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Pre a valvole autocostruito con le 76. Magagne e errori


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Inviato

@ilbetti

58 minuti fa, ilbetti ha scritto:

rivolgersi ad un professionista?

( con una AZIENDA e relativi obblighi intendo...)

Che ti devo dire?  Che lo faccio spesso, fin da ragazzo, e che questo “spesso” ora diventerà un “sempre0! Ma stavolta….. Sono rimasto affascinato da foto, parole, condensatori e trasformatori western electric, valvole con sigle strane (76, 45, 37) Ed è la seconda volta che mi capita la stessa cosa.  Prendere qualcosa da qualcuno simpatico, accattivante, autocostruttore, e finire con un oggetto inusabile.  E tutte e due le volte Ho dovuto arrabattarmi  per cercare una soluzione, soluzione che non esiste ma che spero sempre esista, fino all’ultimo.  Di solito ho fiducia nella gente.  Ma le uniche due volte che mi son preso grandi sole sono casualmente quando minsono affidato ad autocostruttori.  Dicono che non c’è il due senza il tre.  Credo che il tre me lo risparmio e passo direttamente alle aziende serie , che ce ne sono e son ben conosciute.  L’assurdo e che spesso sconsiglio gli amici da scelte come le mie e li oriento verso piccole aziende ed artigiani italiani affidabili e di alto livello.  Devo dire una cosa però.  Con oggetti ben funzionanti e ben fatti non ho mai imparato nulla.  Ma dagli oggetti autocostruiti e  problematici ho imparato moltissimo.  Sono stati lo stimolo per ricominciare a seguire il settore, leggere i forum, parlare con la gente e apprendere da chi può insegnarmi.  .  

Inviato

@ilbetti Sfondi una porta aperta. Sono anni che su questo forum spiego che il costo di un componente non è dato solo dal materiale che contiene ma dalla sperimentazione, dalla cura, dagli stipendi, dalle tasse pagate, dal magazzino, dalla garanzia, dall'affidabilità e da tante altre cose. Che il costo del lavoro è una componente importante, insieme a tutta una serie di altri costi. Che la gente lavora per mangiare in campo edilizio come industriale come elettronico (o nel mio caso, artistico) e che non si capisce bene perchè per tanti utenti  il loro lavoro in altri campi ha un valore mentre il lavoro di chi progetta, costruisce o anche solo vende hifi sembra non debba averne.

E' un problema molto italiano. In qualsiasi paese tu puoi vivere degnamente come fotografo, come attore, come musicista o come... costruttore o venditore di hifi. Sono per l'appunto "professioni". Se vuoi farlo per passione puoi anche farlo, per tuo divertimento personale, all'interno di regole molto strette che non contemplano la vendita o l'attività remunerata. Qui quelle professioni sono "impossibili". O sei Oliviero Toscani o Paolo Conte o è ben difficile che tu riesca a vivere onestamente della tua professione. Sembra assurdo, ma gran parte della gente pensa che il panettiere e l'idraulico vada no retribuiti perchè "lavorano" mentre invece il danzatore o il fotografo o il costruttore di cavi debbano fare il proprio lavoro su cui magari hanno investito per anni, gratis in quanto "gli piace" . Forse che non a tutti dovrebbe piacere a volte il proprio lavoro? E se magari non provi affatto questo "grande piacere" che si attribuisce ma fai il tuo lavoro in questi campi perchè lo sai fare, hai investito su di esso, e qualcuno lo deve fare? Lavoro nel campo dello spettacolo e spesso di fronte al pubblico spiego "l'affitto di questo faro costa tot, la sedia su cui siete seduti tot, la gradinata tot, il ring tot, 4 tecnici tot, lo spettacolo è frutto di 2 anni de creazione e produzione, e farà sessanta date in totale per la qual cosa visto che chi lo fa deve pure camparci e ha lavorato due anni 8 ore al giorno tutti i giorni, costa tot". Un po alla volta sono riuscito ad educare il pubblico... ma quanti sono? Qualche migliaio rispetto a milioni di italiani che pensano ancora che la cultura debba essere gratuita e che gli spettacoli si montino in 3 ore in un garage e che uno magari si faccia 10 anni di formazione di danza e provi 8 ore al giorno 6 giorni per "proprio piacere personale" ....   lavoriamo in campi diversi, ma con le stesse problematiche.

No, sono incavolato per come è stato fatto questo pre, e sposo appieno (e da anni pubblicamente) il tuo discorso, ma qui stiamo parlando di un autocostruttore vero, che fa cose per se e che ogni tanto le vende, usate, per recuperare il costo dei materiali e farne altre e divertirsi, e che ha fatto l'errore (e credo se ne sia reso conto) di farne qualcuno in più per chi glielo chiedeva, e di farlo anche male.  Se ne fai "qualcuno in più" ed entri nelal dimensione del non farlo solo e unicamente per te stesso, devi entrare nella dimensione di responsabilità verso gli altri, di cura, qualità, di garanzia ma sopratutto di apparecchi che rispettano norme di sicurezza, di costo del lavoro, di commercio e tutte le implicazioni  e tante altre cose. Tutte cose che hanno un costo elevato anche se sei un hobbista.

Viviamo in un paese che non ha creduto nei propri lavoratori e nel proprio lavoro, nei propri artigiani, nei propri negozianti che fanno magazzino e sanno quello che vendono, nei propri muratori che sanno quali mattoni mettere a sud e quali a nord.... Quanto vale una vite da un vecchio ferramenta che ha davvero tutto in magazzino (e che ogni anno paga le tasse sui materiali che ha in magazzino come se fossero beni di investimento, cosa folle) e che sa di che vite hai bisogno, e che ti vende una vite in acciaio di qualità che non si rompe appena la avviti? Quanto vale il nostro tempo, passato magari per ore ed ore a spulciare tra le viti su internet per risparmiare qualche centesimo o qualche euro comprando la vite sbagliata o scadente?

Sarebbe un lungo discorso che si può applicare ad un'infinità di cose.... dai, Buona Giornata e buon lavoro

  • 2 settimane dopo...
Inviato

vorrei approfittare di questa discussione per chiedere un chiarimento ad un mio dubbio, il tema è comunque trattato anche quì dentro all'inizio...

 

circa il sollevare i filamenti per non eccedere il valore ammissibile di tensione catodo-filamento... nel momento in cui i filamenti fossero alimentati con una tensione DC flottante, quindi sorgente separata/isolata dal resto del circuito, sarebbe ancora necessario?

 

sto eseguendo una piccola/semplice modifica ad un ampli cuffia che monta delle 5654 in ingresso e delle 6N6P in SRPP in uscita... le 6N6P non hanno i filamenti sollevati, la tensione in arrivo dallo stadio di alimentazione è minore di 180V... le 5654 ricevono circa 90V e hanno i filamenti sollevati di soli 5Vdc (circa)... visto il valore in gioco, ed il fatto che i filamenti in origine siano alimentati in ac, ho il dubbio che siano sollevati solo per diminuire possibilità di hummm dal cablaggio ac... le tensioni mi paiono tutte abbondantemente entro i valori ammessi

opinioni e/o suggerimenti?

p.f.: passo ai filamenti in DC alimentati esternamente perchè mi sono accorto che di fabbrica ora lavorano a circa 5,5V anzichè i 6,3V (nominali) richiesti e, inoltre, la tensione dipende anche dalla rete elettrica (da me piuttosto stabile a 220Vac)... io passo ad un circuito con LM317T così sono tranquillo di avere 6V (il mio target) costanti

Inviato
4 ore fa, lupoal ha scritto:

nel momento in cui i filamenti fossero alimentati con una tensione DC flottante, quindi sorgente separata/isolata dal resto del circuito, sarebbe ancora necessario?

Se isoli la massa dei filamenti senza usare un partitore per rientrare nella Vkf(parametro presente in tutti i data sheets) avrai un bel ronzio in cuffia...a meno che venga inserito un condensatore, per esempio da 1uF MKT. Cioè, se tieni la DC filamenti flottante, mettendo quel C tra massa flottante e massa generale, il ronzio dovrebbe venir scaricato e la questione Vkf non credo ne soffra

Inviato

si, la Vkf l'ho verificata e siamo all'interno dei limiti... le due valvole SRPP sono flottanti anche di fabbrica... le due 5654 in ac sono sollevate con un +5Vdc, male che vada se ronza prendo quel +5Vdc e lo collego al 0V della dc dedicata ai loro filamenti... così nuovamente sollevo e niente più ronzio
 

 

però non capisco perchè una DC presa da un alimentatore esterno che vada a alimentare solo i filamenti dovrebbe introdurre ronzio se non viene riferita alle tensioni presenti nel circuito...

 

Inviato
11 minuti fa, lupoal ha scritto:

però non capisco perchè una DC presa da un alimentatore esterno che vada a alimentare solo i filamenti dovrebbe introdurre ronzio se non riferito alle tensioni presenti nel circuito...

Se l'alimentatore ext dei fil. è una semplice pila, forse non ronza, ma se INIZIA con i 50>100Hz stai sicuro che ronza perchè viene indotto(la maglia si chiude) all'interno del tubo stesso, per questo va riferito a massa (con partitore o con semplice C nel caso di Vkf alta)

Inviato

Si, per qualsiasi circuito che a monte oscilla...sarà alimentato dalla raddrizzata 100Hz, sentirai ronzio in cuffia a 100Hz, sarà fatto con uno switching, forse sentirai le armoniche udibili della portante...devi cmq riferire a massa generale 

Inviato

ok, allora attacco la +5V (allo 0Vdc di alimentazione filamenti) che già mi esce da un partitore sull'alimentazione attuale dell'ampli e dovrei essere a posto... in pratica sposto la sorgente da dentro a fuori e da ac in dc, ma tutto il resto invariato... ok?

Inviato

NO, a cosa serve il +5V ?

senza vedere lo schema dei collegamenti non garantisco

Inviato

con "heater CT" vedi l'uscita dal partitore che va va ai filamenti delle  5654... l'alimentazione in ac arriva da un avvolgimento dedicato sul secondario... stesso dicasi per quella delle 6N6P ... ecco lo schema come rilevato da un americano

 

immagine.png.30283ee5dc59d75478dc4e7760cfe65d.png

Inviato

si può fare così:

e se non ci sono i centrali farli con 2 R in serie da 47 ohm /2W l'una.

dovrebbe andare anche senza gli stabilizzatori per i filamenti se il layout è perfetto e se il circuito è stabile, ma è controreazionato e senza compensazioni...

immagine.png.png

Inviato

scusa ma non capisco... lo schema originale è questo quà sopra e lavora in ac, i EF95 sono sollevati da un +5V come anche tu hai indicato e le 6N6 sono flottanti (forse perchè le i due triodi nello stesso tubo condividono il filamento ma agiscono due ruoli diversi, quindi eventualmente solo uno dei due andrebbe sollevato per via della Vfk che comunque in questa applicazione è rispettata anche senza sollevare)

 

... ma l'alimentatore esterno esce in dc dopo un LM317T... quindi i filamenti il trasformatore non lo vedono mi pare... dovrei fare il riferimento con le due R sull'uscita uscita e poi prelevare dal centrale? ma perchè? se devo riferire a ground comune i filamenti delle 5654 perchè semplicemente non mi attacco al Heater CT che è già lì e amen?
gi altri non ronzano ora non sollevati e non referenziati ed in ac, se li lascio così e vado solo in dc dovrebbero essere a posto... 🤔 ... corro più rischi di ronzii ad alimentare il lineare dc piuttosto che in ac instabile? (da qualche parte ho letto che un buon ac è meno rognoso di un dc... ma a 5,5 non è un buon ac)

 

... agirò una modifica reversibile, taglio i fili in arrivo ai filamenti dall'attuale trafo e dal partitore, dopo averli tutti numerati per poter riconoscere le coppie in modo univoco (ed anche la fase delle coppie) e poi farò un cablaggio volante su morsettiera a vite... e provo... se non muoio fulminato e non ronza faccio le saldature... se ronza cerco aiuto per risolvere.. se non risolvo ripristino lo stato precedente con 9 saldature e qualche pezzetto di termorestringente

 

 

Inviato
3 ore fa, lupoal ha scritto:

... se ronza cerco aiuto per risolvere..

se non disegni il tuo cablaggio completo con le tensioni su B+ e sui catodi, rispetto massa, sarà difficile aiutarti

Inviato

@sandrelli

...  non credevo servisse e non volevo inquinare

... dunque questo che segue e’ lo schema finale di come lo ha ricostruito un americano, ha introdotto qualche piccola modifica (incluse anche quelle che hai suggerito tu qui sopra) ma per quanto riguarda le parti principali e’ invariato, sono riportati i valori di tensione


 

C47412D1-EB02-4499-8ACB-F241D8374C41.jpeg
 

quindi ho misurato i valori che io ho nella mia unità ... 
 

E085BC34-4A6B-4D33-8144-304F8FBD761A.jpeg

funziona tutto bene ma le tensioni dei filamenti sono troppo basse, ragione per la quale ho deciso di aggiungere un’alimentazione esterna

Inviato

Mi spiegate un attimo questo cerchiato in rosso? Sembra una rete di attenuazione che anzichè un partitore resistivo, utilizza uno switch che varia la controreazione totale del sistema, chiudendo l'anello tra ingresso e uscita. MA è buono e giusto?

Senza titolo.png

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