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Infinity IRS, storia e caratteristiche


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Ho avuto a che fare con tutti i modelli "grandi" a casa di amici audiofili che mi chiamavano per consulenze tecniche per il loro setting.

Assolutamente nessuna voglia di cambiare, soprattutto ora per come stanno messe le mie 4.5(non proprio lisce come mamma Infinity le ha fatte).

Forse-forse le Gamma, ma mai le Beta.

Sono diffusori troppo impegnativi come richiesta di spazio ed elettroniche per farle suonare decentemente, gia le mie stanno strettine in 25mq e le piloto con due finali stereo da 200w ch...

La stessa Infinity ha rivisto piu volte le circuitazioni dei servocontrolli dei modelli piu grandi a causa di queste idiosincrasie per renderle il piu possibile universali negli interfacciamenti.

Poi a livello di resa acustica non sono molto lontane, sempre considerando i rispettivi limiti.

Le mie nel mio ambiente, nel punto di ascolto ho misurato 25Hz-25KHz +-3db e una pressione massima di picco al clipping dei finali di 121db.

Posso dire tranquillamente che mi posso "accontentare" gia cosi.

Progettualmente le mie mi piacciono di piu, ad osservarle attentamente si notano degli studi tecnici mirati non proprio banali, con alcuni limiti dati dall'anzianita, ma sempre attualissimi, mentre nelle Beta e nelle Gamma hanno ovviato ad alcuni problemi con lo sviluppo degli altoparlanti(vedi L-Emim) ma creandone altri che per me sono peggio.

Alcune volte il meglio è nemico del bene.

Le 4.5 sono di fatto dei minidiffusori isodinamici con un potente sub.

La loro forza è la coerenza acustica e tendono a scomparire del tutto mentre suonano, senza preferenze di alcun tipo per il genere musicale.

Le Gamma, ma soprattutto le Beta, suonano troppo "grandi" nel riproporre il messaggio sonoro in un ambiente che non sia un castello...

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@shastasheen

 

Anni e anni fa ho sostituito le Martin Logan Request con le Infinity IRS Sigma  (dunque non proprio le Infinity del periodo aureo)  un diffusore dal rapporto Q/P molto, molto alto ( anche da nuove ... io le ho acquistate usate in quanto   fuori produzione nel 2005  da diversi anni)

Un sound molto “fisico” , gamma medio alta  che non faceva rimpiangere il largo pannello elettrostatico delle M.L. Request, medio- basso e basso  strepitoso ben presente   (molto American Sound ) ed un’  immagine molto precisa   ( ambiente  di 35 mq )  e non avrei mai pensato di sostituirle se non avessi “incontrato”  dopo pochi anni, per puro caso, dei diffusori ancor  ben piu’ performanti  (per i miei gusti musicali onnivori che spaziano a 360 * su diversi generi musicali)    e che da oltre 13 anni mi fanno compagnia (JM Lab) 

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@Oscar Le 4.5 le ho ascoltate molte volte quando uscirono, le aveva un mio amico qui di Roma, io allora avevo delle Timpany 1D, ma le Infinity erano per me affascinanti, poi lui passò alle IRS Gamma, che forse avevano meno impatto dinamico, ma una gamma medio bassa più suadente, più simile alle mie Magnepan. Ora quelle Gamma le ho io. Ma anche se avessi le 4.5 sarei ugualmente soddisfatto. Grandi diffusori.

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Sai com’e’ ..... ogni  scarrafone è bello a mamma soja  ma dopo 13 anni di convivenza posso affermare  che la timbrica  dipende molto in primis dal dal pre (nel mio caso  a valvole)  a seguire la sorgente e poi i finali nel mio caso  a stato solido) La caratteristica di base rimane una gamma media aperta e luminosa con voci molto realistiche;  il fine tuning con sorgente, pre e finale  ad hoc accorda la gamma bassa e medio bassa  creando il giusto corpo  ( per me )  con un sound solido e di spessore mentre la gamma medioevo  alta  ha una nota di calore  ( che non c’è utilizzando un pre a ss ( ne ho avuti 5  ) in un contesto di trasparenza che mi permette di ascoltare anche le incisioni non perfette ( ovvio che i dischi registrati molto male non si trasformano in Audiophile recording ma con circa 5000 tra Cd e Lp  queste sono proprio poche) Come sempre e’ una questione di gusti a mio parere, se ben settate sono diffusori che trascendono il genere musicale, suonano bene con il rock, il jazz, la classica  (dalla sinfonica al quartetto d’archi )e pure con la musica elettronica. 

 

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cactus_atomo

@gabel un diffusore valido ai suoi tempi resta attuale, non che oggi non ci siano prodotti che possano andare uguale o anche meglio, ma se teniamo coto del costo, direi che spesso i prezzi esagerati del vintage si incontrano più nei prodotti entry e medium che in quelli che erano top. il prblema è ovviamente essere certi della originalità e della perfetta operatitività di ciò che si compra, insieme alla consapevolezza che un oggetto datato (purtroppo a volte vle anche per quelli recenti), può manifestare problemi post vendita che non dipendono dalla malafede del venditore. A quanti è capitato che un prorpio oggetto dopo anni di felice funzionamento improvvisamente manifestasse dei poroblemi? come si dice monsieur del la palisse un quarto d'oraprima di morire era ben vivo.

Più l'oggtto è raro (nel senso di pochi esemplari venduti) più è difficile trovare chi ci sappia mettere le mani sopra con consapevolezza, più l'oggetto è ingombtante più è diggile movimentarlo.Documentarsi su cià che si compraè la pprima cosa (inclusi i difetti ed i problemi noti)

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@gabel un paio di Epsylon le ho tarate ad un amico proprio poco tempo fa.

Sono state il canto del cigno della Infinity prima che "chiudesse".

Sono piccole rispetto alle precedenti, quindi piu facilmente installabili in un ambiente casalingo "normale".

Suonano molto bene, ma hanno bisogno di amplificazioni di ottimo livello e un tecnico capace che sappia mettere mano al crossover elettronico che implementa anche il servocircuito di controllo del wf.

Non è un diffusore per audiofili puristi e senza preparazione tecnica.

Si rischia di fare danni se si tocca nel modo sbagliato il cross elettronico, ed i ricambi non esistono....

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