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Accuphase, un mito sovra stimato?


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  • Amministratori
Inviato

@codex non lo devo cero spiegare a te, ma l'ingegnerizzazione è solo uno degli indici della qualità cosytuttiva, poi cìè la selezione dei materiali e dei componeti, la fase realizzativa (se fai assemblare a me un prodotto bene ingegnerizzato ne uscirà fuori un catorcio) e non utimo il controllo di qalità.  non ho elementi per verificare questi

Inviato

@cactus_atomo

Assolutamente d'accordo, ma non intendevo scherzare sul numero degli ingegneri: quel rapporto che ho indicato tra ingegneri ed addetti alla realizzazione degli apparecchi è quello reale in Accuphase, oltre ovviamente ai commerciali propriamente detti.

Inviato
10 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

non utimo il controllo di qalità

Famoso quello dei giapponesi, che prendono letteralmente a schiaffoni gli apparecchi appena usciti dalla produzione per verificare se si sente qualche rumorino sospetto dall'interno degli stessi, verifica che penso sia eseguita su tutti i prodotti, quindi non a campione.

Inviato

Più che altro gli collegano in oscilloscopio ai terminali di uscita, gli mandano un segnale in ingresso, e controllano che sballottando il componente, la sinusoide in uscita resti integra.  Se ci sono falsi contatti, si vedrebbe subito. 

Inviato
1 ora fa, codex ha scritto:

L'acronimo AAVA sta a definire il sistema "Accuphase Analog Vari-gain Amplifier".

sì, il principio mi è chiaro, mi chiedevo solo quale fosse la funzione dei numerosi condensatori che si vedono sulla scheda, oggetto della critica di quell'ing.

Mi pare che tutti gli apparecchi di alto livello utilizzino sistemi analoghi all'AAVA in sostituzione del semplice potenziometro con resistenza variabile, ad esempio questo è il LECUA di Luxman. Quelli rossi dovrebbero essere condensatori, anche qui ce ne sono parecchi.

 

 

Luxman LECUA.png

Inviato
31 minuti fa, scroodge ha scritto:

E anche basta co sta roba che se lo dice uno su iutubbe allora è vera

Tutto è possibile, quando ad uno piacciono gli Advance Acoustics....

  • Haha 2
Inviato

Anche la descrizione del marchio Accuphase è molto fantasiosa da parte dell’ Ing.

1 Accuphase è il ramo dei prodotti hi end di Kenwood 🤦🏻‍♂️

2 ho un amplificatore Kenwood che è fatto come questo  Accuphase 😱 (ora mi aspetto che nei prossimi annunci di vendita di catorci Kenwood scrivano “cugino degli Accuphase”)

3 La tesi che Accuphase sia un Kenwood è avvalorata dal nome che gli diedero alla sua nascita …Kensonic (sarà a causa della K iniziale?😂)

4 Accuphase è un prodotto industriale soggetto a condizionamenti commerciali nella progettazione (schede multiple) 🤦🏻‍♂️

5 Accuphase ha un suono edulcorato per farlo piacere di più e resta equalizzato anche quando i controlli di tono sono disinseriti 😳

A me queste affermazioni hanno fatto sorridere e presumo non facciano arrabbiare il distributore Accuphase esclusivamente perché è lo stesso di McIntosh (guarda caso per il Luxman sono state spese solo due parole).

Ora mi chiedo, davvero basta una “videovendita” palesemente pilotata, per mettere in dubbio la qualità di prodotti con una reputazione indiscussa da decenni, come quelli Accuphase? 
Ma sono davvero così potenti questi influencer??

  • Haha 1
Inviato

@scroodge

1 ora fa, scroodge ha scritto:

 

Problemi col marchio Nippo?

Come la farina per fare il pane: 00

Ricordo un intervista di tantissimi anni fa del direttore Accuphase che alla domanda “che frequenza di guasti avete sui vostri apparecchi?” rispose “il numero è da prefisso telefonico” 😃

  • Thanks 1
Inviato
3 ore fa, cesare ha scritto:

mi chiedevo solo quale fosse la funzione dei numerosi condensatori che si vedono sulla scheda

Leggo dal sito Accuphase:

"AAVA regola il volume di ascolto mediante 16 amplificatori convertitori VI ponderati controllati da 16 interruttori di corrente. Il numero di possibili passi di volume impostati dalla combinazione di questi amplificatori convertitori è 2 elevato a 16, pari a 65.536."

Ancora più precisamente, la casa dichiara che AAVA funziona alimentando il segnale musicale a un amplificatore convertitore VI (tensione-corrente) dove viene pesato in 16 passi (da 1/2 a 1/65.536), che i 16 passaggi di corrente vengono attivati o disattivati da 16 interruttori, e che la combinazione delle impostazioni degli interruttori determina il volume generale. L'operazione di commutazione è controllata da una CPU in base alla posizione della manopola del volume.

La catena del segnale combinato forma un circuito di guadagno variabile che regola il volume. Infine, la corrente combinata viene riconvertita in una tensione di segnale musicale da un convertitore IV (corrente-tensione).

Conseguenze:

- AAVA non introduce alcun cambiamento dell'impedenza, quindi non viene deteriorato il rapporto S/N o alterata la risposta in frequenza;

- non viene introdotto rumore o comunque degradato in qualità il suono dell'amplificatore;

- AAVA converte il segnale musicale da una tensione in una corrente, con l'intero processo eseguito nel dominio analogico.

Una delle positive caratteristiche di Accuphase è che spiega, descrive e mostra i circuiti senza veli anche a coloro i quali prendono lucciole per lanterne, ipotizzando chissà quali accrocchi...

Inviato
25 minuti fa, Guru Guru ha scritto:

A me queste affermazioni hanno fatto sorridere e presumo non facciano arrabbiare il distributore Accuphase

Il problema vero dell'importatore Accuphase è soltanto uno: l'approvvigionamento.

Inviato
10 minuti fa, codex ha scritto:

Il problema vero dell'importatore Accuphase è soltanto uno: l'approvvigionamento.

Probabilmente, con questo teatrino si pensava di dirottare i potenziali acquirenti Accuphase sul concorrente americano e non su altri marchi. Ma ritengono gli audiofili così idioti?

Renato Bovello
Inviato

Dobbiamo tornare ad ascoltare con le orecchie e non con gli occhi . Dobbiamo tornare a confrontare oggetti senza guardare al nome o all’involucro o al prezzo . Senza confronto non c’è crescita 

Inviato

@Guru Guru

Dirottare? Ma c'è la fila, tra l'altro per target di prezzo assai più alti rispetto a quello di un 5300.

Ad ogni modo, il sistema non è nuovo, è stato spesso adottato in passato da un noto rivenditore romano, anche se con semplici annunci sul sito, tipo: "Ad un prezzo irripetibile, in negozio abbiamo Mc xxx (normalmente un fine serie) nuovo, imballato e sigillato".

Anche qui poco da eccepire, il rivenditore compra dall'importatore ad un prezzo speciale e ribalta parte del risparmio sugli acquirenti finali, che conoscono bene i mores del negozio ed aspettano pazientemente la stagione dei saldi. Però non credo siano aziende paragonabili per fatturato e, soprattutto, per bacino di utenza potenziale.

Inviato

@Renato Bovello sono d'accordo , però un degli aspetti qualitativi è percepito anche alla vista ed al tatto , o no?

Inviato

Se si parla di suono, posso essere d'accordo.

Ma io personalmente, non compro e non pago solo un suono.

Pago un qualità generale, fatta di materiali lavorazione ingegnerizzazione, durata nel tempo,  assistenza, ricambi, e quindi, nel mio mondo, le orecchie sono solo una parte dell!equazione.

Renato Bovello
Inviato
11 minuti fa, Keegor ha scritto:

alla vista ed al tatto

Più che giusto ma nelle debite proporzioni 

 

12 minuti fa, Ggr ha scritto:

orecchie sono solo una parte

Ne hai tutto il diritto , ci mancherebbe altro 

Inviato
1 ora fa, Guru Guru ha scritto:

Ora mi chiedo, davvero basta una “videovendita” palesemente pilotata, per mettere in dubbio la qualità di prodotti con una reputazione indiscussa da decenni, come quelli Accuphase? 
Ma sono davvero così potenti questi influencer??

Ho paura di si, leggendo i commenti sotto al video, sembra abbiano appena letto una pagina di Vangelo...

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