dipparpol Inviato 5 Febbraio 2024 Inviato 5 Febbraio 2024 @giogra sono comunque sempre nastri a rischio, il degrado non è improvviso ma è costante nel tempo ed irreversibile e peggiora man mano... a parte rtm che di sicuro sono ottimi ma carissimi (per me) , ce ne sono un sacco di nastri usati dagli anni 70 in poi che sono perfettamente usabili ancora oggi ed hanno una buona qualità. con maxell non sbagli mai, anche tdk e basf van benone. io uso anche i philips e mi hanno stupito, buona dinamica, poco rumore di fondo e sporcano molto poco le testine. su ebay ci sono due venditori da cui mi fornisco ed i prezzi sono buoni: https://www.ebay.it/sch/i.html?_ssn=giultace https://www.ebay.it/sch/i.html?_ssn=angelgallerin-0
giogra Inviato 6 Febbraio 2024 Autore Inviato 6 Febbraio 2024 L'LPR 35 è consigliato per registrazioni a bassa velocità non capisco il perchè, io ho sempre registrato a 19 cm/sec per garantire la massima qualità ,ma è pur sempre un nastro col dorso trattato. Certo sarebbe nuovo ,quindi è poco probabile che a breve dia problemi. @dipparpol L'usato mi lascia perplesso ,potrebbe essere soggetto al fenomeno sticky. Senza volerlo ho scoperchiato il vaso di Pandora del degrado dei supporti audio nel tempo. Per fortuna non tutti i tipi di nastro hanno avuto questo difetto, infatti conservo in perfetto stato dei vecchi nastri audio su bobine da 4" che mio padre utilizzava su un altrettanto vecchio magnetofono CGE sui quali sono incise le poesie di quando ero bambino...1966
dipparpol Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 @giogra il lp35 è consigliato per registrazioni a "bassa" velocità (9,5 non è così bassa!!!) nel senso che rende bene anche 9,5 oltre che a 19! l'usato bisogna sapere cosa comprare. un minimo di rischio c'è sempre ma se il venditore lo ha testato e garantito, non ci dovrebbero essere problemi. ti dirò: io in collezione ho solo nastri usati, i più vecchi con oltre 50 anni sul groppone.. e danno soddisfazioni!!!
ediate Inviato 7 Febbraio 2024 Inviato 7 Febbraio 2024 @giogra puoi acquistare con ragionevole fiducia tutti i nastri Maxell. Ne ho molti, alcuni vecchissimi, tutti, sia col dorso trattato che non, assolutamente perfetti. Occhio invece ad alcuni modelli TDK (so di qualche LX, GX, SA), che presentano la “sindrome della polvere bianca”, che però, con una accurata, anche se noiosa, pulizia, tornano quasi come nuovi. Tutto dipende da come sono stati conservati, i TDK che comprai nuovi al tempo sono perfetti ancora oggi. I Maxell… forse si danneggiano solo sott’acqua… 😂😂
giogra Inviato 7 Febbraio 2024 Autore Inviato 7 Febbraio 2024 2 ore fa, ediate ha scritto: Tutto dipende da come sono stati conservati Personalmente credo di averli sempre conservati con cura ,in ambiente asciutto e dentro la loro custodia. Ma ricordo di essermi accorto del degrado già alcuni anni fa, ragione per cui decisi di mettere da parte L'Akai. So di nastri perfettamente conservati che hanno subito la stessa fine, quindi tutto (buona parte)dipende dalla chimica che è stata utilizzata per realizzare il supporto. Io credo che queste macchine anche se non professionali dotate di un buon nastro possono ancora essere performanti .
Paolo 62 Inviato 7 Febbraio 2024 Inviato 7 Febbraio 2024 Interessante lettura, si parla anche del degrado dei nastri.https://www.dei.unipd.it/~musica/IM/Restauro.pdf
dipparpol Inviato 7 Febbraio 2024 Inviato 7 Febbraio 2024 6 ore fa, giogra ha scritto: Personalmente credo di averli sempre conservati con cura ,in ambiente asciutto e dentro la loro custodia. Ma ricordo di essermi accorto del degrado già alcuni anni fa, ragione per cui decisi di mettere da parte L'Akai. So di nastri perfettamente conservati che hanno subito la stessa fine, quindi tutto (buona parte)dipende dalla chimica che è stata utilizzata per realizzare il supporto. Io credo che queste macchine anche se non professionali dotate di un buon nastro possono ancora essere performanti . purtroppo alcune formulazioni sono proprio difettose di loro non importa quanto uno le conservi bene. alcuni tipi di nastri degradano spontaneamente già dopo qualche anno dalla loro produzione. ti racconto un aneddoto: a metà anni 80 quando si iniziavano a fare i re-master dei vecchi album registrati in analogico per il nuovo formato cd, si resero conto già allora che alcuni nastri master back-coated stavano degradando! fu la stessa ampex che consapevole delle proprie colpe inventò la tecnica del "baking" per il recupero dei nastri master stessi, di cui usufruirono le case discografiche... e pensa che le case discografiche i master originali li tratta come sacre reliquie conservati ad una data umidità e temperatura in celle apposite... eppure sono degradati lo stesso!!!
Membro_0022 Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 Uso regolarmente gli lpr35 sullo studer a 38 cm/s. Vanno benissimo alla pari del sm911. Tenere presente che per registrare un album completo a 38 una bobina di lpr35 è sufficiente, se si usa il 911 ne servono due. Con il conseguente aumento di costo.
dipparpol Inviato 12 Febbraio 2024 Inviato 12 Febbraio 2024 il problema ripeto sono prezzi: un rtm lpr35 da 18 cm sono circa 40 euro (!!!) , un lpr35 da 13 cm circa 25 euro (!!). di nastri usati tenuti bene ed ancora registrabili ce ne sono ancora a vagonate, pagando 1/3 , 1/4 a nastro. tempo fa ebbi la fortuna di trovare dei maxell ud 35-90, a 10 euro l'uno di cui mi feci una piccola scorta.... ravanando in rete prima o poi l'affare di trova...
ediate Inviato 12 Febbraio 2024 Inviato 12 Febbraio 2024 @dipparpol Concordo pienamente. I nastri nuovi, moderni, costano una follia (stiamo, in fin dei conti, parlando di un modesta, seppur buona, formulazione BASF LPR35 nemmeno originale e su bobine in plastica). Cercando bene in rete, si trovano anche nastri da 26,5 di eccellente marca (Maxell, specialmente) a buoni prezzi e, se si è fortunati, anche in condizioni quasi pari al nuovo. Inoltre, bisogna considerare che un registratore a bobine giapponese era tarato nel 95% dei casi su Maxell o TDK; se si volesse considerare l'uso continuativo dell'LPR35 sarebbe opportuno tarare la macchina su questo (se il registratore ha due o più posizioni per il bias, dedicare una delle due/tre a questa formulazione) se no si rischiano registrazioni "chiuse" in alto.
Franco santi Inviato 27 Dicembre 2024 Inviato 27 Dicembre 2024 Per me, BASF LGR30 P, o LR56!!! non plus ultra. Salutissimi.
paolo75 Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 Una domanda, secondo voi si ottengono migliori risultati di cancellazione con dei Bulk Eraser( mi sembra si chiamino cosi) o la testina di cancellazione integrata nei tape fa lo stesso lavoro?
ediate Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 La testina di cancellazione fa lo stesso lavoro. Il Bulk eraser è comodo quando devi cancellare un nastro inciso a due tracce e non disponi di un bobine a due tracce - se lo fai con un quattro tracce si sente il vecchio segnale, nemmeno troppo attenuato, durante le pause - o se devi cancellare rapidamente un nastro destinato alla rivendita; inoltre, se devi cancellare totalmente un nastro che contiene informazioni molto importanti il bulk eraser è l’unica soluzione. Per casi “congruenti” e/o nastri da reincidere con altra musica (nastri già incisi a quattro tracce e registratore a quattro tracce, nastri già incisi a due tracce e registratore a due tracce) non ce n’è alcun bisogno.
dipparpol Inviato 30 Dicembre 2024 Inviato 30 Dicembre 2024 @Franco santi io in collezione ho solo nastri usati: ho tdk audua, maxell ud, scotch 207, ampex 631, philips lp18, basf dpr26... tutti veramente ottimi... nessuno mi ha mai dato problemi di sorta... ed i più vecchi hanno più di 50 anni...
KIKO Inviato 31 Dicembre 2024 Inviato 31 Dicembre 2024 Ho nastri incisi 40/50 anni fa, Scotch, Basf, Sony, nessun problema. Mi meraviglio anch'io ma tant'è, per fortuna.
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