno certe meccaniche suonano diversamente da altre.

Poi se vogliamo dire che anche le meccaniche plasticosissime funzionano siamo tutti d'accordo.. Con i dovuti distinguo però.

Inviato
11 minuti fa, Velvet ha scritto:

Un correzione d'errore posteriore alla lettura altro non è che un'interpolazione

Non sempre. Il CIRC permette la ricostruzione errorless anche in mancanza di dati. C'è un limite ovviamente, ma con un buon algoritmo, il ricorso all'interpolazione e quindi gli errori irrecuperabili sono assenti se non pochissimi ed anche li ci sono strategie diverse, c'è che inserisce zeri al posto dei campioni non letti, chi ricalcola (appunto interpola) il campione errato. Anche i servo di ultima generazione riescono a leggere molto meglio i "pit" e a non perdere la traccia molto più di quelli di prima generazione. Il discorso delle meccaniche che suonano diverse è tutto da vedere.

 

Inviato

Può anche essere che un' Audiomeca da 7/8000 euro suoni uguale ad una Aiwa in pura plastica da 50 euro, chi lo sa.

 

A sentire quelli che parlano di Jitter ed errori di lettura parrebbe di no, io mi limito -nel dubbio- a preferire meccaniche meno cicciobellose. 

 

Inviato

@Velvet @pserci questo può essere il motivo per cui, a parità di registrazione digitale e di convertitori a bordo delle macchine, il DAT suona molto meglio del CD (e non lo dico solo io), forse proprio perché si ricorre molto meno all’’interpolazione dato che ci sono magari pochissimi errori…

Inviato
1 ora fa, ediate ha scritto:

questo può essere il motivo per cui, a parità di registrazione digitale e di convertitori a bordo delle macchine, il DAT suona molto meglio del CD (e non lo dico solo io), forse proprio perché si ricorre molto meno all’’interpolazione dato che ci sono magari pochissimi errori…

Anche qui, generalmente il DAT suona meglio perchè registra a 48 KHz di Fc, quindi di base il filtro antialiasing va ad agire più in la rispetto al CD.
Poi il meccanismo di correzione errori, anche se non è proprio il medesimo, c'è anche nel DAT cambia il supporto ma fisicamente possono esistere fenomeni di degrado, dropouts, perdite di sincronismo. I servo ci sono anche nel DAT perchè il nastro e la rotazione del tamburo vengono di fatto gestiti in maniera analoga.

Ripeto, ma è un mio parere, a meno di grossi guai sul dominio digitale è molto molto difficile ascoltare differenze.

 

Inviato

@pserci

2 ore fa, pserci ha scritto:

generalmente il DAT suona meglio perchè registra a 48 KHz di Fc

Non solo la Fc, il DAT registra anche a 44,1 KHz.... e suona sempre meglio del CD. Forse il tipo di "media" influisce: il nastro su tamburo rotante, probabilmente, ha una lettura "più stabile" rispetto a quella effettuata dal laser.

Inviato
Il 6/5/2021 at 12:58, ediate ha scritto:

Usa una meccanica informatica IDE: se la sostituisci con una meccanica informatica IDE "qualunque" il lettore non va più. Ci deve essere qualcosa a livello di marca e/o firmware che ne blocca l'utilizzo.

Confermo, pratica utilizzata praticamente da quasi tutti i costruttori che utilizzavano una meccanica IDE. Veniva 'codificato' l'identificativo del firmware per rendere la meccanica non sostituibile con una standard e costringere ad acquistare il ricambio dal costruttore del lettore in caso di guasto. Peccato che spesso i ricambi di scorta venissero esauriti e ti ritrovavi con un costoso fermaporte. Nel caso il guasto fosse solo meccanico un trucco consisteva nell'acquistare una nuova meccanica IDE dello stesso modello e trapiantare la scheda di controllo con il firmware 'codificato' della meccanica originale guasta.

 

Inviato

@buranide

13 minuti fa, buranide ha scritto:

Nel caso il guasto fosse solo meccanico un trucco consisteva nell'acquistare una nuova meccanica IDE dello stesso modello e trapiantare la scheda di controllo con il firmware 'codificato' della meccanica originale guasta.

Questo trucco è utilizzato spesso anche per altri lettori... il problema è trovare la meccanica IDE di quel preciso modello, perchè dopo tanti anni è fuori produzione...

Inviato
4 minuti fa, ediate ha scritto:

il problema è trovare la meccanica IDE di quel preciso modello

Infatti, peró spesso con un pó di pazienza sulla baia o in rete trovi chi ha ancora fondi di magazzino nos o meccaniche usate. I lettori IDE per pc venivano prodotti in quantità enormemente superiori a qualsiasi meccanica cd, per cui in giro di nos o ricondizionate ne trovi a quintali.

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