naim Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 29 minuti fa, audio2 ha scritto: solo che rme fa vari prodotti, qua in hi fi va quello quasi base Il discorso è che in un impianto domestico serve un ADI-2. I modelli più grandi sono 32/16 canali con connettori MADI, cose che in un sistema come i nostri non servono. 1 1
Andrea Mori Inviato 25 Febbraio 2024 Autore Inviato 25 Febbraio 2024 3 minuti fa, walge ha scritto: @audio2 ne approfitto di questo tuo post per cominciare ad introdurre anche un altro aspetto che ha un peso rilevante sul piano sonoro. Ed è quello relativo allo stadio di uscita ed alle sezioni di alimentazioni. In foto l'interno del dac che presentai 10 anni fa su AR. Tutto descritto e verificato, AR353 Ne feci tre e poi stop, tropp fatica. Dovrei avere qualche pcb, se vuoi te le mando for free. Base Sabre 9018, Amanero, uscita con stadio a valvole ed accoppiamento al dac con trafo Sowter OCC Ebbene la "sistemazione" della parte analogica era quella più delicata. Cioè a dire che, a prescindere dalla qualità dei dac, che oggi è mediamente elevata, le differenze si fanno lì essenzialmete. Poi a contorno le sezioni di alimentazioni. Ma non solo. Differenti brand adottano lo stesso chip di conversione e magari gli stessi accessori a corredo ma la sezione analogica ha una impostazione diversa. Però cambia anche il layout della motehr board , ricordiamo che il clock lavora a Megahetrz quindi c'è il rischio di interfenze a bassisismo livello. Le piste scorrono vicinissime tra loro e forse i layer ( le sezioni della pcb) sono non perfettamente disposti. Ed a proposito del clock anche qui la tecnologia di oggi consente di avere un eccellete precisione e stabilità nella'ambito della scheda. Ad aggiungere la qualità degli alimentatori e se essi siano separati per ogni sezione che dovranno alimentare, tanto per dirne una e come il piano delle masse viene configurato. Tutto questo costa e per fortuna la tecnologia consente di avere ottimi prodotti a costi contenuti e qualche brand fornisce realizzazioni di altissimo pregio sopratutto come implementazione. E qui le misure ci dicono cosa abbiamo davanti, non come suona ma che almeno sia costruito in modo eccellente. Quindi fare confronti sul piano sonoro sui dac è una operazione quasi superflua nel senso che o si ha la possibilità di variare ( è un estremismo) un pezzo alla volta mantenendo intatto il resto o si sceglie quello che piace A PRESCINDERE dal sistema di conversione i quali oggi sono tutti di buon livello. Stiamo parlando di una ottima linearità e distorsione ai bassi livelli molto contenute. Ed anche a livello di jitter ormai . Quando poi cambio l'integrato di uscita o sposto il valore di un cap nella rete di filtro in quella sezione e percepisco le differenze? Prendiamo un dac R2R ( a me quasi ignoto) se ci sono 32 x 2 resistenze di precisione che determinano anche il suono e sono montate in SMD, che faccio se non mi piace le cambio tutte e 64 con un altro tipo. E se non mi piace cambio ancora? E' un paradosso ovviamente. Un paragone con l'analogico è improponibile dato che se devo sentire la differenza tra due testine ( della stessa famiglia) viene coinvolto un parametro forse due. Tutto più semplice ( si fa per dire) L'immagine non è chiara, ma il DAC mi sembrerebbe il Buffalo. Qualche anno fa ho comprato il Buffalo III-se PRO basato sull'ESS9038PRO, firmware modificato per farlo lavorare in true-sync. L'ho comprato per fare test comparativi di ascolto, adesso è in vendita da almeno un anno. E visto che devo ripeterlo ogni 3 commenti, questa volta sarò anche maleducato usando il maiuscolo, NON PARLERO' DI MISURE.
Andrea Mori Inviato 25 Febbraio 2024 Autore Inviato 25 Febbraio 2024 Riprendo l'argomento parlando della conversione PCM R2R, e possibili variazioni al circuito accademico di base. Per questa tecnologia proverò ad analizzare il DAC Holo May, un DAC cinese che implementa una serie di tecnologie interessanti, tra le quali una è stata anche brevettata. In realtà é un DAC ibrido perché può convertire anche in DSD, ma io mi riferirò solo alla sezione R2R, salvo accennare alle variazioni necessarie per renderlo ibrido. Chi è interessato alle misure può andarle a vedere su ASR Holo May measurements, Intanto allego l'immagine dell'interno del DAC alla quale mi riferirò per analizzarne la tecnologia. 1
walge Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @Andrea Mori ho scritto che era 9018, assemblato dalla Twistead Pear Ora hanno il kit per 9038, ottimi prodotti. Nemmeno economici, tra l'altro ma molto ben fatto. Se non ti è piaciuto non so cosa dire. Non ho parlato di misure se non un accenndo di una riga. W
Andrea Mori Inviato 25 Febbraio 2024 Autore Inviato 25 Febbraio 2024 7 minuti fa, walge ha scritto: @Andrea Mori ho scritto che era 9018, assemblato dalla Twistead Pear Ora hanno il kit per 9038, ottimi prodotti. Nemmeno economici, tra l'altro ma molto ben fatto. Se non ti è piaciuto non so cosa dire. Non ho parlato di misure se non un accenndo di una riga. W Il Buffalo III-se PRO è appunto quello che ho comprato io basato su ESS9038PRO.
domenico80 Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 1 ora fa, audio2 ha scritto: li dentro ho trovato scheda e schema di un prodotto che vorrei avere, e cioè un buffer valvolare con udite udite anche il raddrizzamento a valvole. amò con sta storia delle lucine ...................
domenico80 Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 17 minuti fa, Andrea Mori ha scritto: E visto che devo ripeterlo ogni 3 commenti, questa volta sarò anche maleducato usando il maiuscolo, NON PARLERO' DI MISURE. abbi pazienza , ma perchè rispondi a chiare provocazioni ?
Berico Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @Andrea Mori Francamente non capisco come si può scindere, progettazione, scelte tecnologiche e misure per la comprensione totale. Comprendo il motivo ma si può superare credo. 1
walge Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @Andrea Mori mettilo qui sul mercatino comunque è un prodotto valido se è nella configurazione top
alexis Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @Berico immagino che qui si parli di sistemi e sottosistemi di base, e sarebbe utile. Visto che più d’uno qui che si professa esperto.. nemmeno sa come funziona il proprio dac, se per esempio automaticamente sovracampiona in dsd o meno. E non faccio nomi, perché é evidente a quale fenomeno di turno e s rotazione mi riferisco. Benvenuto quindi un corso formativo di base che spieghi l’architettura di alcuni conosciuti progetti digitali attuali e del passato... anche per capire se ci sia stato poi un evidente progresso o meno, all’ascolto..
gimmetto Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 11 minuti fa, alexis ha scritto: Benvenuto quindi un corso formativo di base che spieghi l’architettura Chi meglio di un architetto?? 1
gimmetto Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 1 ora fa, Andrea Mori ha scritto: In questo thread parlerò di tecnologia e non di misure La tecnologia si misura con...le misure! 2
Andrea Mori Inviato 25 Febbraio 2024 Autore Inviato 25 Febbraio 2024 Innanzitutto un po' di storia. I DAC basati su tecnologia di conversione PCM R2R sono quelli che hanno fatto la storia dell'era digitale. I DAC presenti sul mercato all'inizio dell'era digitale si basavano tutti su questa tecnologia, TDA1540 (14 bit)-TDA1543 (16 bit) e TDA1541A (16 bit) di Philips, AD1856 (16 bit)-AD1865 (18 bit) e AD1862 (20bit) di Analog Devices, PCM56 (16 bit)-PCM63 (20 bit) fino al PCM1704 (24 bit), e via dicendo. Il principio di funzionamento è visibile nell'immagine allegata, dove per semplicità sono visibili solo 8 bit. Il cosiddetto "ladder" è composto da una rete di partitori resistivi che seguono appunto la regola di base R2R, dove R è in serie all'uscita mentre 2R é in serie alla porta logica di comando dei vari bit, tipicamente un flip-flop del quale parlerò più avanti. Il bit meno significativo, ossia quello che meno incide sulla tensione analogica in uscita si chiama per convenzione LSB (Least Significant Bit), mentre quello che incide maggiormente è denominato MSB (Most Significant Bit). Ai dispositivi di comando rappresentati come interruttori è applicata alternativamente la tensione di alimentazione (corrente continua, DC) della porta (detta Vref, tensione di riferimento) oppure 0V (massa, Ground). I dati applicati alla logica di controllo sono la parola di bit alla quale avevo accennato precedentemente, in questo caso, essendo 8 bit, su base 0, si va da D0 (LSB) a D7 (MSB). La particolarità di una rete R2R siffatta è quella che ad ogni decremento di un bit la tensione di uscita analogica viene dimezzata, oppure ad ogni incremento di un bit viene raddoppiata. Questo rende assai facile il pilotaggio della conversione direttamente con le parole di bit codificate nei files audio. Come avevo già accennato, il formato PCM necessità di due clock per funzionare correttamente. Il primo è il bit clock, che si occupa di caricare, facendoli scorrere, i bit che compongono una parola (D7-D0), mentre il secondo detto LRCK (o Latch) si occupa di cambiare lo stato di tutti gli interruttori che compongono il DAC simultaneamente, ovvero dopo che è stato caricato l'ultimo bit della parola, il bit LSB, dato che la codifica del PCM normalmente è di tipo MSB First (il primo bit che arriva è il più significativo). Dal punto di vista elettronico, normalmente, il DAC implementa uno o più registri a scorrimento (shift register) nei quali vengono caricati i bit che compongono la parola PCM per mezzo del bit clock. I dati caricati presenti all'uscita dei registri a scorrimento si muovono anche nei flip-flop che operano come interruttori nel DAC e vengono immagazzinati in questi ultimi. Siccome la particolarità di un flip-flop è quella di caricare un dato ma di non presentarlo immediatamente all'uscita, una volta che i registri saranno completamente caricati con tutti i bit che compongono la parola, i flip-flop effettueranno simultaneamente la commutazione di tutte lo loro uscite in base al dato ricevuto per mezzo del clock denominato Latch. Conseguentemente le varie resistenze del ladder, in base al valore del dato in ingresso, si troveranno commutate verso la tensione di riferimento (quando il bit vale 1) oppure verso massa (quando il bit vale 0) in funzione del dato ricevuto. 1 1
scroodge Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 ma.. domanda assolutamente non porovcatoria: in questo thread si può parlare di proprie esperienze di ascolti comparati con dac diversi? O è OT? chiedo prima così mi so regolare se postare o meno..
Berico Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @scroodge niente ascolti niente misure, è un topic sul funzionamento dei dac con le varie scelte tecniche applicabili. Così ho capito.
Andrea Mori Inviato 25 Febbraio 2024 Autore Inviato 25 Febbraio 2024 13 minuti fa, scroodge ha scritto: ma.. domanda assolutamente non porovcatoria: in questo thread si può parlare di proprie esperienze di ascolti comparati con dac diversi? O è OT? chiedo prima così mi so regolare se postare o meno.. Non sono io a decidere di cosa parlare, io ho solo detto che personalmente non parlerò di misure. Non che gli altri non possano parlarne, tra l'altro ho già postato il link ad ASR con le misure del DAC che analizzerò. E se qualcuno vuole commentarle è liberissimo di farlo. Altrettanto vale per le percezioni di ascolto, nessun problema. La mia regola personale è che non effettuerò misure, visto che le ha già fatte ASR, e non le commenterò in alcun modo in relazione all'ascolto. Pertanto è perfettamente inutile chiederle a me.
CDJ Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Il 24/2/2024 at 08:40, duecalzini ha scritto: Seguo con interesse ( elettroniche audio-costruite ) Mi associo (elettroniche autocostruite anche se R.F.)
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora